Lo studente si aggiusta appena il colletto. – La ringrazio, professore.
- Non devi ringraziarmi, è la verità – dice Horace, e sorride distinto. – Davvero. A domani, Tom.
Tom lo guarda negli occhi. - Volevo solo chiederle... Sa qualcosa degli Horcrux? – mormora.
Ed Horace gli parla.
Horace sprofonda, sprofonda,
sprofonda.
Ricordi corrotti, macchiati,
rovina della sua mente.
La nebbia si dissipa, il ricordo continua.
- Tom, ti ho già detto tutto ciò che so. Non farti venire in mente strane idee...
Ed Horace sprofonda, sprofonda,
sprofonda.
- Harry, sei il miglior alunno che io abbia mai incontrato in tutta la mia carriera!
Il ragazzo arrossisce, forse non crede sia merito suo. – La ringrazio, professore – mormora.
- Non devi ringraziarmi, è la verità – lo rassicura Horace. – Davvero. A domani, Harry.
Harry mostra un sorrisetto di circostanza, fa appello a tutte le proprie forze e mormora: - Volevo solo chiederle... Sa qualcosa degli Horcrux?
Horace sprofonda, sprofonda,
sprofonda.
Ricorda di qualcuno,
della propria rovina.
Maschera con una risata l’orrore di ciò che ha fatto.
- Silente ha già fatto questo giochetto con me...
Ed Horace sprofonda, sprofonda,
sprofonda.