Nonostante il vento, arrivato dal nord, soffiasse arrabbiato coprendo il rumore dei suoi passi
sull’erba, poteva sentire distintamente il cinguettio degli uccelli, svolazzanti tra i rami degli alberi.
Camminava su per la collina ricoperta dell’erba verde cresciuta in quella primavera, il viso rivolto
al cielo, gli occhi chiusi per il bagliore del sole, il cui calore scendeva ad accarezzargli la pelle.
Le labbra erano rilassate in uno strano sorriso e le braccia allargate come a voler spiccar il volo.
Se qualcuno lo avesse visto probabilmente avrebbe pensato che un matto fosse scappato dal vicino
manicomio ma questo pensiero era lontano dalla mente del ragazzo.. infondo quante volte lo
avevano giudicato un pazzo, un folle, malato di protagonismo? Beh.. tante! Una in più, non avrebbe
di certo fatto la differenza!
Si riempì i polmoni della fresca aria di quei prati e ancora col sorriso riaprì gli occhi e abbassò
la testa. Era un bel posto.. Si decisamente.. pensò guardandosi intorno.. era contento che fossero lì..
ora ciò che li circondava era solo pace e calma..
Sentiva, infatti come la tranquillità abitasse quel luogo e si impadronisse di coloro che vi entravano.
Il ragazzo, con jeans e maglia troppo grandi per la sua corporatura, riprese a camminare prendendo
il lungo sentiero che gli si era presentato davanti in cima alla collina..
la ghiaia bianca scricchiolava sotto i piedi.
Con la fantasia aveva immaginato quel luogo così tante volte che nella sua mente ne esisteva
un immagine chiara e vivida, la sorpresa non fu poca nello scoprire quanto c’era andato vicino
nel pensare ai quei prati e agli alberi, ai sassolini bianchi e al grande nero cancello d’ingresso.
Si aspettava di vedere piccoli arruffati scoiattoli marroni rincorrersi per l’erba alta e su per i tronchi
ma forse era esagerare.. Doveva aver bevuto decisamente troppa Burrobirra, quella volta a casa
di Ron e forse lo scoiattolino lì.. lo aveva visto davvero correre e giocare!
Il sorriso si trasformò in una lieve risata.
Non aveva chiesto nessuna informazione, sapeva che il cuore gli avrebbe mostrato la strada e
infondo era un po’ come se già la conoscesse..
Svoltò a sinistra la prima volta che il sentiero gli chiese di fare una scelta.. destra, sinistra o dritto?
E qualcosa dentro di lui lo spinse a proseguire da quella parte, dove un ragazzo abbracciava
una bella ragazza in singhiozzi.. li superò abbassando lo sguardo imbarazzato..
le ragazze che piangevano gli avevano sempre fatto quell’effetto.. Imbarazzo!
Continuò a camminare per alcuni minuti, assorto nei ricordi.. poi un piccolo bagliore attirò
la sua attenzione e come spinto da una forza invisibile, si avviò in quella direzione..
Era arrivato.. Eccoli.. pensò.
Proseguì per alcuni metri e arrivato a destinazione si fermò, levò le mani dalle tasche e
sedette sull’erba bagnata, ricordo di un acquazzone estivo.. “Ciao Mamma… Ciao Papà”
Davanti a lui un'unica lapide bianca risplendeva al sole di quel primo giorno d’agosto..
l’incisione riportava..
James e Lily
Potter
Amici fedeli.. morti per la libertà
Harry ricalcò con le dita i nomi dei genitori e una lacrima sottile scese veloce sulla sua guancia..
poi sorrise vedendoli ballare allegramente nella foto posta sul marmo..
c’erano fiori freschi e si chiese chi mai li avesse portati ma poi capì che Silente doveva aver
provveduto alla cosa e un’altra piccola lacrima scese ad unirsi alla precedente.
Le persone che più amava erano morte.. i genitori, Sirius e poco più di un mese prima Silente..
l’ultimo e il più grande dei suoi protettori.
Lo aspettava la battaglia della sua vita.. Per la sua vita.. ma era pronto al combattimento..
la pace l’avrebbe ottenuta in qualunque modo fosse andata..
“Tornerò a trovarvi”.. si alzò e ripercorse il tratto fatto per arrivare alla tomba dei genitori..
Dentro un peso si era come dissolto, svanito e gli parse di essere più leggero..
Passando vicino all’albero, dove una colonia di piccoli uccelli sembrava cantare,
vide lo scoiattolo immaginato tanto tempo prima..
Si fermò per osservarlo meglio e quello, notando la nuova e strana presenza, scappò su per i
lunghi rami cercando di non perdere la ghianda, stretta avidamente tra le zampette..
Sorrise per la simpatia del piccolo animale e raggiunse l’ingresso del cimitero..
“Andiamo?”
“Hai fatto veloce, Harry!” sorrise all’amica e insieme a lei e ad un alto ragazzo dai capelli rossi,
si avviò per le strade di quel villaggio.. Godric Hallow.