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Autore: sunburn39    06/03/2011    2 recensioni
Sakura, Naruto e Sasuke si trovano in luoghi diversi a ripensare alla fuga del moro. Tutti e tre ricordano i momenti più significativi del periodo passato insieme nel Team 7
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
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One Year Later...

pensato

<< parlato >>

SAKURA:

E' passato un anno da quando è successo tutto... da quando tutto è cambiato... da quando Sasuke è andato via e ancora ricordo tutto di quel giorno orribile.

Sakura percorreva le vie di Konoha in silenzio, da sola in mezzo alla gente che sorrideva e che parlava ad alta voce con gli amici. Era sera e il Villaggio della Foglia era illuminato dalle luci colorate dei locali aperti e delle case.

Sakura camminava distratta, a volte urtando le persone e biascicando delle scuse. Appena uscita di casa non sapeva dove stesse andando ma ora conosceva esattamente la sua meta: doveva tornare in quel luogo anche se sarebbe stato doloroso, anche se le avrebbe fatto tornare in mente brutti ricordi... doveva ritornare nel posto in cui si erano parlati l' ultima volta perchè semplicemente sentiva che era la cosa giusta da fare in quel momento.

Sakura arrivò in una parte della città in cui passeggiavano poche persone, una parte più buia e appartata e imboccò una via alla sua sinistra. Era una strada deserta, illuminata solo dalla luna piena e costeggiata da grandi alberi che si piegavano dolcemente al vento fresco. Ogni passo era un po' più doloroso del precedente, ogni passo era un ricordo e continuò così fino a quando Sakura non la vide: la panchina dove si erano parlati quando il Team 7 era appena stato formato, il luogo in cui anni dopo lei si era dichiarata a Sasuke piangendo, cercando di non farlo andare via e il luogo in cui lui l' aveva ringraziata e poi l' aveva lasciata. Stare in quel luogo la faceva stare male ma era un modo per diventare più forte e determinata... come Naruto. Lui riusciva sempre a trovare il lato positivo, a sorridere e ad essere forte... anche se rimaneva comunque un gran baka!

Si, c' erano stati molti momenti brutti ma anche altrettanti belli e felici e Sakura avrebbe lottato con tutte le sue forze per riaverli.

Una folata di vento la fece destare dai suoi pensieri e, dopo aver asciugato una piccola lacrima che le scendeva lungo il viso, ritornò a casa.

Sarò forte e non piangerò più... da adesso in poi mi allenerò duramente e un giorno lo riporteremo a casa!



NARUTO:

Oggi Sakura-chan era triste... so bene il perchè ma ho continuato a fare lo stupido come nulla fosse solo per farla sorridere

Era tarda mattina quando Naruto aveva lasciato Sakura con Hinata... voleva farla distrarre ma si vedeva benissimo che qualcosa non andava quel giorno. In quel momento lui era solo mentre camminava per le vie principali di Konoha sentendo i suoi profumi e suoni. Nel Villaggio della Foglia c' era sempre molta allegria e Naruto adorava passeggiare perchè gli schiariva le idee. Si sentiva l' odore degli alberi trasportato dal vento e i bambini giocavano spensierati mentre lui continuava a camminare guidato dai suoi pensieri. Ricordava perfettamente il giorno in cui Sasuke era andato via dopo essersi scontrati sul tetto dell' ospedale e il suo sguardo carico d' odio era impresso nella mente di Naruto. Se non ci fossero stati Sakura e il maestro Kakashi quel giorno probabilmente si sarebbero fatti molto male: Ricordava quando avevano cercato in tutti i modi di portarlo indietro combattendo contro il quartetto del suono anche se era stato perfettamente inutile.

Lo riporterò indietro costi quel che costi... anche se dovessi ridurlo in fin di vita e portarlo al villaggio con la forza... brutto teme!



SASUKE:

Era il crepuscolo e la foresta era tinta dei colori del sole. Nel cielo si vedevano delle piccole nuvole bianche che fluttuavano solitarie e soffiava una leggera brezza fresca. Vicino ad una fonte d' acqua, in una radura quasi priva di alberi un ragazzo dai capelli corvini e dagli occhi di catrame si allenava duramente con la sua katana. Sasuke continuava a creare Chidori e a scagliarli contro gli alberi o le rocce tagliandoli completamente o metà. Riusciva a sentire perfettamente l' energia del Chidori che gli percorreva tutto il braccio e la sua preziosa spada ormai era diventata parte del suo corpo. Allenarsi fino allo stremo era un modo per non pensare e sopprimere sempre di più le sue emozioni. Il suo obiettivo era uccidere Itachi e per farlo doveva odiarlo con tutto il suo cuore, con ogni particella della sua anima. Ma c' era ancora una parte di Sasuke che non voleva dimenticare il legame fraterno e per quanto cercasse di sopprimerla non sarebbe mai sparita completamente.

Legàmi... tutti quei fili che aveva costruito inevitabilmente durante gli anni e ora la sua parte razionale cercava di distruggerli senza pietà.

La vendetta corrodeva la sua anima come una fiamma che ardeva lentamente e sarebbe stato estremamente difficile fermarla ormai.

Mentre pensava a queste cose Sasuke aveva camminato senza una meta ed era arrivato ad un' altura da cui si vedeva il sole svanire in mezzo alle montagne. Si sedette su una roccia abbastanza grande e rimase a contemplare il crepuscolo e i suoi colori. Una leggera brezza trasportava gli odori del bosco ma un profumo particolare colpì Sasuke: era quello dei mandorli in fiore, un profumo dolce, un profumo fatto di ricordi e soprattutto di legàmi che lo facevano riaffiorare inesorabilmente dal baratro e affievolivano la fiamma ardente ma lui non se lo poteva permettere. Prima che potesse ricadere nel pozzo oscuro della sua mente, però, l' immagine di due occhi che conosceva fin troppo bene riemerse dai suoi ricordi.

Erano gli occhi che lo osservavano sempre con ammirazione, di un verde indefinibile e unico, profondi, a volte timidi e altre forti e determinati... erano gli occhi di Sakura, della sua Sakura che non aveva mai dimenticato.

Ricordava bene il tempo passato insieme a lei e a Naruto. Il giorno in cui erano stati assegnati allo stesso Team Sasuke le aveva detto che non la sopportava e che non avrebbe mai capito cosa significasse la solitudine... ma con il tempo si era affezionato a lei. Durante le missioni si era sempre sentito in dovere di proteggerla anche se esteriormente manteneva la sua barriera di freddezza. La notte in cui lui era andato via Sakura gli aveva confessato tutti i suoi sentimenti piangendo e implorandolo di restare con lei. Lui l' aveva solo ringraziata di tutto perchè non trovava altre parole in quel momento e l' aveva lasciata pensando ai suoi occhi e al suo profumo.

In quegli anni Sakura era stata il cuore pulsante del Team 7 e aveva rafforzato il suo rapporto con Naruto... in fondo si era affezionato anche a quel baka.

Tra loro c' era sempre stata una sorta di gara per la supremazia e questo aveva aiutato entrambi ad essere sempre più forti e determinati. Forse la cosa che li univa di più era il dolore che avevano provato e Sasuke sapeva che Naruto avrebbe utilizzato tutte le sue forza per riportalo a Konoha quindi la battaglia tra loro sarebbe stata inevitabile. Doveva continuare ad allenarsi anche per quel giorno...

Il sole era sparito dietro le montagne e Sasuke si avviò verso il covo di Orochimaru ritornando al vuoto del suo pozzo oscuro.

Un anno è passato velocemente. Sono curioso di vedere le nuove tecniche di Sakura e Naruto...



UN GIORNO DOPO:

Naruto si era svegliato presto quella mattina per fare una delle sue passeggiate rilassanti per Konoha. Come al solito era una bella giornata al Villaggio della Foglia e il ragazzo aveva proprio voglia di un bel piatto di ramen prima di partire per la nuova missione il pomeriggio. Arrivato al chiosco prese il suo portafogli a forma di rana ma...

<< Cavolo! Non ho un soldo! >> disse con tono leggermente alto Naruto.

<< Sei sempre il solito! Per oggi offro io... ma solo per oggi! >> rispose una voce dietro il ragazzo.

<< Sakura-chan! Sei la mia salvezza! Grazie! >>

Così un Naruto a dir poco felice e una Sakura sorridente si sedettero al chiosco per mangiare del buon ramen con la la convinzione che presto anche Sasuke sarebbe stato con loro.


Ciao a tutti! Sono registrata da poco e questa è la prima Fan Fiction che scrivo ma frequento l' ambiente di EFP da qualche anno. Ho letto tante storie fantastiche scritte da persone altrettanto fantastiche e, siccome amo leggere, mi sono immersa totalmente nei loro racconti.

Ho voluto scrivere la mia prima fanfiction su Naruto perchè amo gli anime e i manga e Naruto è stato quello che mi ha fatto scoprire questo meraviglioso mondo. Questa non vuole essere una di quelle "storie fantastiche" di cui parlavo prima anche perchè non sarei mai arrivata a quel livello ma è un punto di partenza quindi sono ben accette le critiche costruttive e i consigli! ^^ grazie di aver letto!

  
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