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Autore: ArchiviandoSogni_    11/03/2011    5 recensioni
Cosa fareste se un giorno vi ritrovaste in America?
E se a un certo punto, vi comparisse di fronte Ian Somerhalder?
Si è quello che è successo a Criss. Ma non è tutto rosa e fiori, lui è un divo che non calcola le ragazzine. Lei è una sognatrice, con molta ambizione. Potranno mai, nonostante l'apparente diversità, diventare amici?
Forse diventeranno qualcosa di più e questo potrà fare molto male, soprattutto a Criss.
Se vi va, seguitela insieme a me.
(Storia corretta fino al capitolo 3)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Nuovo personaggio, Paul Wesley, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Far away from You. [Criss and Ian's story]'
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I Gotta Go Make My Own Mistakes
 
 

 
La mattina seguente Criss correva a destra e a sinistra per gli studi televisivi.
Portava pratiche da un ufficio all’altro, sosteneva discussioni con i designer, fotocopiava 3 volte di fila una stessa pagina, perché sbagliava clamorosamente tasto da schiacciare sulla fotocopiatrice. Insomma, aveva avuto una mattinata ricca di movimento.
E si sentiva sfinita e agitata, continuamente.
Dopo la notte passata clamorosamente in bianco, faceva fatica a seguire un discorso lineare tanto che le persone si stufavano anche di parlarle. Tutte tranne Nina.
Lei invece capì che quella mattina non era strana solo perché aveva dormito poco, capiva che c’era qualcos’altro sotto.
Mentre Criss decise di prendersi una pausa caffè, Nina le si avvicinò lentamente.
 
“Hey, Criss. Tutto bene?” la ragazza si voltò verso quella voce.
“Nina! Scusami ma oggi non ho avuto nemmeno il tempo per venirti a salutare. Comunque, si. Sono solo leggermente stanca. Te?”
La bruna osservò l’altra ragazza con occhi preoccupati.
 
“Sto bene, come sempre. Tu invece mi sembri strana. Sicura che vada tutto bene?”
Criss si prese qualche secondo prima di rispondere.
 
No, non stava bene.
Soprattutto perché Ian non si era fatto vedere quel giorno, eppure sapeva che era sul set. L’aveva chiesto a un cameraman di sfuggita.
Dentro di lei si attanagliavano tante emozioni ma quella che prevaleva era : il nervosismo.
Era incazzata nera per la seconda volta in due giorni.
Incazzata nera perché probabilmente il belloccio l’aveva presa per il culo.
Non riusciva più a capire niente. Si sentiva persa in se stessa.
“No. Mi sento una merda, sinceramente.”
“Oh my God. Che è successo?”
La ragazza non sapeva bene cosa rispondere. Dirle la verità? Mentirle clamorosamente?
Alla fine optò per la prima opzione.
“Ian ieri sera mi ha baciata.”
Il volto della bruna assunse un espressione prima stupita e poi incavolata.
“L’ha fatto allora. Dio mio, lo sapevo che non sarebbe dovuto venire. Ora ci vado a parlare io!”
Criss fermò la ragazza con una mano.
“No, Nina.. Non c’è bisogno. Facendo così gli diamo molta più importanza di quanto ne abbia in realtà. Ma tu cosa sai? Sapevi che lui l’avrebbe fatto?”
Nina le si avvicino per bisbigliarle ad un orecchio :” Vieni, andiamo a parlarne da un'altra parte. Qui c’è troppa gente.”
 
 
Così le due ragazze si allontanarono dall’area relax e si diressero verso l’ufficio di Criss, al sicuro da orecchie indiscrete.
Chiudendosi la porta alle spalle, Criss fece accomodare Nina sul piccolo divanetto vicino alla finestra.
“Eccoci qua. Ti prego Nina, dimmi tutto quello che sai..”
L’attrice era, evidentemente, in una specie di conflitto interiore. Dopo pochi minuti, iniziò a parlarle.
“Forse non dovrei dirtelo, ma è meglio che tu lo sappia. Ormai lo hai capito che mi stai molto simpatica, fin dall’inizio. Mi ricordi una mia vecchia amica, e stare con te mi fa ricordare com’ero prima.”
Si interruppe cercando consenso verso l’altra mora per continuare il discorso. Criss fece un breve cenno con la testa.
 
“Ok.. Ian aveva in atto una specie di scommessa con Paul da prima che tu arrivassi. Quando ci annunciarono che ci sarebbe stata una nuova collaboratrice italiana, ci siamo informati su chi fosse. Tramite la produzione, ci hanno comunicato i tuoi dati essenziali e delle tue foto. Da li, Paul provocò Ian, dicendo che con una persona come te non sarebbe mai riuscito a stare. Così Ian prese la palla al balzo e accettò la scommessa.”
“Perché lui non sarebbe stato capace di stare con me? Non ti seguo Nina..”
“Perché sei una persona intelligente, con degli ideali, dei valori e non sei mai scesa a compromessi. Qui ad Hollywood, le persone come te, si possono contare sulle dita di una sola mano.”
 
Criss non riuscì bene a capire come Nina facesse a sapere cosa le era accaduto nella sua vita.
Dopo 2 anni di silenzi, decise di parlare. Riaprì la ferita che era riuscita a rimarginare.
 
“Sai della morte di mio padre?”
“Si. Sappiamo tutto, Criss. Delle violenze nascoste da parte del suo amico, di quando sei andata a lavorare di notte per mantenerti gli studi.. Sappiamo tutto.”

 

Stava male.

 

Di nuovo quella sensazione di vuoto, le fece ritornare la bile in bocca.
L’acido di quelle parole era ritornato a corroderla.
 
“Quindi nonostante voi sapevate tutto di me, Ian ha continuato a prendermi per il culo bellamente. Che bella notizia, così lieta!”
“No, no, no… no! Fammi finire ti prego.. Non è come pensi!”
 
Criss si risiedette. Non doveva perdere il controllo, almeno quello doveva saperlo domare.
“Prego , continua la tortura.”
“Criss, appena ti abbiamo conosciuto ognuno ha cambiato idea. Ok, pensavamo che tu fossi una ragazza fantastica, però di persona sei ancora meglio. Davvero, potrai non avere un fisico da modella, non avere un viso perfetto, ma sei veramente meravigliosa. Io stessa, non sarei riuscita a sopportare tutto quello..”
La ragazza capiva che non stava mentendo. Si poteva dire di tutto di Nina ma alla fine era una ragazza sincera.
 
“Ok arrivando al punto. Penso che il bacio di Ian non sia per la scommessa.. O forse si. Oddio non ne ho idea. Non è così stronzo come può sembrare.”
“No infatti, lo è di più.”
“Criss.. “
“Nina, ora devo fare una cosa.”
Non aspettò la risposta della ragazza, Criss si precipitò sul set alla ricerca di Ian.
Doveva fargliela pagare. Lei non era una ragazzina che si faceva calpestare solo perché lui era bello, ricco e famoso.
E no.

 
So sorry, Mr Somerhalder.
 

Lo trovò sul set mentre stava scherzando con Paul e Micheal.
Sapeva di avere uno sguardo di fuoco, era sempre così quando era incazzata.
 
“Scusatemi ragazzi. Non vorrei interrompere la vostra pausa.. Ma vi rubo un momento il signore qui presente.”
 
I tre ragazzi la guardarono dubbiosi mentre Criss prese per un braccio Ian e lo trascinò fuori dalla stanza.
Chiuse gli occhi per un momento e cercò di calmarsi.
Gli riaprì e parlò senza fermarsi, senza filtri.
“Sei un grandissimo stronzo, Ian. Ti ringrazio per avermelo fatto capire subito.”
Ovviamente il ragazzo reagì dilatando impossibilmente gli occhi.
Era visibilmente stupefatto.
 
“Cosa ho fatto? Non pensavo di baciare così male, sinceramente.”
Criss reagì di getto.
Gli diede uno schiaffo con sonoro, ben piantato sul viso.
Però si pentì subito dopo quel gesto.
Non era giusto usare la violenza, lo sapeva.
 
“Hey, ma sei impazzita?”
 
Ma Criss non lo ascoltava più, stava già ritornando nel suo ufficio, correndo.
Non fece in tempo, perché mentre le porte dell’ascensore si stavano per chiudere, Ian vi ci si infilo con grazia felina.
Adesso erano da soli, dentro uno spazio ristretto.
 

Cazzo.

 
“Allora adesso mi dici che cazzo ti è venuto in mente.”
Ian le si avvicinò pericolosamente. I suoi occhi erano di un azzurro chiarissimo, erano freddissimi.
 
“Non lo so, tu che dici? Ho saputo della scommessa.”
Ian sembrò non capire.
“Beh non lo sapevi già anche prima? Guarda che dopo l’altra sera al bar, ho smesso.”
“E io ti dovrei credere?”
“Perché no?”
“Perché ieri sera eri di un'altra opinione, mio caro.”
L’uomo sembrò capire, finalmente.
 
I suoi occhi cambiarono colore assumendo il loro colore originario.
Il colore caldo e luminoso di un cielo estivo.
 
“Chi ti ha messo in testa, la malsana idea, che il bacio di ieri era per la scommessa?”
Lei non rispose. Non gli credeva, e Ian lo aveva capito. Tanto che continuò subito dopo.
 
“Dimmi per quale assurdo motivo dovrei prendermi gioco di te. Scusa, cosa ci guadagno?”
 
Silenzio, Criss si rifiutava di parlare.
 
“Quando ho letto la tua storia sono rimasto senza parole. Non avevo nemmeno intenzione di accettare, in realtà. L’ho fatto, ma fortunatamente tu l’hai capito subito. Fortunatamente non ho avuto il bisogno di rimangiarmi la parola. Cristina, non ho voluto prenderti in giro. Davvero.”
 
Le uniche persone che la chiamavano per nome erano i suoi familiari e i suoi amici. Si stava cominciando a chiedere quanto fosse superbo quell’uomo.
Eppure, capiva che non le stava mentendo. La guardava dritta negli occhi, e non sbatteva nemmeno le ciglia talmente fosse intento a fissarla.
 
“Dici sul serio?”
Il ragazzo di tutta risposta le prese una mano.
“Si e se non ci credi, puoi riempirmi di pugni. Adesso.”
Lei sciolse il contatto. Non voleva picchiarlo. In realtà, aveva perso tutta la voglia di litigare.
 
“Quindi se non era per la scommessa, il bacio di ieri era in segno di amicizia?”
 
Lui la guardò male, mentre l’ascensore stava arrivando al piano.
“Certo! Per salutare gli amici :  me li bacio, la mia ragazza : invece me la porto direttamente a letto. Sei proprio fuori di testa.” Mentre uscivano dall’ascensore, il ragazzo scuoteva la testa avanti indietro come per dire “ non ce la fa proprio, questa”.
 
Ma Criss non se la prese, in quel momento stava ammirando tutt’altro. Che fortuna osservare Ian da dietro. Veramente una fortuna sfacciata.
 
“Cazzo, comunque mi hai fatto male.”
Il ragazzo si massaggiò la guancia, con fare melodrammatico.
“Poverino, reagisci pure in ritardo di minuti. Sei proprio vecchio.” Lei mimò un uomo con il bastone che camminava a rilento.
Lui rise , e lei non potè trattenersi.
Non capiva perché ma quell’uomo la stava cambiando.
 
“Criss.” La ragazza lo guardò mentre lui le si avvicinò.
Abbassò la testa per arrivare all’orecchio di lei.
 

“Il bacio di ieri non era uno scherzo. Sta a te decidere come continuare.”

 
 
Così dicendo lui se ne andò, lasciandola nel corridoio con la bocca aperta.
 
Ian l’aveva baciata, le aveva detto che non stava giocando e lei poteva scegliere come andare avanti.
 
Ma era tutto vero?
No, non poteva essere così facile.
 
Lei se lo sentiva ma il suo cervello non le dava ascolto.
Ormai, ne era certa, era completamente fregata.
 
 
----
 
Finito anche questo capitolo.
Breve, vero?
Però molto importante, i due personaggi si stanno delineando man mano.
Che ne pensate?
 
Comunque piccola curiosità. Ogni titolo di ogni capitolo è preso da una canzone. Quindi il mio consiglio è di ascoltare come sottofondo la canzone corrispondente al capitolo che state leggendo. Credetemi, è tutta un’altra cosa. :)
 
Attendo vostre recensione, a presto.
Bye <3
 
 
   
 
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