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Autore: SailorMercury84    14/03/2011    12 recensioni
Questa è la storia Amy, a noi nota come Sailor Mercury. In questa storia, vorrei far emergere non la storia della combattente, ma della ragazza di tutti i giorni. Amy che si racconta in prima persona.
Tratto dal primo capitolo:
"Mi chiamo Amy, ho 27 anni e sono originaria del giappone.
Finalmente mi sono laureata, e sono diventata un medico, per l'esattezza, medico d'urgenza. Sono
due anni che lavoro presso la struttura ospedaliera del Guy's Hospital, nella zona di London Bridge."
Spero vi piaccia, è la prima storia che scrivo!
Buona lettura...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ami/Amy, Taiki, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
Capitoli:
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Subconscio e paure. 
 
 

Raccontai tutto quello che era successo a Taiki, che rimase sconvolto, attonito.
 
- Mi dispiace da morire... Pensa che domani sarebbe anche dovuto venire Seiya, mi ha mandato un messaggio oggi dicendomi che sarebbe venuto a trovarmi fino a fine settimana.
Avevo pensato di chiederti se ci fossero problemi se lo lasciassi rimanere qui qualche giorno, magari lo avremmo fatto dormire sul divano letto qui in soggiorno... Ma se non te la senti di avere una persona per casa, in queste condizioni lo capisco. Gli chiederò di venire un'altra volta va bene? -
 
Ero ancora frastornata, più che altro incredula. Scacciavo il pensiero di mia madre dalla mente con forza, come se non volessi più pensarci fino al momento di partire. Era un modo egoistico di andare avanti soffrendo il meno possibile, anche se dentro di me sentivo un peso opprimente schiaccarmi il ventre. Non volevo piangermi addosso fino a che non fossi partita, non avevo voglia di vivere quei giorni in uno stato pietoso e anche se l'ansia e la preoccuazione mi facevano provare un dolore quasi fisico, dovevo andare avanti. Dovevo. Mi rivolsi a Taiki che intanto mi stringeva a se:
 
- No amore, fai pure venire Seiya. Distrarmi adesso mi farà bene, preferisco così. -
 
Taiki mi guardò stupito, togliendosi dall'abbraccio ma rimanendo con le mani sulle mie spalle:
 
- Ma sei sicura? Non vorrei che lo facessi solo per tenermi contento. Credimi, per me non è un problema rimandare con Seiya... -
 
- Stai tranquillo, davvero... non ho voglia di pensare al problema in questi giorni, non ce la faccio. Avere una persona per casa mi terrà la mente occupata... Fai pure venire Seiya. Ci tengo a dirti però, che dovrò scambiare telefonate con Zachar, so che non ti farà piacere, ma devo farlo, perchè lui è l'unico contatto che ho per sapere come sta mia madre, visto che lei al momento non ha intenzione di rispondere alle mie chiamate, e magari potrei preoccuparmi per niente...-
 
Lui mi rivolse uno sguardo rassicurante, anche se il volto era serio:
 
- Non ti preoccupare... lo sai che in condizioni normali me la sarei presa, geloso come sono. Ma in questo caso, che cosa posso dirti? Ti capisco. Solo una cosa... lo sai che puoi sempre contare su di me vero? -
 
Mi abbracciò di nuovo e io mi sentivo al sicuro, con il viso sprofondato nei suoi indumenti. Lui mi dava sempre la forza per affrontare tutto, anche un problema serio come quello. Ormai ero totalmente rapita dal mio sentimento per lui, che con il suo modo di essere non faceva altro che alimentarlo. Era come se in quel momento, scavasse dentro di me a mani nude, per togliere strati di sentimenti negativi dovuti alla preoccupazione per mia madre. Con il volto ancora avvolto nel suo maglione risposi: 
 
- Grazie amore mio... Lo so che ti stai trattenendo dopo aver saputo anche quello che ha fatto Zachar, e lo apprezzo molto. -
 
Si rabbuiò in viso:
 
- Già... ovviamente il mio istinto sarebbe quello di mettergli le mani addosso, lo sai come sono fatto. Ma c'è di mezzo una situazione troppo delicata e non voglio crearti ulteriori problemi.
Lo sai che lo faccio per te... -
 
Sorrisi.
 
 
Non passai bene la notte, per quanto mi sforzassi razionalmente di non pensare a mia madre, il mio inconscio non poteva fare a meno di trasformare la mia angoscia in incubi terribili, che disturbarono il mio sonno facendomi svegliare tre o quattro volte. L'ultima volta prima di alzarmi definitivamente, sognai mia madre senza capelli e senza bocca che mi aggrediva verbalmente ( nonostante fosse priva di labbra, nell'incubo riuscivo lo stesso a sentire la sua voce) urlandomi contro tutto il suo odio: "E' tutta colpa tua se sono diventata così Amy!"  "Sto per morire e tu non fai niente per salvarmi!"  "Maledetti tu e tuo padre, mi state uccidendo!!!"  finchè non mi portò le braccia al collo per strangolarmi e mi svegliai. Ero completamente sudata, con le lacrime agli occhi ancora una volta e mi sembrava di faticare a respirare, come se mi avessero davvero messo le mani intorno alla gola stringedola con forza. Il cuore pulsava più forte del normale e mi portai le mani al petto premendo con forza, come per fermare quei battiti accelerati. Così decisi di alzarmi, dovevo calmarmi. Mi recai in cucina e mi preparai una camomilla, mentre accesi la tv cercando qualche canale dove trasmettessero repliche di varietà, cartoni animati o film comici. Proprio i programmi che non vedevo mai, ma avevo studiato che quando si è spaventati e non si riesce a dormire, ci si può rilassare vedendo in tv qualche programma per così dire "leggero" che servisse ad attenuare la tensione, era una questione psicologica. Poi un rumore mi fece sobbalzare e mi voltai vedendo la sagoma di Taiki che si era svegliato e mi stava raggiungendo con aria assonnata e al contempo preoccupata:
 
- Non riesci a dormire? -
 
- No... mi dispiace di averti svegliato, guardo un pò di tv e torno al letto. -
 
Lui mi abbracciò da dietro, poggiando le braccia sulle mie spalle:
 
- Stai tranquilla... ci sono io con te, non ti lascio sola. Vieni, torna al letto, sono le tre e mezza... -
 
Non riuscivo a dirgli di no, il suo tono di voce dolce e rassicurante era ipnotizzante per me.
Spensi la tv e tornai al letto con lui che, una volta sotto le coperte, mi teneva stretta al suo cuore, riuscendo così a farmi addormentare fino a che la sveglia non suonò.
 
 
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Quella mattina il lavoro in clinica per la prima volta mi sembrò pesante. Anche se lavorare mi evitava di pensare a mia madre, era come se ogni mio movimento fosse rallentato, come se fossi priva di energie; non mi era mai successo prima. 
Qualcuno mi urtò violentemente un braccio facendomi cadere a terra nel corridoio della clinica, dove mi ero soffermata a leggere la cartella clinica di un paziente. 
 
- Ops, mi dispiace tanto dottoressa! -
 
Era la dottoressa Green Esmeralda, che si era trasferita all'Italian Clinic di Londra da circa tre giorni. Non so perchè, ma aveva uno sguardo sprizzante odio nei miei confronti, lo avevo capito da subito. Mi alzai spolverandomi il camice e raccogliendo i fogli, mentre lei rimase ferma a guardarmi impassibile. Non ci volevano anche lei e la sua antipatia quel giorno, proprio no. La guardai con aria di riprovero:
 
- Cerca stare più attenta la prossima volta, siamo in una clinica, non in un campo da rugby. -
 
Feci per andarmene, ma Esmeralda richiamò la mia attenzione:
 
- Senti, ti ho già detto che mi dispiace se non sbaglio! -
 
- Già, ma non mi hai certo aiutata a rialzarmi e a raccogliere i fogli... Senti Esmeralda non so per quale motivo, ma io te stiamo partendo con il piede sbagliato. Oggi sono particolarmente nervosa e il tuo comportamento ha peggiorato la situazione. Vorrei che fra noi non si creasse tensione, adesso come adesso non sarei in grado di sopportare altri problemi. Che ne dici di prenderci un caffè insieme durante la seconda pausa? Ti va? -
 
Esmeralda continuava a guardarmi con disprezzo, i suoi occhi parlavano chiaro, sembrava quasi che le avessi fatto un torto personale. Un sorrisetto le si stampò in viso:
 
- Mi dispiace ma non credo che farò la pausa, sono arrivata da poco e voglio farmi notare, IO. -
 
- Ma la pausa è un diritto, non ti sto certo dicendo di oziare durante l'orario lavorativo. Beh non importa. Adesso vado. -
 
 Dopo averle voltato le spalle, mi venne dietro e mi fermò con una mano sulla spalla, poi mi sussurrò nell'orecchio:
 
- Non trovi sia affascinante un neo a forma di cuore? A me piace da impazzire baciarlo proprio lì... -
 
 Mi voltai di scatto verso di lei sentendomi quasi mancare il respiro e strabuzzai gli occhi guardandola ridere come un'oca mentre se ne andava via.
"Come fa a sapere del neo a forma di cuore?!" "A me piace da impazzire baciarlo proprio lì?!?" No... non è possile... che diavolo significa!? Taiki mi deve delle spiagazioni!!" 
 
In quel momento capii anche per quale motivo Esmeralda mi odiasse tanto, era evidente che sapesse di me e Taiki! Ma chi era quella donna? Anche lei si era trasferita dall'Italia, proprio come lui... "No, non ci credo! Taiki non mi tradirebbe mai! Non trarre conclusione affrettate Amy... " 
 
Decisi di dedicarmi ancora di più al lavoro quel giorno, non ne potevo più di quei pensieri orribili, "basta!".  E infatti i miei pazienti riuscirono a farmi dimenticare tutti i pensieri sgradevoli che mi avevano afflitto fino a poco prima, anche se non riuscivo a non sentire quell'enorme cumulo di sensazioni negative che mi trafiggevano lo sterno. Taiki aveva staccato due ore prima per andare a prendere Seiya all' aeroporto e portarlo a casa nostra, così dopo aver sentito Rea per messaggio, la mia amica decise di venirmi  a prendere. 
Quando staccai la vidi appoggiata su un lato della sua auto, era sorridente. Appena mi vide arrivare le si spense quel sorriso:
 
- Hey Amy, che hai fatto? Hai una faccia... -
 
- Non sto molto bene infatti, comunque grazie per essere venuta a prendermi. -
 
- Senti, ce l'hai il tempo per un caffè? -
 
- Sì. Ho ospiti a casa come sai, ma il tempo per un caffè con te ce l'avrò sempre. -
 
Rea parcheggiò davanti al Senshi bar dove entrammo e ci sedemmo ad un tavolo ordinando i due caffè. Rea mi guardò preoccupata:
 
- Si può sapere cosa è successo? -
 
Le raccontai di mia madre e anche di Esmeralda, sembravo un fiume in piena e presi parola per venti minuti buoni, sotto gli occhi sconcertati di Rea che non proferiva parola. Solo quando ebbi finito il discorso commentò:
 
- Mi dispiace molto per tua madre Amy... Capisco la tua scelta di andare a trovarla in Giappone ora, ma cerca di convincerla a venire qui a Londra, altrimenti non potrai starle vicino... Per quanto riguarda Esmeralda... stai attenta a quella donna. Ho una strana sensazione... -
 
- Quale sensazione Rea? Senti io... non lo so... vorrei fidarmi di Taiki ma questa storia del neo... credimi, solo essendo in intimità con lui si può notare... -
 
- Stai tranquilla, potrebbe anche essere una sua ex, non ci hai pensato? -
 
- Sì in effetti... è quello che voglio pensare, non potrei mai credere che Taiki mi tradisca. Però... non lo so è tutto così negativo adesso! Ci mancava solo questa storia, non mi bastava la preoccupazione per mia madre... non so come reagire Rea, in questo momento mi sento vuota, come se non avessi emozioni... non ce la faccio. -
 
Rea posò la mano sulla mia:
 
- Non ti preoccupare è normale... sei talmente satura di tutti questi problemi che adesso non riesci nemmeno più a soffrirne, è un sistema di autodifesa. Io posso solo consigliarti di far venire tua madre a vivere qui, e di parlare con Taiki... -
 
- Sì ma stasera e fino a che io non parta c'è Seiya a casa, non me la sento di aprire il discorso davanti a lui... -
 
- E tu non farlo. Se ne avrai modo parla con Taiki, altrimenti pensa prima al problema di tua madre. Sono sicura che lui non ti nasconda nulla, non avrebbe nemmeno il tempo di frequentare quella tipa, anche perchè quando non lavora è sempre con te, pensaci. -
 
- Sì forse hai ragione. La voglia di sapere è tanta, ma se non ne avrò modo resisterò fino al mio rientro a Londra... o almeno spero di farcela! Grazie Rea... -
 
- Figurati... se potessi ti accompagnerei in Giappone, così potrei anche rivedere i miei genitori, ma sono già mancata troppo dal lavoro... -
 
- Non preoccuparti, fai già molto per me! Ti voglio bene! -
 
- Ti voglio bene anche io! Dai adesso andiamo, o farai tardi! -
 
Mentre uscimmo dal bar, guardai il cielo e ringraziai qualche entità per avermi fatto incontrare un'amica così speciale, una sorella. 
I problemi c'era ancora a turbarmi l'animo, ma mi recai verso casa con un' espressione decisamente rilassata.
 
 
 
 
Note e commenti:
Evviva, siamo ancora nel pieno della catastrofe XD Che titolo rassicurante eh? Ahah! Ebbene si, qui vorrei dire che una di voi ci aveva visto bene su una cosa... Kay89! Il ritorno del neo a forma di cuore!!!  "Da Taiki con furore!" XD  Ok ok lo so che probabilmente starete pensando che questo capitolo è pesantissimo, povera Amy la subisso di problemi! Comunque prometto che questo periodo sarà anche interrotto spesso da cose piacevoli ^^
Detto questo passo ai ringraziamenti!  Grazie infinite come sempre a Demy84, e grazie di cuore a Kay89 (te lo avevo detto che ti avrei citata per la storia del neo :D), Elliemarsrose, Key17, Moon91, Marziolina89, Pianistadellaluna, LadyFire, Alison95, Court, DeepSubmerge85, Lisanechan, Cri Cri, Alemagica88 e Simy ed Ele!
Un saluto a tutti i lettori!
SailorMercury84
 
   
 
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