I crini del pennello scivolavano sinuosi sulla superficie ruvida della carta di riso tracciando delicati e fragili ideogrammi.
Acquazzone:
Il cielo sembrava volersi riversare sulla terra e soffocarla in un umido e freddo abbraccio, eppure lei se ne stava tranquilla sotto la pioggia con un sorriso appena accennato ad incresparle le labbra.
guardo fuori sola
Non avrebbe saputo dire se fosse realmente bella, ma certamente era bello il modo in cui rivolgeva il volto candido alla pioggia ed era bello il modo in cui i capelli scuri si erano sciolti sulla schiena. Non la conosceva, ma le era grato perché anche per quel giorno aveva il suo haiku.
una donna.
N/A
La storia partecipa all'iniziativa 2010: a year togheter (http://fanfictioncontest.forumcommunity.net/?t=34247954) indetto dal Fanfiction contest con il prompt 227. Carta di riso per una poesia giapponese.
L'haiku non è mio, ma di Takarai Kikaku (1661 - 1707).