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Autore: MissNanna    11/03/2011    12 recensioni
Lui Bello e Dannato.Lei Piccola e inesperta.Lui il fratello della sua migliore amica.Lei la ragazzina della porta accanto innamorata del ragazzo "Più grande".Lui che gioca con l'amore così come gioca a pallone.Lei è solo Francesca.Francesca e basta.Lui è semplicemente Marco Martinez.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 18°

Seduta in un religioso silenzio osservo il paesaggio in movimento al di fuori del mio finestrino.Marco continua a guidare tranquillo per quei pochi kilometri che ci sono rimasti da percorrere.Scocciata dall’assurdo situazione, e dai terribili pensieri che mi corrono per la mente mi allungo verso la radio e l’accendo.Subito si diffonde una dolce melodia romantica, cosa che interrompo subito spegnendo tutto all’ istante e battendo il mio corpo con prepotenza sul sedile dell’auto .La macchina si ferma di botto e per poco non finisco con la testa nel cruscotto.

-Posso capire cosa cavolo ti prende ora?Sua grazia si è svegliata con la luna storta?

Mi sbotta contro con le mani ancora ancorate al volante.

-Io non ho proprio nulla,stamane mi sento solo scocciata e come al solito irritata dalla tua faccia da schiaffi,quindi direi che tutto è normale ,no?

Termino interrogativa posando lo sguardo sulle mie mani intrecciate.

-Ah si?E talmente che la mia vista ti da fastidio eviti addirittura di guardarmi,giusto?

Dice poi facendo manovra per parcheggiare.

-Come al solito !

Affermo sforzandomi di guardarlo con un espressione quanto meno decente ,ma una nota nostalgica traspare dai miei occhi traditori.

-Perché ti comporti così?Che hai?Non mi parli e in più hai il broncio ,sei sulle nuvole.Cosa ti ho fatto questa volta?In genere sono io la causa del tuo malumore,ma ora proprio mi sfugge.Perchè non mi illumini?

Termina voltandosi e facendo manovra per parcheggiare.Il mio sguardo torna a fissare le mie mani.

-Io non..cioè..Non è niente,sono solo un po’ più silenziosa degli altri giorni!

Concludo consapevole di questa mia bugia.Non posso dirgli che sono in questo stato perché non so se riuscirò ad accettare che tutto finisca così.

-Se questo è quello che vuoi che io creda.Non posso obbligarti a dirmi la verità.Piuttosto muoviamoci che i tuoi parenti ci stanno aspettando !

Mi volto verso il mio finestrino e noto che siamo nel paesino dei nonni.Non è cambiato nulla,come si può aspettare dai piccoli comuni come questo.Esco dall’auto ancora pensierosa e mi guardo intorno beandomi della leggera brezza estiva che mi colpisce in viso,ma soprattutto del bellissimo panorama con vista sul mare .Mi giro e resto imbambolata a guardare Marco mentre con una mano poggiata all’auto dal lato del guidatore ,quindi dal lato opposto al mio,si posa gli occhiali sul naso e fuma in malo modo una diana rossa.

Mi guarda a sua volta e con la sigaretta tra le labbra mi borbotta qualcosa che a causa delle mie fantasie non riesco a comprendere.

-Ehy,allora?Che si fa dove si va?

Mi ripete gettando un po’ di cenere  .

Ritorno con i piedi per terra e mi ricordo che devo andare dai nonni e che tutto questo,tutte le sensazioni che provo devo rimandarle ad un’altra vita.Una vita in cui ci sarà qualcuno che apprezzerà i miei sentimenti e che magari vorrà vivererli con me, invece che partire per milano e amara qualche Anglo-Francesina,non so nemmeno se si dica così.Comunque fatto sta che devo prendere la mia dannata valigia ,sia quella materiale che quella metaforica e lasciarmi tutto questo alle spalle.Una settimana passerà in fretta e poi potrò ritornare quella di un tempo.

-Oh,allora?

Mi chiede ad un centimetro dal mio viso.Quand’è che mi è venuto così vicino?

-Ehm,si scusa dobbiamo andare a destra,in quel vicoletto non la prima villetta,la seconda!

Sbotto indicandogli la strada ,per poi alzare con non poca fatica il mio borsone .Inizio ad incamminarmi ed improvvisamente il braccio che credevo potesse cascarmi a causa del peso diventa leggerissimo.Stranita mi guardo la mano ormai diventata violacea per il poco sangue in circolazione e con ancora in viso quel cipiglio osservo Marco con entrambe le nostre borse a carico.Una a destra e l’altra a sinistra.Velocizzo il passo e gli arrivo di fianco.

-Dammela ce la faccio anche da sola non affaticarti così!

Mi fissa di sottecchi mentre gli occhiali gli cadono sulla punta del naso e il ciuffone di capelli scuri gli ricade sulla fronte leggermente perlata di sudore.

-Per chi mi hai preso?Non posso farti portare questa valigia sotto il sole di fine agosto!

-E io non voglio che tu la porti!Dammela!

Sbotto parandomi di fronte a lui.

-Dai non rammaricarti così tanto,magari mi dai una ricompensa più tardi!

Mi dice facendomi l’occhiolino,sorpassandomi e arrivando al cancello dell’abitazione dei nonni,mentre io ancora sono ferma per strada come una deficiente.

-Che ne dici di entrare?Okay che sono un gentiluomo però non ce la faccio più sotto questo sole.

Corro subito,a quelle sue parole e con ancora un po’ di fiatone busso al video citofono dei nonni.

-Tesoro finalmente,vi aspettavamo.Entrate che tra poco apparecchiamo per pranzo!

Apre immediatamente e io trattengo il cancello per far entrare anche Marco . Arriviamo alla porta di casa che è socchiusa.Così ci facciamo largo e andiamo a sistemarci nel salone poggiando le valige sul pavimento poco dopo ci raggiunge mia madre con al seguito papà .Sorrido,nonostante tutto mi sono mancati.

-Papà!Mamma!

Sbotto correndogli incontro.Abbraccio prima mia madre e poi mi lego al collo di papà.

-Mi sei mancata piccolina!

-Anche voi!

Sussurro baciandogli una guancia per poi allontanarmi per guardarlo.E’ strano come un periodo di lontananza ti faccia notare cose che forse in passato hai dato per scontato.In quest’istante quasi vorrei piangere allo scorgere qualche capello brizzolato sul capo di papà o anche una piccola ruga sul viso di mamma.E’ come rendersi conto del tempo trascorso .Sono un po’ troppo nostalgica.Cerco di riprendermi e di evitare di piangere per nulla e soprattutto dinnanzi a Marco.

-Allora tesoro non mi presenti questo giovanotto?

Mi mordo un labbro e mi volto verso il moro.

-Papà questo è Marco,Marco questo è mio padre!

Dico imbarazzata senza mai guardarlo in viso.Vedo le loro mani stringersi e percepisco il commento di mio padre.

-Ho sentito molte cose sul tuo conto Martinez,ho seguito per un po’ la tua squadra e devo ammettere che mi è dispiaciuto per il tuo abbandono!

Sgrano gli occhi a quelle parole.

-Mi scusi la domanda ma lei come lo sa?

Chiede allarmato il ragazzo.

-Non ci è voluto molto a capirlo,è da un po’ che non giochi,ma mi chiedevo piuttosto come mai hai lasciato.Hai forse avuto qualche proposta migliore?

Continua .

-E’ una lunga storia ,magari possiamo riparlarne più tardi !

Sbotta cortese ,ma con un tono che faceva comprendere che non era qualcosa di cui voleva parlare.

-Basta Pietro,lascialo stare i ragazzi saranno stanchi!

-Grazie ,mamma!-le sussuro,ma lei subito riprende.-Se Marco prendi un po’ le valige vi accompagno alla vostra camera!

-Che COSA?

Chiedo scioccata.

-Tesoro abbiamo una sola stanza per gli ospiti e poi magari uno dei due può dormire sul divano letto!-mi dice con un velo di malizia.

-Ma ma..-mi interrompe-niente Mamma!Non lamentarti e sbrigati che così vai a salutare i nonni !

Mi zittisco e accetto di buon grado seguendola sino alla camera.

Sistemo subito i pochi indumenti nel cassettone accanto al letto indicando un cassetto anche a Marco.Sistemiamo ogni cosa senza degnarci di uno sguardo e senza proferire parola.

-Io vado a salutare il nonno e dopo faccio una doccia  se vuoi approfitta del bagno di servizio .Si trova in fondo al corridoio a destra.

E così dicendo corro via verso la camera del nonno.Appena lo vedo gli sorrido.Lo trovo un po’ sciupato ,ma ancora pieno di vita,come sempre .

-E così sei venuta!Come sei bella!

Mi dice tendendo le braccia verso di me per farsi abbracciare.Lo assecondo e lo stringo forte.

-Mi sei mancato quest’estate.Appena la mamma mi ha detto che stavi male sono corsa qui!

Gli dico un po’ commossa.Voglio un bene dell’anima a quest’uomo un po’ antico per le sue rughe e per i suoi anni,ma anche tanto giovane per il suo sorriso e la sua voglia di amare .

-Anche tu mi sei mancata.Piuttosto mi hanno detto che sei qui col fidanzato!

Sbotta divertito.Mi allontano scioccata e lo fisso a bocca aperta.

-Cos’è questa faccia?

Mi chiede ancora più divertito.

-Semplicemente non è il mio fidanzato.Lo giuro ,nonno!

Dico quasi color pomodoro.

-Ehy, non devi convincere nessuno.Non c’è cosa più bella che condividere il proprio amore con qualcuno!

-Si ,però… -inizio titubante ,scossa dalla verità di quelle parole.Quanto vorrei vivere i miei sentimenti con lui!

-Però?

Mi esorta a parlare.

-Però nonno,non mi vuole!E’ innamorato di un’altra e inoltre partirà a breve ed io tornerò a casa!

Sbotto con voce strozzata ,nascondendo il viso tra le sue lenzuola.

-Solo uno stupido non si innamorerebbe della mia bambina!

Mi dice accarezzandomi il capo.

-Io almeno mi sarei innamorato di una bella fanciulla come te!

Continua sorridente ,mentre rialzo il capo e lo guardo con uno sguardo liquido.

-Ma tu sei mio nonno!Sei di parte!

Dico asciugando una lacrima  traditrice.

-Non sono di parte,sei una ragazza in gamba e sei bellissima perché sei mia nipote e dunque nelle tue vene c’è anche il mio sangue.Ora non piangere,fai una doccia e ricorda che non bisogna mai dire Mai!

Gli do un bacio , mi rialzo con fatica e Mi trascino sino alla mia stanza .

Angolo Autrice

Scusate il ritardo ma eccovi servito il capitolo.Risponderò in privato alle vostre recensioni spero di potervi  rileggere Un bacio!

   
 
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