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Autore: Kate_88    09/03/2011    6 recensioni
In secondo superiore nulla è facile, ancor meno se ci sono le prime difficoltà, gli amori e un nuovo nemico che non è per niente facile. Tutto cambia quando si cresce e sapere che un giorno si dovrà indossare una corona, grava ancora di più sulla schiena della povera Usagi.
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Minako/Marta, Un po' tutti, Usagi/Bunny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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Questo capitolo è una sorta di Extra, ovvero, non s'incentrerà al momento sulla vera linea della storia, bensì sarà un po' spostato. Sarà incentrato su Diamond per far capire il ruolo di questa persona che spesso sembra rimanere in disparte, concentrandomi sul suo essere uomo e dipanando alcuni dubbi. Il titolo, lo ammetto, è ispirato da una persona che recensisce spesso e che ha a cuore questo povero uomo.

Da qui ringrazio inoltre tutti coloro che come sempre mi sostengono con le loro recensioni! Grazie!

 

 

Capitolo 12 – Suonando e cantando da solo: Principe Diamond.

 

 

Dopo il suo risveglio un solo pensiero era fisso nella sua mente, una sola persona che rappresentava la sua ragione di vita: la principessa.

Si limitava a lei poiché nella guerra aveva perso tutto ma, cosa peggiore, aveva perso Saphir, suo fratello e quella era una ferita che nessuno avrebbe potuto sanare.

Non c'era una tomba da visitare, non c'erano fiori da portare e nessuno piangeva la morte del fratello perchè si, lui era stato malvagio forse però ora era in un posto migliore, perchè s'era pentito prima della fine.

Era stata tutta colpa sua.

Con la sua idiozia s'era fatto manipolare dal Phantom, con sua smania di potere era stato plasmato ma maggiore era la voglia di avere la regina e questo aveva portato alla disfatta.

Nel momento in cui gli era stata data una seconda possibilità voleva rivedere quella donna, perchè l'amava, perchè la portava nel cuore e perchè mille dubbi affollavano la sua mente.

Diventare professore.

La scelta migliore per farsi odiare eppure in silenzio l'avrebbe potuta osservare in classe, studiare i suoi lineamenti e sentirsi in colpa.

Era un professore, lei un'alunna.

Era un principe, lei una principessa innamorata di un altro principe.

Eppure lui era un uomo e lei la donna che desiderava.

La vedeva già come una donna, eppure, nella realtà erano tanti gli anni che intercorrevano tra loro.

I pensieri di quella donna affollavano la sua mente, eppure, giorno dopo giorno le cose cambiavano, gli occhi sembravano vedere tutto in modo differente.

Usagi viveva la sua vita di studentessa, incontrandola a lezione di recupero, vedendola ridere tra i corridoi, correre con il pranzo in mano e arrivare tardi alla ripresa delle lezioni.

Aveva modo di vedere le sue espressioni più strane, diverse da quello sguardo di disprezzo che ricordava dal trentesimo secolo, frutto di Neo Queen della quale si era innamorato.

Cos'era quella strana sensazione quando vedeva quella ragazza?

« Incantato davanti alla nostra principessa? »

« Setsuna. Ultimamente ti vedo spesso nel lato delle scuole superiori. Hotaru non è ancora alle elementari? »

« Veramente passerà alla prima media a breve. »

« Capisco. Comunque non ero incantato. »

Setsuna. Lo beccava sempre nei momenti meno opportuni.

« Ho l'impressione che tu voglia parlarne ma non ne hai il coraggio. »

« Di solito non se l'infermiera nelle elementari e medie? Vuoi ora farmi da psicologa? »

« Se le parlerai negherà tutto perchè non vorrà mai essere ringraziata. Ha un cuore troppo grande. »

« Tu però lo sai... è stata lei vero? »

« Si. »

« Quando? E perchè? »

« In realtà, quando stava per giungere la tua morte, mentre lei lottava, ha pregato. Ha visto del buono in te e così ha deciso di creare una sottile barriera per proteggerti e purificarti. La barriera tuttavia era sottile perchè non poteva usare troppa energia altrimenti rischiava di far vincere il nemico, quindi il potere di Phantom t'ha colpito in pieno lasciandoti apparentemente morto. La barriera tuttavia, nel tempo, ha fatto il suo dovere, curandoti, purificandoti e riportandoti alla vita. Sei tornato e l'unico tuo punto di riferimento era la principessa, tuttavia ora vedi che lei è diversa... »

« È strano e provo rabbia. Voglio proteggerla. Se la vedo in difficoltà sono tentato ad alzarmi e correre da lei. Se vedo che non riesce a finire un compito vorrei farlo io, e ora che un nemico l'attacca così da vicino, vorrei aiutarla ma non so come fare. »

« Non ne sei innamorato, vero? »

« Già. Ora che vedo che intorno c'è un mondo, mi accorgo di quanto il mio affetto verso la principessa, sia simile a quello che provavo per Saphir. »

« Non credo che lei s'arrabbierà. Sai bene che vuole bene alle persone intorno a se. Saprai come aiutarla. »

Setsuna ultimamente passava troppo tempo con Diamond.

Tempo.

Quanto tempo era passato da quando Diamond era tranquillo nel parlare con qualcuno?

Non c'era una risposta a quella domanda, eppure, giorno dopo giorno, aumentava il tempo con quella donna.

Era fredda. Strana. Era protettiva verso la principessa e rispetto alle altre, avrebbe anche giocato sporco, se necessario, per salvare Usagi.

In silenzio ammirava quella donna.

Ultimamente sorrideva anche di più e questo era strano per Diamond.

La vita da uomo della terra gli piaceva. Quel pianeta, troppe volte sotto la mira dei nemici, era davvero bello e si rendeva conto che in tanti non lo apprezzavano.

Ogni mattina era più bello svegliarsi.

Ogni mattina andare a scuola, a lavoro, non era un peso.

La sera, ritrovarsi davanti ad un caffè era piacevole.

C'erano difficoltà da affrontare. C'erano pericoli imminenti e sentimenti che cambiavano, il sole sorgeva e la luna brillava.

Da quel pianeta era tutto piacevole, anche un semplice temporale.

Era in una giornata di pioggia che Diamond incontrò Usagi per i corridoi.

Lei lo salutò con il suo solito sorriso, chiamandolo per nome in assenza di altre persone.

Lui ormai sapeva tutto e forse si poteva leggere nei suoi occhi, anche se lei non diceva nulla.

Era in quel corridoio che Diamond le baciò la fronte, la ringraziò e le rivelò che avrebbe per sembre vegliato su di lei come un fratello maggiore.

Era un uomo che ora poteva vivere e poteva aiutarla con il suo potere. Non avrebbe potuto amarla ma avrebbe potuto costruire una sua vita, senza mai rinunciare alla protezione della sua principessa.

   
 
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