Capita che la molla si carichi e spicchi un balzo, di tanto in tanto.
E poi, quando finalmente tocca di nuovo terra, sana e salva, si lascia scappare un sospiro di sollievo.
Niente più preoccupazioni, niente. Ora è attaccata al suolo, niente può più cambiare le cose.
Ma, subito dopo, la molla si ricarica, per spiccare un salto ancora più alto.
La paura di farsi male ricomincia ad essere parte di lei. Il terrore di cadere e di non poter rialzarsi più… ma, allo stesso momento, l’adrenalina di potersi muovere liberamente, di sentire il vuoto sotto a sé, e tutto ciò che le era mancato dal momento esatto dell’atterraggio.
Ma poi, tutto si ferma. La molla resta bloccata in aria, senza più possibilità di ritornare per terra.
Non può più fare nulla.
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Ciao a tutti!
Lo so, ho un'altra FanFiction in corso, ma questa mi piace molto e non riuscivo a non postarla.
Questo prologo è a dire il vero una metafora, il cui significato
probabilmente capirete più avanti nei capitoli.
Per ora posso solo dirvi che la molla rappresenta chiaramente il protagonista –
Edward - della storia, che parla di un fatto già avvenuto che si ripete, come
un déja – vu.
Ma non c’è più scappatoia di tornare alla situazione perfetta… il perché lo capirete poi.
Spero che quest’idea piaccia, recensite in tanti.
FanOfTwilight98