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Autore: LetItFlow    01/03/2011    3 recensioni
siamo cosi fragili, trasportati dal vento, dagli accordi di una chitarra, potrei morire adesso, in un secondo.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Oggi ho perso. Oggi ho perso una ciocca di capelli, era rossa, quasi arancio, brillava sul lavandino bianco, rifletteva la luce della lampadina al neon, quella potente, che uso sempre per truccarmi ogni mattina. Oggi ho perso la lampadina al neon che accendo la mattina per truccarmi. Oggi ho perso il giorno in cui la accenderò ancora. Oggi mia madre mi ha fatto stare a casa, oggi ho perso un giorno di scuola, un altro. Ma io sto bene. Sto bene? Ho perso cosa vuol dire stare bene. Dicono che il mio sangue è malato, dicono che ha perso il suo colore rosso. Io ho perso il mio colore rosso. Vado a stendermi nel letto, dal letto guardo la finestra di fronte a me. Oltre quella cornice vedo solo il cielo, il cielo grigio, solo quello. Intravedo qualche ramo di quell’albero di fronte a casa mia, nel mio giardino. Sto per perdere anche questo, anche l’albero di fronte a casa. Il ramo perde le foglie, rosse, scendono e non le vedo più. Siamo così fragili, siamo trascinati dal vento, potrei morire in un secondo, adesso. Potrei essere quella foglia, o potrei non essere niente. Ho perso non essere niente, ho perso non pensare a niente. Dicono che pensare a niente è impossibile. Se pensi a niente, pensi qualcosa. Posso pensare qualcosa che non esiste, posso solo non pensare. Ho perso come si fa a non pensare. Sto perdendo tempo, forse. I secondi mi scivolano via veloci, si perdono nel bianco, come il mio sangue, come me. Ho perso 2 chili, ho perso 2 chili di me, sono spariti, non so dove, non so quando gli ho persi, so che non ci sono più. Forse ne sto perdendo anche adesso, forse è cosi che sparirò, mi scioglierò come la neve, svanirò come la polvere. Oggi viene a trovarmi Silvia, Silvia è felice, è innamorata. Io sono felice, si sono felice, forse ho perso cosa vuol dire essere felice, credo di esserlo perché ho perso anche la tristezza. Silvia mi parla della scuola, mi spiega cosa ho perso, cosa dovrò recuperare. Silvia non è in classe con me, ma mi vuole bene. Finge di non notare la minore quantità di capelli sulla mia testa, la mia magrezza, il mio viso pallido e bianco. Forse non si nota davvero, forse sono sempre stata cosi, forse ho perso il ricordo di come ero prima. Oggi ho perso l’appetito. Ho perso la fame. Non mi serve mangiare, non mi serve più. Oggi ho perso lacrime, perderò ogni cosa, mentre perdo tempo. … Oggi Leo è venuto a trovarmi ancora. Oggi ho visto il mio sorriso nei suoi occhi. Oggi ho trovato il primo strato sottile, leggero, quasi invisibile, dei capelli sulla mia testa bianca. Li ho visti, sono sicura, puntini rossi, stamattina, in bagno, con la luce al neon che uso per truccarmi. Oggi mi sono stesa sul letto e davanti a me c’era la finestra, ma era coperta dall’ondeggiare del manico della sua chitarra. Oggi ho ritrovato il suono della mia voce. Oggi l’ho sentita cantare. Oggi ho rivisto la felicità, ho rivisto il sole. Mi sono vista bella di nuovo, l’ho visto nel suo sorriso. Siamo cosi fragili, siamo trasportati dalle note di una chitarra. Potrei morire in un secondo, potrei morire adesso, cantando, ridendo. Il mio sangue potrebbe non essere rosso di nuovo, mai più. Ma il suo lo è. Posso sentirlo, se voglio, con la mente, con il cuore. Caldo che scorre, ma io lo sporco, io lo sbiadisco, lo decoloro. Suona, mi guarda, ride, rido. Vorrei che rimanesse qui con me per sempre. Vorrei oggi per sempre. Ho ritrovato il rosso nelle sue guance, ho ritrovato l’amore nelle sue mani, che stringono le mie, deboli, morte. Mi danno la forza, mi danno il rosso della vita. Lui mi ama. Ama Beatrice dai capelli rossi, dagli occhi verdi e luminosi, dal viso sorridente. Lui ama me. Quella Beatrice sono io. Oggi sono io ancora una volta. Ho ritrovato il pensiero. Quando non pensi niente, non è vero che non pensi niente, pensi alla cosa a te più cara al modo. Io penso alla vita. Penso a cambiare la sua vita. A colorarla di rosso con il mio ultimo pennarello. Ho ritrovato le parole da scrivere nel mio diario. Ho ritrovato la speranza, perché ho ritrovato il ricordo di un giorno che ancora deve avvenire. Quel giorno in cui leggerà il mio diario e io sarò lì, la mia anima mischiata all’inchiostro che riempie le pagine bianche. Le mie parole gli saranno vicine per sempre. Io sarò con lui per sempre. Recupererò le sue lacrime, ritroverò i suoi sorrisi, e saranno i miei. Il suo amore, i suoi sogni. Recupererò ogni cosa, mentre ritrovo il tempo che ho perso.
  
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