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Autore: DebDS    06/03/2011    8 recensioni
-Bella?Tu con i capelli ricci?-
Mi volto inarcando le sopracciglia verso il ragazzo che mi ha chiamata. Carino.
-Come ti chiami?-
-Che ti importa?-
-Sei bella,mi importa del nome di tutte le ragazze belle!-
-Francesca.-mento.
-Il tuo numero?-
Inarco le sopracciglia ancora di più e mi volto in avanti.
Bello,sì,ma idiota!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo XVI

 

 

Sono tornata con Simone !

Certo, tutto è cambiato, è come se dovessimo ricostruire tutto dall’inizio, ovviamente ho ancora paura a fidarmi del tutto, ma ci stiamo provando davvero.

Finalmente ho capito cosa legava Rico a Simone, stavano organizzando la sorpresa.

Ho provato a ringraziare Enrico per aver collaborato nonostante detesti Simone, ma è diventato sfuggente, fin troppo sfuggente.

Vedo finalmente Alessio uscire dalla camera, ora c’è solo Rico.

Mi avvicino a busso. Dopo qualche secondo apre e si blocca nel vedermi.

-Ciao, Ludo.-sorride, un sorriso teso.

-Posso entrare?-

Esita. –Veramente stavo per uscire.-

-Ma se indossi solo i jeans !-sbotto al metà tra il divertito e l’irritato.

Fa un piccolo sorriso colpevole e si scosta per farmi entrare.

-Dici in fretta, devo davvero uscire.-

-Vuol dire che ti aspetteranno.-

Sbuffa. –Non fare l’idiota, Ludovica !-

Mi ha chiamata con il nome intero, erano mesi che non lo faceva, dagli inizi della nostra amicizia.

-Non fare tu l’idiota, spiegami che succede.-dico risoluta.

Mi guarda per qualche istante. –Non succede nulla.-dice poi con lentezza.

-Io non so più che pensare, l’unica spiegazione che ho trovato è… è che io ti piaccio.-prendo fiato senza guardarlo negli occhi. –Dopo quel bacio hai capito che provi qualcosa più di un semplice affetto, ma mi stai lontano per non rovinare le cose tra me e Simone…-

Mi blocca. –Stai parlando di me o di te?-si infila una maglia ed esce, lasciandomi sola in quella stanza, piena di dubbi.

 

Sto studiando fisica, o meglio, dovrei star studiando, ma sono venti minuti che fisso la stessa riga.

Il moto di un corpo che avviene su una traiettoria rettilinea con accelerazione costante si dice moto rettilineo uniformemente accelerato.

Sento due braccia che mi stringono da dietro e delle labbra sul collo, ad occhi chiusi mi giro sul letto e sento un corpo adagiarsi su di me, labbra si posano prepotenti sulle mie.

-Rico…-sussurro, apro gli occhi e mi ritrovo davanti Simone.

Urlo.

-Amore, ehi, sveglia, era solo un incubo.-la voce calda e rassicurante di Simone.

Mi lascio stringere da lui. –Ti amo.-sussurro.

-Lo so, Ludo, anche io.-

Mi scosto da Simone e mi alzo. –Devo fare una cosa, torno tra poco, aspettami qui.-

Senza aspettare la sua risposta esco dalla stanza e busso alla 277, mi apre Alessio.

-Fammi entrare e vattene !-dico fissandolo negli occhi, come se potessi ipnotizzarlo.

Sbuffa. –Sai, dovresti smetterla di darmi ordini.-

Entro e mi butto sul letto di Rico soffocando un urlo nel cuscino.

-Il fatto che ti butti senza pensarci sul letto di Enrico invece di quello del tuo ragazzo dovrebbe far riflettere.-

Gli lancio un cuscino e lui, ridendo, fa per uscire dalla stanza, poi torna indietro. –Enrico sta facendo la doccia, cerca di non cadere in tentazione e tradire Simone.-

-Vattene, subito !-sibilo con voce bassa e minacciosa.

Scoppia a ridere e se ne va.

Sbuffo e mi metto a faccia in giù sul letto.

Dopo qualche secondo sento la porta del bagno aprirsi.

-Ludo… che ci fai qui?-chiede Rico con tono sorpreso.

-Sei nudo?-chiedo di rimando.

-In boxer.-

-Vestiti.- dico sempre con la faccia affondata tra le lenzuola.

-Prima non ti saresti fatta tanti problemi.-

-Prima non ero attratta da te.-

Lo sento immobilizzarsi, dopo qualche minuto di totale silenzio dice con voce fioca: -Sono vestito.-

Mi volto verso di lui, ma non riesco a guardarlo negli occhi. –Perché?- chiedo con voce soffocata, -Perché devi piacermi proprio ora? Se fosse successo un mese fa avrei ringraziato il cielo, ma ora che sono tornata con Simone…-sbuffo.

Si siede accanto a me e mi abbraccia.

-Non mi stai aiutando.-dico atona contro la sua spalla.

Non si allontana, ma mi stringe più forte, poi mi prende il viso tra le mani e lo porta all’altezza del suo. –Ludo, stai solo confondendo i tuoi sentimenti, hai passato un brutto periodo e quel bacio  non ha fatto che confonderti di più. Tu ami Simone, basta guardare i tuoi occhi quando si posano su di lui, brillano. Devi solo chiarirti le idee, okay?-

Annuisco.

Rico mi da un bacio sulla fronte, si alza e mi apre la porta. –Torna da Simone, ti starà aspettando.-

 

 

Sono a letto che rifletto, che mi perdo a pensare su tutto ciò che sta accadendo.

Non può, non può, non può !

Non può piacermi Enrico, cioè, è simpatico, adorabile, dolce, bellissimo, ma tutto questo, come dovrebbe esserlo un amico !

Io sono felice con Simone, o almeno sto provando ad esserlo, stiamo ricostruendo un rapporto e la presenza insistente di Rico nella mia testa non mi aiuta in questo intento !

E adesso ogni volta che Simone mi abbraccia, ogni volta che mi bacia, ogni volta che mi sfiora, la mia mente mi lancia immagini di Rico e quando mi volto verso Simo, giuro, a volte ho davvero sperato che fosse Enrico a stringermi.

Davanti agli altri faccio finta di nulla, gli parlo, scherzo con lui, come al solito, ma capita che mi perda con lo sguardo fantasticando su di noi come una bimba.

Ecco, credo di star impazzando, lui non dovrebbe piacermi, non può piacermi, è il mio migliore amico, solo il mio migliore amico.

 Migliore amico, migliore amico, migliore amico, migliore amico…

Inizio a prendere sonno, ma continuo a ripeterlo.

… miglior amico, miglior amico, ‘glior ‘mico, ‘or ‘ico, ‘r ‘ico, Rico.

  
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