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Autore: _Jo    10/03/2011    5 recensioni
Hermione racconta a sua mamma di quando Draco l'ha chiamata Mezzosangue.
La mamma la rassicura.
Genere: Comico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Hermione Granger
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Estate, casa Granger.

Sedevo sul divano di casa mia abbracciandomi le gambe. Ero tornata il giorno prima a casa dopo  il mio secondo anno scolastico alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, bello come il precedente, se non di più.
L’unica cosa che non mi era piaciuta (Basilisco, Camera dei Segreti e pietrificazione a parte) era stato il commento di Draco Malfoy, lo spocchioso ragazzino viziato che odiava me, Harry, Ron e tutti gli altri Grifondoro.
Inizialmente non conoscevo il significato di quella parola ma poi Ron me l’aveva spiegato.
Mezzosangue.
Sanguesporco.                                                                                                          
Fa lo stesso, il significato non cambia.
Non degna di stare con i maghi, con i Purosangue… C’ero rimasta molto male quando avevo capito che non era una bella cosa da sentirsi dire, e quelle parole mi avevano ferito. Più di quanto dessi a vedere.
-Che hai, tesoro?- chiese mia mamma notando la mia espressione triste e sedendosi accanto a me.
-Sono una mezzosangue mamma.- risposi semplicemente.
-E cos’è? Un nuovo travestimento per carnevale?- chiese mia mamma sorridendo e invitandomi a poggiare la testa sulle sue gambe. Non me lo feci ripetere due volte e le iniziò ad accarezzarmi i capelli mentre ridacchiavo, che grande donna mia madre, capace di farmi ridere anche nei momenti più tristi.
-No mamma, non è un travestimento per carnevale.- dissi continuando a ridacchiare.
-E allora cos’è tesoro?-
-E’ un insulto.- risposi rabbuiandomi.
-Un insulto? E l’hanno detto a te?- chiese mia mamma sorpresa e leggermente adirata.
-Si, un ragazzo del nostro anno. Si vanta perché              lui è un Purosangue mentre io sono solo una Mezzosangue.- risposi triste, nascondendo il viso con un braccio.
-E perché saresti diversa da lui? Che differenza c’è tra voi?-
-Lui è figlio di maghi da generazioni, tutti nella sua famiglia sono maghi o streghe, mentre io sono figlia di Babbani e quindi nessuno dei miei parenti ha poteri.- spiegai mentre calde lacrime delicate mi bagnavano le ciglia colando giù per le guancie.
-Ho capito… Sai che ti dico tesoro? Sei più speciale tu. Lui, essendo nato in una famiglia di maghi, sarebbe sicuramente diventato un mago mentre tu, non avendo parenti “speciali”, sei stata un’eccezione, una sorpresa. Nessuno di noi si sarebbe mai aspettato che tu fossi così  particolare, così unica. Sebbene sapessimo da tempo quanto fossi preziosa per noi, non ci saremmo mai aspettati che tu fossi così speciale da essere così diversa, così rara.- affermò sicura mia mamma facendo una leggera pressione sul braccio per convincermi a spostarlo.
Le sue parole così dolci mi convinsero a toglierlo, non sapevo che pensasse questo di me. Ero rimasta positivamente sconvolta. Non avevo mai pensato ai Mezzosangue in questi termini, però effettivamente era tutto vero, il mio essere strega Mezzosangue valeva cento volte il suo essere mago Purosangue.
Se poi si confrontavano i voti scolastici non c’era più nessun dubbio.
-Sai cosa penso, mamma? Che hai ragione! Chi è lui per farmi stare male?- domandai ora più calma e meno triste.
-Brava tesoro! Così ti voglio: forte e combattiva!- affermò sorridendomi incoraggiante.
Sorrisi a trentadue denti alzandomi per abbracciarla.
-Parliamo di altro ti va?- chiese mentre io annuivo sollevata. –Allora, dimmi un po’, come stanno quei tuoi amici di cui mi hai tanto parlato?- continuò mentre il mio sguardo di illuminava pensando a Harry, Ron, Ginny e Neville.
-Oh mamma, loro sono fantastici! I migliori amici che una persona possa desiderare. Ho delle foto, vado a prenderle.- e corsi su per le scale. Frugai nel baule ancora da disfare fino a quando non trovai delle foto in movimento nascoste in un libro. Le aveva scattate Colin quando tutta la faccenda della Camera dei Segreti e del Basilisco era ormai passata. Le tirai fuori delicatamente, quasi avessi paura di poterle rovinare, e ammirai le espressioni felici dei miei amici.
Scesi di nuovo le scale e, dopo essermi buttata di poca grazia sul divano, le mostrai a mamma.
La prima era una foto di Harry e Ron mentre mangiavano delle Gelatine Tuttigusti+1. A Ron era capitata quella al cerume mentre Harry rideva guardando la buffa espressione di Ron.
La seconda era una “foto a tradimento” che ritraeva Ginny che sospirava guardando un Harry che sfrecciava sorridente sulla sua scopa.
Mentre la terza, l’ultima, mostrava me, Harry, Ron, Ginny e Neville.  Io e Ginny eravamo abbracciate, Ron poggiava il braccio sulla spalla di Harry mentre lui afferrava Neville per un braccio costringendolo a unirsi a noi.
-Sono meravigliose, tesoro.- disse mamma con gli occhi lucidi. –Sono felice di vedere che non sei stata… Esclusa solo perché sei una Mezzosangue. Sono felice di vedere che l’unico idiota che lo pensa è un ragazzino viziato.- continuò sorridendomi.
-Tranquilla mamma, non  mi farò mettere i piedi in testa da nessuno.- dichiarai orgogliosa.
-Così ti voglio. E poi sa come si dice: chi disprezza compra.- ammiccò facendomi l’occhiolino e scoppiando a ridere.
-Mamma! Ma cosa dici?! Malfoy non è innamorato di me!- esclamai rossa per l’imbarazzo. Fare certi discorsi con la mamma non era il massimo.
-Ahahah scherzavo tranquilla.-
-Di che parlano le mie due donne?- chiese mio padre entrando in salotto.
-Roba da donne.- disse mia madre ridacchiando.
-Roba da donne? Cioè?- chiese papà perplesso. Iniziai a ridacchiare anch’io.
-Hermione mi stava raccontando del suo ultimo ragazzo.- scherzò mamma. Papà però non capì che si trattava di uno scherzo e iniziò a sbiancare.
-Ra… ragazzo? Hermione ragazzo?-
-Si, ragazzo. R, A, G, A, Z, Z, O, chiaro?-
-Ehm mamma mi sa che è meglio smetterla, papà ci sta credendo.-
-Suvvia Hermione, papà sa che stiamo scherzando. Vero tesoro?- chiese girandosi verso papà che era diventato sempre più pallido e si stava accasciando a terra.
-Tesoro!- gridò mamma avvicinandosi e facendolo stendere a terra mentre gli alzava le gambe.
-Papà! Ho ucciso papà! Mamma, ho ucciso papà!- strillai con le lacrime agli occhi.
-Ma no Hermione, è solo svenuto come una femminuccia.-
-Non… Non sono una femminuccia.- protestò papà aprendo gli occhi.
-Papà!- esclamai abbracciandolo.
-Tesoro sto bene, ma giurami che non ti fidanzerai con nessuno prima dei 23 anni.- implorò.
-Se, certo papà.- dissi esasperata, ovviamente non avrei badato a quella promessa.
-Bene.- fece papà ora molto più rilassato.
-Ti do il permesso di poterti fidanzare a qualunque età ritieni opportuna.- mi sussurrò mamma nell’orecchio prima di alzarsi e scomparire in cucina.
Amavo ogni giorno di più quella donna.


Due anni più tardi, dopo aver saputo che la sua bambina aveva “frequentato” per un periodo un certo Viktor Krum, il signor Granger fu ricoverato d’urgenza all’ospedale più vicino perché secondo la moglie: “E’ rimasto più di dieci minuti svenuto a terra.”
 
 
Jò:
Bene bene, eccomi di nuovo qui.
Questa è una shot senza pretese, nata in un momento di ispirazione o di follia, decidete voi XD
Fatemi sapere cosa ne pensate e ringrazio tutti quelli che seguono le mie storie, i miei recensori e anche quelli che leggono ma rimangono nell’ombra.
Un grazie di cuore a tutti!
Vi ricordo la mia pagina Facebook:
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Un bacione a tuttii! Alla prossimaaaa!
Jò.

 
   
 
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