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Autore: kiss88    07/03/2011    14 recensioni
Il seguito di "Tutte le strade portano a te". E' passato un anno da quando Damon e Elena stanno insieme. Fino ad ora le cose tra loro procedono bene, ma riusciranno ad affrontare tutte le prove che la vita gli pone davanti?
tratto dal capitolo 4:
Ci ritroviamo così a guardaci negli occhi e a sorridere, lui si stacca per un attimo dalle mie labbra e avvicinandosi sensualmente al mio orecchio mi dice:
- Se sapevo che i miei messaggi ti facevano questo effetto, te ne avrei mandato molti di più.
Sento le mie guance andare a fuoco, mi vergogno da morire.
Cercando di trovare le parole per rispondergli per le rime e vincere questo round, riesco solo a sembrare ancora più scema ed imbarazzata:
- Io…ecco…io- cerco di parlare senza riuscire a formulare una frase sensata- volevo vederti-
Dico abbassando un po’ il viso per nascondere l’imbarazzo.
Lui non dice niente, ma improvvisamente sento le sue dita sotto il mio mento che mi spingono a guardare nuovamente il suo viso e non appena lo guardo mi accorgo che sta sorridendo.
Non è il suo solito sorriso sghembo o quel ghigno che ha spesso e volentieri quando prende in giro qualcuno, no, questo è il sorriso di chi è felice.
- Anche io volevo vederti amore-
Le parole mi muoiono in gola non appena sento la parola amore usata riferita a me, mi limito a sorridergli a mia volta sperando che capisca quanto quello che mi ha appena detto sia importante e meraviglioso e quanto mi faccia sentire amata.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buongiorno mie care!

Lo so che sono in ritardo, solitamente non è da me essere così poco puntuale ma il lavoro mi sta prendendo un sacco di tempo e con il carnevale di mezzo ho dovuto organizzare le feste per i “miei bambini”.  Perciò scusate. Prima di lasciarvi alla lettura del capitolo vorrei precisare due o tre cose: allora, questo ed il prossimo capitolo sono dei flash back di quello che è successo un anno prima tra Damon e Elena, sono abbastanza importanti perché vedremo l’entrata di uno o forse due personaggi importanti per la storia. Dal terzo o quarto capitolo torneremo nel presente. Ora vi lascio alla lettura, come al solito i ringraziamenti sono dovuti perché io senza di voi non ci sarei!!!

Risponderò alle recensioni con il nuovo metodo!!!Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo.

Vi adoro!!! Grazie.

 

http://www.youtube.com/watch?v=7uxBcKL0e1s

 

Capitolo 1

 

Sono quasi pronta per uscire, per questa serata ho in mente di fare delle cose meravigliose per Damon, vorrei davvero che questo giorno fosse il giorno più bello nel corso dei suoi 150 anni di vita. Mi piacerebbe dimostrargli quanto lo amo e quanto sono felice di aver scelto lui un anno fa, vorrei che capisse che se tornassi indietro nel tempo la mia scelta non cambierebbe, sceglierei lui e ancora lui.

Sempre.

Nonostante stiamo insieme da un anno la sua insicurezza nei miei confronti non è diminuita affatto: ci sono giorni in cui, si estranea ancora dal mondo che lo circonda, da me. Mi è capitato molto spesso, specialmente all’inizio di non riuscire a capire i suoi comportamenti, un momento prima mi abbracciava come se non potesse fare a meno di me ed il momento dopo lo trovavo alla finestra serio, con lo sguardo vuoto rivolto al cortile a guardare il nulla.

In quei momenti avevo paura.

Avevo paura che non mi amasse più, temevo di non essere poi così importante per lui e che si fosse già pentito di quello che avevamo costruito. La mi paura più grande era quella di averlo costretto a cambiare e a essere un uomo diverso da quello che era prima. Avevo paura che lui pensasse che volevo che lui fosse diverso, più come Stefan. Ero talmente presa dalle mie paranoie che non mi ero resa per niente conto che lui condivideva i miei stessi timori, le mie stesse ansie e le mie preoccupazioni da ragazza innamorata.

Ora a pensarci quasi rido, è strano ricordare quei momenti, pensare alla mia sofferenza, alle nostre incomprensioni ed alle nostre litigate.

Certo, ora che tutto sembra andare per il meglio le cose passate sembrano solo scene lontane di una vita vissuta da qualcun altro, ma la nostra prima litigata è incisa nella mia memoria in maniera indelebile, forse perché quel giorno, ho capito cose di Damon di cui fino ad allora avevo dato per scontate.

E’ stato terribile.

Flash Back

Un leggero brivido di freddo mi sveglia lentamente, sono coperta solo da un leggero lenzuolo bianco, e nonostante siamo già a metà ottobre la temperatura fuori è ancora abbastanza alta da permettermi di dormire con un pigiamino leggero che mi lascia scoperte le gambe per quasi tutta la loro lunghezza. Questa è la prima settimana che io e Damon siamo ufficialmente una coppia, non posso credere che stiamo insieme da solo una settimana, forse perché mi sono resa conto di amarlo diversi mesi fa, certo, la situazione era diversa ma l’amore no. Quello non è cambiato affatto. Non riesco a realizzare ancora tutto quello che è successo e se devo essere sincera, ho ancora paura di toccarlo, ho paura che svanisca tra le mie braccia come un’illusione data dalla mia mente o peggio, mi dica di nuovo che sta con un'altra come è successo il mese scorso.

Ecco, ora ho di nuovo l’ansia.

Non devo pensare a queste cose.

Non posso abbattermi già dopo una settimana e farmi venire tutti questi dubbi adesso. Il tempo per i dubbi è finito quella notte a casa mia, quando gli ho detto di amarlo, di nuovo, dopo che lui mi aveva detto di essere stato un mese accanto a me, in silenzio, tenendomi le mani quando la sofferenza per averlo perso mi perseguitava anche la notte mentre dormivo.

Quello era un momento per avere dei dubbi, non ora che stiamo insieme e che ci amiamo.

Ma io mi conosco, cerco di autoconvicermi delle cose anche se so di non esserne capace.

E’ vero, stiamo insieme da una settimana, le cose tra noi sembrano andare bene ma Damon, dopo quel giorno a casa mia è diventato strano.

Mi sta vicino, mi bacia e quando facciamo l’amore è fantastico, ma c’è qualcosa che lo blocca e che gli impedisce di dirmi quello che in realtà sente e prova.

Ha ancora paura di aprirsi con me.

Sono preoccupata.

Mi rendo conto che ho appena promesso a me stessa di non avere dubbi, ma non ci riesco, lui è strano, lontano da me ed io, sto male.

Volto il viso per cercarlo, per sorridergli e far cominciare questo giorno beandomi della sua visione davanti ai miei occhi, ma non appena mi giro verso la sua parte mi rendo conto che lui non è accanto a me.

Non più.

Subito il panico prende possesso di me e i miei occhi scrutano attentamente la sua stanza con la speranza di trovarlo. Guardo alla mia destra, al centro della stanza e alla mia sinistra.

Finalmente lo vedo.

Ha lo sguardo rivolto verso il cortile, indossa solo dei pantaloni neri e il resto del suo corpo è nudo, senza protezione ne barriere. Lo fisso incantata e non riesco a pensare ad altro oltre al fatto che è incredibilmente bello.

La sua mano è poggiata sul vetro e i raggi di sole che penetrano dalla finestra mi fanno credere per un attimo che quello davanti a me non sia il mio ragazzo, ma un angelo.

E’ uno strano paragone ma non mi viene in mente un termine migliore per descriverlo.

Mi batte il cuore solo a guardarlo.

Lo amo.

Cerco di non fare il minimo rumore per non distrarlo dai suoi pensieri e farlo accorgere della mia presenza ma credo che sia inutile perché quasi sicuramente di accorto di me nel momento esatto in cui ho aperto gli occhi.

-          Hai ancora intenzione di guardarmi incantata Elena?

Mi dice voltandosi appena verso di me per poi tornare a guardare quello che c’è fuori dalla finestra

Mi ha preso alla sprovvista, non so cosa rispondere. Mi sento come un bambino che è stato beccato con le mani nella marmellata.

-          Io…Io… - dico arrossendo vistosamente- Scusa, non sapevo che ti desse fastidio.

-          Infatti.

Dice calmo e tranquillo.

La sua voce non lascia trasparire nessuna incertezza o preoccupazione ma il suo corpo è teso, percepisco dai muscoli delle spalle che qualcosa non va.

Sto per parlare, voglio tranquillizzarmi e porre fine ai miei dubbi, ma lui mi blocca sul tempo e avvicinandosi lentamente al letto parla prima di me:

-          Tu stai pure a letto quanto vuoi, – dice prendendo la sua maglietta nera e rivoltandola al contrario la indossa velocemente- io adesso ho da fare con il consiglio- dice serio- si sentiamo più tardi.

Ha appena finito di parlare ed io mi sento come se mi avessero tirato addosso un secchio di acqua ghiacciata. Il suo tono non mi piace, il suo modo di comportarsi in questo momento non mi piace. Negli ultimi giorni non si è rivolto mai a me in un modo così freddo, sembra quasi tornato il Damon di sempre. Questo sua improvvisa reazione mi spiazza, sento il cuore che comincia a battere freneticamente e le mie mani sono sudaticce e appiccicose.

Se lo cose tra noi non si fossero fatte così serie avrei ingoiato il boccone amaro e avrei giustificato il suo comportamento di poco fa dicendo solo: “è Damon”.

Ora però siamo una coppia e lui non può comportarsi così da un giorno ad un altro. Mi faccio forza e non appena trovo dentro di me la forza ed il coraggio per chiedergli il perché di questo atteggiamento lui mi batte ancora sul tempo spiazzandomi definitivamente:

-          A dopo-

E’ tutto quello che mi dice già  di spalle prima di uscire dalla stanza con una velocità impressionante. Non riesco a credere a quello che è appena successo.

Mi sento improvvisamente vuota dentro, non solo perché mi ha lasciata qui da sola dopo una notte d’amore e non è neanche perché non mi ha dato il bacio del buongiorno che ormai per me è diventato fondamentale come l’aria, ma per tutte queste cose insieme. Ormai sono la sua ragazza, o almeno questo è quello che pensavo fino a cinque minuti fa. Ha detto di amarmi, ha detto tantissime cose, ma in questo momento sono portata a credere che tutto quello che mi abbia detto non sia così vero. Mi sento tradita e la voglia di piangere che mi pervade in questo momento è incontrollabile.

Con le lacrime che mi offuscano la visuale mi rivesto velocemente per tornare a casa mia.

Forse abbiamo sbagliato a metterci insieme.

Cercando di non cadere dalle scale e di non farmi vedere e sentire da Stefan, esco velocemente dal pensionato dei Salvatore e mi dirigo sconvolta e tremante verso la mia macchina. Mi siedo dentro e prima di partire prendo in mano il mio cellulare per inviare un messaggio a Damon.

Le mie mani tremano talmente tanto che quasi non riesco a tenere il cellulare in mano.

“Bastava dirmi che volevi divertirti un po’ con me. Invece hai detto di amarmi per poi comportarti in questo modo. Ti ho creduto davvero.”

Premo il tasto invia e singhiozzandomi avvio verso casa.

 

  
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