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Autore: LADY_youkai    02/03/2011    6 recensioni
Che cos'era quella strana sensazione? Quel colpo al cuore? Eppure sapeva che non c'era nessuna cattiveria in quella frase, in quel tono così dolce e accogliente...eppure...Perché aveva paura di essere sempre fuori posto?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Reita, Ruki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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rr

BahBahBah è_é *versi di disapprovazione*

Che capitolo orrendo è_é Non trovo nemmeno la forza per fare un'introduzione decente è_é



Chapter Four


Piangeva, ininterrottamente.

Le braccia di Ryo lo stringevano a sé, mentre le lacrime continuavano a scendere, senza dar segno di volersi fermare. Singhiozzava mentre la maglia dell'amico a poco a poco si bagnava. Ma a lui non importava, non era mai interessato


-Non voglio mai vederti piangere-


Non voleva mostrarsi così debole e insicuro. Era per questo che non riusciva ad opporsi veramente alla sua famiglia, era per questo che continuava a fuggire e ad incolpare gli altri dei suoi insuccessi

-Calmati Taka...-

Ma lui...lui era sempre rimasto accanto senza chiedere nulla in cambio, l'aveva sempre sorretto, non importa se con un sorriso o una parola. Non aveva mai voltato le spalle

-Scusami...-

-Smettila di scusarti-

Perché piangeva? Aveva così tanto per cui piangere in fondo che aveva dimenticato la ragione principale.

La sua famiglia?

Quel senso di disagio che avvertiva in ogni posto che si trovava?

O forse Ryo?

Sarebbe stato più semplice dirglielo e dimenticarlo dopo. Un pensiero in meno per cui preoccuparsi appena svegli.

Lo abbracciò ancora, affondando il viso nel suo petto e beandosi di quel senso di sicurezza che gli stava trasmettendo. Eppure quelle lacrime non cedevano...

Sentì la mano di Ryo accarezzargli la testa e premerlo sempre di più a se

"Non lasciarmi andare...continua ad abbracciarmi...non lasciarmi andare..."

Avrebbe voluto gridarglielo o anche solo sussurrarlo. Avrebbe voluto confessargli tutto l'amore che provava nei suoi confronti, perché questo era.

Inutile mentire, giorno dopo giorno, l'amicizia era diventata attrazione fisica, poi si era trasformata in un piacere vago...ma adesso...adesso era tutto diverso...ed era terribilmente straziante

-Faccio schifo Ryo!-

-Questo non devi dirlo mai!-

-Come posso non farlo?!- Scattò, allontanandosi appena ma pentendosi subito dopo mentre osservava l'amico ormai distante: quel contatto era finito -Guardami! Sono qui a piangere come un idiota..e per che cosa?! Perché non riesco a vivere la mia vita?! Sono così insignificante per la mia famiglia che per loro potrei tranquillamente morire qui adesso!- Perché doveva fare così male? Perché il cuore doveva sanguinare costantemente? Il suo sguardo era così terribile da sostenere..non possedevano la stessa forza, l'aveva sempre saputo eppure si ostinava a mostrarsi come non era

-Tu sei perfetto così come sei- La sua voce era calma, eppure decisa.

Un passo.

Un altro.

Il battito del suo cuore faceva male al petto.

Voleva dimenticare quella vita, fuggire lontano con lui, essere la sua droga. Ma era solo una speranza vana e infantile, aveva imparato ad abituarsi al suo sguardo e alla sua presenza senza fare niente per appropriarsi della sua essenza più profonda.

Ancora un abbraccio, ma questa volta non ricambiò

-E ricorda sempre che io ci sarò- Calma. Un sussurro lontano. Era così stranamente senza forze -E non avere paura di piangere davanti a me, nanetto- Sorrise appena e notò che anche l'amico lo stava facendo -Ecco, è così ti voglio vedere- Solo in quel momento si accorse di come i loro volti fossero così vicini da poter sentire distintamente il respiro. Ma non avrebbe preso le sue labbra, non volevo distruggere quel momento

-Scusa...ti ho sporcato tutta la maglia-

-Non importa- Era strana quell'atmosfera che si era creata

-E per fortuna che siamo da soli, non oso immaginare cosa potrebbe pensare tua madre se ci vedesse abbracciati-

-Non mi importa nemmeno quello- Takanori alzò lo sguardo e vide gli occhi di Ryo fissi su di lui -Non mi è mai importato- Cos'era quella sensazione? Perché era diventato tutto a un tratto ansioso? E quello sguardo lucido e fermo...

-Cos...-

-Takanori...- La mano di Ryo si posò sul suo viso, ma nessuno scatto improvviso, nessun gesto inconsulto -Di tutte le cose che potrebbero importarmi, le supposizioni degli altri occupano il gradino più basso...sei tu la cosa più importante- Perché non riusciva a dire niente? Perché stava restando immobile, come una meravigliosa statua di cera? -Anche perché vedrebbero solo qualcosa di reale-

-Ryo...ma...-

-Ti amo Taka-chan, ti amo come non puoi nemmeno immaginare- Spalancò gli occhi e li sentì riempirsi ancora di lacrime. Quando era successo? Come era stato possibile che un suo sfogo avesse portato a quello? Il rumore della pioggia insisteva sui vetri, rendendo ancora più buia la stanza di quanto già non fosse

"Parla!"

-So che non avrei dovuto dirlo...- Abbassò la mano, ma continuando a fissarlo -E non mi aspetto che tu...-

-Dillo ancora-

-Cosa?-

-Ti prego Ryo...dillo ancora...-

Non sapeva dove avrebbe portato tutto quello, quanto sarebbe durato, se stava solo sognando...non riusciva a pensare.


Le labbra di Ryo a contatto con le sue non glielo permetteva.


continua...


Sono incazzata con me stessa è_é Ho iniziato questa ff solo per arrivare esattamente a questo punto e questo è stato il massimo che ho saputo dare!!! Che rabbia è_é

Al prossimo capitolo è_é

  
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