Crossover
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Autore: telesette    11/03/2011    6 recensioni
In un mondo fantastico, popolato da cavalieri e maghi, due innamorati sono vittime di un maleficio: saranno sempre insieme, ma non potranno mai amarsi; lei costretta ad essere un falco durante il giorno, lui lupo durante la notte...
Questa la trama di un meraviglioso capolavoro di cinema "fantasy" del 1985, intitolato "Ladyhawke". Probabilmente nessuno dell'attuale generazione ricorderà il fascino di questo genere di storie, ciononostante proverò a ricreare una storia sentimentale e avventurosa ( XD speriamo bene! ) con questa mia modesta parodia dedicata ai due personaggi che più AMO del mondo di Naruto...
Genere: Avventura, Fantasy, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Film
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Neji X Tenten'
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I soldati fissarono il cavaliere in preda allo stupore: gli occhi puntati prima sulla balestra che teneva in mano, poi sul suo sguardo di ghiaccio e sullo splendido falco che si alzò in volo. Uno di loro però, nel tentativo di prenderlo alle spalle, cercò di avvicinarglisi con l’arma in pugno; tuttavia il cavaliere, senza nemmeno girare la testa, sollevò la balestra all’indietro poggiandola sulla propria spalla e gli conficcò un dardo in pieno petto. Il soldato cadde a terra con un gemito soffocato, stringendosi il dardo che fuoriusciva dalle carni. Tutti osservarono la scena confusi, incapaci di reagire, solamente Sasuke sembrò mantenere il controllo di sé.

- Lasciatelo - ordinò il cavaliere, in tono secco e deciso.

Subito i soldati lasciarono andare Rock Lee, il quale si trascino faticosamente verso il cavaliere. Non appena passò accanto a Sasuke però, questi lo afferrò velocemente per i capelli e continuò a guardare il cavaliere con aria di sfida. La reazione di quest’ultimo fu velocissima: in men che non si dica, lasciò cadere la balestra e impugnò la spada davanti a sé; la lama si scontrò con quella del capitano e i due rimasero così immobili a fissarsi negli occhi.

- Uno dei miei uomini mi ha detto che eri tornato - fece l’Uchiha, con una smorfia. - Volevo tagliargli la gola per aver mentito, perché… non ti credevo tanto stupido!

Gli occhi bianchi del cavaliere sostennero quelli color sangue del capitano nemico, senza tradire la benché minima emozione.

- Lascia andare il ragazzo - mormorò. - E potrai tornare a scodinzolare dal tuo padrone!

Sasuke ruggì di rabbia e, dimenticando Rock Lee, concentrò tutta la sua energia in un affondo micidiale. Subito il cavaliere scartò di lato e, calcolando il tempo alla perfezione, colpì l’avversario in mezzo alle costole con l’elsa.

- Muori - gridò l’Uchiha, menando un colpo di taglio verticale.

Ancora una volta il colpo andò a vuoto: il cavaliere sentì la lama affilata sfiorargli i capelli ma, dal suo modo di muoversi, si capiva che era un soldato esperto; le spade produssero una pioggia di scintille e, dopo un breve scambio di colpi, Sasuke riuscì a disarmare l’avversario. La spada del cavaliere dai lunghi capelli volò in aria per un istante, prima di conficcarsi nel terreno con un secco rumore.

- Peccato - mormorò l’Uchiha. - Speravo di divertirmi di più!

Sasuke schioccò le dita ai suoi, e subito due soldati si fecero avanti per trafiggere il cavaliere in pieno petto. Non appena gli ebbero puntato le armi contro però, il falco calò rapidamente in picchiata, costringendoli a ripararsi gli occhi. Il cavaliere approfittò del momento per disarmare entrambi e assestare loro due colpi secchi alla base del collo con il taglio delle mani.

- Maledetto - esclamò Sasuke tra i denti.

Gli altri soldati attaccarono tutti insieme, confidando nel fatto che l’avversario era disarmato, tuttavia questi reagì in un modo che nulla aveva di umano.

- Ma… Cosa succede?
- Non è possibile… E’ assurdo!

Il corpo del cavaliere emanò un concentrato di pura energia spirituale; la sua nera armatura fu come avvolta da una cortina luminescente di colore azzurro. Nel momento in cui i soldati entrarono nella sua guardia, questi cominciò a girare velocemente su sé stesso e a colpirli uno ad uno con la punta delle dita. I suoi attacchi rapidissimi andarono a segno, colpendo i soldati in punti ben precisi; questi accusarono internamente il danno, diventando incapaci di reagire, e crollarono a terra miseramente uno dopo l’altro.

- Non… Non credo ai miei occhi!

Nascosto dietro una botte, Rock Lee osservò a bocca aperta tutta la scena. Chi mai poteva essere quel cavaliere, un mostro forse?
Quando anche l’ultimo dei nemici crollò a terra privo di sensi, il cavaliere tornò a puntare il suo sguardo di ghiaccio in direzione di Sasuke. Questi decise di chiudere la questione personalmente, sfoderando la spada e richiamando a sé un’energia simile a quella del cavaliere; tuttavia la sua era di color rosso fuoco e la sua potenza sembrava addirittura maggiore. Sasuke si fece avanti, tenendo alta la spada davanti a sé. Il suo avversario corse a raccogliere la propria arma ancora conficcata a terra e, nel momento in cui la estrasse, le due lame e le rispettive aure dei combattenti si scontrarono con un lampo accecante.

- Non puoi vincere… Rassegnati!
- E tu… parli troppo!

Così dicendo, il cavaliere intensificò ancora di più la propria aura, afferrando Sasuke per la gola, Prima che il capitano potesse reagire, si ritrovò scaraventato all’indietro contro un mucchio di carboni ardenti. Urlando di rabbia e dolore, mentre le sue vesti prendevano fuoco, l’Uchiha si dimenò nel tentativo di spegnere le fiamme. Il cavaliere proseguì oltre, incurante della cosa, ma l’ultimo dei soldati rimasto in piedi gli si parò davanti, tremando come una foglia con l’arma in pugno.

- Altolà, non… Non muoverti!

Il cavaliere rinfoderò la spada con noncuranza, osservando impassibile il volto terrorizzato dell’uomo che aveva di fronte. Il soldato ripeté ancora il suo ordine, tuttavia la spada continuava a vibrare nelle sue mani come un serpente impazzito. Con un semplice manrovescio della mano guantata, il cavaliere disarmò l’avversario e gli passò accanto come se niente fosse per riprendere il cavallo.

- Hyugaaarre !!!

Sasuke urlò quel nome con tutto il fiato che aveva in gola, mentre il cavaliere montò in sella e, facendo finta di non sentirlo, e si allontanò al galoppo. Subito il soldato rimasto in piedi si avvicinò al capitano per aiutarlo, tuttavia questi lo spinse via in malo modo e si guardò intorno.

- Dov’è quel viscido verme di Gaston ?!?

Approfittando della confusione, Rock Lee Gaston si era allontanato in fretta dalla taverna, correndo il più velocemente possibile. Tuttavia i soldati rimasti a guardia dei cavalli se ne avvidero, e cominciarono a puntargli contro le balestre.

- Ehi, ma…
- No… Aaarghhh !!!

Prima che potessero prendere la mira, il falco intervenne ancora una volta in modo provvidenziale. Grazie a lui, i soldati cozzarono violentemente gli elmi, uno contro l’altro, e caddero di sella. Rock Lee continuò a correre disperatamente ma il cavaliere e il suo nero destriero gli erano alle costole. Non sapendo se costui gli era amico oppure no e poiché l’istinto gli suggeriva di scappare, la Bestia Verde continuò a correre e correre senza voltarsi.

- Oh no... no no no - mormorò Rock Lee, sentendo il cavallo avvicinarsi sempre di più alle sue spalle. - Maestro mio, ti prego… No!

A denti stretti, il cavaliere allungo un braccio e, con mano sicura, afferrò Rock Lee per la collottola e lo sollevò da terra. Il ragazzo urlò, nel momento in cui i suoi piedi si sollevarono da terra, e un attimo dopo si ritrovò cavalcioni sul fondoschiena di un cavallo in corsa, supplicando anche i santi e le madonne per non cadere. Fortunatamente ciò non accadde: il cavaliere proseguì sicuro e, di lì a poco, anche il falco li raggiunse. Mentre il giorno volgeva ormai al termine, entrambi scomparvero all’orizzonte.

 

***

 

Nessuno avrebbe voluto essere nei panni del capitano Uchiha quando, il giorno seguente, avrebbe dovuto dare la notizia al Vescovo. Quando Sasuke entrò nei giardini di Sua Grazia, stravolto dopo la lunga galoppata e con le bruciacchiate, sulle prime le guardie gli sbarrarono la strada.

- Altolà, non…

Bastò lo sguardo di Sasuke perché i soldati se la facessero quasi addosso, ritirando le lance al suo passaggio.

- Ci scusi, capitano Uchiha!

Questi non vi badò neppure, angosciato al pensiero di ciò che lo aspettava. Danzo era in contemplazione di alcune giovani danzatrici che stavano facendo appunto un’esibizione in suo onore. Dal momento che tutti gli sguardi volsero in direzione del capitano malconcio, anche il Vescovo non poté fare a meno di notare la sua presenza.

- Hai trovato quel criminale, quel… Rock Lee, o come accidenti si chiama? - domandò Danzo pacatamente.

Sasuke si morse la lingua prima di rispondere.

- No, non è ancora nelle mie mani…
- Allora perché vieni nel mio giardino, sporco e in quelle condizioni… Pensi di trovarlo qui ?!?
- Hyugarre è tornato - disse Sasuke semplicemente.

Sentendo quelle parole, il Vescovo aggrottò le sopracciglia con disappunto. Nessuno aveva mai visto gli occhi di quell’uomo, tuttavia era proprio questo fatto a renderlo inquietante. Entrambi non dissero nulla per qualche istante, dopodiché Sua Grazia sollevò il capo e si rivolse nuovamente a Sasuke.

- Vieni con me - ordinò.

Non appena le guardie personali fecero per seguirli, il Vescovo fece intendere che voleva conferire con il capitano in privato. Insieme percorsero l’enorme chiostro che, correndo lungo la pianta rettangolare dei giardini di Sua Grazia, conduceva verso il lato nord della cattedrale. Qui Danzo si assicurò che nessun altro, a parte Sasuke, potesse sentirlo.

- Raccontami tutto, voglio sapere i dettagli!
- Quel criminale, Rock Lee Gaston, è insieme a lui! I miei uomini stanno rastrellando i boschi, ma…
- E il falco?

Sasuke sembrò interdetto.

- Vostra Grazia?
- Ci dev’essere anche un falco - mormorò il vescovo tra sé. - Uno splendido falco… Non gli si deve nuocere, chiaro ? Se morisse, un nuovo Capitano della Guardia presiederebbe la tua esecuzione… Ovviamente, avendo cura di riportarmi quella “parte di te” che più mi interessa!

Sasuke masticò amaro. Non c’era modo di descrivere quanto in realtà odiasse quell’uomo, cui era costretto a giurare fedeltà. Il motivo per cui doveva obbedirgli era legato a una vecchia storia e, in virtù di questa, non poteva fare altro che umiliarsi davanti a lui e baciargli gli anelli come un qualunque servo, se non addirittura come l’ultimo degli schiavi.

- Viviamo in tempi assai difficili, Sasuke - proseguì poi il Vescovo, cambiando improvvisamente discorso. - La carestia ha impedito alla gente di pagare i tributi alla Chiesa: io aumento le tasse e loro mi dicono che non c’è nient’altro da tassare… impudenti!

Il Vescovo si fermò di colpo.

- Ma la scorsa notte - esclamò poi, sollevando la testa con aria assente. - Dio l’Onnipotente m’è venuto in sogno! Mi ha detto che Satana ha inviato un suo messaggero in mezzo a noi e che il suo nome…

Tacque, voltandosi lentamente verso Sasuke.

- …E’ Neji Hyugarre - concluse.

Sasuke comprese.

- Va - esclamò il Vescovo, con un tono che non ammetteva repliche. - Se tradisci me è come se tradissi Dio!

Ancora una volta, Sasuke si chinò con riluttanza a baciare la mano di Sua Grazia, prima di voltarsi e andarsene senza dire una parola. Danzo rimase immobile a riflettere per un momento, prima di affacciarsi oltre il chiostro e gridare a gran voce.

- Mandatemi Inuzuka - esclamò.
- Intendete dire il cacciatore, Vostra Grazia ?
- Proprio lui - rispose il Vescovo. - Voglio affidargli un incarico ben preciso!

( continua )

 

Nota dell’Autore:
XD La storia comincia ad entrare nel vivo adesso. Mi rendo conto di aver fatto un “miscuglio” senza senso che poco o niente ha a che vedere con il mondo medioevale, tuttavia utilizzando i personaggi di NARUTO, non me la sento di “privarli” di qualche potere speciale… Più avanti, spiegheremo nei dettagli, promesso! ^__^ Per il momento, se avete domande, è sufficiente lasciare una recensione e provvederò a rispondervi quanto prima!
Saluti

DADO

   
 
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