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Autore: Franca    13/01/2006    2 recensioni
-ragazze- esordì una tipa con lunghi capelli d’oro mentre si metteva le scarpe -è arrivato un nuovo ragazzo in classe mia… ed è piuttosto caruccio…- sorrise maliziosamente; Francesca si mise la giacca ed uscì dalla stanza, mentre la ragazza cominciava a descrivere un ragazzo chiamato Giovanni Guardino. P.S.... XFAVORE COMMENTATE!!!! (tutto è ben accetto)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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XXXX CAPITOLO

XXXX CAPITOLO

 

Sabato sera dalle 8 in punto la casa di Giovanni cominciò a riempirsi sempre di più di ragazzi,  anche sconosciuti.

Simona e Silvia erano andate al cinema e la casa era stata adibita a festa: enormi ghirlande cingevano i muri e un grosso albero di natale si stagliava in sala. In opposizione a questa atmosfera natalizia, Giovanni aveva provveduto ad installare grossi fari e luci colorate da discoteca. La casa poi, era immersa da una musica forte, martellante. Già alle nove la sala era invasa dal fumo e da ragazzi scatenati che ballavano. Giovanni sperò che quel fumo di innocenti sigarette non si sarebbe tramutato in fumo di altro genere.

Passò un’ora buona insieme a Francesca, ad andare avanti e indietro a riempire ciotole di pop corn e altri snacks che venivano eliminati alla velocità della luce. Poi tutti  due si godettero la festa. Francesca si mise a parlare con un gruppo di amiche di altri corsi, mentre Giovanni venne coinvolto in una discussione riguardante l’ultima partita del campionato di basket italiano.

Dopo un po’ il fumo, le luci e la musica fecero girare la testa a Giovanni. Salì in camera sua per sdraiarsi un attimo. Tanto la sua assenza non sarebbe stata sicuramente notata, tranne che a Francesca.

Lo vide salire particolarmente pallido, mentre veniva sepolta da domande su dove avesse comprato l’abito, quanto costava… lasciò poco dispiaciuta le amiche e seguì Giovanni.

Non era mai stata al piano superiore. La casa era molto grande e bella. Le pareti del piano superiore erano piene di foto ritraenti Giovanni con in braccio Silvia neonata, e molte altre, quasi tutti che ritraevano il papà di Giovanni. Francesca però, notò con stupore che in tutte le foto dove c’era il padre, Giovanni era molto piccolo e Silvia non c’era neanche. Non c’era una foto recente col padre.

Venne richiamata alla realtà da un rumore in una stanza. Bussò ed entrò. C’era Giovanni seduto sul letto, un po’ provato.

-non stai bene?- chiese allarmata la ragazza.

-no no…-  rispose lui prendendosi la testa fra le mani.

-sono solo un po’ stordito dal fumo e dalle luci-

-ah…- disse la ragazza sedendosi sul letto di fianco a lui.

Passarono così quasi mezz’ora sdraiati sul letto uno di fianco all’altro a parlare e ad osservare le stelle e i pianeti fosforescenti attaccati sul soffitto.

-sai…- cominciò lui – ho dato un nome ad ogni stella, tipo: quella li piccolina a sinistra è Silvia, quella a fianco è mia mamma- disse indicando il soffitto.

-quel pianeta li a destra, il più grosso è mio papà…-

-a proposito- lo interruppe Francesca. –come sta tuo padre? Dov’è?-

Giovanni ebbe un tuffo al cuore. Si era completamente dimenticato che Francesca non sapeva della morte del padre.

-bene. È in America- tagliò corto il ragazzo , ricominciando a indicare il soffitto e ad elencare le stelle.

-io chi sono?- chiese con un tono ironico Francesca.

-quella stella là in alto, quella più in alto- indicò Giovanni.

-quella più grossa?- chiese incuriosita lei, notando che quella stella era veramente la più grossa in assoluto nel gruppo.

-si…- disse Giovanni sussurrando.

Francesca sorrise. Le faceva piacere. Si girò verso Giovanni che sorrideva. Si avvicinò alla ragazza e cominciò a baciarla molto dolcemente. Mentre stavano li, abbracciati, la porta si spalancò. Giovanni fece un salto. Sulla porta si stagliava la figurina esile di Silvia.

-che vuoi- chiese in tono brusco il ragazzo sperando vivamente che la bambina non corresse dalla madre urlandole “Giovanni è sul letto che bacia una ragazza”.

-siamo tornate- disse con una vocina  dolce.

-ah…- Giovanni sentì il caos al piano terra e si ricordò che c’era una festa di natale a casa sua…

-io vado a letto…- concluse Silvia.

-dov’è mamma?- chiese Giovanni ormai in piedi e abbastanza imbarazzato come Francesca.

-è giù che sta raccontando ai tuoi amici il film. Le è piaciuto molto- finì Silvia prima di andarsene.

-oddio….- sussurrò Giovanni prima di prendere per mano Francesca e di scendere velocemente in sala.

Li trovò suo mamma che imitava un cavallo, evidentemente il protagonista del film, davanti agli sguardi incuriositi di qualche ragazzo.

-oddio, quella è sbronza- disse Giovanni a Francesca mentre correva verso la madre.

 

  
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