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Autore: anacleto_96    09/03/2011    9 recensioni
Edward si trasferisce a Forks dopo la separazione dei suoi genitori.. Lì conoscerà Bella, ragazza forte ed energica, ma con un peso dentro il cuore che ogni tanto la fa sprofondare in un abisso di tristezza e sconforto.. Riuscirà Edward a farle capire che lei non ha colpe?? Se vi ho incuriosito un po' entrate xD!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ciao ragazze, questa è un altra nuova storia. Volevo pubblicarla una volta finito another twilight story ma non ho resistito xD! Spero vi piaccia, in questa ficcy sono tutti umani..

pov Edward

"Mamma hai finito?!?" eravamo pronti per traslocare, stavamo andando a vivere a Forks.. Mi ero informato su quel paesino abitato da 3120 persone.. Non era nello stile mio e di Emmett, ma lo stavamo facendo per mamma. Aveva bisogno di cambiare aria.. Da quando papà l'aveva tradita non faceva altro che piangere, ed era una cosa che non riuscivo a sopportare. Così quando il suo capo le aveva proposto un trasferimento non avevamo aspettato molto ad accettare.. Non avrei sentito la mancanza di nessuno, dato che i nostri più cari amici di famiglia si sarebbero trasferiti con noi.. Servivano due arredatrici a Forks, così Carmen non si era lasciata perdere l'occasione di seguire la mamma.. Erano come sorelle, si conoscevano da quando erano bambine..

"Arrivo caro" la vidi scendere dalle scale con uno scatolone grande il doppio di lei e andai ad aiutarla..

"Cosa c'è qui dentro? Il cadavere di Emmett? Ecco perché non lo vedo in giro da qualche ora" subito dopo sentii uno scappellotto dietro la nuca e mi girai dolorante.. Era stato quel deficiente di mio fratello.

"Per tua sfortuna sono ancora vivo. Mamma lascia stare ci pensiamo io e Ed a portarlo fuori... Cavoli, ma che ci hai messo dentro?? Pesa più della nonna il giorno di Natale!" scoppiai a ridere, mio fratello sapeva sempre rinfrescare l'aria con le sue battutine.

"Non prendere in giro mio madre Emm! E comunque è tutta roba vostra, di quando eravate piccoli piccoli"

"Buttarla no?"

"Edward dovresti sapere che una madre non butta mai via niente dei propri figli.. Dentro ci sono pile di disegni, foto, lavoretti.." sentimmo la porta aprirsi e Eleazar ci venne incontro ridendo..

"Esme non farli stancare troppo, su ragazzi vi do una mano"

"El tranquillo i ragazzi ce la fanno, vai a finire di svuotare casa tua"

"Esme, ma secondo te tuo figlio che ha fatto fino ad adesso? È bastata una telefonata di Rose per farlo correre come un cagnolino.. Ahahah, mia figlia ti ha proprio preso al guinzaglio, ahah" Emm diventò tutto rosso e grugnì qualcosa.. Da quando si era messo con Rose era diventato uno zerbino, ecco perché io non mi farei fatto incastrare dall'amore.. Finimmo di svuotare casa e caricammo tutto sui camion, poi ci dividemmo in due macchine e partimmo.. La mamma andò con Carmen e Eleazar, così Alice e Rose vennero con noi..

"Ciao ragazze, pronte per una nuova avventura nel paesino più piovoso d'America?"

"Ma come sei spiritoso Ed.. Guarda che dove passo io spunta il sole" Alice mi diede un bacio sulla guancia e io le carezzai i capelli.. Era la mia migliore amica, la conoscevo da quando ero nato..

Durante il viaggio pensai alla mia vita.. Ero un ragazzo di 17 anni, che fino a qualche mese fa aveva una vita perfetta: una famiglia perfetta, dei voti perfetti e ragazze a non finire. Ma da quando papà aveva tradito la mamma era tutto cambiato. Papà era andato a vivere in uno di quei motel che si trovano sulle statali; mi chiamava ogni giorno per sapere di mamma e Emm, visto che lui non voleva più neanche sentirne parlare.. Ne era rimasto davvero deluso, come me d'altronde; ma io non ero riuscito a troncare i rapporti. Charlie era il classico uomo di città: capo della polizia, una moglie, due figli e una bella casa.. In un colpo solo aveva perso quasi tutto quello che aveva, compreso la stima e il rispetto che Emm aveva per lui.. Ma adesso che saremmo andati a vivere a Forks ci saremo fatti una nuova vita.. Avevamo comprato due case vicinissime, peccato che ce ne fosse una già abitata a dividerle..

Vidi Eleazar fermarsi e mi fermai anch'io. Eravamo giunti a destinazione, questa sarebbe stata la nostra nuova casa.. Il tempo era abbastanza mite, c'era anche il sole; chissà per quanto tempo non lo avrei rivisto... Mi girai verso la casa affianco e ciò che vidi mi eccitò all'invero simile.. Stesa su una coperta c'era una bellissima ragazza che prendeva il sole.. Cristo, era bellissima! Era stesa a pancia sotto, mettendo così in bella mostra un sedere da paura; la sua schiena nuda era qualcosa di celestiale, sembrava così morbida e liscia che sarei stato ore e ore ad accarezzarla.. Le sue gambe erano magnifiche, tutte da baciare.. La vidi alzare la testa e girarsi verso di noi.. Aveva il visino più bello che avessi mai visto: i suoi grandi occhi sembravano smeraldi, il suo nasino era piccolino e leggermente all'insù e le sue labbra erano.. Rosse, carnose, invitanti.. Si tirò in piedi e venne verso di noi.. La sua camminata era sinuosa, sembrava quasi che non toccasse terra.. La squadrai da capo a piedi e mi eccitai ancora di più. Il suo seno sodo e accattivante era fasciato da un bikini rosso che eccitava incredibilmente.

"Salve, dovete essere i nuovi vicini! Scusate l'abbigliamento, ma qui il sole spunta due volte l'anno e non potevo perdermi quest'occasione"

"Non ti conosco ancora, ma già mi stai incoraggiando tantissimo" Rose non poté fare a meno di commentare.

"Nah, Forks è anche un bel posto.. Non sai mai quali sorprese potrà riservarti" l'ultima frase la disse guardandomi negli occhi, e io mi sentii infiammare ancora di più..

"Vi prego, entrate in casa che vi offro qualcosa, così vi presento anche mio padre e mio fratello" la seguimmo e lei ci fece entrare.. Era una casa veramente graziosa, le pareti erano piene di foto e l'atmosfera ti rendeva tranquillo.. O forse era solo dovuto alla presenza di quella magnifica ragazza.. Non conoscevo ancora il suo nome, così azzardai.

"Non ci hai ancora detto come ti chiami"

"Oh già! Scusate, ho sempre la testa tra le nuvole.. Comunque io sono Isabella, ma vi prego chiamatemi Bella; scusate vado a chiamare mio padre e a mettermi qualcosa di decente addosso" nooo!! Stava così bene con quel costumino.. I miei occhi non erano mai stati così contenti in 17 anni di vita, e l'inquilino del piano inferiore pulsava incredibilmente.. Meno male che la maglia era abbastanza lunga da coprire la mega erezione che avevo in quel momento.. Ci fece accomodare in salotto e sparì su per le scale.. Dopo poco scese uno uomo sulla quarantina, biondo con gli occhi azzurri..

"Salve, io sono Carlisle.. Vi stavamo aspettando" che voleva dire che ci stavano aspettando? Notando la mia faccia perplessa si affrettò a spiegare.

"Forks è un paesino dove tutti sanno tutto di tutti.. Tutti sapevano che oggi sareste arrivati"

"Interessante.. Piacere io sono Eleazar, ma chiamami pure El; questa è mia moglie Carmen, e queste sono le mie due bambine: Rose e Alice... Mentre loro sono Esme e i suoi figli: Emmett e Edward" dopo poco scese Bella accompagnata da un ragazzo biondo; si era messa degli shorts e una canotta  di colori molto accesi.. Era ancora più bella di prima..

"Questi invece sono i miei figli: Bella e Jasper" sbaglio o all'appello mancava la madre? Beh, anche nel mio mancava papà, quindi ero l'ultimo che avrebbe potuto commentare... Si sedettero anche loro, e cominciammo a parlare...


Che ne pensate? Fatemi sapere! un kiss! 
  
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