Farsi gli affari propri è sempre meglio che avere un'amica come questa. Ed io parlo per esperienza personale.

18 Marzo 1988

Da quando Chynthia è qui non ho avuto un attimo di pace. E' curiosa come una scimmia, e vuole sapere tutto su me e Michael. E' sempre stata una sua grande fan, e secondo me le brucia che io lo abbia conosciuto così a fondo e lei no. Ma direi che sta rimediando alla grande. Sono le quattro della mattina, e loro due hanno parlato tutta la notte come due amici di vecchia data. Sono contenta che vadano così d'accordo, ma del resto sarebbe impossibile il contrario; Chynthia è una ragazza davvero adorabile... almeno quando vuole. I suoi difetti sono innumerevoli (come la sopra citata curiosità morbosa) ma insomma, alla fine è una ragazza fantastica. Vi state forse chiedendo perché io mi spertichi così tanto nelle sue lodi senza pensare ai suoi difetti? Per non picchiarla a sangue. Perché le sento, le mie mani smaniose di sbatterla al muro, oh sì. Cosa ha fatto?
Niente, non ha fatto niente. Ma quello che sta facendo ora è decisamente molto peggio di quello che avrebbe potuto fare. Infila un doppio senso dietro l'altro, davanti a un Michael che certe volte è decisamente troppo innocente per capire certe cose. Per tutelare i minori davanti alla legge non starò qui a ripetere il suo discorso, ma sappiate che basterebbe a togliere l'innocenza a un neonato.
-Ragazzi, ma la finite?
-Cosa c'è piccola, sei gelosa?
-Tu non chiamarmi piccola, razza di fedifrago! Fraternizzi col nemico e poi pretendi la mia amicizia?!
Ride, una risata gentile e spensierata.- Ah, Chynhtia sarebbe il nemico? Giusto l'altro giorno mi hai parlato di lei come l'unica salvezza della tua vita.
D'accordo, sono stata smascherata.- Solo in certi momenti. Ci sono momenti in cui la amo e momenti in cui le spezzerei volentieri l'osso del collo, e questo è uno di quelli, Michael.
-Ho capito- sospira Chy. -Helena, va bene che hai il ciclo, ma non farlo sapere a mezzo mondo! Dovrebbe essere una cosa privata, e non è bene che un ragazzo sappia queste cose di una donna.
-Chy, ti assicuro che Michael conta i giorni meglio di me, e mi avvisa sempre lui- in effetti è comodo- però ormai tutto il plesso 3 è a conoscenza del fatto che Helena Salvatore ha il ciclo. Quindi posso anche urlarlo ai Quattro Venti, che qui nessuno si scandalizza, compresi Berry Gordy, Frank DiLeo e quel suo maledettissimo sigaro.
In effetti quando il signor IoSonoIlMiglioreManagerDelMondo si mette a fumare in sala non si respira. Giuro che prima o poi glielo rinfaccerò.
-Oh, ma dai Helena. Si può sopportare, no? E' il miglior manager del mondo!
-Chynthia, sapevo che amavi farti le fantasie erotiche su personaggi improbabili, ma andiamo... Frank DiLeo?!
-Ehi, carina, non osar parlare così alla tua amica.
-Oh no Chy, sai che non potrei mai. Ti voglio troppo bene- e detto questo, la prendo in braccio. So che lei soffre di vertigini, esattamente come me, e sto aspettando un urlo di quelli trapananti...
... che non tarda ad arrivare, mettendomi fuori uso un padiglione auricolare.
-Ma sei scema?!
-No, Helena, piacere, e lei?
-Tu sei deficiente, Helena. Tu sei completamente deficiente!
-Per questo siamo amiche, cara la mia Chynthia Johnson.
-Sembrate una coppietta felice.
Mi giro verso Michael- BadEm, hai appena dato dell'omosessuale alla ragazza che credi di amare.
-Chi è il bugiardo che ha messo in giro la voce del mio amore verso Helena Salvatore?- ribatte Michael urlando, come per farsi sentire dal mondo intero.
-Piantala, Michael. Non costringermi a farti rimandare lo spettacolo per lesioni accidentali.
-D'accordo, d'accordo, non ti si può dire nulla eh!
-Fino a venerdì no, perciò sei pregato di piantarla!
Scocciata e nervosa, vado sulla mia cara e amata Fifth Street. Non credo che Michael mi vedrà fino a sera.
Le donne vanno rispettate, specialmente in questo periodo, e se Chynthia e Michael hanno deciso di fare comunella a me non interessa, basta che mi avvisino, così non sono costretta a sopportarli.
In verità non è che facciano nulla di male, solo che mi dà fastidio.
Chynthia dovrebbe ricordare qual è il nostro scopo finale.
Che non è quello di sedurre Michael!
La sento correre accanto a me.
-Helena, Helena! Alex!- urla poi, come se non sentissi.
-Stai zitta! Hai idea di cosa succederebbe se ci scoprisse?! T'è passata per la testa?
-Lo so, ma non ti fermavi!
-Non è una buona ragione per usare il mio nome!
-Scusami- cammina a testa bassa, come se avesse appena fatto qualcosa di terribile-il che è verissimo.
-Chy, non preoccuparti. Solo, non farlo più. Ne va del nostro incarico.
Mi rivolge un sorriso timido. -Va bene!
Devo riprendere in mano il ruolo della ragazza dolce, ora. Mi sono esposta fin troppo, è tempo di osservare gli sviluppi della situazione e agire di conseguenza, anche perché non mi resta molto tempo.
Solo nove mesi, per la precisione. E sono pochi, molto pochi.
Sento un sospiro accanto a me. -Per quanto ancora dovremo andare avanti con questa messinscena, Helena?
Chiudo gli occhi. Avevo previsto questa domanda, eppure non so come rispondervi, nonostante ci stia riflettendo ormai da tre mesi.
-Non lo so, Chynthia. Non lo so.
-Solo che... sono stanca di non essere più me. Quando tutto questo finirà festeggerò come non mai.
Sospiro. -Hai ragione, Chynthia, ma ora come ora non abbiamo scelta. Ci sono già abbastanza complicazioni che io stessa ho creato.
-Ti sei innamorata di lui, vero?
Un altro sospiro. Questa volta in sincrono, me e lei. -Sì, Chynthia, mi sono innamorata di lui. E non avrei mai dovuto farlo. Devo compiere ciò per cui sono stata creata, non seguire il muscolo al centro del
petto che in me non è mai esistito.
-Al... Helena, non si può resistere a una cosa come questa, lo sai.
-I sentimenti non devono entrarci! Questa è una storia seria, Chy, ed io non lascerò che frivolezze umane come questa la rovinino. Ne va della mia vita.
-Hele, non puoi mai sapere come andrà. Mai.
-Deve andare tutto bene, Chynthia. Tu stessa sai che questa è la mia ultima chance, e non voglio andare via con un fallimento.
Guardo il cielo.
Questo è il più grande inganno che io abbia mai tessuto.
E mi piace, Dio se mi piace.