Era
appena iniziato il mese
di aprile. Hermione come sempre era in biblioteca, che leggeva, era uno
dei
pochi giorni privo di impegni scolastici di qualsiasi tipo. Dopo molte
ore,
quando il sole stava ormai tramontando, la ragazza si decise a chiudere
il libro
che stava letteralmente divorando e ad uscire da quel luogo che tanta
pace le
trasmetteva.
Uscendo
dalla biblioteca
decise di dirigersi verso le sponde del Lago Nero.
Lì
nascosto ben bene da un
grosso albero se ne stava il bel Principe di Serpeverde, aveva
un’aria pensosa
che gli donava ancor più fascino, lo sguardo fisso sulla
superficie del Lago
Nero. Il tramonto faceva brillar ancor di più i suoi
capelli, e tra le mani
oltre all’immancabile sigaretta, teneva stretto un foglio,
quel foglio decretava
il suo destino.
Quando
Hermione giunse al
Lago si sedette a ridosso della riva, ma non si accorse di una figura a
pochi
metri da lei, Draco Malfoy era nella posizione perfetta per osservarla.
Era da
mesi che non faceva altro, ogni occasione era ottima per osservarla, AMMIRARLA, così come stava
facendo in
quell’istante.
Alla
vista della bella
grifoncina al bel Serpeverde gli si strinse il cuore, e strinse ancor
di più
quel pezzo di pergamena che tanto odiava! Il giovane sapeva in cuor suo
che
nulla mai sarebbe potuto succedere, ma nutriva ancora delle speranze,
speranze
spezzate da ciò che era scritto in quella lettera! LUI avrebbe SPOSATO
Astoria Greengrass, cosa che si potrebbe ritener più che
ovvia essendo lei una
PuroSangue di alto rango, cosa inaccettabile per il cuore del bel
Serpeverde
che da mesi ormai era segretamente legato al nome HERMIONE
GRANGER. Questi pensieri turbarono all’inverosimile
il
principe di ghiaccio, tanto che mise un piede in fallo, avendo deciso
di
rientrare nel castello, rivelando così la propria presenza
alla bella
grifoncina.
Osservare
il tramonto sulla
riva del Lago era sempre piaciuto alla regina dei Grifondoro, la faceva
riflettere e le donava pace e serenità. Era talmente immersa
nei meandri della
propria mente che quando udì un rumore dietro di lei
sussultò spaventata,
girandosi vide ciò che non avrebbe mai voluto DRACO
MALFOY in persona, colui che da mesi le stravolgeva
segretamente l’anima, ma per non far notare il suo turbamento
preferì
attaccarlo – La miglior difesa è
l’attacco.
H:
“ Malfoy! Non sai che non
è buona educazione spiare le persone?!” chiese con
acidità
D:
“Tzè! MezzoSangue ti dai
troppa importanza! Non hai nulla che mi possa spingere a
spiarti!” quelle
parole erano delle menzogne e Draco lo sapeva bene, ma non la
grifoncina, che a
sentir quelle parole si sentir stritolare il cuore, ma per non
darglielo a
vedere si alzò ribatté e se ne andò
mantenendo la testa alta e un’andatura
fiera, ma quando fu sicura che il bel principe non potesse vederla si
nascose
dietro un albero e cercò di riprendere il controllo su di se
stessa.
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Mentire!
Ormai non faceva
altro, mentiva a se stesso, mentiva al suo migliore amico, ma era
l’unico modo
per cercar di soffrire il meno possibile! Ebbene sì, cari
lettori, il bel
Principe di Ghiaccio, il bel Draco Malfoy, aveva un cuore, un cuore
straziato
che apparteneva, purtroppo per lui, alla persona che per anni aveva
detestato!
Rinchiuso
nella sua camera
ripensava a tutti gli insulti che aveva rivolto a quella che ormai era
diventata la sua ossessione, ripensava a quelli, e ripensava anche
all’evento
che aveva cambiato tutto. Fu un pomeriggio in cui il buon caro e
vecchio
Silente (per il biondino semplicemente: il vecchio bacucco) aveva
deciso che la
ronda serale dei prefetti l’avrebbero svolta il signor Malfoy
e la signorina
Granger, naturalmente in coppia.
Draco
pensava che si sarebbe
svolto tutto come molte altre volte, ovvero sarebbero volati insulti e
si
sarebbero divisi per poi ritrovarsi per fare il verbale. Non fu
così.
La
sera dopo cena i due si
incontrarono davanti il portone d’ingresso, come sempre,
Draco propose di
iniziare dai confini della Foresta Proibita, sapendo che la Granger
avrebbe
rifiutato, come sempre, ma quella volta invece acconsentì, e
si diressero
insieme verso i margini della foresta. La Granger era troppo
silenziosa, e ciò
incuriosiva il Serpeverde che cominciò a stuzzicarla in
svariati modi, ma da
lei mai una risposta negativa, sembrava spenta.
Arrivati
quasi a fine ronda,
il biondino spazientito da tale comportamento si piantò
davanti la grifoncina e
pretese delle spiegazioni, alquanto strano dato che per lui non
significava
nulla, ma il semplice fatto di essere stato ignorato così
bellamente da parte
della ragazza andava punito.
La
ragazza sembrava spenta.
Malfoy ricordò esattamente le parole che le disse e il
seguente scambio di
battute avvenuto.
H:
“Lasciami in pace Malfoy,
non sono cose che ti riguardino!”
D:
“ Oh certo che non mi
riguardano, me ne scampi Salazar se delle tue questioni mi
riguardassero! Ma tu
hai osato ignorarmi per tutta la sera, e questo non è
ammissibile!”
H:
“Sai Malfoy, non tutto
ruota intorno al tuo universo, forse sono semplicemente stanca di
controbattere
alle sciocche affermazioni fatte da un
borioso figlio di mangia morte quale sei tu! Se la persona è
zero, l’offesa che
essa ti muove è nulla!” quelle parole colpirono
profondamente il bel principino
viziato
D:
“Qui ad esser zero sei tu
GRANGER non IO, tu non sei nulla, semplicemente una insopportabile
so-tutto-io,
saccente, con soli 2 amici falliti al fianco!” Draco
sputò quelle parole con
tanto veleno che fecero capitolare la piccola grifoncina.
H:
“Ma che ne sai tu, di me,
dei miei studi, del mio carattere, e dei miei amici, che tali non sono!
Che ne
sai tu dei sacrifici che faccio giorno dopo giorno per tenermi al passo
con gli
studi, per dimostrare a tutti che essendo una MezzoSangue, come tu
stessa più
volte mi hai etichettata, valgo quanto un qualsiasi PuroSangue! Che ne
sai tu
del dolore che provo essendo in un mondo che non mi appartiene, di cui
so,
anche facendo tutti gli sforzi a cui mi sottopongo, non ne
farò mai veramente
parte?!?! EH CHE NE SAI TU????” disse tutto urlando e
piangendo, finalmente
libera di sfogare la frustrazione che da giorni aveva dentro,
frustrazione
creatagli dal litigio furibondo avuto con Harry e Ron qualche giorno
addietro.
Draco
rimase attonito, non
pensava che la grinfoncina potesse provare tutto ciò e
inconsciamente si sentì
un mostro, la ragazza sembrava così fragile, in
quell’attimo le si rivelò per
come era davvero, non una ragazza saccente che vuol far di tutto per
mettersi
in bella mostra agli occhi dei professori, bensì una ragazza
fragile bisognosa
di affetto e di conferme.
Quando
la grifoncina riprese
un po’ del suo solito contegno, disse a Malfoy in un flebile
sussurro di pensar
lui alla relazione, e detto ciò lei se ne andò.
Fu
da quello sfogo che tutto
cambiò e non solo per il Serpeverde ma anche per la
grifoncina.
Da
quel giorno Malfoy la
insultò sempre meno, e non prendeva mai parte agli insulti
che i suoi compagni
di casa le muovevano, anzi la osservava reagire, e provava uno strano
orgoglio
quando li metteva a tacere, inizialmente gli dava fastidio ma pian
piano aveva
compreso.
Da
quel pomeriggio al lago
passarono altri giorni, molti giorni, eravamo a fine maggio e tra poco
tutti
sarebbero tornati alle proprie case.
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Nella camera di Draco c’era
il vero caos, l’amico Blaise infatti aveva invaso quello
spazio con il proprio
baule ancora da sistemare.
Draco
non seppe da dove tirò
fuori il coraggio, ma raccontò tutto quello che riguardava
lui e la grifoncina
al suo più caro amico.
Blaise
dapprima rimase
stupito e pensò che il biondino fosse stato colto da una
grave malattia, ma
quando vide che egli rimaneva impassibile capì che
ciò che gli aveva rivelato
fosse tutto vero
B:
“Dray amico mio spero tu
stia scherzando?!”
D:
“Affatto!”
B:
“Beh, è indubbio che la
Granger sia diventata una bella ragazza ma è pur sempre una
MezzoSangue, e tu
quest’estate dovrai sposare Astoria, quindi da amico ti dico:
Dimenticala,
fallo per te, ma anche per lei se è vero che tieni a
lei!”
D:
“…..” era raro che Draco
rimanesse muto.
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A
luglio si verificò ciò che
mai nessuno avrebbe previsto.
Era
il giorno delle nozze tra
Draco Malfoy e Astoria Greegrass, e mancava poco all’inizio
della celebrazione.
Draco si trovava nella sua stanza insieme a Blaise (il matrimonio si
sarebbe
svolto a villa Malfoy N.d.A).
B:
“Nervoso amico?”
D:
“SI”
B:
“Beh è normale, da oggi
non potrai più spassartela, non sarai più un uomo
libero!”
D:
“Oh no Blay, hai
frainteso, non sono nervoso per quello, bensì
perché oggi scatenerò le furie
dei miei cari genitori!!”
B:
“C-che intendi dire??”
Blaise aveva forse intuito le intenzioni dell’amico e ne
aveva timore.
D:
“Intendo dire che non mi
sposerò! Non oggi, non con Astoria! Subito dopo il NO me ne
vado Blay, vado a
cercarLA!” era ben chiaro per l’amico a chi si
riferisse
B:
“S-s-stai scherzando,
voglio sperare!”
D:
“Assolutamente NO!”
B:
“E’ pura follia la tua!”
D:
“Lo so bene!”
B:
“Ma allora perché…”
D:
“Perché devo!”
Alla
cerimonia nessuno osava
pensare a ciò che di lì a poco sarebbe
successo…
La
cerimonia ebbe inizio e
dopo un po’ si arrivò al tanto atteso SI.
C:
“Vuoi tu Astoria
Greengrass, prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Draco
Malfoy […]”
A:
“Si lo voglio!”
La
stessa formula venne
ripetuta anche a Draco.
D:
“… No, non lo voglio!
Perdonami Astoria ma non ti amo e non ho intenzione di
sposarti!”
Tutti
erano attoniti, ma di
lì a qualche secondo si scatenò il putiferio.
Lucius Malfoy tirò in disparte
suo figlio per cercare di fargli trovare il senno, ma la discussione
finì con
la smaterializzazione di Malfoy jr.
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Hermione finalmente si stava
godendo le sue tanto agognate vacanze insieme ai suoi genitori
nell’Hertfordshire
e precisamente a Longbourn, quel luogo
metteva pace.
Un
giorno però si presentò davanti gli occhi della
giovane
l’ultima persona che in quel luogo avrebbe pensato di
incontrare, Draco Malfoy
era lì che passeggiava, e che precisamente puntava dritto
verso di lei.
D:
“Finalmente ti ho trovata!” quando giunse a pochi
passi da lei
Draco si sentì scoppiare erano giorni che la cercava, aveva
vagato in tutti i
luoghi descritti dal libro che più volte aveva visto leggere
alla ragazza, e
finalmente l’aveva trovata.
Vederla in un
contesto così pittoresco, quasi magico come
Longbourn era incredibile, si sentiva tanto il protagonista di
P&P, fiero e
orgoglioso che stava per mettere il proprio cuore in mano alla persona
che per
tanto aveva disprezzato ma che ora si rendeva conto di amare.
H:
“Che ci fai tu qui?” era l’unica frase
con un po’ di senso che
era riuscita a esprimere, non riusciva a capire perché
l’avesse cercata, ne’
tanto meno come avesse fatto a trovarla, nessuno, neanche i suoi
più cari
amici, sapeva della sua predilezione per quei luoghi che tanto
l’avevano
stregata per la maestria con cui erano stati descritti nei libri che
leggeva
ogni giorno.
Draco
ghignò a quella domanda, e seppur vagamente riprese le
parole del protagonista maschile di P&P.
D:
“Sono qui per dirti ciò che da troppo tempo tengo
dentro al
cuore. Devo dirtelo, o scoppierò... Mi hai stregato anima e
corpo, e ti amo. Ma
capisco bene che tu non potresti mai ricambiare l’uomo che
per tanto ti ha
insultato, che non capisce affatto i tuoi sacrifici, il tuo dolore per
non
appartenere al mio mondo. Ma io ho fatto ciò che il mio
cuore mi imponeva,
rivelarti i miei sentimenti, mostrarti il mio cuore che un tempo era di
ghiaccio, e che tu hai fatto sciogliere come neve al sole! Mi
ripeterò ma ti
amo e mi hai stregato anima e corpo, e la mia anima e il mio corpo sono
ben
lieti di essere sotto una tal stregoneria!” aveva espresso i
suoi sentimenti
guardandola negli occhi, per farle capire che era sincero.
Lei
non credeva ne’ ai suoi occhi ne’ tanto meno alle
sue
orecchie! Aveva riconosciuto anche seppur vagamente le parole che il
suo amato Darcy
rivolse a Elizabeth , quelle parole ora venivano rivolte a lei, ora
anche se
inconsciamente lei si sentiva un po’ Elizabeth e Darco era un
po’ come Darcy.
Ma doveva togliersi
un dubbio, come faceva a sapere che era lì,
l’aveva per caso seguita?
H:
“Come hai fatto a trovarmi?” di certo non era la
risposta che
si aspettava Draco, ma fu comunque ben lieto di risponderle, per darle
un’altra
prova della veridicità dei suoi sentimenti.
D:
“Dalla sera in cui tu riversasti tutta la tua frustrazione su
di me, io cominciai a osservarti, seppur in gran segreto, cominciai a
notare
cose che prima mi erano oscure, e notai anche che spesso, per non dir
sempre,
nei tuoi momenti liberi leggevi i libri di Jane Austin, e
così luogo dopo luogo
t’ho cercata ovunque la Austin ti aveva portato col pensiero
sono stato nel
Sussex, nel Devonshire, nel Kent, nel Derbyshire, e in fine ho visitato
l’Hertfordshire, ed eccomi qui, col cuore in mano.”
Hermione
non poteva crederci! Aveva vagato praticamente per mezza
Inghilterra per trovarla!
H:
“I-i-io… Io non ci posso credere!” aveva
gli occhi lucidi la
piccola grifoncina, aveva sofferto tanto quando cominciò a
circolare la voce
che il SUO bel Serpeverde si
sarebbe
sposato e si era ormai rassegnata a dimenticarlo e lui invece era
lì davanti a
lei, senza fede nunziale al dito con gli occhi pieni di speranza,
speranza
rinata anche in lei.
H:
“A-a-a-avevo creduto che tutto ciò potesse solo
rimanere un mio
bel sogno, che mai si sarebbe realizzato, che mi sarei dovuta
rassegnare solamente
a guardarti da lontano ben nascosta, e che sarei morta di gelosia
vedendo al
tuo fianco quella che sarebbe diventata tua
moglie…”
La ragazza non
riusciva più a continuare era scossa dai singhiozzi
causatigli dal pianto.
Draco a sua volta non
poteva credere a ciò che aveva sentito, ma
si riprese in fretta, la strinse a se e la baciò, agognava
da tanto quel
contatto.
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Passarono i mesi estivi, che i nostri 2 portagonisti passarono
sempre insieme, talvolta con qualche visita di Blaise che teneva
informato il
biondino su ciò che accadeva a villa Malfoy.
Qualche giorno prima
di tornare a Hogwarts Draco dovette tornare a
Malfoy’s Manor e lì accadde ciò che
Draco più temeva al mondo.
L:
“Vedo che ti sei deciso a tornare figlio mio!”
disse Lucius con
tono che lasciava ben poco all’immaginazione, era adirato,
anzi adirato era
dire ben poco.
D:
“Solo per prendere i miei effetti personali padre!”
L:
“Beh penso che sia d’obbligo una spiegazione, LA
ESIGO!”
D:
“Da me non avrete nulla, ho già dato la mia
spiegazione alla
diretta interessata, questo basta!”
L:
“Dato la tua ostinazione sono obbligato a informarti che se
continuerai a frequentare CERTA
gente
le tue azioni si ripercuoteranno su chi frequenti! Sono stato
abbastanza
eloquente?!”
Draco non diede a
vedere il suo turbamento interione, che lui
sapesse??
D: “Non so
a cosa vi riferite Padre!”
L: “Allora
sarò ancor più esplicito! Se continuerai a
frequentare
la signorina Granger la mia ira non si abbatterà su di te,
bensì sulla
signorina stessa!” Draco sgranò di poco gli occhi.
Lui Sapeva! Come? Chi?
Blaise?! No! Non lo avrebbe fatto mai, era diventato AMICO della sua
Hermione!
Senza dire una sola parola si avviò verso la sua stanza e
rifletté sul da
farsi.
Aveva preso la sua
decisione! Per il bene della sua piccola e
dolce Hermione doveva allontanarsi da lei…
Ma non aveva la
minima idea di quanto questa scelta fosse quella
più sbagliata!