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Autore: sbrilluccica    01/03/2011    4 recensioni
Storia classificatasi seconda e vincitrice del “Premio Trama” al Contest “Romeo and Juliet” indetto da Pallina88 sul forum di Epf.
Una fotografia racchiude sempre un ricordo, che sia banale, triste o felice rappresenta sempre uno squarcio della nostra vita.
Draco questo lo sa bene.
Buona lettura.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Storia classificatasi seconda e vincitrice del “Premio Trama” al Contest “Romeo and Juliet” indetto da Pallina88 sul forum di Epf.

Autore: Sbrilluccica
Personaggi principali: Draco Malfoy, Draco/Ginny
Genere: Malinconico
Rating: Verde
Avvertimenti: No
Introduzione: Una fotografia racchiude sempre un ricordo, che sia banale, triste o felice rappresenta sempre uno squarcio della nostra vita.

Draco questo lo sa bene.

Buona lettura.

Pacchetto scelto: Fucsia
Note dell'autore (non obbligatoria): Allora partiamo con il dire che è la prima Draco/Ginny che provo a scrivere, e non ho idea di come sia venuta sinceramente.

Ho ipotizzato una relazione tra Draco e Ginny durante il sesto anno di lei, la storia che leggerete però è ambientata dopo Hogwarts.

 

 

Fotografia

 

“Guarda un po’ qua” ti dice facendo svolazzare un pezzo di carta davanti al tuo viso.

 

“Che diavolo è?” chiedi afferandolo di scatto.

 

“Bella, non trovi?”

 

“Come hai…?” chiedi curioso.

 

“Ce l’ha scattata Colin” risponde prima di gettarsi sul tuo letto con la solita grazia.

“Una volta o l’altra pure lo distruggerai quel povero letto” le fai notare indispettito.

 

“ Tu dici” risponde maliziosa lanciandoti un chiaro invito.

Invito che non rifiuti.

 

 

Per l’ennesima volta ti rigiri quel rettangolino di carta tra le mani.

E’ una fotografia scattata alcuni anni prima che non ricordavi neanche più di possedere. Sbucata così, dall’armadio dei ricordi per tormentarti ancora una volta.

L’immagine riflette due ragazzi, lui la tiene in braccio, lei ha legato le sue gambe al bacino di lui, e incuranti della gonna corta o del fatto che qualcuno potesse vederli, i due erano impegnati in un bacio mozzafiato.

Erano felici e innamorati.

Salazar, non ti riconosci neppure più in quella foto che rappresenta una piccola parentesi della tua vita, l’unica in cui ti sei concesso di essere felice.

Scuoti la testa indispettito dallidiozia dei tuoi pensieri.

Mentre ti allontani dalla stanza nascondi la foto nella tasca interna della giacca, devi liberartene, non puoi rischiare che qualcuno la trovi.

Incurante del freddo e del fatto che il cielo minacci un temporale ti incammini per le vie di Londra.

Non hai una metà, un appuntamento o altro, cammini semplicemente.

Senza vedere realmente ciò che ti circonda, guardi le vetrine, o meglio fingi di guardarle.

Solo una attira la tua attenzione, forse per la sua luminosità.

Ti chiedi se davvero siano necessarie tutte quelle lampadine.

Stai per distogliere lo sguardo quando un particolare ti fa bloccare.

Guardi meglio allinterno del negozio e non puoi fare a meno di ghignare divertito, per quanto il tuo stato danimo lo permetta.

Allinterno, comodamente sedute su un elegante divanetto bianco e rotondo, ci sono la Mezzosangue e la pazza bionda di Lunatica.

Ti chiedi chi delle due sia riuscita nellardua impresa.

Possibile che Lenticchia? Nah troppo idiota per una cosa del genere, non che sia impossibile.

Certo, sarebbe divertente anche se la fortunata fosse la pazza

A un tratto le due ragazze si voltano contemporaneamente e sorridono estasiate a qualcosa che tu non puoi vedere.

La curiosità ti porta a spostarti e sporgerti maggiormente per entrare nel loro campo visivo, ed è in quel momento che la vedi.

Fasciata da un abito bianco che risalta il candore della sua pelle, volteggia divertita.

La consapevolezza ti blocca il respiro, non può essere vero, ti ripeti sperando di convincertene.

Non è la tua Ginevra che indossa un abito da sposa.

Senti la maschera scivolare giù dal tuo viso, non hai la forza di mantenerla.

Lei intercetta il tuo sguardo e si blocca stupita, la sua espressione muta, ma non ti importa.

Vorresti distogliere lo sguardo, allontanarti, deriderla se serviresse, ma non ne hai la forza.

Già te la immagini avanzare fiera e bellissima verso laltare, verso un uomo che non sei tu.

Un uomo che non avrà paura di guardarla ammirato, un uomo a cui non sarà precluso prometterle amore eterno.

Un uomo che hai sempre odiato, ma che solo ora hai un vero motivo per farlo.

In fondo è la cosa migliore ti dici, lui la renderà felice, lui non si comporterà mai da codardo, lui non sarà tanto idiota da perderla.

Infili la mano destra della tasca della giacca e estrai la foto, tutto ciò che rimane di un amore impossibile, lunica prova tangibile che, anche se per poco, lei è stata tua.

Sei consapevole che è solo un pezzo di carta che con il tempo sbiadirà, in cui farai sempre più fatica a riconoscerti, ma per ora non sei pronto a buttarlo via.

Mi stai lasciando? domandi beffardo mentre una strana paura ti pervade lanimo.

 

Siamo troppo diversi

 

E te ne sei accorta adesso?

No, lho sempre saputo, ma credevo che con il tempo…”

 

Cosa credevi? Che sarei diventato un fan di San Potter, pronto a combattere e farmi uccidere per lui? Che avrei voltato le spalle alla mia famiglia per te? E questo che credevi? Le urli contro.

Forse credevo semplicemente che saresti diventato un uomo ti risponde glaciale prima di allontanarsi.

 

Queste gioie violente hanno fini violente.

Muoiono nel loro trionfo, come la polvere da sparo e il fuoco,

Che si consumano al primo bacio.

 

Romeo e Giulietta

 

 

 

 
  
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