Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: rospina    04/03/2011    20 recensioni
è solo una breve one-shot, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate. grazie a tutti coloro che la leggeranno e lasceranno un commento.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Oscar François de Jarjayes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Con il suo vestito bianco dai riverberi azzurri Oscar iniziò a scendere la scala. Il suo passo era deciso ma elegante. Un’eleganza nuova, era quella di una donna. E al suo orecchio giunsero appena le parole di Andrè:

“Sei bellissima Oscar …”.

Non fu che un attimo.

E si ritrovò nel grande salone delle danze di Versailles. Tutti gli occhi furono puntati su di lei. Il vociare che distingueva i balli si fermò per un attimo. Nessuno la riconobbe, neppure la regina Maria Antonietta. Tutti iniziarono a chiedersi chi fosse quella misteriosa donna, piena di fascino.

I suoi boccoli biondi scendevano di lato, leggeri e radi, perché gli altri erano stretti in un’acconciatura che lasciava senza fiato, dove i suoi occhi immensamente azzurri risaltavano. Si guardò attorno. Come se cercasse qualcuno, ed era così. Cercava il conte Fersen.

Lui.

Il primo uomo che le aveva fatto palpitare il suo giovane cuore di donna.

E arrivò.

Si inchinò di fronte a lei e le chiese di ballare.

Lei non proferì parola ed accettò di ballare. Ma poterono solo accennare alcuni passi, perché tutte le candele che illuminavano i lampadari si spensero. Oscar si sentì prendere fra le braccia, la musica si stoppò e una voce d’uomo urlò:

“Che la musica continui!” era stato un ordine, alla quale i musicisti ubbidirono senza riserve. Ed Oscar riprese a volteggiare, più intensamente di prima. Due braccia forti la sostenevano con fermezza. Lei si lasciò guidare, senza esitazioni. Dapprima quel contatto pareva freddo e distaccato, ed improvvisamente invece il tutto divenne più morbido. Oscar si perse in quell’abbracciò. Smise di essere un cavaliere, e si comportò da donna.

Udì il suo profumo e se inebriò.

Il calore della sua stretta la sciolse totalmente abbassando le sue difese.

Volteggiando si ritrovarono in uno dei balconi adiacenti, dove un raggio di luce regalava la penombra, e fu solo in quel momento che Oscar vide il suo compagno di ballo.

 Aveva lunghi capelli castani e occhi chiari.

“Andrè …” sussurrò quel nome, ed il suo cavaliere la baciò sulle labbra. Non seppe reagire. Per la prima volta in vita sua non sapeva cosa fare. Sentì un brivido salirle lungo la schiena, leggermente scoperta. Ma la mano possente di lui la teneva stretta da toglierle il fiato.

Le luci delle candele si riaccesero e Oscar poté vedere meglio. Una benda nera sul volto. Tutti si guardarono attorno smarriti. Ma Oscar puntò i suoi occhi in quelli del giovane e riuscì a dire:

“Chi sei?”

Ma lui non rispose. Si avvicinò alla regina e le disse:

“sono il cavaliere nero, sentirete parlare ancora di me!”

E si dissolse come se fosse stata nebbia al mattino.

Oscar, dopo alcuni istanti corse via. Una lunga corsa in groppa ad un cavallo verso casa. Un dubbio le assillava la mente, doveva scoprire la verità. Spalancò il portone di casa, e tenendosi il vestito stretto fra le mani e vide Andrè che dormiva sulla poltrona di fronte al fuoco, con un bicchiere di vino poggiato sul pavimento. Lei lo guardò. Come se lo stesse guardando per la prima volta, e non sapeva se essere sollevata o delusa. Gli carezzò i capelli e salì in camera sua.

Andrè percepì la sua presenza. Aprì un occhio e la  guardò per l’ultima volta vestita da donna. Felice di sapere che l’aveva tenuta fra le sue braccia.

   
 
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