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Autore: the angelus    12/03/2011    4 recensioni
Vi è mai capitato di guardare un telefilm e dire: cavolo se ci fossi io farei.. Beh ecco, Renée una giovane ragazza del XXI secolo si ritroverà nell'antica Grecia all'interno dell'universo di Xena. La vita le riseverà questa avventura e lei dovrà risolvere l'enigma per tornare indietro, ma nel frattempo che accadrà? Come se la caverà al fianco della Principessa Guerriera e della sua metà karmica??
V stagione.
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Yuri | Personaggi: Altro Personaggio, Gabrielle, Un po' tutti, Xena
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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VI ASPETTO IN FONDO ALLA PAGINA =) BUONA LETTURA A TUTTI VOI...

 

Lentamente i suoni della battaglia ritornavano a farsi sentire nella mia testa, ero ancora viva, segnale incoraggiante vista la situazione! Cercai di fare un rapido controllo di tutte le mie funzioni motorie, dovevo iniziare con il cinismo per caso? Infondo era il mio cinismo a smuovere il mondo, più motoria di questo!! Riaprii gli occhi lentamente e vidi di fronte a me la battaglia ancora in pieno sviluppo, dove cavolo sei finita Xena? Cercai di far forza per alzarmi impresa alquanto titanica vista la situazione, stando veramente molto attenta a non farmi colpire un’altra volta, a suon di colpi in testa qui mi sarei rintontita molto velocemente!! Niente non riuscivo ad alzarmi, ero in ginocchio immersa nella polvere, respiravo velocemente anche per la confusione che ancora circondava la mia testa, c’era ancora quel sibilo che mi perforava le orecchie e mi disorientava parecchio, portai una mano lentamente verso la parte colpita della mia testa.. pulsava persino.. speriamo abbia almeno la decenza di sembrar maciullata!! Sentii un braccio prendermi.. merda!!

-Renée.. Renée.. alzati forza…-

Gabrielle mi stava aiutando, oh Signore mi ero mezza rincoglionita con questa botta vedevo ancora le paperelle ruotare attorno al mio cranio stile cartoni animati.. Qualcosa non andava, la terra iniziò a tremare fortissimo, io ed il biondo Bardo ci guardammo forse per cercare la risposta negli occhi dell’altra, sentii la sua mano correre a stringer la mia, forse per la paura o forse per darmi la forza di star in piedi. Non eravamo le sole, tutti fermarono il combattimento guardandosi attorno, non si sentiva più il rumore di spade che cozzano tra loro, non si sentivano urla, eravamo lì fermi in attesa di un qualcosa, eravamo immobili con una piccola vena di paura nei nostri occhi, era come se la guerra si fosse fermata per un istante in attesa di capire che cavolo stesse succedendo.. era la calma prima della tempesta, era l’afa che preannunciava un gran bel temporale..

Un’esplosione fortissima ecco cosa stava succedendo.. Finii a terra mentre Gabrielle mi stringeva forte come a volermi protegger dall’impatto, la rassicurai con lo sguardo facendole capire che stavo bene.. o quasi.. di fronte a noi si era aperta una voragine e lingue di fuoco assieme a pietre venivano sparate in tutto il campo di battaglia, colpendo a morte alcune persone e ferendone altre. Che cavolo era successo lì nel cunicolo? Tossii fuori la polvere ingoiata, la gola bruciava tremendamente, e tutto il mio corpo tremava.. chiamatemi fifona o quello che volete, ma ora sentivo la paura, forse l’adrenalina del momento era finita, forse mi stavo rendendo conto di trovarmi in mezzo ad una guerra santa. Non ce la facevo più, ok se fino ad un attimo prima potevo sembrare la solita stronza cinica con le palle quadrate ora non più, gli argini della mia fragilità si erano rotti ed io mi trovavo in piena crisi mistica, vedevo gente a terra agonizzante, persone mutilate.. sangue, urla, dolore.. tutto ciò era straziante, ti mutilava l’anima sentire quei lamenti. Io non appartenevo a quest’epoca, io le avevo lette nei libri di storia queste guerre e le classificavo come noiose perdite di tempo.. il mio di tempo, quasi facendo il tifo per chi ne ammazzava di più, io appartenevo all’epoca dei video game, dove ti trovi un mitra in mano e devi massacrare il tizio o lo zombie di turno, ma questa.. questa era la cruda realtà.. la fottuta realtà dove mi trovavo. Vita o morte non contava, l’importante era andar avanti con la propria guerra.. al momento poco importava se tutto ciò fosse per la difesa di Eve, al momento sentivo un dolore atroce che nessun mortale dovrebbe provare, sentivo veramente il vuoto crescere dentro di me..che mi divorava l'anima lentamente e crudelmente facendo sempre più male e non la smetteva nemmeno se urlavo pietà.. mi guardavo attorno e quelle maledette lacrime scendevano bastarde sul mio viso.

-Non era proprio quello che mi aspettavo… ehi..- Gabrielle si stava guardando attorno, vedevo quasi uno strano freddo avvolgerle il cuore.. queste persone in quest’epoca erano quasi abituate a tutto ciò.. una normale routine.. una straziante e fredda routine

-Come diamine fai Gab? Non lo senti il dolore dentro?-

-Presto tornate alle linee di difesa…- Si rialzò e mi aiutò a camminare.. lei mi sosteneva ed io mi appoggiai a lei non solo fisicamente ma anche moralmente, stavo crollando.. i miei nervi erano al limite o forse lo stavano già oltrepassando..

-Renée.. resisti.. torniamo dentro le mura!-

Aveva di proposito evitato di rispondermi oppure non aveva sentito veramente la domanda? Diamine se questo era doloroso, sentivo ancora le grida della guerra e le strazianti urla della morte trapassarmi il cranio con pura cattiveria…

Rientrammo nelle retrovie, Gabrielle mi poggiò a terra.. ero persa da qualche parte..sentii le mani del Bardo sul mio volto..

-Renée ti prego… lascia stare!!-

Avevo fermato la mia moto di fronte alla bettola del locale frequentato di solito dal coglione di Pietro, no questa volta aveva passato un limite.. aveva ferito Céline.. lo avevo avvertito più volte di non farlo, poteva urlarmi dietro tutte le offese possibili riguardanti il mio orientamento non me ne fregava un cazzo.. ma non doveva osare tanto con mia sorella.!!

-Aspettami qui!!-

La rabbia mi accecava, ma dovevo a tutti i costi controllarla o avrei perso la lucidità e la freddezza.. quella merda me l’avrebbe pagata molto cara!!

Aprii la porta e scesi quei quattro gradini che ti portavano all’interno del locale, un odore abbastanza nauseante colpì in pieno le mie narici.. un misto tra alcol, sudore, sigaretta.. non si poteva definire “eau de toilette”, battute scadenti su improbabili trombate seguite da risate alquanto grottesche. Feci scivolare un dito sul scendi scala maledicendomi subito dell’idiozia del gesto, il mio sguardo corse a cercare quel coglione, per poi trovarlo seduto al tavolino vicino al biliardo.

-Oh oh oh… chi si vede… la gemella lesbica!! Come sta tua sorella??-

Calma Renée non dargli alcuna soddisfazione, raggiunsi il tavolino con un ghigno poco rassicurante.. ma dovevo calmarmi o avrei fatto qualche cazzata.. i suoi amici lo spalleggiavano ridendo sguaiatamente della battuta appena fatta, li squadrai uno ad uno prima di posare nuovamente gli occhi su di lui..

-Sei un coglione… ti avevo avvertito di starle alla larga.. se ti avvicini ancora a lei giuro che..-

-Tranquilla.. una trombata e via.. non mi interessa più nulla.. oh dille che è stata un ottimo passatempo!!-

Presi il bicchiere che stava bevendo, disaronno con ghiaccio… gli versai il contenuto in faccia e lo colpii con uno schiaffo…

-Fottiti lesbica!!-

-Sei una merda!!-

Avevo ottenuto ciò che volevo.. ora potevo andarmene.. stavo per fare le scale quando sentii Pietro raggiungermi e bloccarmi contro la parete.. era incazzato nero e ciò mi faceva un enorme piacere..certo magari la situazione non era delle migliori, mi teneva ferma con un braccio schiacciato contro il mio collo.. mi costrinse contro il suo bacino, sentivo la sua “virilità”..

-Ehi.. ora ti presento un amichetto…-

Ovviamente il branco attorno a lui rideva come un ammasso di scimmie ammaestrate… Pietro stava per slacciarsi la cintura ed io colsi quell’attimo per allontanarlo di forza e colpirlo con una ginocchiata al linguine.. Si accasciò a terrà imprecando, quasi piangendo, io mi inginocchiai vicino al suo orecchio..

-questo era il mio amichetto ginocchio..non ti dispiace vero se gli ho fatti conoscere il tuo amichetto?-

-Puttana…!!-

-Mezza sega!!-

Risi e lo oltrepassai, risalii le scale.. con un ghigno vittorioso tra le labbra… vittoria..

-ti voglio bene Céline…-

-Anch’io!!-

 

-Renée..ehi… riprenditi!!!-

Ripresi lentamente conoscenza tornando alla dolorosa realtà della guerra, di fronte a me una preoccupata Gabrielle, sentivo come uno straccio umido sulla fronte, ora mi ero accorta dove stavo, ero distesa in una sorta di infermeria.. Ritrovai i due smeraldi di fronte a me, quel verde purissimo.. e il sorriso che ti illumina, come faceva ad essere una brava guerriera e restare pura nello spirito? Gabrielle resterai sempre un mistero per me, un angelo così puro da far paura avvicinarsi quasi..

-Ci sono…-

-Hai preso proprio una bella botta!!!-

Rivedevo nuovamente nei suoi occhi l’amore mista paura, sapevo che dovevo farlo.. doveva sapere la verità.. non poteva logorarsi dentro per nulla.. lei meritava di esser felice.

-Gabrielle… dovrei parlarti.. è importante!!-

-Ok, stanotte promesso… ora devo andare da Xena-

Irene si avvicinò al mio giaciglio, forse per dare il cambio a Gabrielle.. arrivò con delle bende di un colore che non tendeva assolutamente al bianco candido,pulito e sterilizzato.. temo che presto ne avrebbe usata una sulla mia testa.. Gabrielle mi salutò con un tenero bacio sulla fronte che mi mandò temporaneamente fuori di testa, lasciandomi solamente il tempo di riprendermi per vederla uscire dalla stanza…

-No, Irene.. sto benissimo.. non mi serve la fasciatura!!- dissi alzandomi velocemente dalla branda provocandomi un piccolo capogiro che mi costrinse a fermarmi.. cosi Irene ne approfittò per fregarmi e fasciarmi per benino la zucca.. ecco, mi sentivo parecchio stupida con sta cosa sulla testa… incrociai le braccia al petto quasi stizzita per l’offesa subita, mentre Irene se la rideva sotto i baffi.. Ma guarda te cosa mi toccava subire!!! La donna si avvicinò a me e mi scoccò un bacio sulla fronte.. o sulla fasciatura dove dovrebbe esserci la fronte, si insomma avete capito!!

-Io vado a prender dell’altra acqua tu sta qui e riposati..-

Sta donna però mi fregava sempre, la sua dolcezza infinita.. sembrava proprio mia madre e non me la sentivo di starmene troppo lontana da lei, era troppo importante sentire ancora quel calore

-No aspetta, lascia che ti aiuti… !!-

Uscimmo fuori e il sole quasi mi accecò facendomi un male gatto agli occhi.. Irene mi indicò la direzione e continuava a sorridermi facendo pure qualche battutina sulla fasciatura, simpatica, veramente tanto simpatica..

In lontananza vedevo Xena e Gabrielle che parlottavano tra loro, vedevo parecchia preoccupazione nei loro occhi!! Figo no??

-FREEECCE IN ARRIVOOOO-

Ecco, forse questo era il momento della paura.. mica si poteva stare più di un’ora in santa pace vero? Persi del tempo a guardare quei sibili nel cielo, abbassai gli occhi in tempo per vedere gente colpita cadere a terra.. Xena e Gabrielle si lanciarono a proteggersi, mentre io lasciai cadere a terra il secchio e presi per mano Irene cercando un riparo…

Era una fuga, disperdersi velocemente per non venir colpiti.. la gente cercava riparo in qualsiasi cosa, un barile, una tavola, un carro… cercai di portar in salvo Irene.. ma dovetti fermar di botta la mia corsa.. di fronte a noi c’erano le arciere di Minerva.. maledizione.. le guardavo terrorizzata, dovevo pensare in fretta e freddamente non potevo rischiare, non avevo vicino nessun dannatissimo nascondiglio, niente di niente.. sperare in un qualcosa di divino era assurdo visto che quel divino ci voleva uccidere, mi voltai per cercare il riparo più vicino ma invece di un’ancora di salvezza vidi l’ennesimo passo verso la mattanza di altra gente innocente..

Elaide , la protetta di Minerva, era lì di fronte a noi.. l’arco pronto a scoccare la freccia contro Xena, poi ghignò e cambiò decisione puntando così la freccia verso una bambina decidendone la morte così solo per sfizio personale. Strinsi forte i pugni, le mie nocche erano diventate bianche dalla rabbia, come poteva essere così marcia dentro da voler uccidere una bambina “così tanto già che ci siamo uccidiamone una”, ero troppo lontana non avrei potuto far nulla e comunque non ero certo in grado di prender una freccia al volo. Fortunatamente anche Xena vide la scena e scattò a salvare la fanciulla fermando la corsa della freccia proprio di fronte al volto della fanciulla spaventata, era salva, tirai un sospiro di sollievo, almeno questa era fatta.. per istinto tornai nuovamente a guardare le arciere e la scena che mi si presentò mi terrorizzò a morte.

Irene si era allontanata un po’ da me, forse per raggiungere uno dei feriti a terra e pronta nella sua misericordia a proteggere quell’anima fino alla fine, l’arciera di prima l’aveva puntata, sapeva benissimo che stava per uccider la madre di Xena e quasi con soddisfazione prese bene la mira altezza testa.. e con pura e sadica cattiveria scoccò la freccia..

-Ireeeneeee….-

No, non dovevo perder tempo, non dovevo un’altra volta solo assistere dovevo agire senza indugi e senza paura, non doveva finire così anche questa maledetta volta.. no, sono io l’artefice del mio destino e sono io che decido! Due falcate e raggiunsi lei… quella donna dallo spirito così puro, così gentile.. non poteva finire così, no… allontanati da lei signora dalla lunga candela, ci sono io qui a proteggerla e non le accadrà nulla, non perderò anche questa volta, non ci sarà un qualcuno che me la porterà via per semplice gioco, divertimento o ubriacature, non stavolta!!.. come aveva detto Minerva, abbiamo scelto noi il nostro destino.. e non vi fu decisione più saggia di quella di frappormi tra Irene e la freccia..

Sentii quell’intruso penetrare la mia schiena fino in fondo, sentivo la fredda punta conficcarsi dentro di me, bramare la mia carne e distruggere qualsiasi cosa si trovasse nel suo cammino, sentivo il mio corpo bruciare in un’unica fiammata, sentivo la mia testa esplodere, un dolore fortissimo che partiva dal cervello e finiva fino al cuore.. non sentivo nulla se non dolore, annaspavo alla ricerca d’aria.. come mai era così difficile respirare? Eppure è la prima cosa che si impara giusto? Sentii la presa sicura e salda di Irene stringermi forte ed urlare il mio nome, non dovevo arrendermi.. alzai lo sguardo e mi persi in quegli occhi così simili ai miei.. in quegli occhi leggevo solo disperazione e dolore, no.. non farlo, non soffrire.. ho scelto io il mio destino, dovevo salvarti Irene.. dovevo salvarti.. Avevo già visto la fine di mia madre una volta, non avrei retto una seconda volta, non sarei riuscita a sopravvivere un’altra volta a tutto quel dolore, non sarei più riuscita a tornare alla luce perché il buio quando ti avvolge una seconda volta, non ti lascia più.. non ti da più una via di salvezza, semplicemente ti incatena e non ti lascia più libero.. Avevo raggiunto la luce e non avevo alcuna intenzione di ricadere nuovamente in quel maledetto e profondo baratro!

-Mamma…-

Sono decisioni fulminee, sono scelte che si fanno.. non importa le conseguenze che produrranno ma non possiamo semplicemente arrenderci al fato, dobbiamo combattere sempre.. mai arrendersi, fare di tutto.. fin quando l’arbitro non fischia tre volte, beh la partita non è finita..

Anche se si è consci dell’ineluttabilità del fato, ci si può veramente trovare impreparati, molti vorrebbero fuggire dal proprio destino, ma è tutto già predisposto.. ma allora, siamo senza speranze? Siamo dei burattini? No.. i momenti cruciali vedrete che arriveranno..quello che conta è il come si reagirà.. e ciò che ognuno di noi sarà destinato.. semplicemente.. apparirà chiaro..

 

Avevo fame d’aria, non respiravo.. non trovavo soddisfazione nel farlo, mi trovavo ad annaspare velocemente, non sentivo più il braccio sinistro mentre con il destro andavo alla ricerca di togliermi qualsiasi cosa che mi impedisse di respirare, volevo quasi strappare la canotta pur di tornare a respirare, perché non ci riuscivo? Non capivo nulla di cosa stesse succedendo attorno a me, sentivo solo la freccia conficcata sulla schiena.. io non sarò un dottore ma tutto ciò che sentivo significava solo una cosa.. il polmone era collassato e visto anche dove mi trovavo.. beh avevo veramente poche speranze di vedere il tramonto!!

Sentii Gabrielle piangere, ma dove era? Sentivo le su mani sul mio volto come alla ricerca di un mio segnale.. ma non sentivo altro che dolore, la testa mi scoppiava..

Dove mi trovavo? Mi ero forse persa? Sentivo un chiacchiericcio lontano, mi trovavo nuovamente in infermeria.. sentivo la presenza di qualcuno al mio fianco, provai ad aprire gli occhi, era difficile, veramente molto difficile.. continuavo ad annaspare aria, non era mai sufficiente.. quanto sarebbe durata questa tortura??

-Renée.. ti prego, resta con me... ti prego!!!-

Gabrielle.. sentii una lacrima scappare fuori al mio controllo, mi dispiace mio dolce Bardo, mi dispiace..

Finalmente riuscii ad aprire i miei occhi in tempo per immergermi e perdermi nel verde dei suoi, anche in questo momento la sua luce mi fece sentir meglio, vedevo quasi le sue imperiose ali avvolgermi donando un po' di tepore alla mia anima.. lei era un angelo... il mio amore per lei teneva la mia anima ancorata a questo corpo costringendolo a soffrire ancora e ancora.. Sentivo il gusto ferroso del sangue riempirmi la bocca, era un gusto nauseante e pungente e di certo non si trattava di un buon segnale.. La mia mente si perdeva in una moltitudine di frasi, avrei voluto dire qualcosa ma il mio corpo giaceva immobile ormai ammutinato, era un semplice involucro in attesa che l'arbitro fischiasse la fine.. quanto mancava ancora?? Sentii un bacio, un dolce bacio mischiato alle lacrime salate.. volevo far qualcosa ma non ne avevo più il potere... teneva ancora stretta la mia mano tra le sue.. non voleva staccarsi o allontanarsi da me, la sentivo tremare e sussurrare parole dolci che mi rendevano il dolore più sopportabile.

Il mio corpo non voleva arrendersi all'evidenza e lì infondo alla stanza vedevo la signora con la candela che mi aspettava, non voleva ancora avvicinarsi a me... forse godendosi la vittoria finale, avevo vinto diverse battaglie.. ma la guerra la stava vincendo lei.. e con sadico divertimento, voleva prendersi la rivincita di tutte le sconfitte che le avevo inferto in quest’epoca.

-Renée se mi senti... volevo dirti.. che sono una stupida a non averlo capito prima.. tu sei lei, sei la mia Xena..-

No ti sbagli, basta.. io sono io, sono Renée.. una cinica ragazza che aveva combattuto fino alla fine contro una donna che le voleva portar via tutto.. aveva combattuto usando tutta se stessa, cuore.. anima e corpo. Mi ero gettata da una scogliera pur di batterla, avevo affrontato una divinità a muso duro, avevo difeso persone innocenti, avevo combattuto contro signori della guerra, avevo imbrogliato una divinità.. ero riuscita a riaprire il mio cuore, ero tornata a sorridere, avevo amato alla follia.. ero tornata a cantare ed a suonare.. ero tornata a vivere, ora potevo andarmene tranquillamente, ero tornata di nuovo alla vita anche se per poco tempo... ma dopo aver sopportato il buio per più di un anno, anche poche ore di luce mi bastavano giusto per risentir il calore dell'amore sul mio corpo.

Gabrielle si era allontanata da me da un po' sicuramente era ancora lì immersa nella battaglia che rimbombava ovunque, all’improvviso sentii spegnersi quell’eco improvvisamente.. voltai la testa verso la finestra.. il tramonto, la giornata stava per finire.. Apollo aveva compiuto anche per oggi il suo dovere... qualcuno entrò gridando alla vittoria... ed io sorrisi, ce l'avevano fatta.. avevano vinto e per ora Eve era in salvo.

Mi uscì un lamento, la fine ormai stava giungendo e almeno avrei smesso di soffrire vedendo gli occhi di chi mi circondava così pieni di dolore e avrei smesso di annaspare alla ricerca di ossigeno, Irene si avvicinò a me.. la percepivo preoccupata e sentivo chiaramente le lacrime spezzarsi in gola, appoggiò una mano delicatamente sulla mia fronte ed io aprii gli occhi, con un ultimo immenso sforzo le regalai quello che avevo di più caro al mondo.. il mio ultimo sorriso.

-Coraggio piccola mia...resisti..!!-

Credo che la cosa migliore sia andarsene con un pensiero felice, che ci faccia sorridere serenamente e il mio pensiero felice.. era mia madre, mi era vicina, ora ne ero più sicura.. tutto era cambiato.. il mio compito era finito, avevo risolto il puzzle.. e con un ultimo agognato respiro lasciai scivolare fuori dal mio corpo la mia anima con l'unico rimpianto di non aver potuto dare l'estremo addio alla mia Céline.

 

ANTICA GRECIA

 

Irene ricadde pesantemente sul corpo della ragazza, la diga che tratteneva quelle lacrime cedette e riversò tutto il suo dolore sul petto di quella scalmanata.. Renée le era entrata dentro quasi con prepotenza sfondando il suo cuore, le sembrava d'aver trovato nuovamente sua figlia ed ora l'aveva nuovamente persa, già.. le sue lacrime erano quelle di una madre che piange la dipartita della propria figlia.. sangue del suo sangue.. Era morta per salvarle la vita, si era frapposta tra la freccia ed il suo corpo, perché l’aveva fatto.. era così giovane ed ingiusto, aveva ancora molte strade da percorrere.. perché era finita così? Quegli occhi così simili a quelli di Xena, quel carattere così simile a Xena, la sua arroganza, la sua forza, il suo coraggio.. dopo Linceo ora si ritrovava ad aver perso anche questa figlia in una battaglia.

Sentì i passi veloci di Gabrielle entrare in infermeria, non doveva vederla.. sapeva benissimo quanto il giovane Bardo si fosse affezionato a Renée.. si alzò di scatto e la raggiunse abbracciandola forte, forse per prepararla in anticipo sulla triste fine che aveva colpito quella ragazza.. non era proprio semplice gridare alla vittoria ora!!

-Gabrielle aspetta...-

Non era mai stata stupida Gabrielle, gli occhi gonfi di lacrime della donna di fronte a lei poteva voler dire solo una cosa.. Renée non ce l'aveva fatta, sentì la stretta salda di Irene bloccarla, perché doveva esser successo? Renée… il suo volto era ora sereno, sembrava stesse solamente dormendo, ma così non era e la triste realtà era ben diversa..

 

La notte era ormai scesa e fuori dalle mura di Anfipoli molte pire funebri furono innalzate, ognuno si metteva di fronte a quella del proprio caro, le lacrime inondavano la terra e la sofferenza ricopriva l’aria come una immensa cupola.. la guerra è questa.. morte e dolore, non importa se si finisce da vincenti o da perdenti anche perché alla fine entrambe le parti perdono . Le fiamme illuminavano la notte, mentre Xena intonava una cantilena per dare una degna ripartita ad ogni anima.. Gabrielle era lì di fronte a ciò che restava del corpo di Renée, ingoiato dalle fiamme.. non riusciva ad essere forte, no… sentiva come se avesse perso Xena.. eppure la Principessa Guerriera ancora lì al suo fianco. Il lungo e trasparente velo nero che il Bardo indossava in segno di lutto si muoveva spinto dal vento, forse quasi fosse quella cinica ragazza che le accarezzava nuovamente la guancia pregandola di non soffrire perché ora lei era felice.. ora aveva ritrovato la sua strada.. Aprì la mano che stringeva ancora quello strano bracciale fatto con uno stranissimo materiale gommoso, ecco cosa le restava..

-Spero… dovunque tu ti trovi, spero che il mio pensiero possa raggiungerti..sappi che ti amo!!-

Xena le si avvicinò e la strinse dolcemente da dietro baciandole quei suoi biondi capelli, entrambe incatenate a guardar il fuoco di fronte a loro, quel fuoco che il giorno prima ardeva in quegli occhi azzurro ghiaccio!!

 

La morte è la porta che tutti noi dobbiamo attraversare, ed è questo nostro io spirituale che, abbandonato il corpo fisico, ci farà continuare a vivere, a imparare e a crescere mentre proseguiamo (R. Altea)

 

XXI SECOLO

 

Volete un mio parere?? Beh la morte è solo l’inizio e non la fine come tutti amiamo dipingerla, ero così ossessionata dalla morte da non rendermi conto di cosa stavo perdendo..me stessa!!

Sentivo di nuovo un familiare quanto futuristico vociare, non c’era in sottofondo quei rumori di animali che ti gufano alle orecchie e soprattutto snervanti canzoncine cantate dall’idiota di turno, no.. sentivo invece suoni elettronici, neon che ronzavano come zanzare impazzite, sentivo qualche telefono squillare in lontananza, ed anche se tutto ciò poteva sembrare una normale consuetudine.. beh al momento non lo era e mi dava quasi fastidio. Mi ero abituata troppo bene alla natura ed ai suoi suoni.. un momento.. stavo perdendo di vista la cosa principale.. ero tornata??? Avevo paura riaprire gli occhi ora.. quanto tempo fosse passato e soprattutto come fossi riuscita a tornare non mi era dato saperlo in questo momento, forse era meglio iniziare dalla domanda più semplice.. dove mi trovavo??

Aprii lentamente gli occhi la visuale era nascosta in parte dalla mascherina d’ossigeno che portavo riuscii ad intravvedere uno splendido controsoffitto alquanto deprimente .. ero in.. ospedale??

Una voce mi chiamò, diamine se conoscevo quella voce.. il tempo non aveva certo potuto cancellare lei e la sua dolcezza, non poteva di certo cancellare una figura così importante dalla mia vita.. avevo lottato in una dimensione parallela solo per tornare da lei, avevo sfidato divinità e signori della guerra solo per lei.. avevo trovato la pace solo grazie a lei.. Céline..

-Renée.. Mio Dio… Renée.. sei..sveglia!!!-

Voltai lentamente la testa, non era molto semplice come cosa.. giuro ero in piena confusione, ma non appena riuscii ad incontrare i suoi occhi ed il suo sorriso.. beh iniziai a piangere, ti avevo trovata.. finalmente ero riuscita a ritrovarti.. mi costrinsi ad alzare la mano per accarezzarle il volto.. ora anche i suoi occhi erano umidi, no no… erano proprio gonfi di lacrime!!

Ero tornata alla mia vita… tutto ciò era la mia vita.. ma c’era qualcosa che non mi tornava.. avevo forse sognato tutto?? Un gioco della mia mente? Ero finita qui a causa di un incidente in moto, ero finita in coma e forse era tutto un sogno.. no non poteva esserlo, sentivo ancora chiaramente tutte le sensazioni che mi bagnavano l’anima non appena incrociavo lo sguardo del Bardo, sentivo ancora quella sensazione di desiderio bruciarmi l’anima quando riuscivo a baciare Gabrielle.. sentii un corpo estraneo nella mia mano, voltai la testa ed aprii la mano destra.. una collana?? Come era possibile.. questa era la collana di Gabrielle!!!

-Da dove salta fuori questa??- Céline era stupita quasi quanto me riguardo a quella strana presenza ora piazzata in bella mostra sul palmo della mia mano, certo nemmeno io trovavo una spiegazione, ma almeno avevo la certezza che tutto ciò che avevo passato fosse realmente esistito.. che frase ingarbugliata!!

Continuavo a fissare la collana anche perché non riuscivo ancora a parlare, ma donai a mia sorella un fantastico sorriso…

 

Erano passate un paio di settimane e finalmente mi diedero il permesso di tornarmene a casa.. finalmente direi.. lo sapete il lato comico?? Beh ve lo spiego semplicemente.. nell’incidente in moto avevo riportato diverse ferite: trauma cranico, caviglia slogata, braccio rotto… vi ricordano nulla? Beh a me si.. mi ricordavo benissimo ogni singola ferita procuratami dall’arrivo al villaggio al combattimento con Giove.. !! Avevo inoltre scoperto che ero rimasta in coma per due settimane.. per me era passato molto più tempo.. avevo visto nascere Eve, avevo salutato Seleuco e combattuto contro una divinità. Vi ricordate cosa disse quell’amazzone.. Yante.. ?? no? Ve lo ripeto allora..

La natura è composta da molteplici piani di realtà. di giorno c’è una realtà… mentre di notte quando sogniamo.. ce n’è un’altra.. e ciò che le unisce, è la coscienza di esse”

Ed io avevo scritto nel mio diario.. “conoscenza.. la mente è un punto di collegamento tra le dimensioni, quando si dorme ce n’è una quando si è svegli un’altra.. bisogna accettarlo, molte dimensioni.. regno degli spiriti..realtà parallele, due rette che corrono parallele senza mai incontrarsi.. binari dei treni..”.

Due rette che corrono parallele ma senza mai incontrarsi, pensarci ora.. sembrava così ovvio.. ero stata catapultata in una dimensione per poter ritrovare me stessa, avevo perso la luce… odiavo così tanto la morte da sentirmi in colpa mentre non ne avevo.. ma qualcuno lassù mi aveva dato la possibilità di riscattare me stessa.. di dimostrare che se avessi solo potuto fare qualcosa per salvare mia madre ci sarei riuscita. Avevo concluso il mio cerchio, avevo salvato prima Gabrielle sfidando quell’immensa scogliera, sfidando la morte stessa pur di salvarla.. e ce l’avevo fatta, avevo salvato Céline, poi con la decisione di mettermi tra Irene e la freccia sapendo già le conseguenze.. beh avevo salvato dalla morte mia madre.. le avevo salvate entrambe ed avevo salvato anche me stessa.

Il fato agisce proprio in modi strani sapete?? Ho sempre detto che siamo noi gli artefici del nostro destino, che almeno il libero arbitrio ci era stato concesso, ma mi sbagliavo.. ovvero, noi siamo liberi di compiere le nostre scelte ma qualcuno lassù ci conosce talmente tanto bene.. da sapere già dove ricadrà la nostra scelta!!

Céline non si allontanava da me nemmeno un attimo, mi diceva sempre che le sembravo totalmente diversa.. ed aveva pienamente ragione…

 

Raggiunsi il divano del salotto decidendo così di riposarmi un po’…

-Renée… l’ultima volta ho preso sonno.. ti prego riguardiamo l’ultimo episodio della sesta stagione?-

-Che ne dici di riguardare le ultime della quinta.. mi sono persa gli ultimi episodi!!-

-Mio Dio, che ne hai fatto di mia sorella…sei un alieno per caso??-

No sorellina mia, semplicemente volevo rivedere nuovamente il mio Bardo… dal punto esatto in cui l’avevo abbandonato..

Céline fece partire il dvd per poi sistemarsi distesa sulle mie gambe.. di fronte a noi le Xena e Gabrielle di un tempo che combattevano, gioivano, si scongelavano.. faceva troppo strano guardarsi dall’esterno… eppure io ero finita lì dentro, avevo cavalcato assieme a loro, dormito all’aperto assieme a loro.. avevo conosciuto Andromeda e quell’idiota di Corilo.. che strano ora guardare la tv!

-Ehi..sai che figata sarebbe finire dentro all’episodio assieme a quelle due?? Chissà come reagirei io… ahah e per non parlare di te… chissà cosa avresti combinato lì in mezzo.. saresti impazzita!!-

Mi misi a giocherellare con la collana di Gabrielle, sorrisi.. ok, ora sembrava quasi impossibile vero??

-Cosa avrei fatto?? Chissà…magari con il mio fascino avrei conquistato Gabrielle!!-

-Ma piantala… non riusciresti mai a conquistarla.. lei è solo di Xena..sono anime gemelle!!-

-Già.. anime gemelle..-

Sorrisi.. e baciai sulla fronte mia sorella… la mia, anima gemella!!


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Miei carissimi lettori... con tristezza celata, ecco il mio ultimo capitolo... ok non proprio ultimo, perchè ci sarà un piccolo epiloghetto da parte del nostro Bardo che ha voluto dire la sua =)

Beh che dire, spero vi sia piaciuta e fatemi sapere cosa ne pensate =)

Syrianad94: Eccoci qua... spero sia stato un bel capitolo.. non esser triste... la storia è finita vero... manca ancora un ultimo capitolo...  ma Renée è cambiata, la luce del Bardo e di quelle avventure vissute assieme alla cara Xena, l'hanno trasformata in una persona decisamente migliore.. il cinismo l'accompagnerà ancora e ancora.. solo che.. beh al sole si riceve più calore no?? Fammi sapere che ne pensi di questo capitolo e della storia in generale.. bacioni e grazie di tutto

Tury: Grazie mille per gli ennesimi complimenti =) sono proprio felice d'averti fatto emozionare diverse volte.. spero che questo capitolo riesca ad emozionarti allo stesso modo.. Renée è una ragazza forte.. ma anche molto fragile... =) fammi sapere se la storia ti è piaciuta.... un bacio e ancora grazie =)

fea92: Perdonami se non ho aggiornato subito, ma fidati è stato difficile postare anche ora... mi dispiace molto aver concluso la storia.. ok avete ancora un ultimo epilogoso capitolo di fronte.. ma di per sé la storia è conclusa.. spero d'averti fatto sorridere, ridere.. ed emozionare... fammi sapere insomma.. bacioni e grazie di CUORE!!

E a tutti voi cari lettori che mi seguite dall'inizio della storia, anche se magari non avete lasciato un commento.. beh vi ringrazio con tutta l'anima.. perchè mi avete dato la forza di continuar a scrivere.. ringrazio tutti dal profondo del mio cuore!! e se vi gira.. perchè no fatemi sapere che ne pensate della storia..

 

Ci sentiamo nel prossimo ultimissimo capitolo... BACI E GRAZIE DI TUTTO!!!

P.s. non voglio infrangere nessun copyright.. i personaggi non mi appartengono e scrivo al puro scopo di divertimento!!

ANGELUS


   
 
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