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Autore: angelikakiki    07/03/2011    2 recensioni
Oggi mi sento molto una fan accanita della coppia Ron/Hermione... quindi ecco a voi un'altro loro Missing Moment! Quando Harry va a parlare con Bill in cucina, il giorno in cui Lupin è diventato padre... Ron e Hermione hanno qualche minuto per parlare un pò... forse stavolta potranno confessare ciò che provano davvero... o forse non ne avranno tempo... leggete!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Vidi Harry entrare in cucina con mio fratello. Tutti qui stavamo festeggiando. Luna e Dean stavano facendo una conversazione riguardo ai Ricciocorni Schiattosi. Fleur invece era salita in bagno. Hermione stava lì, sorseggiando il suo Whisky Incendiario, un po’ contrariata nei confronti di quella bevanda. Era avvolta in una coperta. Avevo poco tempo, lo sapevo. Le presi una mano.
“ Come stai?” chiesi. Avevamo avuto pochissime occasioni per parlare da soli, dopo quello che era avvenuto a Villa Malfoy.
“ Sto bene” disse con una voce flebile. Le misi un braccio intorno alle spalle. Se lo lasciò fare. Dopo il nostro litigio ( per causa mia, tanto per cambiare), non pensavo che si sarebbe più lasciata fare… questo…  lei si girò fissandomi.
“ Grazie, a proposito.
“ E di cosa?
“ Di esserti preoccupato per me. Sentivo le tue urla… mi chiamavi… mentre Bellatrix…
Guardai il soffitto. Non osavo neanche ripensarci. Forse gli attimi più brutti della mia vita. Annuii cercando di non far trasparire la mia preoccupazione. Si strinse ancora di più a me.
“ Grazie…” ripeté.
“ è il minimo, Hermione… ed è ovvio che io mi preoccupi per te.
“ Sì, questo lo sapevo, ma sai, io veramente…” disse velocemente. La cosa mi lascia sorpreso. Forse è la prima volta che vedo Hermione in difficoltà mentre parla con me.
“ Sai, em… il fatto è che… temevo di non… Non riuscire a uscirne viva…
Non osavo guardarla. In effetti non era questa la piega che avrei voluto dare al discorso. La sua voce era stanca, flebile, preoccupata. Forse stava ripensando al piano per entrare nella Gringott.
“ Ron, senti” disse lei. La guardai. Aveva un’espressione seria sul volto, come se fosse più grande di almeno dieci anni. Chissà se tra dieci anni saremo ancora stati insieme…
“ Se… domani dovesse tutto andare storto… cosa che reputo anche abbastanza possibile considerate le circostanze… volevo dirti che…” le misi un dito sulle labbra.
“ Sh… Hermione ma che stai dicendo? Domani andrà tutto benissimo, ne sono sicuro!” dichiarai convinto. In realtà anche io avevo paura. Ma era una cosa che comunque dovevamo fare. E quindi a cosa serviva essere spaventati?
“ Ok, va bene, ma supponiamo che non vada tutto bene… c’è una cosa che dovrei dirti… e non posso davanti a Harry…” disse. Ok, la cosa si stava facendo più seria. Che cosa doveva dirmi? Sospirò. Alzò gli occhi pieni di lacrime. Non avevo neanche il tempo di reagire in qualche modo, o di riuscire a spiccicare una parola.
“ Ron, io…” ritornò Harry. Lo guardammo entrambi. Tolsi il braccio dalle spalle di Hermione, la quale guardò la parete di fronte con troppa concentrazione per essere qualcosa di spontaneo. Harry si sedette accanto a me.
“ Bill mi ha detto di stare attento a Unci-Unci” disse. Annuii. Era pur sempre un folletto. E mai fidarsi dei folletti, o almeno così mi diceva papà fin da quando ero piccolo. Hermione si alzò.
“ Penso che andrò a letto…” annunciò. Mi alzai di scatto. Tutti mi fissarono sorpresi. Persino Dean e Luna avevano smesso di parlare. Fleur scese in quel momento.
“ Dove è Bill?” chiese a Harry.
“ In cucina” disse lui. Hermione si limitava a fissarmi, come si aspettasse che potessi dirle qualcosa di importante. Ma in realtà neanche io sapevo cosa dire. Dodici Passi Infallibili per Sedurre una Strega… ok, al diavolo il libro, come al solito.
“ Em… Buonanotte, Hermione” dissi. Le sospirò. Forse era rimasta delusa da ciò che avevo detto.
“ ‘Notte Ron…” sussurrò salendo le scale. Harry mi rivolse uno sguardo interrogativo. All’inizio non risposi. Ma alla fine, aveva il diritto di saperlo.
“ Voleva dirmi qualcosa di importante” sussurrai. Harry si strinse le spalle.
“ Vai da lei e chiedigli che cosa doveva dirti, no?” certo, lui la faceva facile. Scossi la testa.
“ Non oggi… oggi è andata così…” conclusi.  

  
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