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Autore: Mara Cullen    05/03/2011    1 recensioni
i, Forse, se avessi avuto la parte di Edward Cullen, lavorare insieme a Kristen, sarebbe stato un grande onore, oltre che imparare dal suo talento.
Potevo dire che facevo questo provino per lei. Solo perché c’era lei.
Chissà come sarebbe andato il futuro? Chissà come sarebbe andato il provino? Chissà come era Kristen Stewart di persona? Chissà ……………………………………..se era la mia opportunità?
Domande e solo domande a cui avrei dato una risposta l’indomani.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qui.
Diretto a Los Angeles per sostenere il provino di Edward Cullen.
Mille dubbi. Mille domande  a cui non avevo una risposta. Mille risposte  a cui non sapevo dare una domanda.
Però ora mi ritrovavo su un aereo diretto a Los Angeles per quel provino.
Chiusi gli occhi e e indossai le cuffiette del  mio i-pade  e mi lasciai trasportare dalla musica.
Non me ne accorsi ma mi addormentai da lì a poco.
Non sognai nulla, solo colori che inondavano la mia mente turante il sogno.
Dopo circa  qualche ora sentì qualcuno che mi dava dei piccoli colpi sulla spalla e riaprii gli occhi infastidito e osservai chi aveva disturbato il mio sonno. Era una hostess che mi avvisava dell’arrivo a Los Angeles: “signore guardi che siamo arrivati a Los Angeles” io ancora mezzo addormentato risposi “ehm……………si!2.
Mi  alzai di scatto, presi il mio zaino e seguì la donna. Era alta circa un metro e cinquantacinque , non molto magra, occhi marroni e capelli tagliati in un caschetto. Mi  colpì il suo sorriso di donna vissuta che sapeva cosa accadeva nel mondo.
Mi accompagnò fino al portellone dell’aereo e mi disse: “ scusi la mia curiosità  ma lei e il sin. Robert Pattinson?” a quella domanda rimasi stupito, nessuno dopo hp mi aveva riconosciuto soprattutto una donna  adulta come lei.
Prima di rispondere alla domanda ,la scrutai ,e le sorrisi dolcemente perché la sua domanda mi aveva sorpreso: “ si” le risposi semplicemente, senza girarci intorno.
La donna sorrise e poi dichiarò : “ lo vista in hp, i miei figli adorano quella serie, mi sono ricordata di lei perché mi ha colpito nell’interpretazione di Cedric il Gori”.
A quelle parole rimasi davvero stupito. Credevo che solo adolescenti avessero visto Harry Potter. Invece mi sbagliavo, quella saga piaceva non solo ai teen agers ma anche alle persone adulte. Presi dallo zaino un pezzo di carta e una penna. Mi appoggiai al portellone e le feci un autografo. La donna si aprì in un sorriso quando le porsi il foglio con la mia firma e d’istinto mi abbracciò. Ricambiai l’abbraccio come se fosse una persona che conoscevo da tanto tempo. Dopo l’braccio si staccò da me e disse. “ grazie mille   questo autografo lo terrò sempre  con me per non dimenticarmi mai di questo giorno, grazie mille Robert ,sei un ragazzo davvero unico, ti auguro di essere in futuro un attore con una carriera sempre in ascesa, e soprattutto rimani sempre come sei”
a quelle parole annuì, non era difficile promettere una cosa semplice come questa.
Le diedi la mano e le sorrisi l’ultima volta, dopodiché mi girai e scesi dall’aereo.
Raggiunsi presto  l’uscita e chiamai un taxi.
mentre ero in viaggio verso  la casa di Catherine Hardwich il mio cellulare squillò.
Lo presi nella tasca del giubbotto e risposi.
“pronto! Chi è?”
“ciao Rob sono rich”
“ ciao dimmi cosa posso are per te?”
“volevo sapere se era  tutto apposto, il viaggio è andato bene?”
“ si ora sono in un taxi direzione casa di Catherine”
“ ok Rob mi raccomando tranquillo e vedrai che andrà bene!!!!!”
“si tentiamo, ma ricorda questo è l’ultimo provino che faccio, sono stanco di rifiuti”
“ non mollare  Rob sono sicuro che questa volta sarà la volta buona me lo sento!”
“ si anche l’altra volta lo hai detto e vedi come è andata!”
“ok ok Rob…………lasciamo perdere non ti arrabbiare!
Non farmi arrabbiare? Ci stava riuscendo e come, di solito sono tranquillo ma in quell’occasione ero davvero nervoso e quando sono  in queste condizioni meglio non mettersi contro di me.
“ ok Rick ora chiudo la telefonata sono quasi arrivato!””
chiusi lo sportellino con un sonoro clic, in quel momento non mi importava di essere stato sgarbato con il mio manager; quando quella storia sarebbe stata finita mi sarei fatto perdonare con un invito a qualche concerto di Marcus Foster.
Presi dallo zaino   il mio i-pade, indossai le cuffiette e  e ascoltai la canzone di van morrison.
Dopo circa un quarto d’ora, davanti al taxì si intravide una villa a due piani, bianca con il porticato molto grande attorniante da tanti fiori colorati, Era davvero bellissimo.
Il taxì si fermò  davanti alla porta e scesi dal veicolo, allungai venti dollari e dissi cal taxista che si poteva tenere  il resto.
L’uomo rimase stupito, ma si aprì in un sorriso.
Quando il taxì se ne fu andato, salì  le scale che separavano  il cortile dalla porta e mi ferma  davanti a questa. Presi un bel respiro e suonai il campanello. In attesa mi aggiustai il capellino blu,  e mi allacciai il giubbotto per far una figura più da attore che dà uomo vissuto.
Dopo circa qualche minuto la porta si aprì. Apparse una donna sulla quarantina capellicastani e un sorriso stampato sulle labbra.
Allungò la mano e disse: “ io sono Catherine tu?”
“io sono Robert Pattinson!”
“ah si l’attore inglese prego vieni avanti il provino e su in camera mia!”
in camera sua?  Perché il provino in camera sua. Ecco che l’ansia saliva alle stelle. Ora si che ero davvero nervoso e avevo una paura. Si paura di ricevere un’altro No. Paura di non essere all’altezza di questo ruolo. Paura di far brutta figura. Paura di sbagliare tutto.
presi coraggio. Entrai e lei chiuse la porta. Poi si girò verso di me sempre con quel sorriso e disse.:
“ vuoi toglierti la giacca e il capello, starai  più comodo”
“certo”
mi slacciai il giubbotto e mi tolsi il cappello e lei mi porse la mano io un po’ imbarazzato glieli diedi.
Gli appoggiò sul divano di pelle bianco e accanto ci misi il mio zaino.
Catherine poi si diresse verso le scale e e io la seguì.
Le scale erano di marmo bianco, mentre il corrimano era in legno di frassino. Sulla parte destra che correva accanto alle scale c’erano appesi un sacco di quadri di paesaggi.
Arrivammo alla porta subito davanti alle scale .
Sapevo che dietro quella porta c’era Kristen Stewart e di nuovo quella strana sensazione mi assalì improvvisamente. Come quella  sera mentre guardavo into the wild. Stessa reazione. Non potevo dimenticare la sua interpretazione. Non potevo. Era più forte di me. E non sapevo da dove nascesse tutto questo enorme casino dentro di me. Poi per  una ragazza che nemmeno conoscevo. Ma ero davvero incastrato in queste sensazioni contrastanti. Sapevo solo una cosa che se avrei sorpassato quella porta la mia vita sarebbe cambiata comunque il provino sarebbe andato. Io ero lì perché volevo conoscere Kristen Stewart a tutti i costi. Si io  ero lì per lei .
  
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