"Dobbiamo andare sulla Terra, immediatamente! Dobbiamo avvertirli che sappiamo cosa succede e prepararci a combattere!" urlò Jupiter, non si concedette un attimo alle lacrime o alla rabbia; il suo pensiero si mosse subito verso Nevius ed al pericolo che correva. Tutte furono d’accordo e senza perder tempo si precipitarono. Selene sapeva che ormai era troppo tardi, ma non riuscì ad avvertire le ragazze, troppo agitate badavano ad agire e poco a pensare.

Infatti non appena arrivarono vennero attaccate dalle reclute, questi gli gridavano “invasori” e “tiranni”, le guerriere si difesero ma tentarono in ogni modo di fare meno vittime possibili e raggiungere il palazzo. Appena all’interno vennero accolte dai generali, corsero loro in contro cercando di spiegare cosa fosse successo ma gli uomini le evitarono ed allontanarono; solo allora si resero conto della luce sinistra che brillava nei loro occhi.

"Caspar, Caspar cosa ti è successo? Perché mi guardi in quel modo orrendo?" gemeva Venus incredula.

"Sporche guardiane, non avremo pietà di voi!" gridò l’uomo sguainando la spada. Mars trasse in salvo l’amica appena in tempo ed entrambe scivolarono a terra. "Cosa sta dicendo? Mars perché fa così?"

"Non lo so, ma quelli non sono gli uomini che abbiamo conosciuto noi. Guardali, sono mostri."

"Non posso crederci- disse Jupiter. –Nevius, mi riconosci? Ti prego, fino a ieri mi amavi."

"Amarvi io? Non fatemi ridere, ho giurato vendetta contro il vostro regno e fedeltà a Metallia. Avete finito di opprimerci sotto il vostro controllo." Anche lui si avventò sulla ragazza che a stento riuscì a respingerlo. "Torniamo a palazzo, ragazze per favore torniamo a palazzo!" ordinò Mars. Stavano per fuggire ma Serenity corse verso lo studio del principe.

"Principessa!"

"Endimion, non è con loro, devo trovarlo!" Le guardiane le corsero dietro, cercando di fermarla. Arrivarono al salone principale e trovarono il principe riverso al suolo  sporco di sangue.

"Serenity! Fuggi ti prego, sono impazziti, mi hanno attaccato! Scappate!" la pregò lui in un rantolo. Senza dire una parola Jupiter e Mars lo sollevarono facendolo reggere alle loro spalle e tornarono a palazzo.

"Non ho fatto tempo a fermarvi. Vi hanno attaccate, non è vero?" chiese la regina correndo loro in contro.

"Non capisco, cosa succede?" mormorò Venus. Mercury con voce sconvolta zittì tutti con le sue conclusioni: "Non avete sentito quello che hanno detto e quello che ci ha raccontato sua maestà? Ha detto che gli uomini combattono ogni giorno fra i due poli da cui sono attirati, quindi quando Metallia si è risvegliata la sua energia malvagia ha sovrastato quella positiva proveniente da Regno Argentato. Mars, Venus voi stesse avete sempre detto che perfino i generali ogni tanto vacillavano; dicevano che non sapevano se fidarsi di noi e che non erano mai stato in grado di capire se il nostro compito fosse vegliare o sorvegliare. Soltanto Endimion, in quanto membro della famiglia reale e quindi molto più informato di loro sulla natura dell’alleanza, non ha mai dubitato delle nostre intenzioni." così dicendo si lasciò cadere sul pavimento, mentre una lacrima le rigava la guancia.

"Mercury ha ragione- le fece eco la regina. –E’ questo il potere di Metallia, la sua malvagia influenza. Come la dea della Luna ci invia sogni premonitori lei manda incubi agli umani, in essi li controlla e soggioga. Ha fatto appello alle loro paure ed insicurezze fino a vincere la loro volontà."

"Allora, allora è vero che non ci hanno mai amate? Che era tutto un imbroglio?" domandò Jupiter celando il più possibile la sua tristezza.

"No, non dico questo. Anzi sono convinta che i loro sentimenti siano stati sinceri, altrimenti non credo che la maledizione si sarebbe compiuta. Questo però non cambia il fatto che per loro è troppo tardi. Guardate la Terra, ormai è vinta.- Le guardiane alzarono lo sguardo all’orizzonte, una densa nube nera inghiottiva il pianeta blu. Quel vapore scuro e tuonante pareva vivo, si intravedevano forme mostruose agitarsi fra i lampi. –Presto saranno qui, dovete essere pronte a combattere."

"Ho visto i loro occhi.- sussurrò Mars. –Lo so che quello non è lo stesso uomo di ieri, ma io non credo di riuscire a combattere contro il volto a cui ho giurato amore." Le altre Sailor provavano la stessa paura, un dolore lacerante che dovevano vincere ad ogni costo.