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Autore: Levi McCartney    09/03/2011    0 recensioni
E' la mia prima fanfic, spero vi piaccia!
Parla di una ragazza come noi che ama i mitici anni 60 e i suoi idoli!
Dal Capitolo 3:
Appena me ne accorsi iniziai a ribattere e così iniziò una lotta accanita fra noi due. Purtroppo eravamo abbastanza imbranati, così nella nostra sanguinosa lotta ( e meno male che John era pacifista! ) credo abbiamo colpito anche Lucy e Paul, che ovviamente non sono stati fermi a farsi bombardare. Infatti hanno iniziato subito a contrattaccare.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Harrison, John Lennon , Nuovo personaggio, Paul McCartney , Ringo Starr
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ONE AND ONE AND ONE IS THREE

Ancora! Non ci potevo credere! Avevo fatto appena accomodare il mio ospite e di nuovo suonava il campanello! Un secondo e se fosse stata mia mamma! Ok, dovevo nasconderlo! Ancora!!!! Aiuto! Dove l’avrei potuto mettere??? Beh, facile! Dentro al camino ( lo so, è un posto assurdo, ma guardando il soggiorno non mi veniva in mente un altro posto, era l’unico decente! )!
Urlavo come una matta “Arrivo, arrivo!” alla porta, ma invece stavo cercando di rinchiudere il capellone dentro il camino, che non era grande come mi immaginavo. Alla fine, dopo vari sforzi riuscii ad incastrarlo lì dentro e andai ad aprire.
-Oh mio Dio! Ciao Paul! Scusa se non ti ho aperto subito, ma credevo fossi mia mamma! Vieni entra, entra subito! Come va?? Tutto bene?? Come mai qui??
Iniziai a tartassarlo di domande, perché ero agitatissima, c’era Paul alla porta!
Lo feci accomodare e andai a prendere una torta al cioccolato del Mulino Bianco che avevo trovato ( grazie al cielo mia sorella era golosa!!) . Feci molta attenzione a riporla in un bellissimo vassoio e a cospargerla di zucchero a velo.
-Che buona!! Complimenti alla cuoca!!- mi disse gentilmente Paul, e ovviamente io replicai furbamente: -Grazie, lo so, ma in cucina me la cavo piuttosto bene!-
La mia scusa, però, non resse. Infatti dopo esattamente cinque secondi che avevo pronunciato la frase scoppiai  a ridere. Facevo sempre così: ogni volta che inventavo una palla di tali dimensioni poi ridevo come una matta.  Paul era molto perplesso, non capiva perché ridessi, ma dopo avergli spiegato la situazione rise anche lui.
Dopo la grande risata iniziò a parlare.
-Senti, Elly,… io ero venuto perché ti dovevo dire una cosa. Prima ho incontrato Lucy, e, beh, mi ha detto che… Oh mio Dio, cos’è questo rumore?!?!
Io non mi ero proprio accorta di cosa stesse parlando! Poi, però, ci feci caso e intuii che il rumore proveniva dal camino. Oh oh! Io avevo un ospite nel camino! Lo liberai subito, ma forse sarebbe stato meglio lasciarlo in quel caldo posto.
-PAUL!
-JOHN! Cosa ci fai qui??
-Em,… io, beh, ero venuto qui per un  discorso di tipo informazionale conElly.
-Che???
-Mi servivano delle informazioni!
-E su che cosa scusa??
- Non ti interessa!
-Si che mi interessa!
-Perché??
- Non te lo posso dire. Comunque non si dice informazionale, ma informativo, John.
-Ma cosa c’entra!
-In verità non c’entra niente, ma dovevo pur sviare il discorso!
 -No, adesso tu mi dici perché ti interessa tanto se vengo a chiedere delle informazioni  alla mia nuova amica!
DRIIIIIIIIIIIIIN!!!
Come si suol dire, salvato dalla campanella!
Si, salvato Paul, ma non io! Sicuramente questa era mia mamma!
-Forza, nascondetevi! Tutti nell’armadio in camera mia! Di corsa!!!!
 
-Lucy! Lucy sei tu!! Che sollievo! Pensavo fossi la mamma!
-No, sei stata fortunata! Ma adesso dimmi dov’è!
-Chi?
-Come chi??
-Sai, casa mia è diventata un punto di ritrovo! Adorano tutti quanti venire qui! Mi rompono pure un po’, se devo essere sincera!
-Si, ma a me interessa solo sapere se c’è John.
-Si, è nell’armadio di camera mia.
- Ma tu nascondi tutti sempre lì??
-Beh, si, lo sai che adoro rinchiudere tutti nell’armadio! Ormai è un’abitudine!
-Ma perché vuoi John??
-Ma, niente, volevo solo chiedergli se gli andava di fare una passeggiata con me per il parco, niente di che!
-Ok, lo vado a liberare e te lo mando, così avrò da nascondere solo due persone!
-Sei troppo strana Elly!


Adesso eravamo solo noi, io, Paul e Mick.
Meno male che era già tardi perché quell’oretta passata con loro fu una grandissima tragedia. Paul suonava e cantava una canzone dei Beatles, Mick ne faceva una degli Stones. Andarono avanti tutto il pomeriggio, sembrava una gara. Il metro di valutazione ero io. Più io ero felice per una canzone più uno dei due si sentiva realizzato. Io tentavo di essere neutrale, non volevo offendere nessuno, così sorridevo e canticchiavo sempre, ogni tanto accompagnandoli anche col piano ( ogni tanto,… diciamo sempre! ). Purtroppo, però, credo che Mick ci rimase un po’ male, dato che pur tentando di essere neutrale il massimo possibile, favoreggiavo sempre un po’ di più per Paul. D’altronde io preferivo i Beatles e Paul era anche il mio preferito, mi sembrava ovvio che preferissi lui!
Per una volta quando mia mamma arrivò fui felice: almeno avevo la scusa per cacciarli! Uno mi andava bene, ma tutti e due insieme, non potevano stare. Così se ne andarono e quella ricchissima giornata finì ugualmente per il meglio.
 
 
 
 
 

NdA
Ciao a tutti!! Allora, mi scuso estremamente per il ritardo, ma un po’ ero sommersa dai compiti, un po’ non avevo idea di cosa scrivere, quindi ho dovuto aspettare fino ad oggi!
Questo capitolo fa letteralmente schifo, non mi piace per niente. Spero che i prossimi vengano almeno un pochino meglio, ma non prevedo niente di buono.
Cercherò in questi giorni di vacanza di portarmi un po’ avanti, ma non assicuro niente, data la mia poca affidabilità.
Ringrazio tantissimissimo chi legge,
Ciao!
Baci,
Levi 
  
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