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Autore: Marziolin    11/03/2011    10 recensioni
La partita che giochi nella vita è esattamente come una mano a poker.
Bisogna sapersi destreggiare con le carte, capire quando bisogna buttarle o quando si deve puntare tutto.
Ma cosa fondamentale, bisogna saper bluffare.
Occorre conoscere i propri rivali, le loro tattiche e le loro strategie.
Mostrarsi sempre sicuri di sé, senza farsi leggere dall’avversario.
Perché non conta quello che si ha in mano, ma come lo si gioca.
[Questa storia si è classificata quarta al "Three days contest" e all'"Alpha Leonis Contest"]
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Regulus Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Gioco d’azzardo

La partita che giochi nella vita è esattamente come una mano a poker.
Bisogna sapersi destreggiare con le carte, capire quando bisogna buttarle o quando si deve puntare tutto.
Ma cosa fondamentale, bisogna saper bluffare.
Occorre conoscere i propri rivali, le loro tattiche e le loro strategie.
Mostrarsi sempre sicuri di sé, senza farsi leggere dall’avversario.
Perché non conta quello che si ha in mano, ma come lo si gioca.
Se il fato sorriderà o meno, questo non è dato saperlo.
Non sappiamo come si concluderà la mano, possiamo solo sperare che, quando la partita sarà conclusa, il giocatore sarà pronto a mostrare apertamente le carte al proprio avversario, esibendo il suo punto alto o il suo bluff.
Perché la cosa importante non sono le carte che si avevano in mano, non contano i rilanci o le puntate fatte a vuoto, quello che conta è aver trovato il coraggio di prendere parte alla partita, smettendo di essere semplici spettatori.
Scommettendo su nient’altro che se stessi.


Annaspi in un mare di solitudine e d’ipocrisia, cercando quello che rimane di te stesso in un vortice di false speranze e deludenti aspettative.
Hai smarrito la strada per ottenere qualcosa che in realtà non desideravi davvero, hai perso la tua integrità per seguire le orme di un folle, di un mezzosangue.
Non ti è rimasto più nulla, nulla se non la vana utopia di dimostrare a te stesso ciò che realmente sei, e non quello che fai credere al mondo di essere.

Un eroe Regulus, ecco quello che sei.

Guardi in alto, prima di varcare la soglia della caverna.
Chissà, forse questa è l’ultima volta che osservi le stelle.
Sorridi distrattamente, riconoscendo tra gli astri la costellazione di Sirio, la costellazione che dà il nome a tuo fratello.
A poca distanza c’è la tua.
Regolo, la stella del Re.

La stella di un vincitore.

Scuoti la testa con rassegnazione.
Inutile pensare al passato.
Inutile farlo adesso, quando tra poco non avrai nemmeno più un futuro.
Fai un altro passo, ancora e ancora.
Cerchi di deviare i tuoi pensieri da quello che stai per fare.
Da quello che già hai fatto.

Se solo potessi tornare indietro…

Una corsa disperata contro il tempo, tuo eterno rivale, questa era sempre stata la tua vita.
Avresti voluto più tempo per scegliere, avresti voluto più tempo per crescere.
Invece ti ritrovi qui, alle porte del destino, in attesa di prendere in mano le redini della tua vita.
Il tempo sembra fermarsi, determinato a concederti un’ultima possibilità di scelta.

E improvvisamente ti rendi conto che, quando si smette di combatterlo,
 il tempo diventa il miglior alleato che si possa desiderare.

Per la prima volta in vita tua sei convinto di potercela fare, di poter vincere le tue paure, le tue insicurezze e perplessità.
Puoi farcela.
Devi farcela.
Solo tu puoi farlo, e questo lo sai.

Scommetti su di te Regulus, la vittoria è assicurata.

Puoi vincere, puoi farlo davvero.
Devi solo puntare tutto, scommettere su te stesso.
È difficile, questo lo sai bene.
Ma non hai alternativa.
Per una volta, una dannata volta, puoi essere tu a decidere, vuoi essere tu quello che andrà a riscuotere la vincita.
Non hai intenzione di perdere, non di nuovo.

In fin dei conti, hai puntato sul cavallo giusto.
Hai puntato su te stesso.

Deciso, attraversi la soglia della caverna, il rumore perpetuo delle onde che s’infrangono contro gli scogli a farti compagnia.
Sai che questo probabilmente è l’ultimo suono che udirai.

Che rumore fa la morte, Regulus?
Grida. Pianto. Disperazione.

Passi lenti ma decisi, leggeri e fatali.
I tuoi piedi si alternano ritmicamente, mentre cerchi di non scivolare tra i massi, fino a giungere davanti a un’immensa parete rocciosa.
È il capolinea.
Sai che dopo averla sorpassata, non potrai tornare più indietro.

Sei pronto Regulus? Sei pronto ad alzare la posta in gioco?

Ti guardi indietro un’ultima volta, prima di proseguire.
Adesso sei pronto, pronto come mai lo sei stato.
Hai scommesso su di te, e hai tutta l’intenzione di vincere.

E vincerai Regulus.
Sì, ma a quale prezzo?

E mentre affoghi tra le acque scure, nel momento in cui mani ghiacciate ti tirano affondo con loro, capisci di aver sempre saputo di poter vincere.

Il tuo premio ti attende all’Inferno.

 

 

 

 

 

 

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Salve gente! Allora, per prima cosa dico che ho fatto partecipare questa storia a due differenti contest, uno è il “Three days contest- Seconda edizione” di foxfeina, e l’altro è l’ “Alpha Leonis Contest” di malandrina4ever e lellas92. Qua sotto riporterò i giudizi.
Spero possa piacervi, fatemi sapere!
Alla prossima, Marzia.


Three days contest- Quarta classificata
“Gioco d'azzardo” di MissBlackspots

Correttezza grammaticale e ortografica: 10/10
Lessico e stile: 10/10
IC dei personaggi: 10/10
Originalità: 8,5/10
Adeguato inserimento della citazione: 5/5
Gradimento personale: 4,5/5
Totale: 48/50

Che io ami il tuo stile, penso che sia ormai un fatto noto. Amo proprio quel botta e risposta a cui sei capace di dare uno spessore degno di nota, davvero. Partiamo dal punto debole della Fic: l'originalità. Penso che anche tu lo sappia, in fondo :) In molti descrivono spesso i pensieri di Regulus prima di entrare in quella caverna, alcuni si soffermano sul momento della sua morte. Ho trovato molto originale, invece, il paragrafo iniziale, in cui confronti la vita con una partita a Poker. Credo che il paragone sia quantomai azzeccato, nel caso di Regulus Black. La grammatica è perfetta, lo stile – come ho già detto – ha un tocco speciale, che riesce a trasmettere tutta l'agitazione del momento, nella sua terribile drammaticità. Perché sì, è uno dei momenti più drammatici di tutto il settimo libro, accidenti :V La citazione è perfetta, che dire. Colta in pieno.
Mi sono permessa di togliere mezzo punto al gradimento personale per una domandina che mi è saltellata in testa per tutto il tempo “dov'è Kreacher?” :P E' stata una scelta, quella di non inserirlo?
Per il resto la fic è a posto, in ogni suo punto. Ancora una volta i miei complimenti ^^


Premio miglior titolo: “Gioco d'azzardo” di MissBlackspots & “Regenbogen” di aGNeSNaPe

 

Alpha Leonis Contest-Quarta Classificata
“Gioco d’azzardo” di MissBlackSpots
:

Giudizio di Lellas92

Grammatica:9.4/10
Stile:10/10
Originalità:10/10
Caratterizzazione:10/10
Utilizzo del prompt:10/10
Gradimento personale: 5/5
Totale: 54.4/55

Allora iniziamo dalla grammatica, che è teoricamente l’unico punto su cui dovrei dire qualcosa, come si può evincere già dal punteggio, purtroppo ci sono tre errori, sicuramente di distrazione, infatti sono “costati” solo 0.2 punti ciascuno, niente di grave, certo, ma ti consiglio di rileggere, so che possono dare parecchio fastidio, perché uno pensa “Avrei potuto evitarlo” XD Lo stile è perfetto e mi è piaciuto immensamente; la storia si legge da sola, scorre benissimo e il ritmo che le hai dato con l’alternanza delle parti narrative con quelle in corsivo coinvolge completamente nella lettura, davvero complimenti ^^. La storia, non c’è che dire, è originale; sono stata piacevolmente colpita tanto dal modo in cui hai interpretato gli ultimi pensieri di Regulus, quanto dal paragone con la scommessa. La caratterizzazione è perfetta, è proprio Regulus ** Non ho parole, il 10 parla da solo in effetti ** Il prompt, poi, è usato in maniera egregia, non ho parole, mi sembra superfluo aggiungere qualcosa se non di nuovo complimenti u.u Parlare del gradimento personale è futile, credo si capisca perfettamente che la storia mi è piaciuta moltissimo, per cui la finisco qui così non perdiamo altro tempo XD Brava =)

Giudizio di malandrina4ever

Grammatica: 9.4/10
Stile: 9/10
Originalità: 9.5/10
Caratterizzazione: 10/10
Utilizzo del prompt: 10/10
Gradimento personale: 5/5
Totale: 52.9/55

Questa storia finirà tra le mie preferite, non appena la pubblicherai.
Detto questo quindi credo che non ci sia bisogno di spendere nemmeno una parola sul gradimento personale. Iniziamo dalla grammatica: purtroppo ho trovato 3 errori di distrazione (1. Hai puntato su te stesso -hai scordato il punto finale- 2. E improvvisamente ti rendo conto che... 3. Che rumore che fa la morte, Regulus? –il secondo che non ci andrebbe-). Per il resto è tutto perfetto ^^ La caratterizzazione è sublime, l’ho amata davvero. È proprio Regulus, esattamente così come dovrebbe essere descritto, l’Eroe <3 Il prompt è usato magistralmente e mi è piaciuto moltissimo il paragone tra la vita e la partita a Poker: l’ho trovato molto originale, bravissima^^ Ora potrei citarti le frasi che mi hanno colpita di più, ma sarebbero davvero troppe. Sappi solo che questa storia ha colto appieno lo spirito del Contest <3

TOTALE: 107.3

   
 
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