Fell
Come
and hold my hand,
I wanna contact the living.
Not sure I
understand,
this role I've been given.
Feel, Robbie Williams
Rigirava tra le mani un pacchetto, sgualcito dal tempo. Un nastro teneva insieme la carta arancione, accartocciata grossolanamente attorno al regalo. Con estrema delicatezza sciolse il fiocco, e mise da parte l'incarto scolorito. Lo ripiegò con cura, quasi avesse paura di rovinarlo.
La donna s'inginocchiò a terra e le sorrise. Le sue mani, nascoste dietro alla schiena, celavano qualcosa.
Giallo. Vivace, luminoso.
Stringeva le ginocchia al petto, mentre le lacrime le rigavano le guance. Non riusciva a distogliere lo sguardo, non ne era capace. Lei era così... Immobile.
Lana. Morbida, calda.
Ti stringe a sé. «La mamma è in un posto migliore, adesso».
Quello era tutto ciò che le rimaneva di sua madre: della carta da regalo sbiadita, un filo di spago sfilacciato e un cappello.
«Qual'è il tuo desiderio più grande, Luna?»
Un cappello giallo, fatto a maglia.
«Vorrei tanto non vedere i Thestral».
Angolo dell'autrice
Questa piccola flash è stata scritta per il Clothing Contest, indetto da Robinki nel Forum di Efp, dove si è classificata terza. Ecco qui il giudizio della gentilissima Robinki, che ringrazio infinitamente ^^
Personaggio: Luna Lovegood
Capo d'abbigliamento: Cappello
Originalità:
10/10
Grammatica: 10/10
Stile
e lessico: 10/10
Caratterizzazione
personaggi: 10/10
Attinenza al
tema: 10/10
Gradimento personale: 9/10
Tot: 59/60
Ok, vado subito al sodo, punto per punto!
Originalità
10 su 10, beh che dire, per essere una flash-fic di appena 151 parole
l’ho trovata particolare, mi è piaciuta la
contrapposizione del
presente ai ricordi di Luna. L’ho trovata una componente
essenziale
che coinvolge il lettore.
Anche per la grammatica punteggio pieno(
nessun errore sotto questo aspetto), così come per lo stile,
semplice ma efficace, e il lessico, appropriato e vario.
Luna
traspare in ogni sillaba della tua fic, dalla prima
all’ultima! Me
la immaginavo mentre leggevo, splendida con il cappello giallo in
testa, con le lacrime a bagnarle le guance. Bellissima, poi, la frase
finale! È riuscita a strapparmi un sorriso ed alleviare un
po’ la
tristezza.
Una storia che mi è piaciuta parecchio perché ci
permette uno sguardo alla sensazioni di Luna riguardo la morte di sua
madre e che comunica tutta la tenerezza, ma anche la forza di quel
meraviglioso personaggio!