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Autore: Lena1897    13/03/2011    6 recensioni
Una piazza gremita, un patibolo, un uomo, una strega, l'esecuzione tanto attesa.
Dal racconto: Il popolo inizia ad insultare la figura presente sul carro, le tirano uova, verdura, pietre. Lei rimane statica. Lo sguardo fiero è puntato verso il patibolo. Non tentenna. Trasuda calma e consapevolezza, il suo sguardo è mite e sorride appena, incredibilmente gentile, nonostante sia molto in imbarazzo. La veste bianca, sdrucita con cui la stanno portando a morire le copre a malapena le ginocchia e le braccia sono scoperte. Si vergogna che tutti la vedano così “spogliata”.
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Everything burns

Il pianto disperato di Anne riempie la stanza. La bambina ha tre anni e nessuno riesce a farla smettere di piangere da quando ha visto la sua mamma trascinata via. Piange anche di più perché senza sapere sente che questo è il giorno. L’ha visto.
Adrian si ritrova nella piazza di Soho, tra la gente. Il volto coperto da un cappuccio. Il luogo è gremito di persone che non aspettano altro che l’esecuzione. Su un palchetto d’onore, rialzato una ragazza con i capelli rossi e gli abiti da nobile, un ufficiale e un prete sogghignano soddisfatti. Più in là tra la folla, un piccolo gruppetto in lacrime. Non distante da loro Birtch, che ha un’espressione triste, il che è un evento dato che di solito non ha un‘espressione. Accanto a lui Sally Frost che piange afflitta. Tutti gli studiosi dell'ateneo cittadino riuniti in gruppo si tengono per mano, alcuni piangono. Colette Steevens singhiozza tra la braccia di Michael Byrne, anche lui visibilmente provato. Alyssa non c’è, non ce l’ha fatta a venire, spezzata dal dolore che la consuma da giorni. I tamburi danno il segno. Si avvicina un carretto, trainato da un mulo. Su di esso la strega. 
Il popolo inizia ad insultare la figura presente sul carro, le tirano uova, verdura, pietre. Lei rimane statica. Lo sguardo fiero è puntato verso il patibolo. Non tentenna. Trasuda calma e consapevolezza, il suo sguardo è mite e sorride appena, incredibilmente gentile, nonostante sia molto in imbarazzo. La veste bianca, sdrucita con cui la stanno portando a morire le copre a malapena le ginocchia e le braccia sono scoperte. Si vergogna che tutti la vedano così “spogliata”. La luna bacia la pelle candida e le dona un’aura celestiale. E’ sporca, è denutrita, ferite e lividi sono presenti su ogni parte visibile del suo corpo, i capelli corvini sono stati tagliati quasi a zero. Eppure è bellissima, come tutti i martiri. E’ perfetta. Tutti ne prendono atto, infatti smettono di tirarle addosso le cose e smettono di insultarla.
In un attimo l'uomo rivede tutta la loro storia. Il primo incontro a Soho, la chiacchierata sul ponte, il primo bacio, la prima volta che l’ha vista nuda, la prima volta che hanno fatto l’amore, la notte in cui si scambiarono amore eterno, il giorno in cui nacque Anne, la prima volta che lei se n’è andata e quella in cui è tornata. I baci più belli, il suo sorriso, la sua voce, lei che balla in mezzo alla pioggia, il modo in cui era solita guardarlo facendolo sentire unico e speciale, i litigi, l‘odio, l‘amore. Tutto. Dagli occhi blu cade una lacrima. Nonostante gli sforzi, non è riuscito a salvarla e ora gli toccherà guardare mentre loro la uccidono.
Nel silenzio la strega arriva alla forca. Con eleganza sale i tre gradini e quasi sembra aiutare i soldati che la sistemano, legandola al palo. Li ringrazia. Uno di loro stringe le labbra e sembra trattenere le lacrime. Dedica un sorriso al prete che le si avvicina e le chiede se vuole dire qualcosa.
- Che la mia Dea e il vostro Dio perdonino questo peccato - l’unica cosa che viene fuori dalle labbra screpolate. Il sacerdote annuisce poi fa un cenno al boia che con una torcia comincia ad accendere le frasche. Lei non parla più. Eppure il guardiano la vede guardare nella sua direzione e nella sua mente sente la sua voce “ Ti amo e ti amerò per sempre, anche dall‘aldilà” Adrian trasale, si sente morire a quella frase. Il fuoco si fa sempre più vicino alla strega che comincia a piangere e gemere prima silenziosamente. Il fuoco ora lambisce le carni e lei si sforza di tacere. Cerca di trattenersi. In tanti iniziano ad inveire contro il palchetto, piangono e si disperano. Qualcuno sviene. Adrian si volta a guardarli. Loro tre continuano a sorridere, anche quando gli urli acuti della condannata riempiono la piazza e l’odore di carne bruciata comincia a diffondersi. Si volta di nuovo verso il falò. Cade in ginocchio nel vedere Beatrice avvolta dalle fiamme, sfigurata, che grida di dolore. Lo sente su di sé quel fuoco. L’ultimo urlo, il più straziante lo lanciano insieme.

Si sveglia saltando in mezzo al letto. Sudato e terrorizzato. Anche la moglie, che dormiva al suo fianco scatta, svegliata e spaventata dall’urlo del consorte.
- Adrian che c’è? - gli chiede mettendogli le mani sul viso, cercando di farsi guardare. Ma lui non le da retta, la stringe fortissimo e scoppia a piangere, come un bambino, affondando il viso nei suoi capelli - Amore mio era solo un brutto sogno - lo rassicura lei, prendendo a carezzargli la schiena, parlandogli con estrema dolcezza, coccolandolo. Lui continua a disperarsi ed a stringerla - cosa hai sognato? - gli domanda non capendo il perché di tutto quel terrore.
- Te… Io non potevo salvarti… ti stavano bruciando sul rogo - singhiozza lacerato dalla paura. Lei si irrigidisce per un attimo, strabuzzando gli occhi. Poi riprende ad accarezzarlo e tranquillizzarlo.
- Era solo un brutto sogno… - ripete sempre calma, sorridendo, ma è un sorriso che non arriva agli occhi spaventati.





Angolo autrice: Chi mi conosce lo sa, amo le streghe! Beatrice è un personaggio originale, Adrian l'ha creato una mia amica e io adoro scrivere di loro, potrei farci un'intera fan fiction, ma non lo faccio perchè so che pur di farli "vivere" smetterei di campare io xD
Spero vi sia piaciuto questa One Shot, ringrazio chi passerà a leggerla e chi vorrà lasciare anche un commento, che sia un'opinione o un consiglio!
   
 
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