Verso le 5
Kate si svegliò di colpo.
Le girava
la testa, come se avesse preso una grande sbronza.
Si accorse
di essere nuda e non nel suo letto, e cosa molto più
importante non era con il
suo ragazzo. Aveva tradito Josh con Castle e ricordava tutto
perfettamente.
Scivolò via
silenziosamente dal letto, facendo attenzione a non svegliarlo.
Cercò la sua
roba, e facendo meno rumore possibile si rivestì e
uscì dalla stanza con le scarpe
in mano.
Scese al
piano di sotto, si infilò le scarpe e prese il suo cappotto
al volo, quando una
voce la bloccò:
-“Kate?”-
Beckett si
voltò e vide Martha, appena rientrata e intenta a farsi un
drink.
-“Martha…
ciao! Io… io stavo andando via!”- le rispose
Beckett, diventando sempre più
rossa in volto, e in un lampo fu fuori dalla porta senza dare il tempo
a Martha
di replicare o fare qualche strana domanda.
Aveva paura
che lui si potesse svegliare, che potesse
correrle dietro, raggiungerla e, se l'avesse fatto, non sarebbe
più riuscita ad
andare via.
Così fece
velocemente le scale e si precipitò fuori in cerca di un
taxi.
Dal canto
suo Castle si svegliò di soprassalto, come se la sua
metà gli fosse stata
strappata via, come quando due calamite vengono staccate bruscamente.
Si infilò
la vestaglia e si precipitò al piano di sotto e vi
trovò Martha con ormai il
suo drink pronto.
-“Hai visto
Beckett?”-
-“Si, si è
appena precipitata fuori da questa casa come se la stesse inseguendo un
fantasma. Eppure non mi sembrava di essere così
invadente!”-
-“Non credo
sia per te mamma.”- e detto questo anche lui si
catapultò verso la porta ma
Martha lo trattenne:
-“Lasciala
andare. Vorrà stare un po’ da sola.
Sennò sarebbe rimasta nella tua camera da
letto!”- gli disse Martha con un sorriso che lasciava
intendere molto.
Intanto
Kate era arrivata a casa sua. Si precipitò in doccia.
Voleva
lavare via il tradimento nei confronti di Josh. Non credeva ancora
possibile
che avesse appena passato la notte con Castle, che avesse fatto
l’amore con
lui, e ciò
che la preoccupava di più è
che l’aveva voluto lei, anche quando aveva capito che
sarebbero finiti a letto
insieme, non si era tirata indietro. La cosa che più la
turbava era che le era
anche piaciuto.
Fare
l’amore con Castle era stato magnifico, non aveva mai provato
sensazioni
simili.
Con Josh,
era bello, ma non stupendo. Josh non era Castle.
Continuava
a domandarsi perché si era comportata così, lei
non era una di quelle che si
lasciano andare, lei era una di quelle persone che analizzano tutto con
razionalità:
“Io non
sono così.”- pensò –
“io… sono fidanzata! E… l’ho
tradito!!”-
E poi
c’erano le parole che si erano sussurrati durante la notte.
Kate non poteva
fare a meno di ricordare cosa Castle a un certo punto le aveva detto, e
lei si
era spaventata.
Pensò che
doveva a tutti i costi allontanarlo da sé e dalla sua vita.
Non per molto tempo
pensò, non riusciva neppure lei a stare lontana da lui, ma
aveva bisogno di
tempo per pensare, per riflettere e ne era sicura, Castle non le
avrebbe dato
il tempo di cui lei aveva bisogno.
Così il
giorno dopo al distretto Beckett mandò via Castle e lui, fu
costretto suo
malgrado ad accettare la situazione.
Non avrebbe
voluto urlare contro di lui. Non era arrabbiata con Castle. Ce l'aveva
con sè
stessa, per essersi lasciata andare e per aver tradito Josh.
Lei non lo
voleva tra i piedi, e averlo lì, insieme in quella stanza
gli ricordava la
notte precedente, e il senso di colpa le pesava come non mai. Non
avrebbe
voluto allontanarlo, ma aveva bisogno di pensare in
tranquillità, e con Josh in
Africa poteva farlo. Così si buttò a capofitto
sul lavoro, come aveva fatto
l’estate precedente, quando lui era andato negli Hamptons,
con Gina.
Il suo
orgoglio le aveva impedito di dimenticare, di buttarsi tutto alle
spalle.
Quell'episodio bruciava ancora nel cuore di Beckett.
Per Castle
quel mese di lontananza forzata da lei fu terribile.
Aveva
bisogno di vederla, anche solo per dirle ciao, anche se lei gli avesse
lanciato
una delle sue occhiatacce, anche se
avesse urlato contro di lui. Non
gli
importava. Tutto
sarebbe stato meglio di
quel silenzio assordante.
Doveva
assolutamente vederla. Doveva poter sentire il suo profumo alla
ciliegia,
voleva sentirlo sul suo corpo, voleva sentire il suo corpo contro
quello di
Beckett. Aveva bisogno di accarezzarle i capelli, quei morbidi e
soffici
capelli castani. Aveva bisogno di sentirla sua.
Aveva un disperato bisogno di lei.
Vagava per
la casa come un’anima in pena, in preda alla disperazione
più nera, tanto che
Martha un giorno vedendolo in quello stato esclamò:
-“Per
l’amor del cielo, Richard! Va da lei se è
così importante!”-
Così una
mattina si presentò al distretto con due caffè in
mano. Era già passato un mese
e mezzo dalla loro lite, e non si erano né visti
né sentiti.
Attendeva da troppo tempo quel
momento,
ed era nervoso come se fosse ad un primo appuntamento.
Quella sarebbe stata la prima volta che si sarebbero visti dopo quel
grande
litigio, e Castle voleva che tutto fosse perfetto, o quanto meno
normale. Non
voleva farla arrabbiare un'altra volta e rischiare che lei lo chiudesse
definitivamente fuori dalla sua vita.
Non poteva rischiare di non rivederla mai più, ma allo
stesso tempo doveva fare
qualcosa per uscire da quella situazione. Non poteva stare con le mani
in mano.
Andò dritto alla sua
scrivania, ma lei
non c’era.
Rimase a fissarla per qualche secondo, come se quel mobile potesse
dirgli dove
fosse Beckett. Lei
che era sempre lì alla sua scrivania, questa volta era vuota.
Pensò che
fosse in qualche ufficio, anche la lavagna non c’era, ma
Esposito lo raggiunse:
-“Yoh
amico! È inutile che la cerchi. Beckett è in
malattia. Ha la febbre alta da
qualche giorno!”-
-“E’
malata?”- chiese Castle preoccupato.
-“Già la
grande detective Beckett messa ko dall’influenza. Se vuoi
puoi restare con noi.
Anche noi siamo interessanti per prendere ispirazione!”- gli
rispose Ryan tutto
sorridente.
Castle
voleva andare subito da Beckett, ma aveva un po’ paura della
sua reazione, così
accettò l’invito di Ryan e stette con loro tutto
il pomeriggio.
Verso le 5
Castle voleva andare via, ma Ryan con Esposito avevano ordinato delle
pizze e
lui non voleva fare il maleducato andando via.
Ma non
aveva assolutamente voglia di stare lì al distretto con
loro. Se ci fosse stata
Beckett sarebbe stato tutto diverso, ma lei non c’era. E lui
voleva andare da
lei.
Aveva un
tic nervoso alla gamba ed Esposito lo notò.
-“Castle,
va da lei!”-
-“Non mi
vorrà vedere. Ho combinato un casino e vorrei
scusarmi!”-
-“Cosa mai
avrai combinato? Non ci sarai mica andato a letto?!”- chiese
Esposito
scherzando e prendendolo in giro.
Castle li
guardava esterrefatto e triste allo stesso tempo e non fu abbastanza
veloce da
trovare una scusa decente e Ryan ed Esposito capirono.
Castle fece
per scappare via, allontanarsi velocemente da loro due ma lo bloccarono
parandosi davanti.
-“Sei
impazzito? Cosa ti diceva il cervello?”- gli chiese Esposito.
-“Già! Non
potevi semplicemente comprarle un mazzo di fiori?”- aggiunse
Ryan.
Castle non
poté fare a meno di pensare che quei due erano davvero
protettivi con Beckett.
Lavoravano a stretto contatto da anni era normale che si volessero
molto bene,
e cercavano in tutti i modi di proteggerla.
-“Sentite,
non c’ero solo io quella notte…”-
-“No,
bello! Non provare a dare la colpa a Beckett!”- lo
bloccò Esposito.
-“Non sto…
non sto dicendo questo! Sto dicendo, che eravamo in due. Sentite, io
non sono
affatto pentito, e vorrei dirglielo, ma lei non mi parla. In
più se scopre che
voi due avete capito, mi ammazza più di quanto voglia
già fare!”-
-“Devi
parlare con lei Castle. È stata uno straccio per tutto il
mese. Anche se Josh è
tornato, lei non era per nulla felice.”- gli disse Ryan.
-“Josh è
tornato? Quando?”- chiese Castle allarmato. Nel mentre aveva
sperato che lei l’avesse
piantato.
-“Circa due
settimane fa!”-
-“I-Io devo
andare.”- disse velocemente Castle. Aveva urgente bisogno di
vederla, di
parlarle.
-“Castle!”-
lo chiamò Esposito, -“se le fai del male, se la
fai soffrire, se anche la
vediamo versare una lacrima per te, sappi che io, Lanie e Ryan, ti
daremo la
caccia, fino quando non ti troveremo, e poi non sappiamo se Alexis
avrà ancora
un padre quando finiremo con te!”- gli disse Esposito,
facendogli l’occhiolino.
Castle capì
e annuì. Anche se Esposito e Ryan scherzavano, lui non aveva
nessuna intenzione
di fare del male a Kate. Per lui era importante come l’aria,
aveva bisogno di
lei costantemente e, sapeva che anche Beckett aveva bisogno di lui.
Così si
precipitò su un taxi e diede l’indirizzo di casa
di Beckett.
Era sul
taxi, e non poteva fare a meno di chiedersi se avesse trovato il
taxista più
lento di New York, o forse era solo la sua fretta di andare da Kate.
Iniziò a
fantasticare su di loro, a come sarebbe la vita insieme a lei. Alexis
avrebbe
una figura femminile a cui appoggiarsi, oltre Martha, in caso di
bisogno, e lui
avrebbe la sua Kate per se. Vivrebbero insieme e sicuramente avrebbero
dei
figli. Probabilmente se fosse femmina Kate la vorrebbe chiamare
Johanna, come
la madre.
“Kate con
il pancione e che aspetta mio figlio sarebbe lo spettacolo
più bello della mia
vita in questo momento”- pensò Castle, ma la
frenata brusca del taxista lo
riportò alla realtà: Beckett sta con Josh e
secondo Esposito e Ryan non si sono
lasciati.
“Forse ho
corso troppo con la fantasia e lei non mi vorrà vedere mai
più. Ma io devo
sapere. Voglio sapere perché non mi parla da più
di un mese!”- continuò a
pensare Castle.
-“Fine
della corsa amico!”- gli disse il taxista.
Castle pagò e scese velocemente dal taxi.
ANGOLO DELL'AUTRICE: Ciao a tutti!!
ecco il secondo capitolo!!come avrete potuto vedere è un capitolo di passaggio, in parte perchè volevo che Castle soffrisse un pò per la mancanza di Beckett, e un pò perchè volevo dare anche un pò di spazio a Ryan con Esposito.... XD
Chiedo perdono per il titolo del capitolo... non avevo assolutamente idea come intitolare questo capitolo di passaggio. -_-'
Sorry!!!
ringrazio tutti coloro che hanno letto e recensito il primo capitolo... e ovviamente ringrazio anticipatamente chi leggerà e lascerà un commentino... anche se è ino ino.. giusto per farmi sapere cosa ne pensate del capitolo... ;)
a presto dunque con il prox capitolo!
kate24 ;>