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Autore: Tury    04/03/2011    1 recensioni
Le grandi porte che mi fronteggiano si aprono, piano. La luce mi investe.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le grandi porte che mi fronteggiano si aprono, piano. La luce mi investe. I miei occhi si chiudono appena. Il brusio che prima si avvertiva, anche con le porte chiuse, cessa improvvisamente. E' giunto il momento.

Passo dopo passo.

Devo avanzare. Avanzare, avanzare sempre. Fermarsi mai.
Ed eccomi, davanti a quella sedia. E' così grande che sembra voglia mangiarmi.

Un mantello mi copre le spalle.

E' pesante. Come farò a correre se dovrò portarlo?

Una corona cinge la mia testa.

E' fredda. Le carezze della mamma erano così calde.

E' giunto il momento.

No, non ancora. Non voglio. Vi prego. Non voglio dire addio alla mia infanzia. Fermatevi! No, non voglio incrociare quegli occhi, non voglio vedere quelle persone.

Io non voglio essere re.

Quando sarai re, tutti ti obbediranno.

Che gran menzogna. Quando divenni re, non fui mai più ascoltato. Era il giorno del mio undicesimo compleanno, come potrei mai dimenticarlo. Attendevo impaziente il ritorno di mio padre, e quel cavallo nero che tanto desideravo. Aveva detto che mi avrebbe insegnato a cavalcare. Avrei imparato subito, pur di vederlo felice. Ma quel giorno, invece del cavallo mi ritrovai nelle mani una corona e un popolo da governare. Io, un bambino di soli undici anni, sarei dovuto diventare la guida per queste persone. Quanti sbagli commettono gli uomini! E come decantano la mia fortuna.

Sei nato principe e sei diventato re, che gran fortuna.

Le mie spalle sono ancora coperte da quel mantello, la mia testa ancora cinta da quella corona. Simboli di eterna prigionia.

Queste saranno le uniche persone che ti sarà concesso di amare.

Nemmeno il tempo di ascoltarle quelle parole, di far luce sul loro significato, che il mio cuore si arrestò. Che suono produce un cuore che batte? E' forse simile al suono di un tamburo? Ma infondo, a che mai potrebbe servire un cuore se non si può amare. Fisso costantemente quel cielo, quel cielo che non è mai mutato. Io dovrò guidare questo popolo. Io dovrò servire questo popolo

Sono nato principe per morire schiavo
  
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