Fanfic su attori > Ben Barnes
Segui la storia  |       
Autore: dark_witch    09/03/2011    3 recensioni
Lavorando proprio davanti al Cinema Odeon a Londra e non poter andare a vedere la premiere di "Le cronache di Narnia: il principe Caspian" come la prendereste? e se poi la serata si trasformasse come per magia? [Il rating potrà subire variazioni]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nuovo capitolo! Sto aggiornando presto perché la storia è già scritta e salvata nel pc! E non voglio farvi aspettare troppo! :D
Vi ringrazio enormemente per tutti i commenti al capitolo passato. Siete state magnifiche!!
Spero che questo nuovo capitolo sia di vostro gradimento come gli scorsi.
Vi lascio alla lettura e se volete farmi sapere cosa ne pensate, sono quì a vostra disposizione!
Un abbraccio!

Cap. 8
"Leaving Bibury"






-Preparati che leviamo le tende da questo albergo!
Mi dice mentre sono completamente immersa nell'armadio per cercare qualcosa da mettermi. Alzo la testa e lo trovo comodamente seduto sul divano. Già vestito, borse già pronte. Io ovviamente sono ancora in pigiama.
-Perché? Non possiamo rimanere ancora un giorno?
Chiedo incuriosita da tanta fretta di lasciare questo posto.
-Abbiamo già visto tutto di questo villaggio, ho altre zone da farti vedere.
Annuisco con la testa. Raccolgo un paio di jeans e un maglione e mi infilo nella doccia. Prima che possa chiudere la porta del bagno Ben si avvicina.
-Se vuoi posso insaponarti la schiena...
-Maniaco! Torna a sederti! Meno male ti ho detto di andarci piano!
Ben alza le mani in segno di resa e poi, dandomi le spalle, aggiunge:
-La calma mi sta bene, ma non vorrei invecchiare troppo!
E lo sento ridere, mentre sul mio viso è dipinto uno sguardo omicida. Raccolgo una converse e gliela lancio prima di rinchiudermi in bagno. Lo sento borbottare mentre apro l'acqua della doccia. Appena mi vesto non posso fare a meno di specchiarmi. Noto che i miei occhi luccicano. Sicuramente questo è uno dei poteri di Ben. Sono serena ma la cosa che mi rende felice è che Ben non è cambiato troppo. È più dolce e presente, ma non ha smesso con le sue frecciatine. Finisco di prepararmi, esco e me lo ritrovo seduto sul divano. Bello. Forse come non lo è mai stato. Maglietta bianca con sopra un'altra maglia grigia, jeans scoloriti sulle ginocchia, stivali militari e una giacca casual di un grigio differente da quello della maglia. Rimango un attimo spiazzata appena lo vedo. Prima non mi ero accorta di quell'abbigliamento. E ora che riesco a metterlo a fuoco noto anche una collana e un bracciale. Per risposta mi sorride ed io sento solo il cuore accelerare velocemente. Sono talmente stordita che rischio di sbattere nell'anta dell'armadio che ho intelligentemente lasciato aperto. Mi immergo nuovamente nel guardaroba per prendere tutte le mie cose. Controllo che nella mia borsa ci sia tutto e usciamo dalla camera.

Alla reception c'è sempre la solita donna che ci sorride. Ben le consegna la chiave della camera e si appresta a pagare il conto. Dato che la cosa si dilunga, perché pare che ci siano problemi sulle transazioni, o più probabilmente perché siamo in un posto sperduto nel nulla, mi avvicino a Ben.
-Se mi dai le chiavi della macchina comincio a portare i bagagli.
Mi guarda alzando un sopracciglio. Come se gli avessi chiesto la luna.
-Te lo scordi!
Mi risponde tornando a guardare la donna.
-E dai! La devo solo aprire e metterci le borse che vuoi che le faccia?
Sbuffo. Poi mi avvicino ancora di più. La mia bocca si avvicina al collo di Ben. Sospiro vicinissima al suo orecchio. Dopo meno di tre secondi ho le sue chiavi tra le mani. Mi guarda sbalordito.
-E tu come diavolo hai fatto a prendermele?
-Poteri femminili caro! Ti ho distratto e nel frattempo ti rubavo le chiavi. Mai sottovalutare una donna!
Gli dico facendogli l'occhiolino e mentre mi allontano con le borse, sento la donna della reception confermare le mie parole.
Quando Ben mi raggiunge, mi trova comodamente appoggiata al motore della sua BMW. Una gamba sopra l'altra. Gli occhiali da sole sapientemente indossati. Mi punta l'indice contro.
-Tu! Non ti azzardare a farlo mai più!
-Guarda la tua bambina è sana e salva! Non l'ho toccata nemmeno con un dito!
Gli faccio notare con tono canzonatorio. È proprio vero che ad un uomo non si deve toccare la sua auto.
Poi abbassa la mano vicino al mio volto col palmo rivolto verso l'alto.
-Le chiavi grazie.
-Cercale!
Gli dico in tono di sfida. Lui per risposta mi alza gli occhiali da sole e sotto ci trova i miei occhi verdi divertiti e maliziosi.
-Mi sfidi?
-Assolutamente sì!
Gli rispondo abbassando di più la schiena sul cofano della macchina. Lascio scivolare la testa all'indietro, mostrando il collo.
-Così però mi stai provocando...
Rido alle sue parole. Appoggia le mani vicino ai miei fianchi. Allunga la testa verso il mio collo. Lentamente, troppo lentamente. Avvicina il naso vicino al mio orecchio. Zona delicata. Molto delicata. Poi si sposta dalla parte opposta. Sento le sue labbra a meno di un millimetro dal mio collo, salire e scendere. La sua estrema calma mi crea ansia e un po' di disappunto. La sera prima non ci ha pensato molto a saltarmi al collo e adesso, che mi sto offrendo, ci pensa troppo. Scocciata alzo la mano destra e gli sventolo le chiavi della macchina davanti al naso.

-Ora possiamo andare.
Gli dico mentre lo scanso e mi avvicino alla portiera del passeggero. Lui rimane fermo mezzo secondo di troppo. Una mano ancora appoggiata al cofano mentre mi osserva.
-Se sei così lento, comunque, chi invecchia qui sono io e non tu!
Gli faccio notare mentre fa il giro della macchina. Quando mette in moto, mi approprio della radio. Sbaglio, grande sbaglio darmi il comando su quell'aggeggio. Finché non trovo le canzoni giuste continuo a mandare avanti le stazioni. Una cosa che innervosisce tutti. Compreso Ben che all'ennesima canzone sentita a metà sbotta.
-Così mi manderai al manicomio lo sai vero? Fermati su una stazione radio e smettila di continuare a girare a vuoto!
-Tu pensa a guidare che il DJ sono io!
-Un DJ che presto si troverà a dover fare l'autostop se non la smette!
E punta gli occhi su di me, ma io sono troppo occupata con la radio per rendermene conto. Poi mi ferma la mano intrecciandola con la sua. A questo punto io inizio ad usare la mano libera per cambiare stazione radio.
-Vedi, se occupi una mano, ne ho sempre un'altra a disposizione!
Gli faccio notare tirando fuori una linguaccia. Lui, per risposta, rotea gli occhi. Poi mi ricordo che in borsa ho il cavo dell'ipod, quindi lo inserisco nella fessura apposita e faccio partire la mia musica così non dovrò più stressare il povero Ben.
-Così va meglio?
Gli chiedo mentre lo osservo alla guida.
-Decisamente.
Mi risponde aggiungendoci un sorriso. La sua mano sinistra resta intrecciata con la mia. Uno dei vantaggi di avere l'auto col cambio automatico. Appoggio la testa al sedile e allungo le gambe. Lo sguardo perso nella campagna inglese. Ogni tanto lo rivolgo a Ben che puntualmente ricambia sorridendomi.
-Ti piace andare al cinema?
Mi chiede mentre sono persa dietro alle parole di una canzone.
-Eh? Sì assolutamente! È una cosa che adoro! L'ho studiato per questo!
-Tu hai studiato per fare cinema?
-No, ho studiato storia del cinema, musica e teatro. Non sarei in grado di recitare. Però mi piace osservare chi lo fa.
-L'ultimo film che hai visto?
-Al cinema “Inception” ma purtroppo, con lo stipendio da barista, non posso andarci spesso quanto vorrei. Però recupero con le serate DVD. Due o tre film a volta.
-Che film hai visto con me come attore?
Ok ora mi vergogno a dirgli la risposta. Non ne ha fatti tantissimi fino ad adesso, quindi sarei anche giustificata però non vorrei passare per una fan ossessionata.
-Posso mentire?
Gli chiedo mentre unisco le mani in segno di preghiera.
-Voglio la cruda verità!
Mi dice puntandomi l'indice contro.
-Ok, bè li ho visti tutti. Tranne l'ultimo di Narnia. Dopo la premiere ci sono stati dei problemi, non so se hai presente...
Lui annuisce con la testa.
-Mi spiace che ancora non sei riuscita a vederlo.
-Spero di rifarmi presto. Il genere fantasy è uno dei pochi che adoro vedere al cinema. Spaparanzata su quelle belle poltrone di velluto, i pop corn da una parte e una bella bibita dall'altra. E sono una di quelle che rimprovera chi parla. Una volta stavo per litigare con una signora!
Ben mi guarda allargando gli occhi.
-Dimmi che non ti hanno buttata fuori dal cinema!
Rido schioccandogli un leggero schiaffo sul braccio.
-No ma ci è mancato poco che mi prendessi per i capelli con quella donna.
Gli dico mentre allontano lo sguardo portandolo verso le colline.
-Sei così intransigente?
-Non è che sono intransigente è che quando vai al cinema ti informi se il film è adatto ad un bambino di 5 anni. Ha iniziato a piangere dopo 20 minuti che era iniziato il film perché c'era un “mostro”. Peccato che quel “mostro” fosse parte integrante del cast principale! Dopo 15 minuti di pianti con urla sono sbottata!
-Ma che diavolo di film vai a vedere coi mostri?
-Per tua informazione era “Van Helsing” e comunque i “mostri” ci sono anche nelle Cronache di Narnia! È tutta colpa dei genitori che dovrebbero fare più attenzione. Infatti me la sono presa con loro mica col bambino!
Gli dico sottolineando l'ultima frase.
-Il tuo ragionamento non fa una piega.
-Ecco! Come se io andassi a vedere un horror! Soldi sprecati perché starei tutto il tempo con la testa nascosta chiedendo continuamente quando finisce!
-Bene a sapersi!
Mi dice stringendo gli occhi a due fessure.
-Cosa sta elaborando la tua mente malata Ben?
-Tu non ti preoccupare!
-Ora sì che mi preoccupo! Non ti azzardare a portarmi a vedere un horror!
-Ma non leggi la chiave romantica della cosa? Staresti tutto il tempo incollata alla mia spalla.
E alza entrambe le sopracciglia, mentre a quelle parole io roteo gli occhi.
-Non c'è bisogno di usare questi mezzi con me! Lascia che mi sciolga ancora un po' e poi ci vorrà la carta vetrata per staccarmi da te!
Gli dico cercando si sostenere il suo sguardo. Cosa non facile quando quei due carboni ardenti ti fissano e ti senti mancare l'aria. Quando hai appena rivelato di diventare appiccicosa come chewing-gum all'uomo dei tuoi tanti sogni. E ti senti tremendamente in imbarazzo fino alle punte dei capelli. Ma lui allunga la mano per portarla sulla mia guancia. La accarezza dolcemente e il suo sguardo vispo e malizioso si trasforma rapidamente in affettuoso e io mi sento sciogliere come neve al sole.

La nostra seconda meta si rivela essere Oxford. Città molto più grande rispetto al paesino sperduto nella campagna e ciò significa più attenzione a non farsi riconoscere. Con la macchina ci dirigiamo fino al centro storico della città. Appena Ben accosta la macchina, vicino al marciapiede, un uomo vestito di tutto punto, mi apre la portiera e poi fa lo stesso con Ben. Alzo gli occhi sul palazzo che abbiamo difronte. Antico. Con le bandiere inglesi che sventolano appena sopra al portico d'ingresso.
-Questo è il nostro albergo.
Sgrano gli occhi. Non ci posso credere. Una notte in questo albergo costerà quanto un mese del mio stipendio.
-Sei pazzo per caso?
Dico indicando l'albergo con la mano. Ben mi si avvicina e porta il suo braccio intorno alle mie spalle.
-Per un po' di lusso...che sarà mai?
-Sai, vero, che io non posso pagare una camera qui dentro? Magari posso mettermi a fare i caffè! Chissà se lo accettano come metodo di pagamento!
Borbotto mentre Ben mi trascina all'interno. Rimango paralizzata difronte al lusso che mi circonda. Cerco di non perdermi nemmeno il più piccolo particolare mentre Ben si avvicina alla reception.
-Signor Barnes è un piacere rivederla!
Gli dice un uomo sulla quarantina da dietro il bancone.
-Solita stanza?
Poi Ben si discosta per mostrargli la sottoscritta, intenta a roteare sulle gambe e a guardare il soffitto.
-Ah, noto che è in compagnia! Quindi facciamo una camera doppia allora!
Ben annuisce e poi gli si avvina per chiedergli qualcosa, ma io sono troppo occupata a sognare ad occhi aperti per origliare la loro conversazione.
La mano di Ben che si intreccia con la mia, mi riporta alla realtà. Una volta che le porte dell'ascensore si aprono rimango inerme davanti alla stanza che Ben ha prenotato.
-Sofia respira!
Mi dice Ben intento ad oltrepassarmi per andare a sedersi su uno dei 2 divani sparsi nella camera.
-No, ribadisco che tu sei pazzo! Ma un semplice Bed&Breakfast ti scocciava?
Chiedo mentre cautamente mi muovo nella stanza. Non vorrei rischiare, con la mia goffaggine, di rompere qualcosa e di doverlo ripagare. Dopo aver curiosato nel bagno, mi accascio sul divano opposto a Ben. Gli occhi che sorvolano lungo tutte le pareti della stanza e si soffermano sull'enorme caminetto. Sopra di esso spunta un gigantesco televisore al plasma. Mi sfilo le scarpe e mi raggomitolo sul divano.
Ben, a quel punto, si alza e si viene ad accomodare al mio fianco. Allarga il braccio permettendomi di accoccolarmi sul suo petto. Con le dita inizia a giocherellare coi miei capelli, mentre io inizio a rilassarmi e a sciogliermi sotto al suo tocco gentile.
Poi un'idea mi balena nella testa. Mi alzo di scatto e con le braccia sui fianchi, mi posiziono esattamente davanti a lui.
-Senti, tu hai fatto tutto questo, ma stasera sei mio. Sarà una sorpresa.
Ben alza un sopracciglio. Mi scruta da capo a piedi. Non è convinto. Avvicino le mani in segno di preghiera e cerco di convincerlo coi miei occhi. Dopo qualche minuto si alza in piedi.
-Ok, ci sto, ma solo fino alle 23, perché poi noi due abbiamo da fare.
Stavolta sono io che allargo gli occhi. Cerco di capirne di più ma lui è irremovibile.
-Sorpresa, esattamente come la tua!
Mi dice e io rimango imbambolata ad osservare quei suoi occhi neri.
Afferro saldamente le converse e mentre saltello per infilarmele mi dirigo alla porta.
-Dove stai andando adesso?
-A preparare la tua sorpresa! Tu stai buono qui e non azzardare a cambiarti che vestito così sei uno schianto!
Dico mentre gli sorrido e apro la porta della camera, ricevo un sorriso di risposta. Operazione serata perfetta.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Ben Barnes / Vai alla pagina dell'autore: dark_witch