Eccomi qui con il 3 cap.spero che vi piaccia ho letto le vostre recensioni e ho capito di inserire di più le descrizioni!
BUONA LETTURA!
Lo shopping!

Era mattina e kagome si svegliò come al solito "solare"...
K:uhm che bella giornata!
I:hai dormito bene vedo!
K:come sempre!
I:già!senti posso farti una domanda?
K:certo!
I:cosa hai sognato questa notte?
Kagome cominciò a pensare a quello che aveva sognato visto che se ne era dimenticata...ma poi se ne ricordò!
K:aaaaaaaaaaaaaaaah!
I:ma che ti urli!(disse il povero hanyou mettendosi le mani sulla testa per coprirsi le orecchie
K:s..scusa!//////////////////////////(rossore)
I:era così brutto quel sogno?
disse inu yasha con un aria triste
K:n..no inu yasha ma che dici!
inu yasha tenne quell'aria per un bel pò fino a che...
K:anzi...
inu yasha alzò il volto...
K:E' STATO MERAVIGLIOSO!
il "nostro" mezzo demone sgranò gli occhi non credendo alle parole della "sua" umana che poi si girò per dirgli:
K:senti inu-chan...
I:non chiamarmi così!
K:si si cmonque vuoi andare a fare shopping?
I:he?
K:ma non capisci niente "vuoi uscire con me..."
I:-io e kagome da soli?-
K:sango,miroku e il piccolo shippo!
I:-e ti pareva!-si si va bene...(disse scocciato)
K:bene così vedremmo qualcosa anche per te e miroku!
i due scesero giù a fare colazione dove ad aspettarli c'erano proprio tutti a fissare i due piccioncini anche il gatto di kagome Buio
I:bè che avete da guardare?
S:niente niente!(tutti portano il solito vestito)
i ragazzi si sedettero a fare colazione(l'uno vicino al'altra)
M:hei inu yash...(disse (a bassa voce)il monaco sedutogli accanto)
M:cosa avete fatto tu e la divina kagome questa notte?
I:m..ma che cazzo dici Miroku!
M:he dai non l'hai violentata?
I:-si magari-no brutto pervertito io non farei mai una cosa del genere!-se lei non vuole-
S:scusatemi non vorrei interrompere la conversazione ma...
K:SAPETE CHE SI SENTE TUTTO!
i due ragazzi rimasaro di sasso...kagome si alzò dal tavolo...
S:kaggy-chan...
K:io torno su in camera a cambiarmi!
disse la povera "innocente" ragazza urlando quella frase a scuarcia gola...diede un ultimo sguardo ad inu yasha e se ne andò permettendo che "due lacrime le rigassero il viso"(naturalmente inu yasha se ne accorse e le corse dietro)
I:kagome!
K:vattene!
kagome si chiuse nella sua stanza si buttò sul letto piangendo profondamente...inu yasha no si fece fermare di certo da una porta chiusa a chiave che poi sfondò...
K:ma sei scemo adesso la rimetti a posto tu!
detto fatto inu yasha rimise la porta al suo posto(chissà come ha fatto)mettendo davanti ad essa un armadio...
K:dopo rimetti a posto anche quello!
inu yasha si avvicinò deciso alla ragazza sul letto che ricevette un bello schiaffo dal mezzo demone
SCIAFT...(si scrive così?)
K:aaaaaaaaah...inu yasha ma sei pazzo!
gridò la ragazza mettendosi la mano sulla guancia!
I:ascoltami!(gridò lui)
I:perchè te ne sei andata e piangendo per di più!
K:...
I:rispondimi!
K:non lo so!non lo so nemmeno io!SCUSA...
e tornò a piangere tra le sue mani che vennero prese dall'hanyou...che l'abbracciò con forza...
K:scusami...scusami...
I:no!scusa tu...ti ho ferito vero?
K:è tutto a posto ora...
kagome si strinse sempre di più al petto di lui...
I:coraggio ora vestiti e usciamo!
K:sì!
dopo di che i due ragazzi sciolsero l'abbraccio e kagome se ne andò in bagno...dopo cinque minuti uscì,la ragazza portava una maglia bianca con dei veli che riscendevano sulla pancia e una gonna di jeans (abbastanza corta) con delle tasche di strass ai lati,delle scarpe sportive con scaldamuscoli neri e in fine un ciondolo con la sua iniziale (sempre di strass(si crive così?)) la ragazza andò dalla mamma per chiedere se aveva dei vestiti di papà da fare indossare ad inu yasha e miroku la madre le diede i vestiti che kagome portò ai due ragazzi (erano semplici jeans e magliette giusto per attraversare la strada e andare al negozio di vestiti)sango invece si mise dei vestiti dell'amica (maglia a collo alto senza maniche nera una gonna di jens sempre nero con dei tribali bianchi sul fianco sinistro e delle scarpe sportive con scaldamuscoli neri(uguale a kagome))
K:ciao mamma noi andiamo!
MK:aspetta tesoro!ecco tieni!
disse la signora porgendo il berretto di inu yasha(il copri orecchie ricordate?)
K:ah già grazie mamma!
disse la ragazza mettendolo sopra ad inu yasha
K:bene ora andiamo!
tutti uscirono ci misero un quarto d'ora per arrivare al centro di tokyo dove vi era il più grande
centrocommerciele del Giappone il "wehara" (ho dato il mio nome(cognome)ad un centro commerciale che figo!)
i ragazzi entrarono nel negozio più fashon del centro "Ichigo" (ok sono proprio scema ve lo sto facendo apposta)
IMS:wow!!!!!!!!!!!!!!!!!
K:ok vediamo prima i ragazzi!
kagome scelse parecchi vestiti ma nessuno che andasse bene poi...
K:basta mi arrendo se questi non vi stanno bene cambiamo negozio!
kagome diede i vestiti ai due ragazzi...che intrarono nel camirino!
I:kagome aiutami co sto kariginu bianco!
K:ma che dici quella è una camicia!
I:entra e aiutami lo stesso!
K:vieni fuori tu!
il ragazzo uscì fuori con la testa inclinata su la camicia bianca con il petto mezzo nudo e cercava di abbottonarsi la camicia!
I:kagome non stare lì impalata muoviti!
già perchè kagome era rimasta fulminata vedendo quella visione del suo hanyou!
I:kagome ci sei?
K:he come?
I:mi metti bene sta cosa!
K:s..sì vieni!
PS:inu yasha portava jeans a vita bassissima scarpe sportive e la camisa bianca (tengo la camisa negra(sempre con il suo cappello sportivo)invece miroku fulminò sango con jens bianchi scarpe sportive e maglia aderente nera con scritto "ichigo" (stile maschile) in bianco... intanto l'umana e l'hanyou stavano nel loro candido mondo,la ragazza gli stava abbottonando la camicia con molta sensualità e inu yasha la fissava pensando a cose sconcie...
I:-kagome...se solo fossi mia per una notte...ma che cazzo penso-/////////////////
K:ok ecco fatto (la ragazza lasciò sbottonata un po la camicia del ragazzo per intravedere il suo corpo(ve lo immagginate?)
K:ho deciso vi prendo questi!
così uscirono dal negozio e si diressero verso casa...

FINE cap 3

Nel prossimo capitolo succederà qualcosa durante il "traggitto verso casa"