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Autore: MerahKegilaannya    13/03/2011    2 recensioni
Draco sapeva che in quei tre mesi avrebbe dovuto conoscere inevitabilmente il compagno –conoscendo suo padre molto probabilmente  estremamente e di conseguenza  ridicolmente giovane-
del suo caro paparino ormai  dedito esclusivamente  alla sodomia, sapeva che avrebbe osservato scandalizzato le moine che i due si sarebbero impudicamente  scambiati sulla riva del laghetto o in terrazza… ma mai, mai! si sarebbe potuto aspettare di piombare nella camera da letto di suo padre  che dormiva beatamente nudo  con le gambe intricate a quelle del suo piccolo amante.
Un fruscio di lenzuola, l’ennesimo scoprirsi di carne e poi … ecco … in quel momento esatto Draco pensò di aver perso almeno dieci anni di vita per lo shock, totale e distruttivo.
[...] accucciato possessivamente sul petto di suo padre con un sorrisino ebete e appagato stampato sulla faccia, un ghigno inequivocabile.
Il sorrisino compiaciuto di chi si era appena fatto sbattere a morte.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Lucius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Shocked is cool !!

Come perdere dieci anni di vita per colpa sua!

POV Draco

 
L’ultimo giorno di scuola.
Draco era decisamente euforico all’idea che quello era l’ultimo giorno con qui avrebbe dovuto spartire una qualunque cosa con Potter e lenticchia, per tutta l’estate pace e tranquillità.
Già pregustava i tre succulenti mesi che si prospettavano auspicalmente indimenticabili, solo suo padre  troppo occupato con la fiamma di turno da accorgersi di lui e Hermione che indisturbati si sarebbero accampati al MalfoyManor.
Draco già aveva in bocca l’acquolina pensando a tutti i giorni e a tutte le notti  da passare solo con la sua novella fidanzata, niente sfregiato e niente lenticchia a rovinare i loro perfetti momenti romantici e le loro serate di passione sfrenata facendo irruzione nella camera della Granger.
Hermione e Potter confabulavano sul sedile di fronte al suo, dove si trovava grazie alla magnifica idea della sua ragazza di infilare tre griffindor e tre slytherin in quello scompartimento schifosamente misto, alla sua destra Pansy e Blaise  pomiciavano indecentemente, a mezzo metro di distanza Hermione sorrideva irraggiungibile mentre ridacchiando ascoltava il civettare fastidioso di quella checca –perche non era gay ma una schifosissima checca- di Potter, il povero lenticchia decisamente d’incomodo sfogliava una rivista di quiddicht bloccato da quasi tre quarti d’ora a borbottare la stessa frase di quanto –“questo è terribilmente ingiusto!”- a mezza voce sull’ultima partita dei cannoni –poverino era davvero convinto che quell’ammasso immondo di microbi monocellulari, potesse davvero essere definita una squadra.- piagnucolando a causa dell’ennesima sconfitta.
 
Il treno aveva fischiato lamentoso e imponente informando quasi seccato il capo linea  ed Hermione si era alzata sistemandosi quegli adorabili shorts rosa pallido che sinceramente le facevano un culo divino –di quanto già non fosse- attirando l’attenzione insulsa dei suoi amichetti distratti invitandoli a prendere i bauli e scendere, i due limonatori provetti  invece si erano separati a malincuore grazie a un occhiataccia artica di Draco .
Dopo avere ricevuto una volta allontanati dai binari  un abbraccio portentoso da Blaise e lo schiocco sonoro di un bacio sulla guancia alla Pansy i due erano corsi frettolosamente via probabilmente verso la lussuosa magione estiva di uno dei due, o qualche hotel a cinque stelle in una qualunque città in riva al mare e preferibilmente tropicale.
 
Lenticchia si era riunito all’innumerevole prole della sua famiglia e abbracciando i suoi “BFF” era corso via anche lui ammiccando contro Harry come a voler dire –sei una peste a non dirglielo…
Draco ci avrebbe potuto giurare, c’era qualcosa che Potter fesso e Hermione gli stavano deliberatamente tenendo nascosto.
 
Dopo aver preso per mano la sua fidanzata e aver mandato i bagagli al MalfoyManor  aveva liquidato con freddezza il goldenboy, con non del tutto concise ma decisamente ingarbugliata  parole pregne di acidità.
 
- Potter, ma tu non hai niente da fare della tua insulsa vita?
 
- Certi Draco, vi lascio subito soli, dopotutto il mio fidanzato mi aspetta recalcitrante e non credo voglia aspettare ancora non ci vediamo da due mesi!
- Potter … non mi interessa dove e soprattutto con chi vai quando scappi ogni giovedì del mese, l’unica cosa che mi interessa è che poi hai il culo talmente sfondato da rimanere in stanbay e di conseguenza non rompi le palle per almeno una settimana e mezza!
- fino come al solito Malfoy .
- non oso immaginare il tuo concubino, probabilmente un quarantenne pelato e sudaticcio.
- certo Malfoy. Sei libero di credere quel che pensi, comunque ciao Hermione ci vediamo presto!
- certo Harry, mi raccomando tesoro.
- ma che cazz … Potter non azzardarti a farti vedere a casa mia per spettegolare con la mia ragazza!
- non lo farò di certo Drachetto .
 
Fortunatamente dopo qualche istante di sguardi gelidi e capillari sanguigni che per poco non esplodevano dalla tensione il pupo sopravvissuto aveva dato una pacca sul sedere ad Hermione –una pacca che tanto ricordava quella tra ragazze.. amichevole insomma! O Draco l’avrebbe schiantato sul posto – e sorridendo sciropposo si era diretto verso una metro polvere sul ciglio del marciapiede, lanciando un occhiolino maliziosamente  di intesa che doveva sembrare semplicemente una occhiatina amichevole alla griffindor prima di scomparire e smettere di sculettare con quell’aura rosa confetto e quel modo ridicolo che voleva urlare al mode –“sono gay perso! E ho salvato a tutti voi le chiappe perciò non potete dirmi un bel niente!”-
 
- Mione … che vuoi fare oggi?
- vediamo… per prima cosa voglio un gelato, poi voglio andare a casa e usufruire pienamente e con cognizione di causa quel meraviglioso e morbidissimo letto che probabilmente ti ritrovi ma che non ho mai avuto l’occasione di saggiare e … Draco, voglio comprare dei profilattici!
 
Draco Lucius Malfoy non sapeva cosa potessero mai essere i profilattici né conosceva l’esistenza di tale ingegno babbano, ignorava qualsiasi altro contraccettivo all’infuori di un certo incantesimo che  madama Chips insegnava pazientemente ogni anno a tutti quelli che avevano varcato   la soglia del quinto anno.
 
- cosa sono i profilattici ? dei dolci?
 
Hermione rossa come un pomodoro maturo e imbarazzato si ritrovò a spiegare per grandi linee cosa fosse un profilattico, ma Draco non molto attento si era fermato sconvolto al concetto –“tesoro … è come un sacchetto che racchiude il seme”- a quel  determinato punto Malfoy si era immaginato una specie di sacchettino bianco opaco tra il suo pene e la vagina della fidanzata –“Mione, io non scopo i sacchetti di plastica!”- allora ormai raggiunto il violaceo della susina matura a causa una non molto salutare iperventilazione la Granger si era ritrovata davvero in difficoltà – sì, non ostante i suoi ineccepibili voti scolastici… - e in imbarazzo estremo aveva lasciato cadere penosamente l’argomento.
 
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La giornata era passata piacevole e banalmente melensa, avevano diviso un gelato alla nocciola pescato in un improbabile chioschetto di gelati artigianali made in “castro villari” –Draco non aveva osato chiedere dove fosse quel posto dal nome scandalosamente penoso e impronunciabile-  che decisamente si era guadagnato due nuovi fun sfegatati, dopo aver divorato il terzo cono esorbitante di panna e noccioline seduti su una panchina davanti il big bang,  Hermione aveva trascinato il suo estremamente pigro per qualunque altra cosa che non sia il sesso  ragazzo in una decina di musei diversi, in due mostre d’arte in un estemporanea di pittura e poi finalmente si era fermata esausta picchettando con le scarpe da ginnastica bianche il lastricato della strada e stringendosi nella felpa over-size di caldo cotone bianca e nera, aveva osservata estasiata il modesto tramonto cittadino di Londra e dopo  aver  scattato una ventina di foto al sole che calava sui palazzi Hermione aveva incominciato a girare affamata per le vie.
Dopo un salutare pranzo al McDonald’s di  Shaftesbury Avenue Draco aveva pregato lamentoso  come un bambino Hermione di ritornare a casa.
Lei l’aveva guardato con il suo sguardo da maestrina saccente e sfiorandogli con una mano il cavallo dei pantaloni aveva sussurrato –già in astinenza ?- Draco aveva perso definitivamente la testa e dopo essersi arroccato in un angolo buio della strada non troppo lontano da un lampione rotto si era smaterializzato tenendo per il bacino la Granger.
 
La stanza dove erano finiti era enorme e completamente buia, la luce della luna entrava flebile e pacchiana dalle alte vetrate e si proiettava gentile sulla figura algida e soddisfatta  di Lucius Malfoy.
 Draco aveva sussurrato un improperio più a se stesso che a qualcun altro per essersi fatto distrarre dal seno generoso di Hermione premuto contro il suo petto, perchè mai mai! Mai  nella sua vita sarebbe voluto finire nella camera delle perdizioni –più comunemente detta  camera da letto- dove suo padre dormiva accanto ad un fagotto indistinto e leggermente ansante con cui aveva probabilmente appena diviso una sfibrante e intensa sessione di sesso selvaggio e rumoroso.
 
Draco sapeva che in quei tre mesi avrebbe dovuto conoscere inevitabilmente il compagno –conoscendo suo padre molto probabilmente  estremamente e di conseguenza  ridicolmente giovane-
del suo caro paparino ormai  dedito esclusivamente  alla sodomia, sapeva che avrebbe osservato scandalizzato le moine che i due si sarebbero impudicamente  scambiati sulla riva del laghetto o in terrazza… ma mai, mai! si sarebbe potuto aspettare di piombare nella camera da letto di suo padre  che dormiva beatamente nudo  con le gambe intricate a quelle del suo piccolo amante.
Un fruscio di lenzuola, l’ennesimo scoprirsi di carne e poi … ecco … in quel momento esatto Draco pensò di aver perso almeno dieci anni di vita per lo shock, totale e distruttivo.
Harry Potter –Harry Potter cazzo!! -  era accucciato possessivamente sul petto di suo padre con un sorrisino ebete e appagato stampato sulla faccia, un ghigno inequivocabile.
Il sorrisino compiaciuto di chi si era appena fatto sbattere a morte.
 

NDA
salve a tutti XD
sinceramente non sò cosa dire... questa storia praticamente si è scritta sa sola (e si vede fa schifo!!!)
comunqueee ... avevo una certa implacabile voglia di scrivere una dramione, ma il mio sconsiderato amore per gli yaoi mi ha imposto  questa coppia stramba =) 
se vi và ditemi cosa ne pensate, mi spingete a proseguire... questo è un esperimento di una convivenza difficile perciò vi avverto in anticipo ;) 

grazie a chi leggerà e a quell'anima pia che recensirà!
kiss kiss Kikù <3
   
 
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