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Autore: 365feelings    08/03/2011    4 recensioni
Quel locale aveva ospitato numerose volte lui e i suoi amici; i ricordi erano chiari e per questo dolorosi, così vivi che pulsavano nella sua mente mantenendo aperte ferite che il tempo non sarebbe mai riuscito a rimarginare.
Frammenti di risate, echi di parole, fotogrammi sbiaditi: erano queste le ragnatele della Testa di Porco, i fili invisibili e letali della memoria.
E c’era una storia - una storia sotterranea, che scorreva silenziosa sotto il pavimento e attraverso le tubature - che non aveva nulla a che fare con quella conosciuta da tutti: era la storia di quattro amici - quattro identità così diverse da ritrovarsi inevitabilmente unite - che in quel locale avevano trascorso del tempo.
I momenti vissuti, gli istanti rubati, le ore volate via: erano lì, indelebili.
Ma tutt’attorno a lui rimbalzavano sui muri le parole concitate degli avventori, sussurri di paura e incredulità.
«Ha ucciso anche il suo amico Peter Minus!»
[IV classificata alla Testa di Porco Contest indetto da ClaireTheSnitch]
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Nome autore: KumaCla (Amaranth93 sul forum)
Titolo della storia: The weight of truth
Personaggio scelto: Sirius Black
Prompt scelti: Notte, Verità
Genere: Malinconico
Rating: Verde
Avvertimenti: OneShot
Eventuali NdA: La storia è ambientata in un momento imprecisato dopo la fuga di Sirius da Azkaban quando la notizia di tale impresa si diffonde (non so quando l‘articolo sia comparso sui giornali, quindi la mia prendetela come una licenza poetica). Prima dell’incontro con Harry nella Stamberga Strillante Sirius si era rifugiato nella Foresta Proibita: ora, io non credo che ci abbia passato ogni istante della sua ritrovata libertà. Quindi ho immaginato che si sia fatto preparare la pozione Polisucco e che abbia voluto ritornare in uno dei posti della sua adolescenza. La ripetizione “si poteva osservare senza essere osservati” è voluta. Ho scelto come prompts: Notte, perché secondo me ha fatto da scenario a numerosi momenti della vita del personaggio e la vede un po’ come una seconda e immateriale casa che lo protegge; Verità, perché questa è stata stravolta. Ingiustamente accusato, Sirius ha vissuto nell’ombra di una bugia, una falsa verità.


The weight of truth

 

 

 

Cera poca gente nel locale, come spesso accadeva in quel periodo: tempo di magra per il pub Testa di Porco.
Il tavolo si trovava nellangolo più recondito del locale, incastrato tra due muri e un altro pezzo darredamento simile. Il legno di cui era composto sembrava vecchio e, anche con la poca luce che filtrava dalle lampade a petrolio, ancorate alle pareti ad intervalli regolari luna dallaltra, si notavano le nervature della corteccia sommariamente lavorata da un boscaiolo. Qua e là qualche macchia indelebile interrompeva il disegno della natura e la condensazione di un bicchiere mezzo vuoto di Wisky Incendiario faceva colare minuscole gocce dacqua sul legno e bagnava la superficie.
Da quellangolo, nascosti nellombra, si poteva osservare senza essere osservati i pochi clienti che quella sera bazzicavano nel locale.
Alcuni maghi ingobbiti sul bancone e altri, che sedevano a un tavolo poco lontani dalla porta, mormoravano tra di loro.
Sembrava di essere tornati ai tempi dei Mangiamorte e la situazione non era ancora precipitata così tanto da poter realmente essere paragonata a quel buio periodo del Mondo Magico: le cose sarebbero peggiorate ulteriormente e non ci voleva un indovino per capirlo.
La porta si aprì allimprovviso facendo entrare il freddo dellinverno e la foschia della notte, richiudendosi poi con uno scatto secco alle spalle del nuovo venuto.
In totale nove maghi.
« E scappato! E evaso da Azkaban!»
I presenti si voltarono verso luomo che in una mano teneva un giornale e con laltra si toglieva il capello spolverato di brina.
Sette paia di occhi si sgranarono tra lo stupiti, lo sconvolto e la paura.
Azkaban non era più sicura.
Un brivido freddo percorse le colonne vertebrali degli uomini.
Loro non erano più al sicuro.
La saliva faticava ad andare giù e restava a metà gola per lo sgomento.
Se uno era fuggito voleva dire che anche altri potevano riuscirci, al solo pensiero tremavano: i Mangiamorte sarebbero potuti tornare in libertà.
Solo il barista mantenne un freddo e distaccato contegno.
Il nuovo arrivato si diresse al bancone e vi stese il giornale, aprendolo alla pagina interessata.
« Ecco guardate.»
I maghi si raggrupparono attorno per lui vedere.
« Ma è Sirius Black!» , esclamarono alcuni.
« Aveva ucciso dei Babbani non è vero? È un assassino!» , dissero altri.
Aberforth, l‘oste, spostò lo sguardo impassibile dalla foto del giornale al tavolo nellangolo.
Guardò luomo che vi sedeva, il volto nascosto dalla penombra prodotta dallassenza di una lampada nellangolo. Quel cliente, mai visto in precedenza, era arrivato per primo, ancora sul calare della sera, e aveva scelto quellangolo cieco, da cui non si era mosso neanche per ordinare. Poteva vedere solo un impermeabile logoro.
Una mano bianca si allungò sul tavolo per prendere il bicchiere di Whisky Incendiario.
Il vetro era bagnato e scivoloso, ma il liquido ambrato arrivò ugualmente alle labbra screpolate dellindividuo.
Bruciava nella gola la bevanda e non dissetava, ma non importava.
Da quanto tempo era che non beveva del Whisky Incendiario?
Troppi anni.
Aberforth lo stava guardando, se nera accorto; che sapesse? Aveva capito chi era? Avrebbe taciuto o parlato?
Per qualche istante la mente delluomo tornò indietro nel tempo, a periodi più lieti e felici.
Quel locale aveva ospitato numerose volte lui e i suoi amici; i ricordi erano chiari e per questo dolorosi, così vivi che pulsavano nella sua mente mantenendo aperte ferite che il tempo non sarebbe mai riuscito a rimarginare.
Frammenti di risate, echi di parole, fotogrammi sbiaditi: erano queste le ragnatele della Testa di Porco, i fili invisibili e letali della memoria.
E cera una storia - una storia sotterranea, che scorreva silenziosa sotto il pavimento e attraverso le tubature - che non aveva nulla a che fare con quella conosciuta da tutti: era la storia di quattro amici - quattro identità così diverse da ritrovarsi inevitabilmente unite - che in quel locale avevano trascorso del tempo.
I momenti vissuti, gli istanti rubati, le ore volate via: erano lì, indelebili.
Ma tuttattorno a lui rimbalzavano sui muri le parole concitate degli avventori, sussurri di paura e incredulità.
« Ha ucciso anche il suo amico Peter Minus!»
Lultimo sorso scivolò nella sua gola amaro.
Quel nome gli riportava alla mente pensieri che sapeva non avrebbe mai dovuto formulare per uno dei Malandrini.
Ma come poteva non desiderare la vendetta? Era come fiele che scorreva nelle sue vene ormai.
Per quanto ancora la verità sarebbe rimasta sepolta sotto la polvere del tempo, sommersa dalla marea dellignoranza, celata dal freddo abisso del tradimento?
Poggiò il bicchiere sul tavolo bruscamente, facendo voltare i presenti.
Con una calma che non provava si alzò e zoppicò verso la porta.
Sentiva nove paia di occhi su di lui, sui lineamenti spigolosi, i capelli arruffati e i vestiti consunti.
Lasciò sul bancone del denaro e se ne andò, mascherando lansia di essere stato riconosciuto nel passo claudicante che non gli apparteneva. Era più alto di almeno dieci centimetri, gli occhi erano neri e
i capelli castani, ma non poteva essere sicuro.

Una volta richiusa la porta, linsegna in legno recante la scritta “Testa di Porco” dondolò pericolosamente sulla sua testa e allinterno le voci ripresero a risuonare leggere.
La pozione Polisucco faceva miracoli.
Uno, due, tre passi.
Una scrollata di spalle e un pensiero gentile alla notte - seducente e confortevole mantello di morbida e fredda seta nera, compagna fedele e riparo gentile: la foschia avvolse la sagoma del cane che correva verso la Foresta Proibita.
Ancora una volta Sirius Black scompariva, inghiottito dalla notte, portando con sé il fardello della verità. 

 

 

Altre N/A

IV CLASSIFICATA
The weight of truth, di KumaCla (Amaranth93)

Grammatica 8,6/10
Originalità 9,5/10
IC 13,5/15
Uso dei prompt 5/5
Gradimento personale 8/10
TOTALE 44,6/50

 Quarta? Io quarta? Con quelle vergognose dimenticanze di parole? Oddio. Sono davvero contenta :D
Non mi dilungo troppo, voglio solo fare i complimenti alle podiste e a Claire per la celerità delle valutazioni.
Cla 

   
 
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