Chronicles
di Josephinee
traduzione di
BadWolfTimeLord
Titolo: Chronicles.
Autrice: Josephinee.
Traduttrice: BadWolfTimeLord.
Rating: Giallo.
Genere: Romantico,
Drammatico.
Pairing: Rose/Scorpius.
Link: La
storia originale potete trovarla su Fanfiction.net
Nota della traduttrice: Non ho molto da dire, sennonché adoro questa storia
e sono più che contenta che Josephinee mi abbia accordato il permesso di
tradurla. Questa ff è composta da 26 capitoli e da un sequel, “Paramnesia”,
completo e formato da 22 capitoli.
Cos’altro dire? Spero che questo primo
capitolo vi incuriosisca, che continuerete a seguire la storia e che vi piaccia
com'è piaciuta a me.
Per qualunque errore, sia di grammatica
che di traduzione, fatemi sapere, così da correggere alcune imprecisioni che mi
sono sfuggite.
Buona lettura! =)
Dear egotist boy, you never had to suffer any
consequence
You've never stayed with anyone longer than ten minutes
You'd never understand anyone showing resistance
Dear popular boy, I know you're used to getting everything so easily
A stranger to the concept of reciprocity
People honor boys like you in this society
'Narcissus' - Alanis Morissette1
Capitolo Uno
One
«Be’,
guarda chi si rivede: Rose Non-Così-Graziosa
Weasley.»
Sorpresa,
alzo lo sguardo dal mio libro (di grande fascino, mi permetto da aggiungere).
Riesco a sentire l’espressione concentrata del mio volto trasformarsi in una
molto seccata, quando riconosco, quasi immediatamente, la voce snob che ha
appena pronunciato quelle parole. Sbuffo sonoramente, e, con i miei occhi
oceano, scruto, dalla testa ai piedi, il giovane uomo che se n’è sta sulla
porta.
Il
modo impreciso con cui tiene le braccia incrociate sotto al petto, la
disinvoltura con cui si appoggia allo stipite della porta e qualche ciuffo di
capelli platino che gli cadono sulla fronte, indicano la stereotipa arroganza
di un ragazzo ben consapevole del fatto di sembrare buono. E se una persona non fosse a conoscenza del suo vero essere,
potrebbe addirittura pensare che lui sia, realmente, un bravo ragazzo. Ma, se
invece fosse ben a conoscenza di quanto sia raccapricciante, allora il suo
essere buono non attaccherebbe. Be’,
per dimostrare quest’ ultimo punto, mi limito ad alzare gli occhi al cielo, per
poi guardarlo con disgusto.
«Levati
dalle scatole, Malfoy.»
Lui
ghigna sgradevolmente (quel ghigno deve essere stata la prima cosa che ha
imparato, dopo essere uscito dall’utero di sua madre e aver visto suo padre),
avvicinandosi a me. Sono sicura che è qui per attirare dell’attenzione che non
si merita, così lo ignoro e riporto la mia attenzione sul libro che stavo
leggendo, prima che la sua odiosa affermazione mi distraesse.
Il
problema è che, vedete, il poco spazio dello scompartimento è ormai pieno della
sua colonia molto seducente e stuzzicante.
E si sa, le colonie seducenti e stuzzicanti sono decisamente difficili da
ignorare - anche se sono accompagnate da ragazzi (o esseri) estremamente ripugnanti.
Conoscendolo,
sicuramente lo avrà ideato lui stesso quel profumo, aggiungendo un paio di
elementi seducenti qua e là. Sarebbe così
tipico da parte sua.
Cerco
di ignorarlo per cinque minuti buoni, ma il profumo non sembra volersene
andare.
Quando
finalmente mi decido ad alzare lo sguardo, buttando alle ortiche tutti gli
sforzi che ho fatto per far finta di niente, mi accorgo che è seduto di fronte
a me e che mi sta fissando; un cipiglio guasta i suoi lineamenti aristocratici
ed è ovvio che muore dalla voglia di vomitare insulti su di me, come sempre.
Tre
volte hurrà per me.
«Sai,
Weasley» inizia a parlare con voce eccessivamente alta. «Più cresci, più i tuoi
geni si fanno notare. Mi sento quasi in pena per te... voglio dire, hai
ereditato le caratteristiche peggiori
dei tuoi genitori e certo, puoi anche sommarle tra loro, ma il risultato non
risulterà mai positivo. Be’, in base a questo, non c’è da chiedersi perché sono
pochi i ragazzi che hanno il coraggio di chiederti un appuntamento.»
Ci
sono momenti, a volte, in cui devo trattenermi con tutta la forza che ho, per
non ritrovarmi a trinciare a brandelli quel suo bel visino. Anche se, altre
volte, mi capita di ritrovarmi a pensare ad alcune meravigliose fantasie (che
includono Malfoy, un coltello e bulbi oculari che rotolano sul pavimento). Poi
sospiro debolmente e, con voce più annoiata possibile, gli rispondo.
«Sai,
Malfoy, le tue offese mi entrano da un orecchio e mi escono dall’altro, senza
ferirmi o altro. Sei disgustosamente bianco e il tuo volto è a punta come
quello di un topo. Poi, sei disonesto con te stesso e con il resto del mondo,
presuntuoso e, soprattutto, uno dei maggiori fattori della diffusione di MST2 ad Hogwarts. Sei come un
materasso in un-» smetto di parlare, non appena un’idea scioccante mi
attraversa la mente. «Aspetta un attimo... perché sei qui? Questo è lo
scompartimento dei Caposcuola!»
«Le
tue osservazioni sono acute come sempre» afferma, sarcastico.
Con
un colpo secco chiudo il mio libro, prima che uno sbrilluccichio
sul suo petto catturi la mia attenzione. I miei occhi diventano enormi come due
bolidi, non appena riconosco la spilla che tiene appuntata accanto alla
cravatta verde.
Oh,
no.
Questo
deve essere uno scherzo.
Abbasso
lo sguardo sul mio petto, accorgendomi che la sua spilla è identica a quella
che tengo appuntata alla sinistra della mia cravatta blu. Rialzo lo sguardo e
incontro i suoi occhi freddi.
«Non
è possibile che tu sia un Caposcuola! Devi aver
per forza rubato quella spilla!»
Malfoy
ridacchia beffardo. «Hai totalmente ragione, Weasley. Voglio dire, perché
avrebbero dovuto dare il titolo di Caposcuola a me, che non sono solo il più
ricco e intelligente, ma anche il ragazzo più figo di
tutta la scuola? Merlino, che idea assurda!»
Ancora
una volta, non posso evitare di ritrovarmi nella fantasia Cava-Occhi-a-Malfoy.
Se
solo queste fantasie potessero trasformarsi in realtà... ma, ahimè, non ho mai
creduto nelle favole.
Nonostante
gli abbia lanciato uno dei miei soliti sguardi minacciosi, ai quali, di solito,
le persone scappano via e si nascondono, Scorpius Malfoy rimane fermo ed
impassibile al suo posto. Anzi, si mette le mani in tasca e appoggia i piedi
sul tavolo, dimostrandosi più a suo agio di prima.
Dolce
Merlino, lui deve essere la persona più insopportabile che abbia mai avuto la
sfortuna di incontrare. Proprio come alcune persone sono state create per
amarsi, Scorpius Malfoy è nato per rendermi la vita impossibile.
Rischio
quasi di scoppiare a urlare per la disperazione, quando vedo il maledetto
ghigno Malfoy impossessarsi delle sue labbra e fare la sua bella apparizione
sul suo volto, ma sono consapevole che tutto questo lo sta facendo per farmi
irritare. Convinta di non volergli dare
soddisfazione, chiudo gli occhi e conto fino a tre, cercando di restare calma.
Poi, con voce più placida possibile, inizio a parlare.
«Allora,
è stato un vero piacere conversare, ma ora devo proprio andare. Preferisco non
passare troppo tempo con te nella stessa stanza... sai, potresti infettarmi con
i tuoi germi e io non ci tengo più di tanto.»
Raccolgo
rapidamente il libro e la divisa, prima di lanciare un incantesimo di chiusura
al mio baule e di incamminarmi verso la porta. Il pensiero di incontrare Albus, Lily o anche mio fratello mi rallegra, ma la sua voce si fa presente di nuovo, odiosa
più del solito.
«Sei
molto spiritosa, Weasley. È un vero peccato che il tuo aspetto sia simile a un
esperimento fallito tra un castoro, un ippogrifo e una lumaca.»
Stringo
i denti, costringendomi a non rispondere, ma non potendo evitare di pensare
alle solite fantasie.
(Qualcosa
con forchette e bulbi oculari).
Per
fortuna, trovo Albus solo a un paio di scompartimenti
di distanza. Lily e Hugo sono altrove, molto probabilmente a festeggiare il
rinnovo dei loro titoli di Prefetti.
Quando
apro la porta dello scompartimento di mio cugino, cinque paia di occhi mi
fissano senza battere ciglio. Uno appartiene ad Albus,
un altro a nostro cugino Louis e il resto a tre ragazze del loro fan club
personale.
È
sorprendente come ogni ragazza della scuola sembri essere perdutamente
innamorata di:
A)
Albus Severus Potter (non riuscirà ad eguagliare James
negli scherzi, ma nel reparto ragazze è sicuramente un articolo più richiesto
del fratello maggiore. Deve essere qualcosa che ha a che fare con i suoi
capelli).
B)
Louis Weasley (grazie al quarto di sangue Veela di
sua madre).
C)
...
*Suono di un sacchetto
per il vomito*
Scorpius
Malfoy.
Per
cosa o perché abbia così tanto successo con le ragazze, non saprei. Questo
resterà sempre un segreto per me. È come una di quelle domande senza risposta;
come noi non sappiamo esattamente come sia nato il nostro pianeta, io non
riuscirò mai a capire cosa ci trovano queste ragazze in un albino sporco come
lui.
Ho
detto abbastanza.
«Credo
che mi butterò dalla torre di Astronomia» è la prima cosa che dico, ignorando
gli sguardi assassini delle ragazze e sedendomi tra Albus
e Louis.
Albus mi sorride.
«Cosa c’è che non va, Rosie?»
Louis,
a sua volta, mi cinge le spalle con un braccio e mi stringe a sé. «Spero che
non sia una cosa troppo brutta.»
D’accordo,
mettiamo in chiaro una cosa. Il legame che c’è tra me e i miei due migliori
amici è puramente platonico. La ragione parla da sé, considerando che siamo
consanguinei.
Be’,
se non fosse per il mio stato di bisogno di conforto, avrei sorriso alle tre
oche che mi trovo sedute davanti, cercando di convincerle a non arrostirmi
viva. Anche se sono sicura che non lo farebbero egualmente, considerando che
contengo troppe calorie.
«La
mia vita è finita, cari miei» esclamo drammaticamente. «Finita! Più che
finita!»
«Cos’è
successo, Rose? Racconta» mi sprona Louis, guardandomi preoccupato.
Faccio
un respiro profondo, prima di stringermi tra loro. «Scorpius Malfoy è un
CAPOSCUOLA!»
Louis
e Albus si bloccano per un attimo, spalancando la
bocca per lo stupore.
(Inutile
aggiungere che anche le tre ragazze sono rimaste a bocca aperta, solo che i
loro occhi si sono trasformati in cuoricini e che la bava sta gocciolando dalle
loro bocche, al pensiero di condividere un dormitorio con Malfoy).
«Ma...»
sento il sussurro di Albus che cerca di dire
qualcosa. «Malfoy è un bastardo! Perché diavolo dovrebbero fargli fare il
Caposcuola?»
«Be’,
è logico se consideriamo che i suoi voti sono tra i migliori e che è stato
Prefetto per gli ultimi due anni» adesso è Louis a parlare, la voce della
ragione.
«Sì,
ed è talmente modesto che ha ripetuto anche lui le stesse motivazioni, poco fa»
dico, amaramente.
«Ti
ha detto qualcosa di male? Ti ha offesa?» mi chiedono, contemporaneamente.
Scrollo
le spalle. «Le solite cose. Aspetta... tra le tante offese ricordo: È un vero peccato che il tuo aspetto sia
simile a un esperimento fallito tra un castoro, un ippogrifo e una lumaca.»
Le
tre ragazze iniziano a ridacchiare sommessamente.
(Scommetto
che condividono uno stesso cervello perché, individualmente, non sarebbero in
possesso di neuroni sufficienti per sopravvivere).
I
miei due cugini saltano quasi in piedi, irati con Malfoy.
«Oh,
quel bastardo!» grida uno dei due.
«Io
lo ammazzo!» urla in risposta l’altro.
«E’
insopportabile!» aggiunge il primo.
«Farebbe
bene a stare zitto!» continua il secondo.
«Onestamente!
Rose Weasley non è brutta!»
«Sei
bella, Rose! Davvero!»
Mentre
un lieve rossore si diffonde sulle mie guancie, aspetto pazientemente che Albus e Louis si calmino. Questo è un esempio del nostro
comportamento l’uno verso l’altro. Per prima cosa, io mi lamento di quello che
Malfoy ha detto. Poi, Albus e Louis si arrabbiano
come due furie, imprecando contro Malfoy e augurandogli del male. Dopo di che,
loro mi fanno mille complimenti, negando quello che ha detto Malfoy, il quale
deride sempre il mio aspetto. Durante il loro sfogo, di solito, aspetto che si
calmino un po’, per poi dire:
«Va
tutto bene, davvero» dico a bassa voce. «Non me ne frega niente dei suoi
stupidi insulti. Vorrei solo non essere obbligata a vedere la sua faccia da
schiaffi tutti i giorni.»
Albus annuisce
pesantemente. «E’ una cosa totalmente comprensibile! Voglio dire... dovrete
condividere una Sala Comune, ma-»
Lo
sguardo che ci scambiamo io e Louis sembra riuscire a farlo tacere.
Albus non è mai
riuscito ad accettare che i suoi due migliori amici fossero stati smistati in
una casa diversa dalla sua. Infatti, il Cappello Parlante lo ha messo in
Grifondoro, ma non ha fatto lo stesso con me. Devo ammettere che all’inizio ci
ero rimasta un po’ male: insomma, tutta la mia famiglia era stata in
Grifondoro. Ma quando Louis si sedette su quello sgabello e il Cappello
Parlante gridò “Corvonero!”, mi sentii sollevata e iniziai ad adorare quella
casa.
«Se
ti dovesse fare qualcosa, faccelo sapere e noi lo faremo dimenticare con un Oblivion» si riscuote Albus.
Sorrido.
«Grazie, ma credo di riuscire a gestirlo da sola.»
Infondo
sono Caposcuola per un motivo, no? I riccioli non sono l’unica cosa che ho
ereditato da mia madre - il suo cervello è la cosa principale che ho
geneticamente avuto da lei. Sono sempre stata un asso con gli incantesimi.
(Ho
passato gli scorsi sei anni nella stessa scuola di Malfoy, dopotutto).
Dopo
questa fase, viene la successiva. La fase successiva significa che Albus e Louis sono sicuri che io stia bene e, quindi, concentreranno
la loro attenzione sulle tre oche, sedute sui sedili di fronte ai nostri.
Sbuffo.
Almeno
io non sarò scaricata da loro entro la prossima settimana.
Appunti:
1)
La citazione di questa canzone l’ho riportata pari pari
dal primo capitolo della storia originale su fanfiction.net.
Questa è la traduzione:
Caro ragazzo
egoista non hai mai veramente dovuto affrontare le conseguenze.
Non sei mai stato con qualcuno per più di dieci
minuti.
Non hai mai capito chi resiste.
Caro ragazzo popolare so che sei abituato ad
ottenere tutto cosi facilmente.
Estraneo al concetto di reciprocità.
In questa società la gente rende onore ai ragazzi
come te.
2)
MST sta per Malattie Sessualmente Trasmissibili.