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Autore: Alyce_Maya    28/02/2011    13 recensioni
- Alice, non Quella Alice, che annoiata decide di dare ascolto ad una inserzione trovata su internet che le propone "un viaggio all'Inferno dantesco".
- Caronte, non brutto e vecchio, ma giovane, bello e cantante in una rock band.
- Gironi infernali che sono più prove per minare la pazienza della protagonista che non veri e propri luoghi di punizione.
→ Ce la farà Alice a raggiungere il Paradiso? O resterà a godersi i piaceri dell'Inferno? ←
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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------------ Ma buona seraaa^^ come state?
Si lo so, forse questa domanda dovreste farla voi a me: in fin dei conti sono sparita per quanto, un mese?! Credetemi mi dispiace ma ormai mi conoscete no: sono leeenta!! xP
Comunque l'importante è che ora sia qui, o almeno credo... Insomma giudicate voi cos'è meglio!!
Mamma mio sto farneticando -.-''
E che dovete sapere che per colpa di una mia amica (si ce l'ho con te Nancy) sono stata costretta a rimodernizzarmi: ergo risponderò alle vostre recensioni con il nuovo metodo e questo impoverirà la pagina del capitolo, cosa che mi rattrista molto!! xD
Sono come i vecchi non amo i cambiamenti per cui c'è la possibilità che mi metta a farneticare d'ora in poi ad inizio e fine capitolo giusto per riempire un po di spazio!! -.-'' / xD
Naturalmente siete liberi di non leggere e passare direttamente al capitolo a cui ora vi lascio!! =)
Buona lettura!! ^__^  ------------

 

CAPITOLO 5 - Sesto girone: gli Eretici -

 


< Senti un po... >, me ne uscii all'improvviso, spezzando il silenzio.
Lo vidi sussultare leggermente, colto di sorpresa, e dentro di me ghignai soddisfatta per averlo spaventato.
< Dimmi... >.
< Come ti chiami? >, chiesi fissandolo.
No, non ero impazzita.
Insomma, pensateci bene: secondo voi qualcuno al giorno d'oggi potrebbe veramente chiamarsi Caronte?! Dovrebbe avere dei genitori davvero crudeli per essere così.
< Hai per caso la febbre? >, chiese, invece di rispondermi, posandomi una mano sulla fronte.
Gli lanciai un occhiataccia scostandogli la mano.
< E' da quando abbiamo cominciato il viaggio che conosci il mio nome: Caronte! >, disse parlando lentamente neanche avesse a che fare con una cerebrolesa.
< Vorresti farmi credere che ti chiami davvero così?! Andiamo quello è il nome di scena per questo lavoro... Io voglio sapere il tuo vero nome! >, risposi di rimando.
Lui mi fissò sempre più confuso come si se fosse improvvisamente trovato di fronte ad un'aliena a tre teste.
Spalancai la bocca.
< Tu ti chiami davvero Caronte?! >, quasi urlai.
< Si, perchè scusa?! Pensavo lo avessi capito... Mica per niente ho scelto proprio questo lavoro >, disse saccente.
Sono sicura che la mia mandibola stesse toccando il pavimento in quel momento: non ci potevo credere!
Insomma era un nome assurdo.
< Mi stai prendendo in giro... >, proferii sicura di me.
Andiamo: era impossibile...
Lui sbuffò infastidito: < No, invece! E' il mio nome... E non vedo cosa ci sia di così strano >.
Gli lanciai un'occhiata scettica: era più che evidente cosa ci fosse di strano, solo lui non lo capiva.
< Sicuro che non sia, magari, un secondo nome? >, domandai.
< Sicurisimo: il mio unico e solo nome è Caronte >, disse tutto orgoglioso.
Di cosa poi...
Di avere il nome più assurdo del pianeta?!
< Perchè, tu hai un secondo nome? >, chiese curioso puntando i suoi occhi nei miei.
< Due a dire il vero... >, risposi con la testa tra le nuvole.
Ero ancora sconvolta da quella rivelazione, non pensavo lucidamente.
< E quali sono? >, chiese con gli occhi che brillavano.
Chissà perchè, quello mi sembrò un segno rivelatore. Diceva: "tieni la bocca chiusa".
< Non me li ricordo... >, tergiversai giocandomi con le mani.
Lui mi fissò sciettico: < Bugiarda! Non sai mentire. Avanti sputa il rospo! >, disse avvicinandosi.
Di riflesso, mi allontanai, finendo contro il bordo della barca.
Deglutii a vuoto.
Lui, invece, sorrise furbamente e si avvicinò ancora: .
Mi morsi l'interno della guancia per non parlare e distolsi lo sguardo.
Indispettito dalla mia scarsa disponibilità, mi pungolò con un dito il fianco, facendomi sobbalzare ridendo.
Ecco, ora credo che dovreste sapere una cosa: soffro terribilmente il solletico.
In particolar modo sui fianchi e sul collo.
< E così soffri il solletico, eh?! >, chiese Caronte divertito e con un'aria birichina dipinta in volto.
"Ahia, qua finisce male...", fu il mio ultimo pensiero razionale prima di scoppiare a ridere: aveva cominciato a punzecchiarmi di nuovo il fianco destro.
Cominciai a divincolarmi come un'anguilla mentre lui continuava a tormentarmi: mentre con una mano mi solleticava, con l'altra mi impediva di muovermi e, di conseguenza, di cadare dalla barca.
Cosa che sarebbe sicuramente successa, senza il suo intervento.
< Ti prego...Basta! >, dissi singhiozzando dalle risate.
"Oddio non ce la faccio più", pensai sull'orlo di una crisi isterica.
< Parlerai?! >, chiese il mio aguzzino.
< Sisi, tutto quello che vuoi, ma finiscila >, lo supplicai.
"Complimenti, Alice. Hai davvero una volontà di ferro", mi fece i complimenti la vocina nella mia testa.
Accettata la mia resa, si staccò e rimase in attesa.
< Lasciami riprendere fiato >, dissi posizionandogli una mano davanti alla faccia sperando così di evitare un ulteriore attacco.
Non ero, però, ancora pronta a svelargli i miei secondi nomi: il mio orgoglio si rifiutava di parlare.
< Posso farti una domanda? >, chiesi sperando di distrarlo.
Lui strinse gli occhi a fessura e mi fece un cenno di continuare.
< Come si chiama la tua bend? >, buttai li la prima cosa che mi venne in mente.
Questa mia curiosità, però, sembrò distrarlo abbastanza da fargli abbandonare il suo sguardo indagatore.
< Bones >, rispose sorridendo.
Inarcando un sopracciglio e dissi: < Ossa... Vi chiamate Ossa >.
Lui fece una mezza smorfia per poi rispondere: < All'inglese suona decisamente meglio: Bones, non Ossa... >, specificò.
Alzai gli occhi al cielo: < Che tu lo dica all'inglese o meno, il significato non cambia: vi chiamate Ossa >.
Non sembrò tanto contento di questa mia affermazione, tanto che pensai che, per vendicarsi, sarebbe tornato a farmi il solletico.
Cosa che, per mia fortuna, non fece.
< Siamo una bend rock... Quando l'abbiamo fondata eravamo dei ragazzini e volevamo un bel nome macabro. Questo è l'unico che ci è venuto in mente e tale è rimasto >, spiegò.
Beh, se erano ragazzini quando si erano dati quel nome, poteva anche andare...
In fin dei conti, mio fratello ed io, quando eravamo piccoli, inventavamo dei personaggi dandogli nomi uno più assurdo dell'altro. I più memorabili sarebbero sempre stati "Mostruoso e Lilla".
< Ah beh, allora... >, concessi.
Quando in lontananza intravidi il mulinello tirai un sospiro di sollievo e feci un mezzo sorriso soddisfatto: avevo distratto Caronte e, arrivati ormai al Girone, avrebbe dovuto abbandonare il suo intento di carpire i miei secondi nomi.
"Siamo troppo brave...", si congratulò la fantomatica vocetta con me.
Non potei che concordare con lei mentre Caronte tornava a remare ed io mi sistemavo meglio sull'imbarcazione.
Pochi istanti dopo, il mulinello ci trasportò davanti all'ennesimo portone: "Sesto girone: gli Eretici", recitava.
Con l'agilità di un felino ma la delicatezza di un elefante scesi velocemente dalla barca tirando inavvertitamente un colpo in testa a Caronte.
< Ops, scusa >, ridacchiai divertita e minimamente - ma molto minimamente - dispiaciuta.
Mi ringhiò contro qualcosa che somigliava vagamente ad un: < L'hai fatto apposta, vero?! >, che però non recepii chiaramente perchè ormai ero già quasi dentro.
< Ci vediamo all'uscita >, gli urlai dietro facendogli "ciao, ciao" con la mano.
Quando mi chiusi il portone alle spalle, le luci si accesero, rivelandomi due porte.
Al di sopra, al centro, c'era scritto: "Scegli".
Sospettosa, guardai le due porte non capendo cosa stesse succedendo.
Una era rosso fuoco, l'altra blu.
Non potendo restare li ferma tutto il giorno, decisi di andare a preferenza: varcai la soglia blu che mi rivelò un'altra saletta con altre due porte ancora.
< Qua mi prendono in giro... >, parlottai tra me e me.
Questa volta, su una porta c'era inciso un bruco e sull'altra un delfino.
"Puah che schifo gli insetti", pensai rabbrividendo.
Ho sempre avuto un terrore pazzesco nei confronti di quelle bestiacce. Si, lo so, sembra un patetico clichè - la ragazza che teme gli insetti - ma che ci posso fare?! A me quegli animali, terrorizzano.
Se non ci credete chiedete a mia mamma: è dovuta correre in mio soccorso chissà quante volte solo perchè una qualche orribile cimice o cavalletta era entrata dalla finestra in camera mia.
Senza esitazione, quindi, varcai la soglia con il delfino.
Neanche a dirlo, indovinate cosa trovai dopo?! Esatto: un'altra saletta con altre due porte.
Questa volta, su una c'era scritto "Caraibi" e sull'altra "Canada".
Adesso, per quanto abbia sempre voluto visitare il Canada, questa non regge decisamente il confronto con i Caraibi.
A scelta fatta, entrai.
Per mia fortuna, le porte erano finite ed ora, un enorme sala mi si parava davanti.
Mi ci vollero un paio di secondi prima di riuscire a riconnettere il cervello che ordinò perentoriamente alla mia bocca di chiudersi.
< Ma dove sono finita?! >, mi domandai stupita.
Sembrava di essere in fondo al mare: era tutto blu, con strane luci che davano l'effetto dell'acqua e delle onde sulle pareti. C'erano pesci appesi al soffitto che sembravano effettivamente nuotare e alghe e scogli che spuntavano dal pavimento.
< Wow >, commentai.
Sentii una leggera risata al mio fianco e mi girai leggermente per vedere chi fosse.
Era un ragazzo che mi stava fissando. E che ragazzo: era in bermuda, abbronzato e con un sorriso smagliante.
"Ed ecco che forse abbiamo finalmente i ragazzi mezzi nudi", esclamò su di giri la vocina nella testa.
< Ti piace? >, chiese.
"Se ti riferisci al tuo abbigliamento, sicuro", pensai con quasi la bava alla bocca.
Annuii incapace di rispondere sia per lo stupore causato da quel luogo, sia, soprattutto, perchè la mia mente era stata temporaneamente distratta dal fisico decisamente guardabile del ragazzo che avevo davanti.
< Temo di non capire però: non dovremmo essere nel girone degli Eretici? >, chiesi confusa una volta ritrovata la voce.
Lui annuì: < Ci sei infatti... Sai il significato della parola "eresia"? >, mi chiese.
Tossicchiai leggermente in imbarazzo.
< Ehm, temo di no... >, risposi.
< Significa "scelta"... Questo è il luogo della scelta e ciascuna delle persone che vedi, è qui perchè ha fatto determinate scelte. Anche tu hai fatto le tue e, queste, ti hanno condotto qua >, disse sorridendomi.
Lo guardai imbambolata: fino ad ora era stata la cosa più logica che mi fosse capitata.
Certo forse sarebbe stata ancora più normale se da dietro alcuni scogli non fossero improvvisamente apparse delle persone vestite da pesce.
Ma si sa: non si può avere tutto dalla vita.
< Che ne dici di restare? Ti offro da bere... >, disse lui.
Vi garantisco che avrei accettato senza farmi troppi problemi se non fosse stato per le persone vestite da pesce che non facevano altro che ripetere "blob, blob", neanche stessero effettivamente facendo delle bolle.
Sospirai tristemente, conscia del fatto che altri gironi mi stessero aspettando e che, quindi, dovevo andare e abbandonare il bel bagnino.
"Che tristezza... Queste si che sono le ingiustizie della vita!", pensai amareggiata.
< Mi dispiace >, "e non sai nemmeno quanto", pensai. < Ma temo proprio di dover andare >, dissi.
Lo oltrepassai velocemente, dirigendomi verso l'uscita, non prima però di aver lanciato una bella occhiata al suo lato B.
"Cacchio che fregatura...", pensai tristemente.
Dover abbandonare uno spettacolo simile era una tragedia.
Quando uscii c'era, naturalmente, Caronte ad aspettarmi.
"Mhm, chissà se ha dietro un costume da bagno...", pensai prima di salire sulla barca squadrandolo per bene.
< Che c'è?! >, chiese incuriosito.
< Mhm niente... Magari te lo dirò più avanti >.

 


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Chissà se vedremo mai Caronte in costume!! :Q__ (ah non lo chiedete a me perchè non lo so neppure io!! ù.ù)
Comunque a questo punto, considerata la mia andatura, penso che non ci vedremo per un po, per cui vi saluto augurandovi BUON CARNEVALE (dove ogni scherzo vale *___* AMO gli scherzi - farli non subirli xP -)
Ora credo che dovrò andare a rispondere alle vostre precedenti recensioni!! xP

Grazie di cuore a tutti!!
Byeee!! =) =)

   
 
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