-Zack, fissare intensamente quel telefono non lo
farà squillare, nè tanto meno farà arrivare prima tua madre!-
Matt
guardava con aria severa il piccolo Zacky, tormentarsi instancabilmente le mani,
totalmente sprofondato nel divano; stava in quella posizione da più di un ora,
il cellulare abbandonato sul tavolino di fronte a lui non veniva perso di vista
un secondo, in trepidante attesa di una chiamata che tardava ad
arrivare.
-Dovrebbe già aver chiamato a quest'ora!- sentenziò fissando il
cantante, impalato davanti a lui a braccia conserte, con voce lievemente
incrinata dalla preoccupazione.
Preoccupazione per un possibile, assurdo e
inverosimile incidente elaborato dalla fatalistica immaginazione
di Zee, o almeno questo pensava Matt; le paure di Zacky in verità
erano ben altre, esempio banale : che si presentasse all'improvviso
suonando bellamente alla porta senza alcun preavviso e abbracciandoli come se
nulla fosse, sfoggiando uno dei suoi migliori e disarmanti sorrisi.
Sì, era questo il suo timore
più grande, in quel momento. O meglio, uno dei
timori più grandi.
Il flusso dei suoi pensieri venne interrotto dallo squillante campanello; quel suono fu
come una fucilata in pieno petto, un brivido gli percorse la schiena
già madida di sudore, seguì Matt con lo sguardo fin a vederlo scomparire dietro
l'angolo in direzione della porta mentre quest ultimo si avvicinava per aprire.
- Tranquillo, sarà solo il postino. - Gli gridò ridendo per alleggerire
la tensione di quella mattinata afosa.
-Il postino, sì, il postino -
ripetè Zacky cercando di autoconvincersi e afferrando d'impeto il cellulare -
No.no.no.no.no.no. Merda! E quando ti sei spento tu?! Stupido ed inutile
aggeggio tecnologico!- Vee ringhiò contro lo schermo buio del telefono
mentre aspettava che questo si riavviasse pigramente. -
Dannazione...
Speriamo non mi abbia chiam- un messaggio
"Tra poco sarò da te. Non potevo aspettare." NO.
Merdamerdamerdamerda!- Zacky si alzò di scatto come percorso da una scarica
elettrica e si precipitò verso la porta con un brutto, terribile
presentimento.
Sorrideva Matthew Sanders, con quelle
dolci fossette che facevan capolino sul suo splendido viso, mentre a passo
svelto si dirigeva verso la porta di casa fischiettando un motivetto
sconosciuto. Sorrideva perchè non sapeva, non poteva immaginare che il
sorriso che gli illuminava il volto sarebbe stato ben presto soppiantato dalla
truce e iraconda espressione di un M. Shadows fuori
controllo.
-FERMO ASPETTA NON APRIRE QUELLA PORTA!- Gridò
Zacky trafelato a qualche metro da lui.
Troppo tardi, Matt abbassò la maniglia - smettila di fare il
paranoico Zack - e con un rapido movimento si protese verso l'esterno
pronto per uno squillante - Buongiorno - a chiunque si fosse trovato davanti, ma
il sorriso svanì, la bocca richiurva per parlare si chiuse lentamente, tutto il
suo corpo s'irrigidì mentre diventava una statua di ghiaccio.
- Cosa cazzo
ci fai tu qui? - articolò con una voce spaventosa. - Pensavo che avrei avuto la
fortuna di non incontrarti mai più nella mia lunga e felice vita, a quanto pare
mi sbagliavo. -
- Non sei cambiato di una virgola. Se magari ti
sposti, armadio lobotomizzato, posso entrare. -
- Non sei la
benvenuta qui. -
- Io credo proprio che ti sbagli...
Ehi, Zacky diglielo tu. -
Quel nome, il suo
nome pronunciato da lei. Matt credette di
poter esplodere e con gli occhi iniettati di sangue si voltò di scatto
a guardare dietro di sè, dove Zacky, che si era
intanto avvicinato, aveva assunto un'espressione terrorizzata e mortificata allo stesso
tempo. Nella mente di Shadows passaro vivide immagini di un efferato omicidio, vedeva
distintamente ogni sua mossa perfetta ed impeccabile, vedeva il sangue, vedeva
le sue mani completamente sporche e poi vedeva lei, a pezzi. Piccolo
ed insignificanti pezzettini. Lei era terribilmente pericolosa, era benzina su quel
fuoco latente e perpetuo che era Shads, l'innesco di una bomba atomica.
-
Allora? - quasi ruggì fissando Zee negli occhi, lui, non sostenne lo sguardo,
turbato.
- Mi dis... dispiace io. -
-
Tu cosa?! - urlò ancora Matt. - T'avevo detto che mai, mai e poi mai avrei più
voluto vedere la sua brutta faccia, soprattutto non vicino a casa nostra, nè
vicino a te! -
Zacky boccheggiava incapace di parlare, mentre loro lo fissavano
l'uno furente l'altra divertita: le cose non erano andate
come aveva previsto e la situazione come contrariamente avrebbe dovuto prevedere
gli era sfuggita di mano prima ancora di aprir bocca, com'è che si suol
dire? Se una cosa può andare male lo farà, ma se ti riguarda andrà anche
peggio?! Sì, esattamente.
- Oh Zacky, sei il
solito rammollito senza spina dorsale... ma ti perdono, anche per questo mi piaci.
Non hai detto niente a questo cafone, che non capisco perchè ti ostini ancora a
tenere in casa. Vorrà dire che sarà mio l'onore di dirglielo, nulla di più
piacevole. -
- Dirmi. Che. Cosa. Zacky? - Matt fece qualche passo verso il
suo ragazzo mentre questo indietreggiava portando le mani avanti
- Lasciami
spiegare. -
-
Zack. La mia pazienza, tu lo sai bene, ha una portata limitata. Vedere quella
faccia. - indicò la porta con il dito medio - Supera già di granlunga il
margine di sicurezza...- lo afferrò per la maglietta, respingendo un conato di
vomito che lo stava ferocemente assalento, insieme ai mille pensieri che
gli affollavano la mente; lo spinse contro il muro e sibilò - Cosa ci fa
lei qui? Parla, adesso. - se avesse indugiato qualche altro
secondo la voce non sarebbe stata la stessa; un altro secondo e avrebbero
capito, la voce rotta l'avrebbe tradito e le parole avrebbero
trasudato incertezza e timore, senza avere lo stesso peso; la sua fragilità
avrebbe fatto platealmente capolino. Guardava quegli occhi chiari,
come aveva fatto mille altre volte, li guardava con la consapevolezza che
di li a poco nulla sarebbe stato più lo stesso, Zacky non sembrava
più lo stesso ai suoi occhi. - Parla - ripetè, mentre si sentiva
cadere lentamente a pezzi. Lo sentiva tremare sotto la sua morsa furiosa,
avvertiva la sua paura, più i secondi passavano lenti tanto da sembrare ore
intere più la frattura si apriva, il terreno crollava, la ferita riaperta
tornava alla luce e bruciava.
Eppure non poteva avere
pietà di Zacky. Pur sembrando ai suoi occhi così fragile ed indifeso, pur
pensando
che magari si era
sbagliato che l'idea fissa che aveva in testa era solo uno spiacevole equivoco; in quel
momento vedeva solo un ombra tetra e odiosa di quello che fino a
poco prima era la persona più importante della sua vita.
Tradimento. Una
parola si impresse a fuoco nella mente di Shads, una sola, molto semplice, molto
chiara, molto vile, del tutto atroce. Tradimento. Riecheggiava così
forte nelle sue tempie che sembrava quasi avere qualche piccolo essere malevolo,
un diavolo, pronto ad istigarlo alla violenza, chiedendo vendetta.
- Non è come
credi... - farfugliò Zee.
- Se lo è, la tua testa non rimarrà ancora per molto
attaccata a quel collo. -
-Adesso basta con queste scenette
da uomini duri,
Zacky dillo e basta, altrimenti farai la solita figura da mammoletta. - gracchiò
lei, superando la soglia d'ingresso.
- Tu. - ruggì Matt guardandola - ...porta il
culo fuori da casa mia! -
- E
tu, scimmione, vuoi togliere le mani dal mio fidanzato? -
Zacky smise di
respirare guardando l'altro impietrito in attesa di una sua reazione.
Sono morto. - Non capisco perchè facciate tutte queste storie,
non devi rispondere a nessuno delle persone che frequenti, nè tanto meno dare
conto a questo insulso fenomeno da baraccone.- Mentre lei continuava
imperterrita il suo monologo totalmente ignorata dai presenti, Zee fissava Matt:
era immobile, non aveva fatto un solo passo, nè un cenno, non l'aveva guardato,
non aveva urlato. Niente di niente. Poi ad un tratto successe qualcosa che il
giovane Vengeance non avrebbe mai potuto prevedere: a bocca aperta si ritrovò a
fissare un Matt in preda alle convulsioni per le troppe risate. Rideva, rideva
come un pazzo. - Ma... - si fece sfuggire sorpreso il chitarrista.
E Shadows
continuava a sbellicarsi, mentre le risate diventavano sempre più cupe. - Non è
un buon segno...- sussurrò Zacky tra sè e sè.
-...Ora sono convinta che
questo tizio abbia seri danni al cervello. -
- Sta zitta! - la riprese
Zacky.
- Oh ma come ti permetti! Zacky non ti concedo di parlarmi co...-
-
Se non scompari subito dalla mia vista. - disse Matthew smettendo di ridere e
guardandola serio - Non rispondo delle mie azioni. -
- Che modi sono di
parlare ad una signora, non ti vergogni! -
- Non vedo signore qui intorno - commentò Matt voltando
platealmente la testa a destra e sinistra. - Soltanto un'oca gracchiante o per
meglio dire una grande troia strarnazzante e... - tornò a guardare Zacky -
... uno stronzo che si diletta a suonare la chitarra.- concluse allontanandosi
di poco per guardarli meglio. Un'espressione schifata sul volto.
- No
aspetta Matt, lascia che ti spieghi come stanno le cose...- Vee cercò di
raccogliere tutto il coraggio che aveva per parlare con tono deciso, Shads
arrabbiato avrebbe spaventato chiunque, perfino il più prode degli esseri umani.
- Hai travisato tutto. -
- Cosa ha travisato, Zacky? - s'intromise lei. -
Perchè devi cercare giustificazioni per una cosa tanto
semplice? Questa storia mia ha annoiata fin troppo, adesso se vuoi farci la
cortesia di levarti dalle scatole, ho una suocera da conoscere e un fidanzato
con cui... beh questo te lo lascio immaginare. -
Matt si passò una mano
stancamente sulla faccia - Se non la porti fuori da questa casa, lontano dalla
mia vista... - non finì la frase che Zacky era già scattato verso di lei
prendendola per un braccio e spingendola fuori - Ehi no! - si lamentò - Io di
qui non me ne vado! Perchè mai dovrei fare come dice lui, cosa stai facendo
idiota, lasciami subito! Guarda che vado via e non torno più ! E non
avrai un'altra possibilità...-
Badaboom.
La bomba era stata innescata. Matt afferrò un soprammobile di
vetro tirandolo nella loro direzione, riuscì solo a sfiorarlo, mentre il gigantesco
portacenere volteggiava in aria e finiva in frantumi sul terreno davanti a
casa.
- E' pazzo!!! - urlò lei afferrando saldamente la mano di Zacky
che paralizzato guardava il suo ragazzo con occhi terrorizzati.
Shads afferrò
un altro oggetto, uno qualunque, pronto a lanciarlo ancora, stavolta senza
sbagliare mira.
- No è
un regalo di mamma!!! - gridò Zee stupidamente senza
pensare, mentre il cantante prendeva lo slancio per tirare con tutta la forza che aveva
in corpo.
- Chi ha detto mamma?! SORPRESA! -
E fu veramente una sorpresa
generale, entrambi sobbalzarono. Matt si paralizzò con il braccio sollevato,
concentrando l'attenzione alle spalle dei due ancora immobili sulla
porta, mentre brandiva una statuetta raffigurante un gatto nero. Zacky lo
guardò - ...dimmi che non è dietro di me. - Shads annuì
meccanicamente mentre lui si girava lentamente a guardare. - Mamma...-
bisbigliò.
La signora Baker lo guardava fisso con un'espressione seria
sul volto - E' questo il modo di salutare tua madre, Zachary?! Vieni qui e
abbracciami subito!!- squittì abbandonando le valigie nel giardino e andandogli
incontro a braccia spalancate!
- MAMMA! - esclamò Zacky, con un sorriso
ebete che gli si era automaticamente aperto in viso, correndole incontro e
stringendola in un abbraccio caloroso. Tutte le preoccupazioni e le paranoie che
aveva erano brevemente esulate dalla sua mente perchè per quanto fosse teso per
quella visita e per quanto non l'avrebbe mai ammesso, sotto sotto era un gran
mammone!
- Tesoro...- disse lei riempiendolo di baci -
- Ti trovo bene!
Quant è bello il mio piccolino? - cinguettò impossessandosi delle guanciotte
soffici di Vee, lui arrossì all'istante
- Eddai mamma non sono più un
bambino...- si lagnò spazzando un pò di terra con il piede.
- Resti
sempre il mio bambino invece, anche se adesso sei alto, bello e sai
allacciarti le scarpe da solo! -
- Mamma!!! - gridò lui imbarazzato mentre
lei si dirigeva a passo militare verso la casa - Dov'è Charles?! E perchè ho
visto volare un oggetto non identificato fuori dalla porta?! - chiese lei
-
No aspetta... mamma aspetta! -
- Charles! Charles, tesoro! - gridò sui
primi gradini della casa
- Si vede che sei stata in Italia, mamma. Smettila
di gridare stai spaventando tutto il quartiere! -
- Non dimenticare le tue
origini, Zacky. Dopotutto per il tuo concepimento mi sono impegnata più io di
tuo padre quindi...! -
- No! - Zacky si portò le mani alle orecchie - Zitta
non voglio sentire queste cose! -
- Come sei puritano Zachary! - rise
lei.
Una volta sulla porta la signora Baker, che si aspettava di vedere Matt,
si trovò una ragazza difronte - Mmmh... Charles, ti trovo cambiato! No, tu non
puoi essere il mio dolce Charles. - fece lei contrariata.
Zacky tirò un
respiro di sollievo, Matt non l'aveva ancora uccisa. Per un attimo aveva temuto
di trovarsi in un bagno di sangue una volta entrati in casa. Lei si avvicinò
sorridendo porgendole la mano - Salve signora, che piacere conoscerla io
son- ...- ma la mamma, visto finalmente Shads la superò senza prestarle
minimamente attenzione, lasciandola basita e offesa lì dov'era.
-
Charleeees tesoro, finalmente! - Matt era ancora immobile vicino alla porta,
fortunatamente si era sbarazzato di qualsiasi arma contundente - Vieni subito ad
abbracciarmi! Che accoglienza è mai questa? Potrei offendermi! - gli si fermò
proprio davanti con un'espressione contrita sul volto, lui la guardò un attimo
incantato, poi ebbe la stessa reazione di Zacky, un sorriso dolce e affettuoso
gli si aprì sul volto tanto da fargli brillare anche gli occhi di felicità! Si
abbassò per abbracciarla, sollevandola da terra - Oh mio dio, Charles!
Soffro di vertigini! - gridò lei ridendo, prese poi il viso di Matt tra le mani
- Sei sempre bellissimo! - stampandogli un bacio in piena fronte! - Però i
capelli, ogni tanto, potresti anche farli crescere un pò! Ti si congelerà il
cervello! -
- Quale cervello!? - rispose lui sorridendole.
- Charles
Charles... - gli diede un buffetto affettuoso, poi gridò - Zacky! Sei ancora lì
impalato?! Muovi quella ciccia e prendi le mie valigie, su! Non
credere non abbia notato che sei ingrassato! -
- Ehi! - fece lui offeso.
-
Sbrigati! - lo fulminò lei.
- Si, mamma...- rispose timidamente e corse
fuori.
La mamma di Zacky si guardò un pò in giro - Questa casa è bella
come la ricordavo. - commentò - Anche ordinata. Bravi ragazzi...-
poi
finalmente la sua attenzione tornò sulla ragazza che prima aveva bellamente
ignorato. Era lì ferma con uno sguardo di sufficienza stampato in viso, nonchè
una vaga espressione risentita, giocando con una ciocca di capelli.
- Oh
scusami... - disse mamma Baker avvicinandosi - ...l'emozione di vedere i miei
ragazzi mi ha fatto comportare da maleducata. Comunque non vogliamo comprare
niente, grazie. -le sorrise. In quel momento Zacky arrivò boccheggiando
trascinando le valigie - Zacky, non mi presenti? - disse la ragazza.
-
Io...non ... ASPETTATE. - respirava affannosamente - Oh quante storie per due
valigie! - lo schernì la madre.
- Lei è... - cominciò Zacky guardandole
preoccupato
- Ah lei è una tua amica? Scusami, cara. - lo aiutò la
madre.
- No lei è...-
- La vostra manager? - continuò guardando Matt - ...
mi ricordavo fosse una ragazza.-
- No, io non la conosco. - ringhiò Matt
guardandoli male.
- E la vostra vicina?...- chiese ancora lei.
- No, no
mamma. E' la mia... - Zacky indugiò guardando Shads, che lo fissava di
rimando così male che se gli sguardi avessero potuto uccidere lui sarebbe
stato già morto e sepolto - ... Gena,la mia fidanzata. -
- Ah. - la madre
cambiò espressione - ...capisco. - La guardò attentamente da capo a piedi. Aveva
una gonna cortissima e degli stivali alti, con un tacco eccessivo,
sopratutto per quell'ora del mattino, un top bianco che non lasciava
molto all'immaginazione, fortunatamente aveva avuto la buon idea di indossare
una giacca, altrimenti sarebbe stata un'ottimo soggetto per radiografie
gratuite. - Beh, devo dire che sei molto,
troppo...bionda?! Tua madre lo sa? - commentò - ... T'ha vista
quando sei uscita di casa vestita così? -
Zacky sbiancò, Matt che fino a quel
momento aveva tentato invano di trattenere le risate, esplose
rischiando di collassare al suolo; e lei scioccata rimase a bocca aperta
guardando la sua presunta suocera che la studiava con malcelato disappunto.
Nda.
Partiamo dal presupposto che
questo capitolo non mi soddisfa per niente, e mi scuso T.T
Se non vi piace prendetevela con Frankie che mi minaccia costringendomi ad
abbreviare i tempi u.u AHAHAHAHA SCHERZO OVVIAMENTE!
Se non vi piace
is only my bad! Mi scuso anche per il ritardo ma è stato ostico
scrivere questo capitolo, in primis perchè finalmente è arrivata mammina, poi
volevo cercare di descrivere un'adeguata reazione di Shads all'arrivo di Gena ma
era più difficile di quanto pensassi, sopratutto volendo evitare efferati
omicidi! Ebbene sì, adesso avete capito a chi aveva fatto visita il nostro caro
Vee! Nei prossimi capitoli poi sarà tutto più chiaro e ci saranno
descrizione più accurate. Vorrei anche precisare che con questo non voglio
offendere nessuno, sopratutto dato il titolo ( certo lei non ha la mia
più grande simpatia per ovvi motivi, ma è tutto ai fini della storia!)
^^ Ora vado a fare Harakiri per punirmi... e lascio i giudizi a
voi!
Ancora grazie a tutti, chi segue, chi preferisce, chi recensisce e anche
a chi legge solamente... e lasciatelo un commentino, noh? Anche insulti
gratuiti! XD
Friem: Non era male l'idea che fosse
tutto un sogno, non c'avevo pensato, invece no dovrete sorbirvi ancora i miei
apocalittici capitoli!
Matt-uomo calorifero chissà se lo vendolo sul catalogo
Ikea, devo dare un'occhiata nel caso lo prenoterò per entrambe! ^^ Grazie a te.
Un bacio.
Frankie Sullivan GoshtVengeance: Dopo questo Epic
Fail me le merito sul serio le minacce di morte T.T Meno male che mi avevi
raccomandato di evitare delusioni...
'naggia a me! In ogni caso ti ringrazio
per la fedeltà e tutti i tuoi commenti, sono contenta quando i miei capitoli
riescono a farvi ridere! ^^
Public Enemy: Una scena del
genere... avrebbe ucciso seriamente chiunque! Dissanguamento da nose-blood
direbbero i fans dello yaoi! ^^ Grazie grazie grazie! Bacio.
Teardrop
on fire: Ti stimo per la tua affermazione... Zacky è ottava e Matt
subito dopo u.u Siamo seri! Come al solito con le tue recensioni mi rotolo dalle
risate e hai ragione sul fattore cioccolata ma dati i gusti di Zee, la birra era
moolto meglio! E poi diciamocelo sono una maga dell'inverosimile...! xD
Graaaazie mille anche a te
E spero che questo capitolo non sia stato un
totale flop.
AmyOwenVengeance: Grazie mille cara ^^
Alla prossima. * va a seppellirsi viva*
A.
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