E il cuore mio pianse,
il quell’attimo di infinita
solitudine.
La mia anima vagava nel mio stesso
cuore,
che
pulsava solo paura e timore.
E la sentivo,
la sentivo urlare in
silenzio dentro di me,
forte
era il grido di disperazione.
Cosa può dare conforto?
Cosa può rendere insensibili?
E fissando il mio riflesso,
vado
oltre, e leggo ciò che ogni giorno voglio ignorare,
in silenzio.
Soffoco ogni mia sensazione e battito,
e chiudo gli occhi,
solo
per una piccola parte di un secondo.
Mi ricompongo,
e vado.
Verrà il giorno in cui sarà abbastanza
forte,
da avere il coraggio di
essere più felice.
Sussulto.
Sono solo un’anima in conflitto con il suo io.
Frency