12/03/2011
3 recensioniO almeno, io non ci credo più. Ce lo siamo dette troppe volte ormai, e chissà perché siamo ancora qui.
Ormai lo so: ogni nostro addio è solo un arrivederci. Non siamo in grado di mantenere la parola data, non su questo almeno.
Non dico che domani ci incontreremo e tutto passerà in secondo piano. Non ti prometto che fra una settimana tutto tornerà come se questo anno fosse solo una pioggia passeggera.
Oh no, questo anno è stato una tempesta, invece. Seguita da un uragano che ha portato via con se tutto quanto. Però le vedo, le macerie ci sono ancora. Non potremo ricostruirci sopra, no. Sarebbe un insulto al loro passato. Ci limiteremo ad ammirarle, ricordarle ogni tanto e darle una spulciatina nei nostri momenti peggiori.
Le proteggeremo, però: si, le proteggeremo come se fosse il Colosseo di Roma.
E poi in un torbido giorno di inizio primavera, quando il Sole non avrà ancora deciso se sarebbe stato più divertente degnarci della sua presenza, o farsi attendere ancora, ci rivedremo.
O forse, accadrà durante una dolce giornata d’autunno – la mia stagione preferita, ricordi? Abbiamo passato pomeriggi interi a discuterne… - quando la pioggia mi avrà bagnata da capo a piedi e io sorridente entrerò in un bar.
Fra dieci, cento o anche mille anni chissà... magari fino a quel giorno mi sarò persa tante cose di te, o magari nessuna. Avremo vissuto le nostre vite agli antipodi della Terra oppure nello stesso piccolo paese, senza incrociarci mai…
Oppure, ironia della sorte, tu sarai diventata una gangster e io il poliziotto che ti manda in galera.
Ci immagini? Tu, una gangster e io una poliziotta? Sarebbe molto interessante scoprire come sei finita a fare quella vita. Sto ridendo da almeno un’ora!! Tu. La mia piccola gemellina bionda, la brava ragazza che non avrebbe mai disobbedito ai genitori, una gangster?
Sto divagando vero? Mi capita sempre con te, prima parliamo di cose serie e d’un tratto ci ritroviamo a pensare quanto Ian Somerhalder sia bono o meno!! –e lo è credimi, lo è-
Con te mi viene così facile, mi sembra così logico ridere e ricoprirci di insulti in ogni momento…
E’ per questo che ne sono sicura sai? –ecco che ricompare la mia parte da adolescente in pena - ci rincontreremo.
E sai che ti dico? Ti dico che siamo come il nero ed il tuo adorato fucsia. Da soli stanno bene, ma se li avvicini, diventano una carica esplosiva. In un tratto si trasformano nella più allegra e dolce combinazione, si compongono a vicenda e si rendono unici.
Forse in questa vita, oppure in un’altra – a proposito, ci credi nella vita dopo la morte? Non te l’ho mai chiesto questo… - il fucsia ed il nero si riuniranno e ricorderanno ciò che un tempo erano stati e ciò che potranno essere. E quel giorno, l’esistenza di alcune persone cambierà. La nostra di sicuro.
Ti prometto, comunque, che in qualunque modo, vita o anno ci rincontreremo, ti porterò a Parigi. Io preferirei New York lo sai, ma andremo a Parigi. Così, fra un croissant e l’altro ricorderemo al mondo chi siamo.
Gemy, lo sai ti voglio bene, ma devo andare. Tu devi andare.
Ma sono felice sai? Perché quando ci riscopriremo, saremo sempre le stesse ma tanto diverse da prima. Saremo migliori ed il fucsia & il nero si rinnoveranno, brillando più di prima.
Addio.
Per ora.
“Un giorno o l'altro, chissà...
quando, solo Dio dircelo saprà.”
Ps. sembra un aforisma l’ultima frase vero? Una di quelle che ci leggeva la prof quando eravamo nella stessa classe… beh, ti giuro che questa l’ho scritta io, e indovina un po’, me l’hai ispirata tu.
