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Autore: Mara Cullen    07/03/2011    1 recensioni
i, Forse, se avessi avuto la parte di Edward Cullen, lavorare insieme a Kristen, sarebbe stato un grande onore, oltre che imparare dal suo talento.
Potevo dire che facevo questo provino per lei. Solo perché c’era lei.
Chissà come sarebbe andato il futuro? Chissà come sarebbe andato il provino? Chissà come era Kristen Stewart di persona? Chissà ……………………………………..se era la mia opportunità?
Domande e solo domande a cui avrei dato una risposta l’indomani.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Robert

 

riaprì gli occhi.

Vidi il soffitto.

Mi voltai e la vidi.

Sorrisi a me stesso.

Ero felice.

Quello che mi era sembrato un sogno, invece era la realtà.

Kris stava ancora dormendo sul mio petto.

Le accarezzai la schiena, disegnando dei piccoli cerchi sulla sua pelle bianca.

Sentivo ancora su di me i suoi baci, erano stati delicati come  la seta, ma  allo stesso tempo dolci e passionali.

La sera precedente  , quando avevo udito quel rumore forte, provenire dalla sua stanza, avevo avuto paura che le fosse accaduto qualcosa.

La sensazione che avevo sentito, mi aveva dato la certezza che ero legato a lei più di quanto immaginassi.

E ora qui, felice come non mai, a godermi ogni istante di quella tanto sospirata felicità che avevo rincorso per molto tempo. Osservai kris che dormiva. Era meravigliosa sotto la luce del mattino, potevo restare lì fermo e non stancarmi mai di ammirare la sua eterna bellezza.

Sentivo ancora sulla mia pelle l’elettricità che scorreva, ed era così ogni volta che guardavo, baciavo e sfioravo Kristen. Era come se fossi attraversato da una scarica elettrica infinita durante una giornata di pioggia in estate.

Avevo ancora sulla  mia pelle il sapore dei suoi baci che profumavano  di acqua fresca, di rose che sbocciano in primavera . Insomma non mi sarei mai stancato di lei . Forse non sarebbe mai bastato il tempo che  avevo per saziare la mia voglia di lei. Sarei stato ogni  giorno a bearmi di averla accanto a  me. Per quanto mi riguardava non avevo mai desiderato  nulla più di lei, da quando l’avevo conosciuta,  anzi forse, ancora prima di vederla, non credevo di poter amare, desiderare con  tutto me stesso una persona. Ma ora che esisteva lei nella mia vita, non sarei mai riuscito a  separarmi perché farlo sarebbe stato doloroso non solo interiormente, ma anche fisicamente, perché il mio corpo aveva voglia di lei più di quanto avessi potuto desiderare in vita mia.

Le baciai i capelli, felice di essere in quel paradiso insieme a lei.

E non avevo più paura, o forse in quel momento  ero solo felice di restarle accanto a guardarla.

Certo esisteva a ancora Mike, che non si sarebbe arreso facilmente, ma non mi importava in quel momento, lui era l’ultimo dei miei pensieri.

Kristen si mosse.

Sapevo che si stava svegliando.

Le passai dolcemente la mia mano sulla guancia, e lei sorrise.

Aprì gli occhi e mi fissò.

Io le sorrisi a mia volta.

Bastava uno sguardo per capirci.

Era davvero strano, ma nessuna  era mai riuscita a  farmi sentire in questo modo.

Lei alzò il capo, sempre con quel sorriso mozzafiato.

E mi baciò.

io risposi al bacio.

L'intensità di quel bacio mi travolse.

Mi girai sul fianco, e lei finì sotto di me.

Intrecciai le mie mani alle sue.

E il bacio continuò.

Era una sensazione stupenda potersi amare così semplicemente, senza  aver  paura di nulla, ma vivere quel  istante  .

Mi staccai da lei, ancora con il respiro accelerato.

La fissai stupito perché ora lei era mia.

Era il regalo più bello per me.

Lei mi guardò  intensamente negli occhi.

Quegli occhi che  avevo sognato segretamente, di poterli avere ogni istante della mia vita.

Le sorrisi nuovamente.

e lei ricambiò il sorriso.

La  accarezzai sulla  guancia  e lei sospirò.

Pose la sua mano sulla mia, e disse: “Rob, perché Nikki era qui?”

io rimasi ammutolito  davanti a quella domanda.

Come aveva saputo della visita di Nikki dopo che lei se ne era andata.

Levai lo sguardo da lei, e mi concentrai sulla cassettiera della mia stanza.

dopo circa qualche secondo le risposi  “mi hai spiato?”

lei annuì.

Io rimasi impietrito davanti a quella dichiarazione.

Mi sentì felice della gelosia di Kris, perché questo confermava che lei mi amava.

Ritornai con lo sguardo su di lei, che mi fissava terrorizzata.

“sei gelosa?”

lei arrossì.

“si, perché ieri sera dopo quello che era successo tra di noi, e dopo essere scappata in quel modo , credevo di averti fatto capire che non mi eri indifferente, “

“Kris io non ho baciato Nikki, e stata lei a baciare me!”

“si lo so,  vi ho visti, sono entrata nella tua stanza di nascosto. Vedi ieri sera stavo facendo una passeggiata nel parco, e ho notato che non eri solo, così mi sono avvicinata e ho visto lei, allora non ci ho visto più e………!!!!”

la zittì con un bacio..

Lei ricambiò il bacio.

Kris si staccò  da me,  continuò il racconto: “ vedi Rob, anche se ero fidanzata con Mike, ero innamorata di te!”

“pensavo che solo io avevo perso la testa per te!”

“no, credo di averti amato dal primo momento che ti ho visto!”

“davvero Kris?”

lei sospirò.

Chissà che sforzo era fare quella confessione.

“si Rob!”

“e per la cronaca, Nikki era venuta da me per dirmi che si era resa conto di provare qualcosa per me, ma le ho risposto che ero innamorato di te!”

lei rise.

Al suono della sua risata, il mio cuore accelerò.

“lo sentita!”

“e allora non essere gelosa Kris, sono tuo!”

“sul serio?”

io risi, e annuì.

“amore mio, certo io ti appartengo, sono tuo dal giorno del provino!”

lei si aprì in un sorriso.

“ehm Rob credi che dovremmo dirlo a qualcuno?”

io ci pensai su un po’.

“no per ora no, altrimenti credo che faranno storie, il film non è ancora finito!”

“ci sto,  teniamolo solo per noi!”

io annuì.

Spostai il mio sguardo sull’orologio, e mi resi conto che era davvero tardi.

Mi alzai dal  letto per volare nella mia stanza  a fare una doccia.

Ma Kris mi  trattenne e mi riportò sul letto.

Mi saltò addosso  e mi baciò.

Si staccò e disse: “ti amo Rob”

Io la osservai intensamente negli occhi e le risposi: “anche io ti amo!”

E ritornammo nel nostro paradiso.

Facemmo di nuovo l’amore lasciando fuori tutto.

 

 

 Kristen

 

Catherine disse “stop!”.

e finalmente potei togliermi tutti quei tubicini, che mi avevano messo per girare la scena dell’ospedale.

Erano fastidiosi.

Li strappai e li gettai per terra.

Tirai un bel sospiro di sollievo.

Mi alzai, incrociando  le gambe sul letto.

 

Cat si avvicinò a me, e si sedette sul letto.

 

Mi osservò intensamente.

Io ricambiai  lo sguardo.

Lei abbassò lo  sguardo e disse: “Kris cosa c’è tra te  e Rob?!

Fui sorpresa da quella domanda.

Come aveva fatto a capire che tra  me  e Rob c’era un legame  e speciale.

Negli ultimi tempi, da quando ci eravamo messi insieme, io e Rob avevamo fatto di tutto per apparire solamente amici agli occhi della gente che non conosceva la verità su di noi.

Soprattutto quando Nikki girava intorno  a Rob, con i suoi finti modi da amica, si scatenava la gelosia.

Ma mi fidavo totalmente di Rob.

Io le risposi: “siamo amici perché?”

“non mentire Kris, soprattutto con me!”

“ma io non mento Cat!”

“ho visto come ti  guarda, e non sono nata ieri, tra di voi c’è più di un’amicizia!”

io distolsi lo sguardo perché sapevo che se avrebbe osservato i miei occhi, avrebbe notato tutto.

“no, Cat io sono fidanzata con Mike, e intendo stare con lui, credi che sia così ingenua?!”

“no, ma l’amore e improvviso, passionale e so che quando arriva è inutile resistergli!”

“tranquilla Cat io e Rob siamo solo amici, se lui prova qualcosa per me,  sono affari suoi, per ora  non ha fatto nulla di male, anzi si è comportato da un vero amico!”

Cat annuì.

mi posò la sua mano sulla mia, e la strinse docilmente..

Poi, aggiunse: “io sono dalla tua parte Kris quando vorrai venire da me , confidarti, sappi  che io ci sarò per te!”.

lei sorrise e se ne andò.

Ormai  mancava poco alla fine delle riprese.

E avrei continuato a mentire.

Avrei protetto la mia storia a qualunque costo.

Perché intuivo che non sarebbe stata gradita alla summit.

Loro pensavano solo ai soldi  e non hai sentimenti  della gente..

Mi alzai.

Mi diressi al mio camper.

Aprì la porta.

Certo che Cat aveva un intuito davvero sviluppato, peggio di Jeims.

Aveva scoperto tutto, nonostante io le avessi fatto capire che non esisteva nulla.

Entrai ne camper.

E mi sentì assalire da dietro le spalle.

Le braccia di Rob mi avevano intrappolata, senza via di fuga.

Ma era piacevole stare tra le sue braccia.

Rob mi baciò tra i capelli.

"non sai quanto ti amo!"

sorrisi.

Mi girai verso di lui.

E lo baciai.

Rob si staccò da  me ,e si sedette sul piccolo divano al lato della sala trucco.

Mi trascinò accanto a sé abbracciandomi.

Io mi coricai, appoggiando la mia testa sul suo petto.

Era bellissimo poter stare così, semplicemente, godendosi ogni istante solo noi due, senza che nessuno disturbasse quella quiete piacevole.

Io chiusi gli occhi.

Ero davvero stanca.

Quel giorno avevamo girato la scena dell’ospedale, e  la scena della spiaggia.

Avevamo dovuto rifarle entrambe più volte, soprattutto la scena della spiaggia, perché si era messo   a diluviare.

Rob non si era ancora struccato, ed era come star accanto a Edward.

Rob sospirò e disse: “ho visto che Cat i ha parlato, cosa ti ha detto?!”.

io fui riportata alla realtà, le parole di Rov avevano acceso le mie paure, le mie ansie.

Mi sollevai per guardarlo in volto.

“mi ha chiesto cosa c’è tra di noi?!”.

Lui mi fissò, interrogativo.

“non le avrai detto tutto?”

scossi la testa.

“e come potrei, ti amo troppo,  e so  che la summit e tutti quanti non sarebbero d’accordo, e io non riesco a starti lontano!”

lui sorrise.

I suoi occhi si accesero.

Brillavano come se avessi dichiarato per la prima volta di amarlo.

Ma sapevo benissimo che non mi sarei mai stancata di dirglielo, per fargli capire che mi apparteneva, nonostante nessuno sapesse che tra di noi  era molto di più di un’amicizia.

“ma davvero, non sapevo che mi amassi? Signorina stewart questo non me lo sarei mai aspettato da lei, così timida, così riservata e poi correte dietro al primo che passa, mi stupisco di voi?”

io gli diedi un piccolo schiaffo sul braccio, e lui mi afferrò la mano portandola   alla bocca, e la baciò.

Io rabbrividì a quel contatto.

Era un gesto dolce.

Come il nostro scherzare sul nostro amore.

Mi alzai, fingendo di essere arrabbiata con lui, ma troppo in fretta lui mi bloccò  con una presa degna di Edward e mi riportò sul divano.

Gli finì in braccio, dove lui spostandomi una ciocca dei miei capelli dietro la schiena mi bacio  il collo.

La sua mano continuava a salire dall’avambraccio sul braccio,  mentre l’altra era infilata tra i miei capelli.

Io, invece, posai le mie mani sulle sue guance a stringergli il suo viso tra le mie.

Nonostante fosse a ancora  truccato come Edward, era bellissimo poterlo toccare con semplicità.

Tra di noi, nuovamente si scatenò la passione chimica che ci legava ogni volta.

Ma questa volta troppo presto fummo interrotti.

Qualcuno bussò alla porta.

Io mi staccai bruscamente da Rob, sbarrando gli occhi per la paura.

Mi alzai in piedi in fretta, sistemandomi i capelli.

E poi, rivolgendomi verso Rob, con un tono di voce basso, dissi: “nasconditi nell’armadio!”.

Lui mi osservò stupito.

“nell’armadio?”

io lo spinsi nell’armadio, e lui gentilmente si fece  spostare senza controbattere.

Corsi ad aprire la porta.

Rimasi stupita.

Nikki, era di fronte a   me che sorrideva.

Io, invece la fissavo senza alcun tipo di espressione sul volto.

 

“ciao Kris, scusami se ti  disturbo, ma ti devo parlare!”

io la feci entrare.

Mi sedetti sul divano, mentre lei rimase in piedi davanti a me.

Continuava a sorridere.

E non ne capivo il motivo.

Lei aspettò qualche minuto prima di parlare.

Nel frattempo continuavo a fissarla.

Io rimasi seria per tutto il tempo.

“Kris, vorrei sapere, se per te non è un problema, anche se non ne vedo il motivo  per chiedertelo, se posso provarci con Rob?!”.

la guardai sorpresa.

Perché mi stava chiedendo il permesso di corteggiare Rob.

Non lo aveva già fatto.

E nemmeno chiedendomi nulla, nonostante sapesse   cosa provavo, prima dell’accaduto con Mike.

Abbassai lo sguardo, perché mi stavo innervosendo.

E quando diventavo nervosa era meglio stare alla larga.

“perché me lo chiedi, forse non ci hai già provato?”

lei annui.

“ma vedi, so che tra di voi c’è un legame speciale, e quindi vorrei sapere un tuo parere?”

io mi alzai in piedi, ormai accecata dalla  rabbia repressa per troppo  tempo.

“Nikki, tu hai già baciato Rob, me lo ha detto, e lo devi chiedere a lui non a me!”

lei indietreggiò.

“Kris perché ti arrabbi, Rob non è il tuo fidanzato?”

“no, ma mi da fastidio il fatto che tu sapendo che nutrivo dei sentimenti per lui in passato ci abbia provato, e or ami chiedi il permesso? Spero che non sia una presa in giro?”

“perché?”

io rimasi impietrita dalla sua finta ingenuità.

“mi chiedi il perché?. Perché prima agisci, e ti rendo contor di conseguenza che forse hai sbagliato, e dopo il tuo errore, vieni qui per cercare di rimediare, non è così?”

“già, ma credevo che fossimo amiche!”

io fui presa da un moto di rabbia.

“amiche, noi, forse all’inizio!”

“si non lo siamo più?”

“no, perché  tu mi hai tradito, hai raccontato tutto a Mike mi hai visto baciare  Rob e lo hai detto al  mio ex, si Mike  mi ha lasciato!”

lei non parlò.

Si girò e mi lasciò da sola, andandosene dalla porta  senza nemmeno una spiegazione.

Io mi buttai sul divano, ormai stremata dalla conversazione.

Rob uscì dall’armadio.

Si sedette accanto a me, osservandomi senza dire nulla, aspettando una mia parola.

Io mi girai verso di lui, in viso non avevo nessuna espressione.

lui mi attirò  verso di se e mi abbracciò.

Io ricambiai l’abbracciò.

Mi passò delicatamente una mano tra i capelli.

Era un gesto consueto di Rob, lo faceva quando ero nervosa.

Era un modo per dirmi che capiva la situazione e che aspettava solo una mia reazione.

io levai lo sguardo e  lo osservai: “mi spiace, hai dovuto ascoltare questa conversazione spiacevole!”

lui sorrise.

“non fa niente, lo sapevo, che prima o poi sarebbe accaduto !”

io annuì.

“Kris chiudiamo qui questa conversazione, sei già provata, che ne dici, andiamo in hotel a cenare, io ho fame!”.

Io sorrisi.

E annuì.

E lo baciai.

Fu l’unica cosa che  mi importava in quel momento.

Volevo sentirlo vicino, perché sapevo che lui era  lì per me , e ci sarebbe stato sempre, quando ne avrei avuto bisogno lui sarebbe stato lì,.

per sempre.

  
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