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Autore: live in love    06/03/2011    10 recensioni
Tratto dal Primo Capitolo:
-Certo che voglio- ribatto io, forse con fin troppa enfasi
- Meno male,il tuo letto è molto più comodo del mio- scherza, facendomi ridacchiare.
- Quindi mi stai solo sfruttando , eh?- ribatto.
-Ovviamente , baby- ride anche lui appoggiando la guancia sui miei capelli
-----------------
Mia prima fanfiction su Ian e Nina.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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TRUE LOVE – VERO AMORE



CAPITOLO 2


SICK MIND





I miei fianchi vengono a contatto con il legno lucido del mobile mentre i libri , che prima vi erano sopra , vengono buttati a terra violentemente.

Probabilmente si saranno anche rovinati ma in questo momento è l’ultima cosa che mi interessa.

I suoi gesti , apparentemente lenti , nascondono una mal celata urgenza nello spingermi a sedere sopra di esso e io obbedisco docile troppo presa dal contatto delle sue mani calde sui miei fianchi, lasciandomi sovrastare dal suo corpo.

Istintivamente allargo le gambe , permettendogli di accomodarvisi in mezzo.

Un sospiro accaldato , che non riesco più a trattenere , sfugge dalle mie labbra arrossate , percependo le sue indugiare sulla mia gola.

Continuano poi la loro discesa , morbide, scendendo fino alla base del mio collo , indugiando poco sopra la clavicola.

Mi inumidisco le labbra con la lingua , cercando di alleviare la voglia di farle scontrare con le sue.

Quel dannato fastidio misto a piacere che è l’attesa di un contatto più diretto però non si placa, portandomi a sfregare frustata le gambe fasciate ancora dai jeans scuri sui suoi fianchi.

Ansimo più forte per un suo improvviso, leggero morso subito però lenito dalla carezza lieve delle sue labbra , inclinando la testa indietro, i capelli a sfiorare la superficie su cui sono ormai semi sdraiata.

Decidendo che questa posizione passiva non mi si addice poi molto mi aggrappo al colletto nero della sua camicia, facendo leva sulle braccia e issandomi alla sua altezza, i nostri toraci a sfiorarsi.

Ora va indiscutibilmente meglio, penso mentre percepisco sul collo il suo respiro accelerare d’improvviso.

Le sue mani vagano sulla mia schiena fino ad arrivare alle spalle per poi riscendere e accarezzarmi con tocchi lenti e languidi il ventre.

È il mio turno di respirare in modo frettoloso quando le sue dita arrivano a sfiorare la base del mio seno. È solo un accarezzare però visto che poi riscendono
velocemente per attirarmi più vicino al suo copro accaldato.

Sospiro compiaciuta intanto che i palmi aperti delle mie mani vagano sui suoi pettorali, saggiandone la consistenza soda. Decisamente soda.

Mi mordo un labbro , torturandolo con i denti, cercando di reprime i gemiti e socchiudendo gli occhi deliziata dalle sue attenzioni.

Abbandono il suo corpo solo per aggrapparmi con entrambe le mani alle sue larghe spalle , i nostri bacini a contatto ora.
Sfrego nuovamente le gambe intorpidite contro i suoi fianchi cercando di trovare in minima parte sollievo, richiamando la sua attenzione.


Ora i nostri visi sono alla stessa altezza e poco distanti , tanto che i nostri nasi quasi si sfiorano.

Mi fissa con gli occhi scuriti ed illanguiditi dal desiderio , puntando poi la sua attenzione sulle mie labbra .

Rialza lo sguardo e per un breve attimo lo fa scontrare con il mio , prima di porre fine a quella irritante distanza fra le nostre labbra.

D’istinto affondo una mano fra i suoi capelli, accarezzandogli la nuca con le dita mentre le mie labbra saggia la consistenza delle sue.

Facendo scontrare il suo petto con il mio mi sbilancia indietro di nuovo e io per non rischiare di cadere e rompere il contatto sono costretta ad appoggiarmi su
un gomito con l’unico braccio libero che ho.

La voracità del bacio ci lascia poco ossigeno in pochi secondi costringendoci ad allontanarci temporaneamente per prendere una quantità aria minima almeno per non soffocare.

Neanche un attimo però che le sue sono già sulle mie.

Vi state chiedendo come mi ritrovo sdraiata su un mobile eccita e su di giri con il corpo di Ian addosso , vero? Semplice, è incominciato tutto questa mattina.






***************************





Saltello allegra per la stanza facendo ondeggiare i capelli sciolti e lo spazzolino in bocca , mentre improvviso un balletto sulle note di I gotta feeling dei Black Eyed Peas , raggiungendo la porta.

- Som!- mormoro sorpresa ritrovandomi Ian davanti, sorridente.

Pensierosa aggrotto le sopracciglia togliendomi momentaneamente lo spazzolino dalla bocca.

- Non ci dovevamo vedere giù fra mezz’ora?- gli domando confusa.

Magari ho sbagliato orario.

- Si , ma mi annoiavo – afferma con un’alzata di spalle noncurante, come se quella fosse una risposta più che ovvia, entrando in camera mia.

- E così hai pensato di venire a rompere le scatole a me- lo rimbeccò ridacchiando e chiudendo la porta.

Mi dirigo in bagno senza fare gli onori di casa, tanto conosce questa stanza meglio di me ormai visto tutte le volte che c’è stato.

- Ascolti ancora questa canzone?- mormora tra il meravigliato e l’accigliato indicando lo stereo e buttandosi senza tante cerimonie sul mio letto, appena fatto
oltretutto.

- Si , perché?- urlo dal bagno sciacquandomi la bocca e finendo di lavarmi i denti.

- Come “perché”?-lo sento rispondere dall’altra stanza – E’ almeno un anno che non ascolti altro-

- Non è vero- ribatto divertita, asciugandomi con l’asciugamano.

Canticchiando a mezza voce torno in camera, continuando a muovermi a tempo di musica.

Sono troppo di buon umore per prendermela per le sue critica sui miei gusti musicali.

Oggi infatti ricominciano le riprese della seconda stagione della serie.

In verità abbiamo già iniziato da qualche giorno a girare le prime scene della prima puntata ma erano solo scene di circostanza o marginali.

Oggi inizia l’azione, penso allegra.

- Ma non ti sei ancora stufata?- afferma realmente stupito, issandosi sui gomiti per guardarmi spensierato.

- E’ bella- mormoro semplicemente con un’alzata di spalle , trovando in quella risposta un’estrema verità.

Mi lascio cadere anche io sul letto , al suo fianco.

Tanto è ancora presto per andare sul set.

- E poi mi aiuta a rilassarmi- gli spiego voltando il volto verso di lui, trovandolo ancora semi sdraiato a fissarmi con un sorriso stampato sulle labbra.

Come al solito mi perdo ad osservare lo squisito contrasto tra i capelli corvini e gli occhi cerulei o tra il taglio morbido delle labbra e quello più marcato e duro della mascella.

- Se è questo il problema ci sono molti altri modi per rilassarsi , sai? E alcuni di questi sono anche estremamente piacevoli- sussurra malizioso lanciandomi un’occhiata ambigua e inclinando il volto leggermente verso destra, come ogni volta che fa quel tipo di battutine.

Indignata gli dò un pizzicotto sui fianchi, facendolo ridere.

- Porco –

- Parlo per esperienza guarda- si difende lui ridendo e facendomi alzare gli occhi al cielo fintamente contrariata per quel suo essere sempre così allegro e di buon umore, cosa che adoro.

Si lascia cadere sul materasso con un piccolo rimbalzo.

Continuiamo a ridere e scherzare mentre le note della canzone sfumano lasciando il posto ad un'altra.

- Ho lasciato Megan - afferma di punto in bianco mentre io sto ancora ridendo convulsamente per la sua ultima battuta.

Mi ammutolisco all'improvviso.

- Cosa? – chiedo convinta di aver capito male.

Ha per caso detto che si è lasciato con Megan? No, devo aver capito male, sicuramente.

- Ho lasciato Megan – ripete tranquillo , come se stesse parlando del più o del meno e non della sua vita sentimentale.

Con gli occhi sbarrati per la sorpresa fisso il vuoto davanti a me, quasi a bocca aperta .

Decisamente , questa è l’ultima cosa che mi sarei aspettata di sentirmi dire. Anche una proposta di matrimonio in questo momento mi sarebbe risultato meno
sconvolgente.

No , vabbe , magari neanche quella.

Deglutisco preparandomi già mentalmente a trovarmi il suo sguardo ferito e tormentato davanti .

E non so neanche io come mi ritrovo a pregare qualsiasi divinità esistente di non dovermi sorbire un suo monologo sul “come” e il “perché” si sono lasciati.

Decisamente non riuscirei a sopportarlo.

Con un sospiro affranto trovo il coraggio e mi volto, finalmente.

Lui è ancora nella stessa esatta posizione di prima, braccia incrociate dietro la testa e occhi puntati sul soffitto.

- Mi dispiace – mi sforzo di dire, cercando di apparire quantomeno dispiaciuta.

Una buona amica infondo dovrebbe esserlo. Appunto, dovrebbe.

In teoria anche lui dovrebbe esserlo visto che si è appena lasciato con la sua ragazza storica, noto accigliata, ma non sembra per nulla tale.

Gli occhi sono lo specchio dell’anima. Mi ricorda una vocina fastidiosa dentro di me, forse a mia coscienza.

E sono proprio quelli che ho paura di incontrare , magari pieni di dolore e tristezza.

Sarebbe un vero colpo basso.

- Oh , non devi . Era la cosa migliore da fare.- si volta anche lui a fissarmi, la guancia su cui c’è un leggero strato di barba scura.

E quello che mi trovo davanti non è assolutamente ciò che mi sarei aspettata. Per niente.

Ha uno sguardo limpido e sereno, l’espressione calma e rilassata come al solito.

Non sembra per nulla sconvolto o turbato. In verità , sembra il solito scherzoso e affascinante lan.

Però magari è solo bravo a mascherare le sue emozioni reali, penso rammaricata.

In fondo è un attore, fingere è il suo mestiere.

Lo fisso in silenzio, non sapendo decisamente cosa dire.

Mi limito solo a guardarlo. Lascio che i miei occhi scuri incontrino i suoi chiari e limpidi.

- Ormai era finita da tempo- afferma in un sussurro senza distogliere i suoi occhi dai miei, i capelli corvini a solleticargli la fronte.

Sospiro, realizzando quanto quel dolore non trovato in fondo ai suoi occhi e quel mezzo sussurro mi riempiano di sollievo. Piacere , quasi.

Per fortuna a rompere il silenzio ci pensa lui, se no non avrei saputo proprio cosa dire .

- Andiamo?- mi domanda col sorriso sulle labbra alzandosi e porgendomi una mano per fare altrettanto.

L’afferro e , dopo aver preso la borsa, usciamo dalla stanza.

E mentre siamo in ascensore lo fisso di sottecchi da sotto le ciglia scure.

Lui tranquillo fischietta non so quale melodia a mezza voce.

No , non sembra per nulla turbato.

E il mio cuore fa un’inaspettata capriola a questo pensiero.





******************************





Divertita ridacchio all’ennesima battuta di Steven e Paul, mentre Candice saltella un po’ ovunque allegra chiacchierando e ridacchiando con tutti.

Mi era mancato tutto questo in questi mesi lontano dal set.

Un mano si posa improvvisamente sulla mia spalla e dei fogli bianchi mi precludono la vista .

Alzo il capo trovandomi davanti il volto sorridente di Kevin.

- Ecco a voi i copioni ragazzi- ce li porge allegro insieme all’orario della giornata.

Fin troppo contento forse rispetto alla sua solita espressione cupa e introversa.

Lo afferro fulminea sfogliandolo avida e dandogli una prima , veloce, occhiata .

- Ci sono colpi di scena?- mormoro subito eccitata come una bambina al lunapark,con ancora lo sguardo perso fra le righe battute al computer

- A quanto pare torna a fare la sua comparsa la malefica Katherine!- mi risponde Paul anche lui con il naso affondato fra i fogli mentre Kevin annuisce vigorosamente come conferma.

- Ci sono un paio di scene molto interessanti- afferma con un ampio sorriso, rimanendo però sul vago.

-Tipo accoltellamenti e combattimenti?- chiedo frizzante ed esaltata, stringendo al petto il copione.

- Può darsi- mormora enigmatico con un sorrisino e per un attimo mi sembra quasi di scorgere una luce sadica e compiaciuta nei suoi occhi.

- Dai dammi qualche indizio- quasi piagnucolo appendendomi al suo braccio e pregandolo.

- Ci sarà anche del pizzo-

Compiaciuta batto le mani. Le scene in costume mi sono sempre piaciute, adoro quei vestiti antichi e pieni di pizzo.

- Sei un genio! Grazie!- affermo allegra non vedendo l’ora di girare , dandogli un bacio di riconoscimento sulla guancia.

Non sapevo ancora che di lì a qualche ora non l’avrei pensata esattamente così.

Non sapevo ancora che non era esattamente dello stesso tipo di abbigliamento che stavamo parlando.




*************************





Con occhi sbarrati e allucinati fisso la mia immagine riflessa nella specchio.

La pettinatrice se né è andata indispettita qualche minuto fa visto che non la smettevo di passarmi le mani fra i capelli rovinandole il lavoro.

L’immagine mi rimanda una ragazza dai capelli mossi e dagli abiti provocanti. Una perfetta Katherine, insomma. Certo ,peccato per quello sguardo impaurito
decisamente non da lei.

Sospiro tesa afferrando una ciocca riccioluta e iniziando a fare avanti e indietro per la piccola stanza.

Perché mi trovo in questo stato nevrotico?

Semplice , tutta colpa di Kevin. Avrei dovuto immaginare che quel suo mezzo sorriso malefico avrebbe portato solo guai.

Neanche mezz’ora fa , sprofondata nel piccolo divano e nelle solitudine del camerino ho sfogliato il copione , iniziando a imparare le battute.

Sulle prime niente da dire tutto normale , solite cose.

I guai veri sono iniziati dopo , quando alle battute si sono sostituite le scene fisiche.

Ho scoperto che devo girare una scena in cui devo saltare addosso ad Ian. O meglio Katherine deve saltare addosso a Damon.

E non è finita qua entrambi saremo mezzi nudi.

Ora capirete anche voi che questo non è decisamente salutare per la mia mente visto i miei ormoni poco mansueti.

Nervosa e ansiosa mi stropiccio le mani , maledicendo la mente malata e perversa di Kevin.

Neanche lo yoga , che ho provato a fare qualche minuto fa, ha dato i suoi frutti. Niente sembra calmarmi in questo momento.

Ok, Nina chiudi gli occhi e fai un profondo respiro.

Se stai lucida e mantieni la calma non succederà nulla.

Certo , come no! Sbuffo riaprendoli senza essermi calmata nemmeno un po’.

Perché sono così agitata? Me lo sto chiedendo anche io.

Infondo è una scena come un’altra e chiunque sarebbe felice di stare appiccicata ad uno come Ian.

Tutti tranne me, a quanto pare.

Mi do mentalmente della stupida ridacchiando istericamente da sola , come una pazza.
Sembra quasi che io abbia paura di girare questa scena.

Un leggero bussare alla porta , che mi fa sobbalzare violentemente, mi avvisa che è ora di andare.

Mi do un ‘ultima occhiata allo specchio e poi mi avvio fuori.

Il cuore che batte furioso nel petto e le mani tremolanti per la paura.

Ciak, azione.











Salve gente!! Come va?

Troverete il seguito di questo capitolo la prossima volta perché è venuto più lungo di quanto credessi e così per evitare che diventasse un “mattone” ho preferito tagliarlo in due parti...

Come si capisce questo momento è da collocare all’inizio delle riprese della seconda stagione e le cose si stanno leggermente evolvendo…

I pensieri di Nina dell’ultima parte sono volutamente un po’ confusi anche se spero che abbiate capito lo stesso.

Nel prossimo capitolo compariranno anche gli altri personaggi ..

Vi ringrazio enormemente per le 5 ( Cavolo e io che pensavo non sarebbe neanche piaciuta come storia!) che mi avete lasciato e a cui risponderò tra poco, dopo aver postato il capitolo. Un enorme grazie anche ai lettori silenziosi!!

Allora vi vorrei parlare di una cosa : vorrei creare una grafica per questa storia ma dato che sono negata nel graficare se qualcuno vuole crearla mi farebbe molto piacere… se siete interessati contattatemi !

Direi che non c’è molto altro da dire se non che spero che il capitolo vi piaccia…se vi va lasciatemi un commentino….

Live in Love , a presto.



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