Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: SunnySideOfTheStreet    07/03/2011    5 recensioni
Neville si trova in un momento di difficoltà ma Luna riesce a trovare le parole giuste per tranquillizzarlo. Una piccola storia di amicizia e sentimenti nascosti.
Questa storia ha partecipato all'HarryPotter's PacketContest indetto da BloodySisters
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Luna Lovegood, Neville Paciock
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Questa storia si è classificata terza su cinque all’HarryPotter’s PacketContest di BloodySisters; sotto riporterò il giudizio. Il pacchetto scelto prevedeva come luogo il Lago Nero e come emozione l’offesa; i personaggi li ho scelti io.
 
Non so quando i genitori di Neville siano stati uccisi, in realtà! Quindi ho arbitrariamente deciso che fosse un giorno fra settembre e giugno (durante l’anno scolastico, in effetti ^^). Se c’è una data precisa, mi scuso per non averla trovata. Se c’è  una data precisa e non è durante l’anno scolastico, chiedo venia! Spero che non vi monti contro di me XD in realtà, volevo far esprimere a Neville l’affetto che nutre per i suoi, visto che non se ne parla mai. È un ragazzo così tenero!


 

La parola di un'amica

 

Sulle rive del Lago Nero, un giovane Grifondoro stava vomitando. Piangeva e vomitava insieme, e aveva freddo perché l’aria della sera era frizzante. Finalmente, dopo un ultimo piccolo rigurgito, si accasciò sull’erba sabbiosa, e chiuse gli occhi, affannato. Il vomito si stava già inabissando nel lago. Scosso da singhiozzi e brividi di freddo, eppure sudato fradicio, con l’odore di vomito fortissimo intorno a sé e qualche schizzo sulla veste, Neville Paciock non era un bello spettacolo, ma la Corvonero che saltellando si stava avvicinando a lui non sembrava turbata. Quando lo raggiunse, gli si sedette accanto e gli diede dei colpetti sulla spalla.
«Ehi Neville, mi dispiace che tu abbia vomitato»
Al tocco e alle parole di Luna Lovegood, Neville si ritrasse all’indietro, per riflesso. Poi si rese conto che a parlargli era un’amica, e si rilassò un pochino.
«Tieni, ti ho portato un fazzoletto». Luna gli porse un fazzoletto azzurro con cui lui si ripulì alla meglio la faccia e la veste da vomito e sudore, ancora ansimando; poi, non appena si fu calmato abbastanza da poter parlare, disse: «Come facevi a sapere che ero qui?»
«C’è un’esercitazione dell’ES, oggi; siccome non arrivavi, Harry ha tirato fuori la Mappa del Malandrino, e quando abbiamo visto dov’eri, ti sono venuta a prendere io. Ti ho visto, sai. E quando ho visto che ti chinavi a vomitare, sono tornata indietro per prenderti un fazzoletto; ecco perché ci ho messo tanto a raggiungerti»
A Neville scese ancora qualche lacrima sulle guance. Se Luna aveva visto... Ma di preciso, cosa aveva visto Luna?
«Hai visto cos’è successo?»
«Solo la fine. Theodore Nott ti ha lanciato un incantesimo, e poi è andato via, lasciandoti solo. Cos’è successo, Neville? Perché eravate qua? Stavate litigando?»
Ma Neville sembrava ancora troppo scosso per riuscire a parlare; allora Luna con dolcezza lo tirò su, e cominciarono a camminare verso il castello.
«Adesso, Neville, ti devi fare un bel bagno caldo, berti un the e poi andare a dormire, va bene? Quel Theodore Nott non è un ragazzo tanto simpatico, per cui non stento a credere che sia stato così cattivo da farti vomitare!»
Neville, camminando, stava riacquistando un po’ di colore e anche la capacità di parola; ma le mani gli tremavano, e le lacrime continuavano a scendere, poche ma ininterrotte.
«Luna» disse ad un certo punto, fermandosi e voltandosi a guardare il lago «lo sai che giorno è oggi? È il giorno in cui i miei genitori persero il senno. Finché non sono andato a Hogwarts, io e la nonna siamo sempre andati a trovarli al San Mungo in questa data...»
Luna ascoltava in silenzio. Sapeva di cosa Neville stesse parlando, perché suo padre le aveva raccontato vita e gesta (e in alcuni casi morte) di quasi tutti i genitori dei suoi compagni, purché fossero maghi; nella comunità magica ci si conosceva quasi tutti, e storie come quella dei genitori di Neville erano famose. Tuttavia quella era la prima, primissima volta che Neville parlava dei suoi. Capì quanto gli dovesse costare, e quanto male gli avesse fatto Nott per costringerlo ad affrontare un argomento accuratamente evitato per tanti anni.
«E una volta, al ritorno di una di queste visite, la nonna mi raccontò che a mia mamma e a mio papà piaceva molto il Lago Nero, e che quando erano a Hogwarts camminavano spesso sulle sue rive, ed erano felici insieme. Quindi, da quando in questo triste anniversario non sono più potuto andare al San Mungo a trovarli, sono sempre venuto qui, per starmene un po’ in pace e pensare a loro. Mi piace pensare che abbiano deciso il mio nome in uno di quei pomeriggi sulle rive del lago...» e qui un singhiozzo più forte degli altri lo interruppe.
Luna gli batté ancora dei colpetti sulla spalla.
«E Nott... quell’idiota...» mormorò Neville, pieno di rabbia «prima mi ha visto, e ha... ha osato... che schifo! Oh... ha osato dire che... che i miei si sono meritati quello che gli è capitato e... e...» il ragazzo era talmente arrabbiato che riusciva a stento a far uscire le parole dai denti digrignati «e io gli ho detto che non si doveva permettere di insultare i miei genitori... di offendere persone che in un giorno erano state più coraggiose di quanto lui lo sarà in tutta la sua vita... e di offendere me, che soffrivo per loro!» tutto rosso e sempre più infervorato, Neville sembrava aver ripreso coraggio «Ma lui ha riso... e mi ha lanciato quell’incantesimo che mi ha fatto vomitare...» e qui il ragazzo chinò il capo, di nuovo avvilito. «Faccio schifo, Luna. È Nott che mi offende, sono le sue parole a ferirmi, ma sono io quello che se ne rimane a vomitare sulle rive del lago... invece di vendicare l’offesa... forse ha ragione la nonna quando dice che io non valgo quanto i miei...»
Luna sospirò e prese la mano di Neville. La sua mano era più calda di quella di lui, che si sentì bruciare la guance a quel contatto. Guardandolo negli occhi, la ragazza gli disse: «Neville, non devi dire che fai schifo. Non devi dire che non vali quanto i tuoi. E soprattutto non devi dire che non hai vendicato l’offesa. Tu hai detto che sei fiero dei tuoi e che soffri per loro: non c’è “vendetta” migliore di questa. Neville, alle persone che ti vogliono male non devi concedere le tue lacrime, il tuo dolore. Quello è per i tuoi genitori. Anch’io vengo spesso insultata, offesa, trattata male qui a Hogwarts... ma non è per questo che piango: io piango per la mia mamma, che non c’è più... il dolore dimostra che siamo umani, che abbiamo dei sentimenti, ma ci rafforza, non è vero? Quando ti senti sopraffatto dalle Arti Oscure, tu pensi che i tuoi si sono sacrificati per combatterle, e questo ti dà la forza per andare avanti e non cedere... Non dare lacrime ai tuoi nemici, Neville: dai loro uova di Nargilli, piuttosto, e vedrai se le cose non cambiano presto...»
Quando Neville sentì quest’ultima frase, si rese conto che il momento di dolce consolazione da parte della sua amica era giunto al termine, e che Luna era tornata con la mente alle mille incomprensibili creature magiche che affollavano le pagine del Cavillo. Quindi, con un’ultima stretta alla sua mano, disse: «Grazie Luna, ti voglio bene» e riprese la via per il castello.
Luna rimase per un attimo a fissare una costellazione più luminosa delle altre, poi si scrollò e saltellando gli fu di nuovo accanto.
 

***


Giudizio di BloodySisters
 
Grammatica e sintassi: 9/10
Stile: 10/10
Originalità: 10/10
Attinenza alla traccia e sviluppo: 20/20
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Gradimento personale: 2/2
Totale: 61/62 

Allora... non ho nulla da dire sul pacchetto e su come l’hai utilizzato, quindi passiamo oltre. 
Mi è piaciuta molto la caratterizzazione di Luna, e il fatto che sia riuscita a consolare Neville con delle semplici parole.
Anche la caratterizzazione dei sentimenti di quest’ultimo mi è piaciuta particolarmente.
Ho tolto un punto in “Grammatica e sintassi”, perché ho trovato un errore di battitura, alcuni segni d’interpunzione che secondo me andavano cambiati con altri e una proposizione alquanto ambigua, che però sono riuscita a capire capovolgendo le parole!
Considerando che questo è il tuo primo contest... complimenti!
 
Grazie per la lettura, gente!

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: SunnySideOfTheStreet