La
gente muore, il tempo scorre
L’autunno
è arrivato
con il suo incedere pesante, portando con sé solo foglie
morte e qualche
brivido di freddo.
L’autunno
è arrivato,
trascinando nelle raffiche di vento un po’ di malinconia. La
gente muore, il
tempo scorre. Tutto è tremendamente familiare. Come se
quindici anni non
fossero passati oppure fossero passati così in fretta da
sembrare solo ricordi
sbiaditi e frantumati in un angolo di cuore.
La piazzetta
davanti
Grimmauld Place è vuota, spazzata via da tormenti lontani.
E’ un
autunno di
ricordi melensi. Un autunno di giornate che si rivivono in
continuazione. E’ un
autunno in cui conta solo una notte: Halloween.
La
ricerca affannosa del suo cadavere sotto le macerie. Il sangue che
goccia tra
le mani e macchia la terra candida. Il vento, quel maledetto vento, che
spazza
via ogni sensazione. Il pianto di un neonato che spicca in quella
desolazione.
Lupin entra in
cucina,
scuote la neve dal soprabito. Si siede.
La mezzanotte
arriva
subito.
31 Ottobre.
Sirius chiude
gli occhi
e si lascia trasportare dai rintocchi di un orologio di un corridoio
lontano.
James gli
sorride,
oltre le palpebre incollate.
James, con i
suoi occhi
scattanti ed il suo sorriso un po’ stantio.
E si susseguono
immagini dopo immagini. Il matrimonio, la nascita di Harry, quel
“ti amo”
sussurrato a denti stretti dopo una notte eterna.
- Sirius?
La voce di Lupin lo
riporta alla realtà. In quel mondo dove James non
c’è più. In quel mondo dove
la loro storia è andata in frantumi. Perché,
dopotutto, siamo
solo storie.