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Autore: Dubhe92    03/03/2011    2 recensioni
Questo è l'antefatto di Perchè che molte di voi mi avevano chieste. spero vi soddisfi abbastanza!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Era appena iniziato il mese di aprile. Hermione come sempre era in biblioteca, che leggeva, era uno dei pochi giorni privo di impegni scolastici di qualsiasi tipo. Dopo molte ore, quando il sole stava ormai tramontando, la ragazza si decise a chiudere il libro che stava letteralmente divorando e ad uscire da quel luogo che tanta pace le trasmetteva.

Uscendo dalla biblioteca decise di dirigersi verso le sponde del Lago Nero.

Lì nascosto ben bene da un grosso albero se ne stava il bel Principe di Serpeverde, aveva un’aria pensosa che gli donava ancor più fascino, lo sguardo fisso sulla superficie del Lago Nero. Il tramonto faceva brillar ancor di più i suoi capelli, e tra le mani oltre all’immancabile sigaretta, teneva stretto un foglio, quel foglio decretava il suo destino.

 Quando Hermione giunse al Lago si sedette a ridosso della riva, ma non si accorse di una figura a pochi metri da lei, Draco Malfoy era nella posizione perfetta per osservarla. Era da mesi che non faceva altro, ogni occasione era ottima per osservarla, AMMIRARLA, così come stava facendo in quell’istante.

 Alla vista della bella grifoncina al bel Serpeverde gli si strinse il cuore, e strinse ancor di più quel pezzo di pergamena che tanto odiava! Il giovane sapeva in cuor suo che nulla mai sarebbe potuto succedere, ma nutriva ancora delle speranze, speranze spezzate da ciò che era scritto in quella lettera! LUI avrebbe SPOSATO Astoria Greengrass, cosa che si potrebbe ritener più che ovvia essendo lei una PuroSangue di alto rango, cosa inaccettabile per il cuore del bel Serpeverde che da mesi ormai era segretamente legato al nome HERMIONE GRANGER. Questi pensieri turbarono all’inverosimile il principe di ghiaccio, tanto che mise un piede in fallo, avendo deciso di rientrare nel castello, rivelando così la propria presenza alla bella grifoncina.

 Osservare il tramonto sulla riva del Lago era sempre piaciuto alla regina dei Grifondoro, la faceva riflettere e le donava pace e serenità. Era talmente immersa nei meandri della propria mente che quando udì un rumore dietro di lei sussultò spaventata, girandosi vide ciò che non avrebbe mai voluto DRACO MALFOY in persona, colui che da mesi le stravolgeva segretamente l’anima, ma per non far notare il suo turbamento preferì attaccarlo – La miglior difesa è l’attacco.

 H: “ Malfoy! Non sai che non è buona educazione spiare le persone?!” chiese con acidità

 D: “Tzè! MezzoSangue ti dai troppa importanza! Non hai nulla che mi possa spingere a spiarti!” quelle parole erano delle menzogne e Draco lo sapeva bene, ma non la grifoncina, che a sentir quelle parole si sentir stritolare il cuore, ma per non darglielo a vedere si alzò ribatté e se ne andò mantenendo la testa alta e un’andatura fiera, ma quando fu sicura che il bel principe non potesse vederla si nascose dietro un albero e cercò di riprendere il controllo su di se stessa.

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Mentire! Ormai non faceva altro, mentiva a se stesso, mentiva al suo migliore amico, ma era l’unico modo per cercar di soffrire il meno possibile! Ebbene sì, cari lettori, il bel Principe di Ghiaccio, il bel Draco Malfoy, aveva un cuore, un cuore straziato che apparteneva, purtroppo per lui, alla persona che per anni aveva detestato!

 Rinchiuso nella sua camera ripensava a tutti gli insulti che aveva rivolto a quella che ormai era diventata la sua ossessione, ripensava a quelli, e ripensava anche all’evento che aveva cambiato tutto. Fu un pomeriggio in cui il buon caro e vecchio Silente (per il biondino semplicemente: il vecchio bacucco) aveva deciso che la ronda serale dei prefetti l’avrebbero svolta il signor Malfoy e la signorina Granger, naturalmente in coppia.

Draco pensava che si sarebbe svolto tutto come molte altre volte, ovvero sarebbero volati insulti e si sarebbero divisi per poi ritrovarsi per fare il verbale. Non fu così.

La sera dopo cena i due si incontrarono davanti il portone d’ingresso, come sempre, Draco propose di iniziare dai confini della Foresta Proibita, sapendo che la Granger avrebbe rifiutato, come sempre, ma quella volta invece acconsentì, e si diressero insieme verso i margini della foresta. La Granger era troppo silenziosa, e ciò incuriosiva il Serpeverde che cominciò a stuzzicarla in svariati modi, ma da lei mai una risposta negativa, sembrava spenta.

Arrivati quasi a fine ronda, il biondino spazientito da tale comportamento si piantò davanti la grifoncina e pretese delle spiegazioni, alquanto strano dato che per lui non significava nulla, ma il semplice fatto di essere stato ignorato così bellamente da parte della ragazza andava punito.

La ragazza sembrava spenta. Malfoy ricordò esattamente le parole che le disse e il seguente scambio di battute avvenuto.

 H: “Lasciami in pace Malfoy, non sono cose che ti riguardino!”

 D: “ Oh certo che non mi riguardano, me ne scampi Salazar se delle tue questioni mi riguardassero! Ma tu hai osato ignorarmi per tutta la sera, e questo non è ammissibile!”

 H: “Sai Malfoy, non tutto ruota intorno al tuo universo, forse sono semplicemente stanca di controbattere alle sciocche affermazioni fatte da un borioso figlio di mangia morte quale sei tu! Se la persona è zero, l’offesa che essa ti muove è nulla!” quelle parole colpirono profondamente il bel principino viziato 

D: “Qui ad esser zero sei tu GRANGER non IO, tu non sei nulla, semplicemente una insopportabile so-tutto-io, saccente, con soli 2 amici falliti al fianco!” Draco sputò quelle parole con tanto veleno che fecero capitolare la piccola grifoncina.

 H: “Ma che ne sai tu, di me, dei miei studi, del mio carattere, e dei miei amici, che tali non sono! Che ne sai tu dei sacrifici che faccio giorno dopo giorno per tenermi al passo con gli studi, per dimostrare a tutti che essendo una MezzoSangue, come tu stessa più volte mi hai etichettata, valgo quanto un qualsiasi PuroSangue! Che ne sai tu del dolore che provo essendo in un mondo che non mi appartiene, di cui so, anche facendo tutti gli sforzi a cui mi sottopongo, non ne farò mai veramente parte?!?! EH CHE NE SAI TU????” disse tutto urlando e piangendo, finalmente libera di sfogare la frustrazione che da giorni aveva dentro, frustrazione creatagli dal litigio furibondo avuto con Harry e Ron qualche giorno addietro.

 Draco rimase attonito, non pensava che la grinfoncina potesse provare tutto ciò e inconsciamente si sentì un mostro, la ragazza sembrava così fragile, in quell’attimo le si rivelò per come era davvero, non una ragazza saccente che vuol far di tutto per mettersi in bella mostra agli occhi dei professori, bensì una ragazza fragile bisognosa di affetto e di conferme.

Quando la grifoncina riprese un po’ del suo solito contegno, disse a Malfoy in un flebile sussurro di pensar lui alla relazione, e detto ciò lei se ne andò.

 Fu da quello sfogo che tutto cambiò e non solo per il Serpeverde ma anche per la grifoncina.

Da quel giorno Malfoy la insultò sempre meno, e non prendeva mai parte agli insulti che i suoi compagni di casa le muovevano, anzi la osservava reagire, e provava uno strano orgoglio quando li metteva a tacere, inizialmente gli dava fastidio ma pian piano aveva compreso.

 Da quel pomeriggio al lago passarono altri giorni, molti giorni, eravamo a fine maggio e tra poco tutti sarebbero tornati alle proprie case.

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Nella camera di Draco c’era il vero caos, l’amico Blaise infatti aveva invaso quello spazio con il proprio baule ancora da sistemare.

Draco non seppe da dove tirò fuori il coraggio, ma raccontò tutto quello che riguardava lui e la grifoncina al suo più caro amico.

Blaise dapprima rimase stupito e pensò che il biondino fosse stato colto da una grave malattia, ma quando vide che egli rimaneva impassibile capì che ciò che gli aveva rivelato fosse tutto vero

 B: “Dray amico mio spero tu stia scherzando?!”

 D: “Affatto!”

 B: “Beh, è indubbio che la Granger sia diventata una bella ragazza ma è pur sempre una MezzoSangue, e tu quest’estate dovrai sposare Astoria, quindi da amico ti dico: Dimenticala, fallo per te, ma anche per lei se è vero che tieni a lei!”

 D: “…..” era raro che Draco rimanesse muto.

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 A luglio si verificò ciò che mai nessuno avrebbe previsto.

Era il giorno delle nozze tra Draco Malfoy e Astoria Greegrass, e mancava poco all’inizio della celebrazione. Draco si trovava nella sua stanza insieme a Blaise (il matrimonio si sarebbe svolto a villa Malfoy N.d.A).

 B: “Nervoso amico?”

 D: “SI”

 B: “Beh è normale, da oggi non potrai più spassartela, non sarai più un uomo libero!”

 D: “Oh no Blay, hai frainteso, non sono nervoso per quello, bensì perché oggi scatenerò le furie dei miei cari genitori!!”

 B: “C-che intendi dire??” Blaise aveva forse intuito le intenzioni dell’amico e ne aveva timore.

 D: “Intendo dire che non mi sposerò! Non oggi, non con Astoria! Subito dopo il NO me ne vado Blay, vado a cercarLA!” era ben chiaro per l’amico a chi si riferisse

 B: “S-s-stai scherzando, voglio sperare!”

 D: “Assolutamente NO!”

 B: “E’ pura follia la tua!”

 D: “Lo so bene!”

 B: “Ma allora perché…”

 D: “Perché devo!”

 Alla cerimonia nessuno osava pensare a ciò che di lì a poco sarebbe successo…

La cerimonia ebbe inizio e dopo un po’ si arrivò al tanto atteso SI.

 C: “Vuoi tu Astoria Greengrass, prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Draco Malfoy […]”

 A: “Si lo voglio!”

 La stessa formula venne ripetuta anche a Draco.

 D: “… No, non lo voglio! Perdonami Astoria ma non ti amo e non ho intenzione di sposarti!”

 Tutti erano attoniti, ma di lì a qualche secondo si scatenò il putiferio. Lucius Malfoy tirò in disparte suo figlio per cercare di fargli trovare il senno, ma la discussione finì con la smaterializzazione di Malfoy jr.

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Hermione finalmente si stava godendo le sue tanto agognate vacanze insieme ai suoi genitori nell’Hertfordshire e precisamente a Longbourn, quel luogo metteva pace.

 Un giorno però si presentò davanti gli occhi della giovane l’ultima persona che in quel luogo avrebbe pensato di incontrare, Draco Malfoy era lì che passeggiava, e che precisamente puntava dritto verso di lei.

 D: “Finalmente ti ho trovata!” quando giunse a pochi passi da lei Draco si sentì scoppiare erano giorni che la cercava, aveva vagato in tutti i luoghi descritti dal libro che più volte aveva visto leggere alla ragazza, e finalmente l’aveva trovata.

Vederla in un contesto così pittoresco, quasi magico come Longbourn era incredibile, si sentiva tanto il protagonista di P&P, fiero e orgoglioso che stava per mettere il proprio cuore in mano alla persona che per tanto aveva disprezzato ma che ora si rendeva conto di amare.

 H: “Che ci fai tu qui?” era l’unica frase con un po’ di senso che era riuscita a esprimere, non riusciva a capire perché l’avesse cercata, ne’ tanto meno come avesse fatto a trovarla, nessuno, neanche i suoi più cari amici, sapeva della sua predilezione per quei luoghi che tanto l’avevano stregata per la maestria con cui erano stati descritti nei libri che leggeva ogni giorno.

Draco ghignò a quella domanda, e seppur vagamente riprese le parole del protagonista maschile di P&P.

 D: “Sono qui per dirti ciò che da troppo tempo tengo dentro al cuore. Devo dirtelo, o scoppierò... Mi hai stregato anima e corpo, e ti amo. Ma capisco bene che tu non potresti mai ricambiare l’uomo che per tanto ti ha insultato, che non capisce affatto i tuoi sacrifici, il tuo dolore per non appartenere al mio mondo. Ma io ho fatto ciò che il mio cuore mi imponeva, rivelarti i miei sentimenti, mostrarti il mio cuore che un tempo era di ghiaccio, e che tu hai fatto sciogliere come neve al sole! Mi ripeterò ma ti amo e mi hai stregato anima e corpo, e la mia anima e il mio corpo sono ben lieti di essere sotto una tal stregoneria!” aveva espresso i suoi sentimenti guardandola negli occhi, per farle capire che era sincero.

 Lei non credeva ne’ ai suoi occhi ne’ tanto meno alle sue orecchie! Aveva riconosciuto anche seppur vagamente le parole che il suo amato Darcy rivolse a Elizabeth , quelle parole ora venivano rivolte a lei, ora anche se inconsciamente lei si sentiva un po’ Elizabeth e Darco era un po’ come Darcy.

Ma doveva togliersi un dubbio, come faceva a sapere che era lì, l’aveva per caso seguita?

 H: “Come hai fatto a trovarmi?” di certo non era la risposta che si aspettava Draco, ma fu comunque ben lieto di risponderle, per darle un’altra prova della veridicità dei suoi sentimenti.

 D: “Dalla sera in cui tu riversasti tutta la tua frustrazione su di me, io cominciai a osservarti, seppur in gran segreto, cominciai a notare cose che prima mi erano oscure, e notai anche che spesso, per non dir sempre, nei tuoi momenti liberi leggevi i libri di Jane Austin, e così luogo dopo luogo t’ho cercata ovunque la Austin ti aveva portato col pensiero sono stato nel Sussex, nel Devonshire, nel Kent, nel Derbyshire, e in fine ho visitato l’Hertfordshire, ed eccomi qui, col cuore in mano.”

 Hermione non poteva crederci! Aveva vagato praticamente per mezza Inghilterra per trovarla!

 H: “I-i-io… Io non ci posso credere!” aveva gli occhi lucidi la piccola grifoncina, aveva sofferto tanto quando cominciò a circolare la voce che il SUO bel Serpeverde si sarebbe sposato e si era ormai rassegnata a dimenticarlo e lui invece era lì davanti a lei, senza fede nunziale al dito con gli occhi pieni di speranza, speranza rinata anche in lei.

 H: “A-a-a-avevo creduto che tutto ciò potesse solo rimanere un mio bel sogno, che mai si sarebbe realizzato, che mi sarei dovuta rassegnare solamente a guardarti da lontano ben nascosta, e che sarei morta di gelosia vedendo al tuo fianco quella che sarebbe diventata tua moglie…”

La ragazza non riusciva più a continuare era scossa dai singhiozzi causatigli dal pianto.

Draco a sua volta non poteva credere a ciò che aveva sentito, ma si riprese in fretta, la strinse a se e la baciò, agognava da tanto quel contatto.

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Passarono i mesi estivi, che i nostri 2 portagonisti passarono sempre insieme, talvolta con qualche visita di Blaise che teneva informato il biondino su ciò che accadeva a villa Malfoy.

Qualche giorno prima di tornare a Hogwarts Draco dovette tornare a Malfoy’s Manor e lì accadde ciò che Draco più temeva al mondo.

 L: “Vedo che ti sei deciso a tornare figlio mio!” disse Lucius con tono che lasciava ben poco all’immaginazione, era adirato, anzi adirato era dire ben poco.

 D: “Solo per prendere i miei effetti personali padre!”

 L: “Beh penso che sia d’obbligo una spiegazione, LA ESIGO!”

 D: “Da me non avrete nulla, ho già dato la mia spiegazione alla diretta interessata, questo basta!”

 L: “Dato la tua ostinazione sono obbligato a informarti che se continuerai a frequentare CERTA gente le tue azioni si ripercuoteranno su chi frequenti! Sono stato abbastanza eloquente?!”

Draco non diede a vedere il suo turbamento interione, che lui sapesse??

D: “Non so a cosa vi riferite Padre!”

L: “Allora sarò ancor più esplicito! Se continuerai a frequentare la signorina Granger la mia ira non si abbatterà su di te, bensì sulla signorina stessa!” Draco sgranò di poco gli occhi. Lui Sapeva! Come? Chi? Blaise?! No! Non lo avrebbe fatto mai, era diventato AMICO della sua Hermione! Senza dire una sola parola si avviò verso la sua stanza e rifletté sul da farsi.

Aveva preso la sua decisione! Per il bene della sua piccola e dolce Hermione doveva allontanarsi da lei…

 

Ma non aveva la minima idea di quanto questa scelta fosse quella più sbagliata!

 

   
 
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