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Autore: Lhoahx    09/03/2011    1 recensioni
Premetto che è la mia prima FanFiction, è che quindi sono ancora inesperto.. quindi accetto critiche e commenti, sia positivi che negativi, pareri personali ed opinioni!
Spero vi piaccia!
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Non sono mancati i momenti in cui mi sono posta delle domande, quelle domande che ti riserva la vita arrivati ad un certo punto della tua esistenza, e a cui non puoi far a meno di dare una risposta.. una di queste, era come mai avessi scelto Cassidy come mia amica tra milioni di altre ragazze. Cas è completamente il mio opposto, siamo del tutto diverse.. spesse volte ci hanno paragonate al diavolo e all’acqua santa. Io timida, scrupolosa, diligente, quasi sempre acqua e sapone e con la testa sulle spalle, lei invece, per niente vergognosa, arrogante, molto appariscente e in determinate situazioni anche orgogliosa. Salii le ripide e vecchie scale della Notting Hill Gate Station, quando fra tante, un’ombra riuscì ad attrarre il mio sguardo. Gli inconfondibili capelli rosa con quelle ciocche sul violetto racchiusi da una bandana, le sue sopracciglia –tatuate- che rimanevano tali per qualsiasi sentimento provasse, il rosso del suo rossetto che non la lasciava passare inosservata, il dilatatore e i due monroe: era Cassidy, e nessun altro. Dietro la camicia di due taglie più grande di lei, gli shorts a tema mimetici e la nonchalance con cui portava gli anfibi nonostante stesse per avvicinarsi l’estate, spuntò Magda, una “cucciolona” di dobermann di 3 anni, che non esitò a saltarmi addosso e mostrarmi il suo affetto.

‘Ce ne hai messo di tempo’ mi disse, avvicinandosi e strappandomi le cuffie dell’Ipod dalle orecchie.

‘Non lo guidavo mica io il metrò’ le risposi ridacchiando.

La sola vista di Cas e del suo dobermann pose fine ad ogni mio pensiero.. in quel momento tutto mi era parso chiaro: Cas è stata l’unica che c’è sempre stata, a prescindere dalle situazioni.. se c’erano da prendere le mie difese, lei, nonostante stessi sbagliando le prendeva anche se dopo in privato mi correggeva.. se doveva fare qualcosa al posto mio – non perché io non ce la facessi a farla- la faceva, senza crearsi tanti problemi.. se doveva accompagnarmi da qualche parte veniva semplicemente per il piacere di stare in mia compagnia altrimenti non esitava a dirmi di no. E quella mattina si era visto.

‘Dove siamo dirette, bellezza?’  Mi chiese Cas con una voce che prometteva una giornata all’insegna del diverimento.

Feci per posare l’Ipod nella borsa, quando trovai un volantino: Wolf & Badger – Indipendent Fashion + Design.

‘Che ne dici di passare di qui e dare uno sguardo?’

Cas mi guardo e annuendo mi disse: ‘No problems, My Lady’.

Oltrepassammo Notting Hill Gate e ci ritrovammo in un universo davvero eterogeneo: dal negozio di libri di seconda mano che spara musica punk a tutto volume ai numerosi negozi di vestiti usati, passammo anche per il macellaio musulmano che ascolta elettronica di tendenza…il melting pot londinese si presentava ai nostri occhi.

‘Cos’è questa storia della sfilata?’ mi chiese Cas con un tono davvero incuriosito mentre ci accingevamo a andare a Notting Hill.

‘Beh, te lo dico senza tanti giri di parole: Audrey vuole farmi sfilare su una passerella Parigina e io non so se riuscirò a gestire l’ansia’.

Mi arrivò uno spintone che per poco non persi l’equilibrio..

‘Ma che sei matta? Sì.’ Mi domandò Cas e si rispose nello stesso momento da sola. ‘Quando avrai un’altra opportunità del genere? Soltanto tu sai quanto tieni alle tue sfilate, ai tuoi tacchi e alla moda, e non puoi farti sfuggire una così grande proposta capace di farti diventare una futura Naomi Campbell, per un po’ di ansia.. suvvia, non essere sciocca!’

‘Sì lo so, ma se poi inciampo e cado? Se quando salgo su quella passerella mi si bloccano le gambe e non riesco a camminare? Ci sono tantissimi blocchi che potrei avere in quel momento e sarei una delusione per tutti se uno di questi si dovesse verificare.. so che non riuscirei mai a perdonarmelo’.

Cas mi guardò fissa negli occhi: tu sei Bonnie, Bonnie Stevens.. anzi no, tu sei una MODELLA, e nulla di tutto ciò accadrà. Ne sei consapevole, giusto? Perché farti tutte queste pippe mentali? Lo dico io che tu sei brava solo a complicarti la vita!

Le sue parole mi diedero quel minimo di conforto capace di farmi proseguire verso Notting Hill. Non c’era nulla da fare.. quella ragazza aveva polso fermo, era sicura di quello che mi stava dicendo e io la credevo a pieno, tant’è vero che lei come nessun’altra persona riusciva a persuadermi in quel modo.
  
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