Ciao.
Ciao mamma, papà, chiunque tu sia.
Ovviamente, sei troppo shockato per capire che cosa ho fatto, no?
Come hai notato, la penna non ha graffiato questo foglio di diario di recente e ora neanche puoi farmi la predica.
Ahah!
Vuoi sapere perchè, vero?
Sono stanco.
Stanco di tutto.
Stanco delle persone che mi deridono,
stanco delle professoresse tiranne,
stanco dei compagni con le loro belle scarpe nuove tutte colorate.
stanco della gente che se ne frega,
stanco dei fallimenti continui,
STANCO!
Soprattutto, son stanco di correrle incontro mentre mi da le spalle.
Corro così veloce verso le sue braccia che inciampo ma continuo a rialzarmi e a volermi godere il calore delle sue braccia, delle sue labbra.
quando inciampo lei mi tende la mano, ma fa la finta e la ritira per poi scapparsene.
Io mi rialzo e continuo a volerla raggiungere, ma mi sanguinano le ginocchia e le caviglie a forza di cadere.
Non posso tornare per sempre a casa, non posso tornare a mani vuote.
Il calore non c'è mai stato, solo il gelo e lo sporco dell'asfalto.
Ora, vorrei ringraziare un po di tizi.
Grazie a te, mamma!
Grazie per i giochi, per avermi aiutato, per cercare di rimpiazare il calore di lei col tuo.
Grazie a te, papà!
Grazie per tutte le uscite, le esperienze e i tuoi insegnamenti.
Grazie a voi, amici del web.
Grazie dei sorrisi che mi donate, anche se mezzi.
Grazie  a te amore mio.
Grazie....non lo so, grazie d'esistere! Non ho amato mai qualcuno così tanto!
Grazie anche a te, lettore.
Grazie dei minuti spesi nel leggere questo foglio stropicciato nonostante questa camera puzzi di morto.
O credo, boh.
Scusami tanto per il sangue, ma l'appuntamento con la felicità mi aspetta impaziente.