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Autore: GiveMeAMalfoy    09/03/2011    5 recensioni
Theo lo guardò sprezzante, mentre Pansy sorrideva compiaciuta.
“Sei appena stato schiaffeggiato. Già, è successo davvero!” Gracchiò.

Ispirata alla canzone "You Just Got Slapped" di Marshall Eriksen.
Storia vincitrice della prima fase del Twilight vs. Harry Potter Contest
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Lucius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Autore: Edwardlove (ora GiveMeAMalfoy)
Titolo: You just got slapped
Canzone scelta: You just got slapped http://www.youtube.com/watch?v=JQwsj6IRw2I
Frase scelta: Sei appena stato schiaffeggiato. Già, è successo davvero!
Genere: Generale
Rating: Verde
Avvertimenti: Nessuno
Note dell'autore: Questo è il mio primo contest =) Non speravo in un risultato così positivo, e sono veramente contenta! Spero vi piaccia.. e che magari vi spinga a lasciare una piccola recensioncina!
Ah, ho cambiato nick, quindi sul banner c'è quello vecchio :D Sono uno peggio dell'altro, lo so!

 


Un Draco bambino, più biondo che mai, sedeva sul letto dei suoi genitori. Osservava inquieto sua madre truccarsi con gesti attenti e misurati, lo sguardo serio e riflessivo che assumeva solo nelle occasioni veramente importanti.
La calda luce delle candele si rifletteva nei suoi occhi freddi, attraverso le specchio. Guardò il guizzo della fiammella danzare nelle sue iride distanti, mentre lo osservava pensosa e corrugava lievemente le sopracciglia.
Era bella, Narcissa. Anche senza i vestiti costosi ed i gioielli luccicanti, avrebbe fatto sfigurare tutte le altre algide Purosangue presenti alla festa. Non glielo disse, però. La sua mamma si infastidiva sempre quando le parlava, e lui non voleva annoiarla. Sperava solo di riuscire a guadagnarsi la sua approvazione, un giorno.
Pochi minuti dopo, la donna uscì a passo spedito dalla stanza, in uno svolazzo di gonne verdi, totalmente dimentica del figlioletto. Il bambino attese pazientemente finchè Dobby, l’elfo domestico, non le venne a recuperare.
Mentre camminava verso il gigantesco salone, Draco cercava di inventare qualche avventura mirabolante da raccontare a Theo. Voleva che lo ammirasse, che lo invidiasse come gli uomini neri (n.d.a. I Mangiamorte) facevano con suo padre. In fondo che c’era di male nel dire qualche piccola bugia? Narcissa ne raccontava sempre a Lucius, quando la venivano a trovare i suoi amici.
Draco entrò nella sala con una finta espressione umile stampata sul volto e si diresse al suo posto, cercando di non farsi notare dagli ospiti. Con suo grande rammarico, si trovò vicino all’appicciosissima Pansy, una bambina bruttina e dalla voce terribilmente acuta. Fu solo quando protarono via gli antipasti che Theo riuscì a scacciarla e a sedersi al suo posto.
Draco gli rivolse uno sguardo di sufficienza, una goffa imitazione del padre.
Dopo un timido saluto e un discreto scrutarsi a vicenda, il piccolo Malfoy decise che era arrivato il momento di raccontare la sua ultima impresa.
Finì di masticare il boccone, come gli aveva insegnato Dobby; sistemò le posate in posizione pararella sul piatto e poi alzò lo sguardo, finalmente pronto a raccontare.
 
“... e mio padre mi guardava orgoglioso mentre volavo intorno al drago sconfitto...”
Lo sguardo scettico di Nott lo ferì più di quanto si aspettasse. Si mosse a disagio sulla sedia, imponendosi di non arrossire.
“... e mi ha promesso che mi comprerà a breve un manico di scopa.” Concluse con un filo di voce, sentendosi improvvisamente uno sciocco.
Solo dopo qualche secondo si rese conto che tutta la tavolata si era azzittita e sentì gli sguardi di tutti gli ospiti addosso: sguardi divertiti, perplessi, annoiati... furiosi.
Si fece piccolo piccolo sulla sedia, evitando gli occhi di Lucius.
“Tuo figlio viaggia molto con la fantasia, Malfoy.” Osservò divertito Goyle, un signore corpulento e rumoroso.
Draco vide suo padre stringere le labbra.
“Già.”
“Di’ un po’, Lucius, hai davvero intenzione di comprargli un manico di scopa? Lo vizi troppo.”
Il bambino incurvò le spalle, imbarazzato. Sua zia Bellatrix si divertiva a mettere la gente in difficoltà, a vederla arrampicarsi sugli specchi. A torturarla, psicologicamente e fisicamente.
“Ovviamente no.” Sibilò Malfoy senior, lo sguardo duro.
“Ma me l’avevi promesso!” Si lasciò sfuggire Draco dopo qualche momento d’inorridito stupore.
Lucius si irrigidì.
“Sta’ zitto.”
Draco balzò in piedi, avvicinandosi all’area del tavolo dove sedevano gli adulti, incurante degli sguardi attenti che seguivano ogni sua mosssa.
“Perché? Avevi detto che...”
“Hai solo cinque anni.”
Il bambino si morse il labbro, posando la manina sul braccio possente del padre ed evitando di stare a precisare che lui, di anni, ne aveva sei.
“Però io sono bravo e...”
“Taci.”
“Ma...”
Draco non terminò la frase, sentendo un forte schiocco contro la sua guancia e poi un bruciore fortissimo, che gli fece salire le lacrime agli occhi.

What is this feeling
That’s put you in your place?

Si guardò intorno, smarrito ed incredulo. Il silenzio alleggiava nella sala, mentre una sola, piccola goccia del suo prezioso sangue cadeva sulla tovaglia nivea, tingendola di rosso.

A hot red burning on the side
Of your face.

Il piccolo Malfoy si portò una mano alla guancia, con espressione trasognata, sfiorando la minuscola ferita causata dall’anello che il padre portava tanto fieramente alla mano destra.

You feel the blood rush to your cheek,
Tears start to fill your eyes.

Lucius si sarebbe infuriato ancora di più se avesse pianto, eppure non riusciva a trattenersi. Sentiva il labbro tremare e la vista offuscarsi, ma si costrinse ad ingoiare il groppo di lacrime e ad alzare la testa.

Your lips are trembling but you can’t speak
You’re trying, oh you’re trying not to cry.

Suo padre l’aveva picchiato. Non era mai successo prima.
L’aveva picchiato. Davanti a decine di persone.

Ya just got slapped
Across the face my friend.

Gli diede le spalle e tornò al suo posto, barcollando instabile sulle gambe tremanti.
Theo lo guardò sprezzante, mentre Pansy sorrideva compiaciuta.
Sei appena stato schiaffeggiato. Già, è successo davvero!” Gracchiò.
Draco abbassò lo sguardo, sentendo il viso andare a fuoco mentre la prima, stridula risata di sua zia Bella spezzava l’atmosfera surreale che si era creata, presto seguita da altre.
Pochi secondi, e tutta la tavolata di Mangiamorte di burlava di lui, imitando la sua espressione ferita e ridendo dei suoi occhi lucidi, applaudendo alla sua umiliazione.

Well, everybody saw it, hah
Everybody laughed and clapped.

Incassò la testa fra le spalle, fissando torvo il suo piatto.
E giurò a sé stesso che nessuno sarebbe stato capace, in futuro, di umiliarlo come aveva fatto suo padre.
 
... sette anni dopo
...ma Hermione fu più rapida e... SCIAFF!
Schiaffeggiò Malfoy con tutte le sue forze. Malfoy barcollò.
Il biondo osservò rigido, con gli occhi sgranati, la giovane grifondoro che si allontanava a passo di marcia, seguita a fatica da quei due idioti dei suoi amici.
Rimase così, pietrificato, a fissare il muro davanti a sé, mentre Tiger e Goyle si guardavano interrogativi.
Poi, con passo malfermo, si allontò da quei due scimmioni, involontari testimoni della sua seconda umiliazione.
Involontari testimoni della sua prima lacrima.

‘Cause it was awesome.
The way that you just got slapped.

  
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