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Autore: dramy96123    03/03/2011    12 recensioni
James Potter, giovane Cercatore coi capelli neri e un ego smisurato, ad un certo punto si alzò in piedi sul letto di Peter, e con fare solenne guardò i compagni di stanza
- Ora che abbiamo creato la Mappa del Malandrino, e siamo diventati ufficialmente Consiglieri e Alleati dei magici Malfattori, propongo di darci dei nomi! -
Sirius Black, un ragazzo dall’aria affascinante, ribelle e un po’ scapestrata, guardò confuso l’amico.
Era sdraiato sul letto di Remus, giustamente, perché il suo era libero e perfetto, senza una piega sul copriletto.
- Hey, non so tu ma io un nome ce l’ho! – esclamò.
- Sir, non dico di andare di nuovo all’anagrafe per farci cambiare nome! Io intendo…nomi in codice, nomi segreti, che sappiamo solo e soltanto noi! – disse entusiasta James, lasciandosi cadere mollemente sul letto.
Remus chiuse il libro che stava leggendo, pensieroso
- Magari potremmo riferirci anche alle nostre…passeggiate, nei nomi, no? – disse, sorridendo complice.
- E’ un’idea fantastica ma..come? – chiese Peter, seduto vicino ai letti dei ragazzi.
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Peter Minus, Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Ciao a tutti

Ciao a tutti!

Io sono Dramy96123 e questa non è la mia prima storia sui Malandrini, ma sono comunque abbastanza agitata..

Insomma, l’idea c’è, ma metterla su carta è un’altra cosa!!

Allora, durante l’utilissima ora di matematica mi sono chiesta…come hanno fatto i Malandrini ad arrivare ai loro soprannomi??

Cioè…è strano, no???

E così io ho pensato di fare una FF su questo, e spero vi piaccia!

Baci!!

 

Malandrini : No, James, Io non mi chiamerò mai Tartufo!!!

 

Era quasi mezzanotte in quella calda (insomma) sera di ottobre, e nella camera dei Malandrini si sentivano ancora risate e tonfi fragorosi.

Abitudini quotidiane, difficili da eliminare.

La camera era tutto un programma : c’erano calderoni lievitanti che andavano in giro per la stanza, fuochi d’artificio che illuminavano il soffitto e le tende dei letti a baldacchino erano state tutte arrotolate sulla sbarra alta, così da permettere ad un fuocherello blu a mezz’aria di rallegrare la stanza.

 

James Potter, giovane Cercatore coi capelli neri e un ego smisurato, ad un certo punto si alzò in piedi sul letto di Peter, e con fare solenne guardò i compagni di stanza

- Ora che abbiamo creato la Mappa del Malandrino, e siamo diventati ufficialmente Consiglieri e Alleati dei magici Malfattori, propongo di darci dei nomi!  -

Sirius Black, un ragazzo dall’aria affascinante, ribelle e un po’ scapestrata, guardò confuso l’amico.

Era sdraiato sul letto di Remus, giustamente, perché il suo era libero e perfetto, senza una piega sul copriletto.

- Hey, non so tu ma io un nome ce l’ho! – esclamò.

L’unica cosa che forse amava della dinastia Black erano i nomi di stella che davano agli eredi. Affascinavano tantissimo le ragazze.

- Sir, non dico di andare di nuovo all’anagrafe per farci cambiare nome! Io intendo…nomi in codice, nomi segreti, che sappiamo solo e soltanto noi! – disse entusiasta James, lasciandosi cadere mollemente sul letto.

Remus chiuse il libro che stava leggendo, pensieroso

- Magari potremmo riferirci anche alle nostre…passeggiate, nei nomi, no? – disse, sorridendo complice.

- E’ un’idea fantastica ma..come? – chiese Peter, seduto vicino ai letti dei ragazzi.

James guardò il soffitto per un po’, pensando intensamente.

Poi sorrise.

- Potrei chiamarmi…Belmanto, Belmuso, Begliocchi, o…-

- O Belcornuto? – chiese Sirius, scoppiando a ridere e contagiando anche gli altri due.

James sbuffò, trattenendo un sorriso

- Ah. Ah. Ah.  Divertente. Guarda che le corna, per i cervi, indicano che…-

- …che la tua futura moglie sarà una Casa e Chiesa votata al sacro Circolo delle Caste Benedette? – completò Remus, ridendo come un matto.

Ecco, era quello che gli piaceva in quelle serate.

No. Non prendere in giro James…

…Vabbè, anche quello.

Ma anche ridere in compagnia, senza che lo mettessero da parte!

- Però le idea di usare le corna come parte del nome…mi piace! Insomma, un cervo si riconosce per le corna! – considerò James, alzandosi dal letto di Peter e buttandosi su quello di Sirius, disfacendolo subito.

- COSA STAI FACENDO AL MIO LETTO? –

- Beh, mi pareva così solo…- ghignò il ragazzo, abbandonandosi ad una risata.

Sirius si era messo a testa in giù, sdraiato orizzontalmente sul letto di Remus. I capelli quasi sfioravano il pavimento, e lui era già tutto rosso.

- Beh…assomigliano ai rami del Platano picchiatore, però più chiari. E belli! – disse Peter, cercando di essere d’aiuto.

- Si…Potrei chiamarmi Ramoscelloso! – esclamò ironico James, imitando i rami di un albero inginocchiato sul letto.

- Beh…- considerò Remus

 – Ramoscelloso forse no…ma Ramoso si! – gli occhi del ragazzo brillarono a quel nome, e subito si alzò in piedi sul letto, e fece un inchino tanto profondo da toccare le coperte col naso

- Messer Ramoso al vostro servizio! – esclamò, pomposo, e poi scoppiò a ridere, seguito subito da tutti gli altri.

- Va bene, mio Cornuto amico, spremiti quei ramoscelli d’olivo che ti ritrovi in testa e aiuta me! – gli urlò Sirius.

Aveva abbandonato la posizione a testa in giù, ora provava a mettersi i piedi dietro la testa.

- Tartufo. – disse subito James, senza esitare un secondo.

Smisero tutti la loro occupazione e guardarono il ragazzo stupiti.

- E questa da dove ti è uscita? –

- Beh, lui...Insomma, non è la razza che cerca il Tartufo? Li chiamano o no Cani da Tartufo? E poi il suo pelo è nero come il tartufo, e a Sirius piace anche,il Tartufo! –

Esclamò James, nascondendo il motivo più importante.

Lui voleva un amico - dolcetto. 

E avrebbe avuto un amico – dolcetto!

Era un genio.

- Io…t-tu…IO NON SONO UN CANE DA TARTUFO!– esclamò Sirius, guardandolo offeso.

- Ma io voglio un amico – dolcetto! – si lagnò Ramoso, guardandolo implorante.

- Non ho intenzione di chiamarmi come un dolcetto, che oltretutto è anche sotterrato! – chiarì subito il ragazzo, cercando di alzarsi dal letto. Ottenne solo una testata contro il pavimento.

- Ok…-

Niente amico – dolcetto.

La crudeltà di Sirius lo stupiva sempre.

La mente di Sirius si perse nel pensare a dei bei soprannomi

- Potrei chiamarmi…cane Rubacuori! O…Sexdog! O anche…-

- CanTartufo? –

- No, James. –

- Ma perché? –

- Perché sembra l’etichetta di un liquore! –

- Quanti liquori conosci che hanno come etichetta “Can” ? – gli chiese Remus, curioso

- Troppi, per essere nominati tutti – ribatté sdegnoso Sirius.

- Potresti chiamarti…CanFelpato! –

disse ancora Remus, entusiasta

- Perché? Che ha di Felpato lui? –

- Ramoso, non ricordi di quando ha legato mani e piedi Mocciosus senza che lui se ne accorgesse? – esclamò il ragazzo

- Solo perché aveva messo l’Incantesimo Silencio alle scarpe prima – gli ricordò James.

- Calpesti sempre la poeticità e l’eroismo dei miei gesti audaci, James - sbuffò Sirius.

- Allora, CanFelpato ti piace? –

- Si! E’ il soprannome perfetto per me! – gli rispose euforico il ragazzo, ma venne interrotto da Peter.

- Però…non si potrebbe levare il “Can”? ci potrebbero scoprire! – balbettò Peter. Sirius gli sorrise

- Accordato per Felpato! –

- Sicuro che Tartufo non…-

- NO. –

- Uff. –

 

 

- E ora tocca al nostro Peter!!! –  urlò Sirius, lanciandosi sopra James e cominciando a soffocarlo.

Ordinaria amministrazione.

- Sir…offoc…FELP…!!!! –

- Oh, scusa! – ghignò l’altro, e si sdraiarono fissando Peter.

- Mm…- disse James..

- Mm…- disse Sirius.

- Mm…- disse Remus.

- Trasformati, magari ci vengono idee più chiare –

Peter seguì il consiglio, e in pochi minti al posto del ragazzo grassoccio c’era un topolino grigio spaparanzato su una sedia.

- Mm…Pelogrigio? –  azzardò Remus.

- Baffettoso? –

- Zampettinomane fognario! – urlò Sirius con un sorrisone.

Peter squittì con aria di disapprovazione.

- Ok! Era solo un’idea… -

- CodaAdAnelli? – provò James, guardando indeciso la coda dell’animaletto, che si era elegantemente seduto sulla sedia.

-Non è un po’ troppo lungo? – obiettò Remus.

- Codanello, allora! –

- Bah…-

- Codarosa!!! – urlò di nuovo Sirius.

Peter squittì di nuovo e incrociò le zampette

- E va bene! Anche se per me non è un nome da femmina! . borbottò Sirius, guardando storto il topo.

- Codaliscia! –  strillò James, euforico.

- In effetti la coda sembra davvero sinuosa – considerò Remus.

Peter si lisciò la coda.

 

- E ora tu Remussino! – esclamò Sirius, sedendosi ( buttandosi con un triplo salto carpiato) vicino al ragazzo, che già si stava mettendo le mani fra i capelli.

- Lupacchiotto? –

- PiccoloProblemaPeloso? –

- James, dimmi che non sprechi di notte il tempo per studiare questi nomi. – disse funereo Remus.

- L’Essere della Stamberga? – azzardò Sirius

- Non ho ancora voglia di essere scambiato per un fantasma. –

- Hai la luna di traverso, Rem? –

James e Sirius si guardarono.

- LUNADITRAVERSO!!!! –

- No. –

- LunaInBilico? –

- No. –

- Lunaindiagonale? –

- NO! –

- Lunastorta? –

- Mm…forse…-

Peter scrollò le spalle

- Mi sa che è il suo consenso. –

 

 - Oh, vedrete…Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso passeranno alla storia! –

- Non lo metto in dubbio, Ramoso…-

- Tecnicamente già saremo ricordati a lungo da Gazza. –

- Si, beh, ma lui non conta! –

- Felpato? –

- Dimmi, Jam –

- Potrei chiamarti Tartufo? –

- No, Jam. –

- Solo qualche volta! –

- No, Jam. –

- Ti prego!! –

- No. –

- Uff. -

 

 

 

Finito!!!

Allora, che ne pensate???

Fatemi sapere, baci!!

Dramy96123

 

 

 

 

 

 

   
 
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