Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: Frayx9    04/03/2011    12 recensioni
Dal PRIMO CAPITOLO:
"Sbuffo. “Che cosa ti è saltato in mente? Rapirmi?!”
Rotea gli occhi. “Non fare la melodrammatica. Un giorno al mare non ha mai ucciso nessuno.”
Lo fisso. “…M…Mare?”
Fa un suo solito mezzo sorriso. “Già. Mare.”
“Non…ci vado da quando…” la voce si rompe.
Diventa serio. “Da quando sono i morti i tuoi genitori?”
Sospiro e muovo il capo in cenno di assenso."
Inspired Fan Fiction DELENA.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena, Katherine/Stefan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Occhei. Fatemi controllare...sì. Messo il raiting arancione. No, tranquilli. Vedrete dal prossimo capitolo. Voglio farvi stare sulle spine BUAHAHAHAH.

Occhei. Basta.
Buona Lettutra e grazie per le recensioni! :D

-FRAYX.  


{Hic Et Nunc.

Secondo capitolo.
 

 Sulla prima pagina della nostra storia, il futuro sembrava così brillante. Poi questo foglio si è rivelato essere un male, e io non so ancora perché sono così sorpresa.
Forse sono una masochista.
Cerco di scappare ma non voglio neppure partire finché i muri sono eretti, nel fumo di tutti i nostri ricordi.
Persino gli angeli hanno i loro schemi malvagi e tu li porti a nuovi estremi.
Ma sarai sempre il mio eroe.
Anche se hai perso la testa.
 
 
 
 
 “…Perché non mi ha detto nulla? Perché non mi ha telefonata? Perché…?!”
“Perché l’hai fatto partire, Elena? Non dirmi che ti fidavi ciecamente di lui. E’ impossibile che tu non abbia visto l’alchimia che si è costruita nelle ultime settimane tra di loro.”
Lo osservo prendere una pietrolina liscia e rigirarsela tra le mani.
“…Non posso crederci. Non Stefan. Non con Katherine.”
“Che tu ci creda o no, Stefan ed io siamo stati innamorati di lei contemporaneamente, ma io ero di troppo. Stavano troppo bene insieme. Ero solo un cucciolo smarrito che si era preso un’infatuazione. Ma…mio fratello no. Sono sicuro che l’amava più di me, anche se non lo ha mai voluto dare a vedere.”
Prende posizione e lancia il ciottolo sul mare, facendolo rimbalzare sulla superficie dell’acqua liscia e mandarlo verso l’infinito.
Mi siedo a gambe incrociate sulla giacca, che uso come un asciugamano.
Scuoto la testa.
“Come l’hai saputo?”
“Ieri mi ha chiamato sul telefono di casa, da una cabina telefonica a Rio De Janeiro.” Sospirando, si pulisce le mani sui jeans e si accomoda accanto a me, circondando le gambe con le sue possenti braccia, guardando verso una torre costruita sul cucuzzolo di uno scoglio.
“…Cosa ti ha detto esattamente?”
“ ‘Tieni sotto controllo Elena, non voglio che si faccia del male. Non aspettarti il mio ritorno.’ ”
Mi fissa con i suoi occhi cerulei. Dio, non posso più sostenere il suo sguardo. Potrei ipnotizzarmi involontariamente. Anche con la verbena addosso. Ma in quel momento, dovevo rischiare.
Ho bisogno di sostegno.
Appoggio la tempia destra sul ginocchio, e ammiro i suoi lineamenti.
Devo ammettere che Damon in confronto a suo fratello, se lo contempli bene,  sembra un angelo. Un angelo nero. Un angelo bianco. Un angelo dei desideri.
“Come ti senti? Non sembri poi così sconvolta.” Passa una mano sulla mia schiena, accarezzandola. “Insomma, tu…Io…Non voglio che tu stia male…”
Annuisco e mi alzo. “Torniamo a casa?”
 “Elena, ti prego. Non stare male. Non voglio stare senza di te.”
Rimango per un attimo ferma dalle sue parole non sapendo cosa dire. Di nuovo. Il cuore si è bloccato. E se la partenza di Stefan fosse solo un sollievo?
“Cioè, no. Volevo dire, non voglio restare senza la vera Elena, quella che mi stuzzica sempre. Non voglio che…ti trasformi in una mezza emo depressa. Di solito mio fratello fa questo effetto.” Cerca di rimediare alzandosi anche lui e posizionandosi davanti a me.
Mi limito ad annuire.
“Ad ogni modo, non voglio andare via.” Ribatte cambiando discorso. “Potremmo fare una passeggiata alla torre, o…oppure ho un’idea migliore.” Mi guarda maliziosamente con un luccichio negli occhi.
Fulmineo si toglie la giacca e la maglietta, rimanendo a petto nudo.
Volto imbarazzata lo sguardo mentre sento avvampare le guance.
“Che cosa stai facendo?”
“Fidati di me.”
“No che non mi fido di te!” Sbotto voltando di nuovo l’attenzione verso di lui.
Mi scontro con il suo petto.
Perdo visibilmente la concezione dell’inspirare e dell’espirare. I muscoli marmorei scolpiti mi coprono la vista. Faticosamente, costringo i miei occhi ad incontrare i suoi occhi.
Mi perdo.
Una mano mi accarezza dolcemente la mia guancia destra mentre l’altra è impegnata a giocare con i miei capelli.
“Allora, ti fidi?”
Non lo capisci? E’ inutile. Non riuscirò mai a risponderti. Non in queste condizioni.
Le sue dita scendono sulla nuca, per poi proseguire sulla schiena, fino ad arrivare ai fianchi. Me li cinge debolmente stringendomi a lui.
Non riesco a capire bene le sue intenzioni, perciò rimango silenziosa in attesa di una sua mossa.
“TANTO CI RIMETTI TU!”
Scuoto la testa tornando alla realtà. “Eh?”
Come poche ore prima, scende a cingermi anche le ginocchia, prendendomi in braccio.
“DAMON COSA STAI FACENDO?” Alzo stizzita il tono di voce.
“Zitta, oppure ti tappo la bocca a modo mio.”
O mio Dio. Cosa sta succedendo?
Sento degli schizzi di acqua arrivare sul mio volto.
Oh, no.
“Damon, NO! Sei pazzo?” Mi dimeno invana cercando di farlo tornare indietro. Ma tanto è inutile. E anche se lo volessi, il mio subconscio lo impedirebbe. “Sono vestita! E SIAMO A MARZO!!”
“Allora una rinfrescata ti farà bene.”
“E…se non sapessi nuotare?”
“Bugia. Tutti sanno nuotare. E poi ti salverei io.”
“Damon, dai, non voglio!”
Rotea gli occhi. “Su, non farti tante paranoie.”
 
“Brutto…UMPH!!” i miei denti battono dal freddo, mentre cerco disperatamente di tenermi a galla e riscaldare la mia temperatura corporea. Mi stropiccio gli occhi, cercando anche lui.
“D…Damon?”
Mi giro, ma non lo vedo da nessuna parte.
Improvvisamente due braccia mi circondano stringendomi debolmente la pancia.
“Sono qui principessa.”
Quasi mi viene un infarto. Mi porto una mano sul cuore, controllando i respiri.
“Tranquilla, non sono uno squalo.” Preme il suo torace ancora di più contro la mia schiena, abbassando una manica della maglia, fiutandomi la spalla.
Mi salgono i brividi.
“Ti andrebbe di fare una nuotata?”
“Mi andrebbe uscire.”
Sbuffa solleticandomi la pelle.
“Ora che ci penso bene…Non faccio più un bagno qui da quando avevo cinque anni.”
Mi salgono in mente vecchi ricordi di mia madre che mi spalmava la crema solare prima di mettermi i braccioli e sguazzare in acqua con mio padre.
Una sua mano sale a spostarmi i capelli ormai fradici da una parte, appoggiandomi il mento sulla scapola.
 
 
“Vuoi fare una gara o hai…Paura di perdere?” Cambia discorso avvertendo la mia tristezza.
“Voglio andare in un posto caldo, Damon.” Ribadisco mentre mi asciugo con la sua maglietta la folta chioma di capelli.
“Ho un’idea.”
“No. Basta con le tue idee. Portami nel primo posto caldo che ti viene in mente.”
“Io…occhei. Ma poi non ti devi lamentare. Prometti?”
“Cos’è? Il nuovo giuramento di Ippocrate?”
“Seconda battuta in un giorno! Stai facendo progressi.”
“Va bene! Va bene. Promesso.”
Mi sorride soddisfatto e mi invita ad entrare in macchina.
 
 
  

  
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: Frayx9