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Autore: fleacartasi    13/01/2006    17 recensioni
La stessa identica giornata può causare reazioni molto differenti...
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Dal diario di Lei

-Note

Ciao a tutti! Questa è la mia ennesima schifezza...Una piccola one-shot comica, giusto per passare il tempo.
Rileggendo alcune vecchie e-mail ho trovato una storiella che mi avevano mandato, in cui c'erano due pagine di diario che riguardavano la stessa giornata, una di una ragazza e l'altra del suo fidanzato. Quella di lei era lunga, piena di "analisi psicologiche" del comportamento strano del ragazzo. Quella di lui invece...Beh, non ve lo dico altrimenti non c'è gusto! :D
Qualunque coppia sarebbe stata adatta per una storia di questo tipo, ma ho scelto Ginny e Draco perchè il carissimo Slytherin mi fa troppo ridere quando è il protagonista di fics comiche ^_^
Commenti e critiche sono bene accetti come sempre...E buona lettura!
-Fleacartasi- 

*

 

*Dal diario di Lei

 

Caro diario,

sono le tre di notte ma non riesco proprio a prendere sonno. Sono così preoccupata…Penso che la mia relazione con Draco stia entrando in crisi!

Questa sera ci siamo dati appuntamento come sempre sulla Torre di Astronomia, alle dieci. Quando sono arrivata lui era già là, in piedi, e guardava il lago e la capanna di Hagrid con aria assorta. Non si è accorto di me, finché non mi sono avvicinata e l'ho abbracciato…Ha ricambiato l'abbraccio, ma mi è sembrato freddo, distante. Non mi ha nemmeno baciata, e non mi ha fatto una delle sue solite battute…

Lì per lì pensavo che fosse colpa del mio ritardo. Ho incontrato Gazza che pattugliava il corridoio del quinto piano, e ho dovuto nascondermi. Meno male che Ron è il migliore amico di Harry, grazie alla sua Mappa ho scoperto un sacco di passaggi segreti! Sono rimasta chiusa in uno sgabuzzino che puzzava di muffa per un quarto d'ora, perché Mrs Purr continuava a miagolare e Gazza non voleva saperne di continuare il suo giro di perlustrazione. Quando finalmente sono riuscita ad uscire ho corso senza fermarmi fino alla Torre…Ma non pensavo che Draco odiasse così tanto i ritardi!

Ho cercato di farlo parlare, di indagare senza insistere troppo per scoprire che cos'avesse. Gli ho anche regalato i cioccolatini al caramello di Mielandia che mi hanno mandato Fred e George, sono i suoi preferiti…Ma lui li ha presi sorridendomi a stento, senza una parola. Ne ha mangiato uno, il secondo l'ha lasciato a metà e ha buttato la metà rimasta giù per la Torre. Eppure è sempre stato goloso di dolci!

Non abbiamo parlato per quasi mezz'ora, allora gli ho chiesto di tornare dentro. Mentre ci avviavamo verso la Stanza delle Necessità ho provato a farlo ridere, raccontandogli perfino alcune abitudini piuttosto imbarazzanti di Harry…Ma nemmeno i particolari più vergognosi della vita del suo peggior nemico hanno avuto effetto!

Ho iniziato a sentirmi in colpa…L'idea di aver fatto arrabbiare Draco in qualche modo, o di averlo deluso, mi ha fatta preoccupare. Avevo paura che fosse colpa mia, e gli ho domandato spiegazioni. Gli ho persino chiesto se si fosse risentito perché avevo parlato di Harry per un quarto d'ora di fila.

Lui si è limitato a scuotere la testa, rassicurandomi e dicendo che io non c'entravo nulla. Ho notato che sembrava assente, come se si trovasse in un altro luogo. Mi ha chiesto scusa, ma io non ero convinta.

Siamo entrati nella Stanza delle Necessità, che non conteneva nulla se non un divano e un semplice letto. L'aveva evocata Draco, che di solito amava circondarsi di un lusso sfrenato che gli ricordava il Malfoy Manor. Un altro segnale che mi ha allarmata…Non riuscivo a capire cosa gli stesse succedendo, malgrado mi sforzassi.

Mi sono seduta sul bordo del letto, aspettando che mi raggiungesse come al solito. Invece lui si è seduto sul divano, sempre in un silenzio di tomba, e ha iniziato a leggere una rivista di Quidditch! Mi sono spostata accanto a lui, l'ho abbracciato, gli ho detto che lo amavo….E lui non ha detto quello che mi sarei aspettata. Non ha detto "Ti amo anch'io", non ha detto "Ti amo tanto" o qualcosa del genere…Mi ha semplicemente stretta per un po' accarezzandomi i capelli, per poi tornare al suo stupido giornale!

A quel punto mi sono sentita umiliata, mi sono coricata sul letto e ho chiuso gli occhi. Ho lottato contro le lacrime, chiedendomi perché mi stesse facendo così male…Sono rimasta ferma, aspettando le parole fatidiche. Aspettando che mi dicesse che era finita, che non poteva più stare con me, che i suoi genitori non approvavano la nostra relazione e che lui non voleva deluderli. Oppure aspettando che mi rivelasse qualcosa di peggiore…Che si vedeva con un'altra, che era persino innamorato di lei!

Sono stati momenti orribili, ma poi ho sentito un fruscio di lenzuola. Lui era lì, di fronte a me, che mi guardava. Era bellissimo, con quei capelli biondi che gli ricadevano sulle guance e gli occhi chiari che mi scrutavano…Con mia grande sorpresa mi ha chiesto scusa un'altra volta, mi ha detto di essere davvero dispiaciuto per il suo comportamento. Gli ho buttato le braccia al collo, l'ho fatto crollare rovinosamente su di me strappandogli una risata. Mi piace tanto quanto ride…

Abbiamo fatto l'amore, ma mentre mi stringeva sentivo che c'era ancora qualcosa che non andava. Che c'era ancora qualcosa di sbagliato, di sospetto. Non mi ha più guardata per tutto il tempo, e ho capito che ha solo finto di essere soddisfatto.

Mi sono di nuovo sentita oppressa dall'angoscia. Ho cercato per l'ennesima volta di farlo parlare, di strappargli la verità in qualche modo…Ho il diritto di sapere, fino a prova contraria non sono ancora una delle sue innumerevoli ex-ragazze! Ma quando mi sono girata lui stava già dormendo, con il lenzuolo che gli copriva appena le spalle nude.

Mi sono alzata senza far rumore, non ce l'avrei fatta a rimanergli accanto per il resto della notte. Ci ho pensato a lungo, e ormai sono quasi certa che mentre faceva sesso con me pensava a questa fantomatica altra. Mi sento così persa…

La mia vita è un vero disastro.

 

 

*Dal diario di Lui

 

Caro diario,

la mia vita è un vero disastro.

Slytherin ha perso la partita di Quidditch di oggi…E giocavamo contro quelle nullità degli Hufflepuff!

….Meno male che almeno ho scopato!

  
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